LA CRISI DELLA STAMPA NON RISPARMIA NESSUNO: SCIOPERO E PICCHETTO ANCHE AL “NEW YORK TIMES” – PIÙ DI MILLE DIPENDENTI DELL'AUTOREVOLE QUOTIDIANO STATUNITENSE NON SI SONO PRESENTATI AL LAVORO. È LA PRIMA VOLTA IN QUARANT’ANNI – I GIORNALISTI PROTESTANO PER AVERE UN AUMENTO SALARIALE, BENEFIT E UN TRATTAMENTO PENSIONISTICO. DOPO LA SCADENZA DEL CONTRATTO, NEL MARZO 2021, LA LUNGA TRATTATIVA CON LA PROPRIETÀ È SALTATA...

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Estratto dell'articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”

 

sede del new york times a manhattan sede del new york times a manhattan

Nessun cronista in redazione. Interviste rinviate. Fotografi a casa. Solo tweet, appelli ai lettori a disertare i giochi online, come Wordle e i cruciverba, in segno di solidarietà, più di mille dipendenti del New York Times non si sono presentati al lavoro. È il primo sciopero in quarant' anni. A centinaia manifestano davanti alla sede, tra la 40 e l'Ottava Avenue, in mezzo al vento e al via vai dei newyorkesi. Urlano slogan, mostrano cartelli con scritto " New York Times walks out ", il giornale più celebre al mondo sciopera.

 

La protesta arriva in coda ai negoziati del sindacato della News Guild, che rappresenta 1450 lavoratori del Times , tra cui 1.270 giornalisti, bloccati da due anni su salario, trattamento pensionistico e benefit. La trattativa è saltata mercoledì sera. Il contratto è scaduto nel marzo 2021. […]

 

joseph kahn joseph kahn

In due comunicati separati, l'amministratore delegato Meredith Kopit Levien e il direttore Joseph Kahn hanno manifestato delusione. «È un'azione drastica e deludente », ha commentato Levien. «Gli scioperi - ha scritto Kahn in una email interna - scattano quando il dialogo si interrompe, ma non è il caso di oggi». Il sindacato aveva posto una condizione: chiedeva passi avanti entro mercoledì o sarebbe partita la protesta. Il giornale uscirà lo stesso, anche l'edizione cartacea non è a rischio.

 

Picchetto e sciopero erano quasi parole sconosciute a gran parte dei giornalisti. L'ultimo sciopero risale all'81, quando i lavoratori si fermarono per sei ore e mezzo. Da allora il massimo della protesta era stato nel 2017, quando i giornalisti avevano lasciato l'edificio per venti minuti, in segno di protesta per i tagli alla redazione.

 

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La tensione arriva nel mezzo di un processo di cambiamento dell'azienda, che ha acquisito per 550 milioni di dollari la testata sportiva The Athletic. Il New York Times rappresenta un raro successo editoriale. Entro fine anno sono previsti profitti operativi tra i 320 e i 330 milioni di dollari. Ma se il Times si è costruito un nome per il suo giornalismo rigoroso è perché chi ci lavora non scende a compromessi.

 

Lo sciopero, dicono, è un prolungamento del modo di essere giornalisti: non piegarsi al potere, non farlo neanche se quel potere ce l'hai in casa e ti garantisce da vivere. Lo stipendio medio è di circa centomila dollari l'anno, ma l'azienda può vantarsi di stare seduta su una montagna di denaro grazie al lavoro dei suoi dipendenti.

 

joseph kahn joseph kahn

Il sindacato aveva chiesto un aumento medio del 5,5% nel 2023 e nel 2024, la compagnia aveva risposto con il 3%. C'è disaccordo anche su salario minimo e bonus. […]

the new york times the new york times La sede del New York Times La sede del New York Times sede del new york times sede del new york times

 

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