lilli gruber roberto d'agostino dago d agostino non farti fottere

DAGO NON SI FA FOTTERE DA LILLI: ''IL PORNO SALVA LA SALUTE MENTALE DELL’ESSERE UMANO'' - “NON FARTI FOTTERE”, IL SAGGIO CONTRO LA PORNOGRAFIA DI LILLI GRUBER SQUADERNA UNA SCOPPIETTANTE INTERVISTA-DUELLO CON UN “PERVERTITO”, DAGO: ‘’LA PORNOGRAFIA E' UNA VITAMINA CHE ESALTA IL DESIDERIO. LA VERA PERVERSIONE E' LA ROUTINE, L’ABBRUTIMENTO NEL LAVORO QUOTIDIANO. CON IL PORNO LA NOSTRA IMMAGINAZIONE CREA UN MONDO PARALLELO IN CUI VIENE SBANDIERATA L’IDEA DEL SESSO, PIU' CHE IL SESSO. LA FANTASIA E' IL CENTRO DI OGNI AUTOREALIZZAZIONE EROTICA, E VA “VIAGRIZZATA” DI IMMAGINI, COMPRESE QUELLE PIU' TORBIDE. COME IRONIZZO' WOODY ALLEN: “IL SESSO E' SPORCO? SOLO SE E' FATTO BENE”

COPERTINA NON FARTI FOTTERE - LILLI GRUBER

«IL PORNO HA SALVATO LA SALUTE MENTALE DELL’ESSERE UMANO» - Estratto del libro di Lilli Gruber “Non farti fottere” (Rizzoli)

 

Incontro Roberto D’Agostino nella sua bellissima casa di Roma, un luogo che definire originale sarebbe riduttivo: un trionfo dell’arte contemporanea degno di grandi collezionisti come lui e sua moglie Anna Federici.

 

È anche un piccolo tempio dell’arte erotica, contro ogni perbenismo ipocrita: un’opera tra tutte, una Venere di Milo a cui è stato applicato un bel fallo eretto. Che «Dago», uno degli opinionisti più influenti d’Italia, sia un estimatore della pornografia non è un mistero per nessuno: sul suo popolarissimo sito le notizie e le immagini hot sono un appuntamento serale quotidiano.

 

lilli gruber

Dagospia, oltre che un punto di riferimento per i retroscena di politica, economia e media, è un utile osservatorio sugli sviluppi del costume, compreso quello a luci rosse. Ma da dove nasce questo interesse? «Nella seconda metà degli anni Settanta, sull’onda del successo globale di Gola profonda, ho a lungo collaborato come recensore di film hard a una rivista mensile diretta da Carlo Rocco, “X-Videos”» racconta. Poi Roberto passa all’«Espresso» e come giornalista intreccia buoni rapporti con il gotha del porno italiano di allora, «tra cui Moana Pozzi, tanto che quando volle scrivere La filosofia di Moana, mi trasformai nel suo ghostwriter» ricorda.

 

MOANA POZZI CON DAGO

«Lavorammo per giorni alla stesura del libro a casa mia. La conoscevo da anni, da quando ancora non si era gettata sul porno ed era solo una ragazzona con un bel nasone: il bisturi arrivò dopo, rifacendola tutta.» Quel ruolo di ghostwriter doveva suscitare parecchia invidia, ma lui minimizza: anche al culmine del successo, dice, Moana non faceva per lui. «Non mi ha mai fatto perdere la testa, né tantomeno il testosterone.

 

MOANA DAGO, 1993

Per gli altri era l’immagine perfetta per le loro fantasie erotiche, con un volto stupendo da brava ragazza della buona borghesia genovese e un eloquio che rispettava sintassi e grammatica. Io, conoscendola bene, scoprii una donna con un’anima posseduta da una melanconia che sconfinava nella depressione.

MOANA POZZI CON DAGO

 

Del fare sesso non le importava assolutamente nulla. Il porno per lei era solo un “buco nero” per espiare i suoi demoni interiori.» Moana era una delle stelle internazionali di prima grandezza che l’Italia esportava in quegli anni tra i Settanta e i Novanta, epoca d’oro hard anche da noi. Roberto, che sulla Capitale ha girato un film documentario di successo, Roma santa e dannata, ripercorre volentieri i «vecchi tempi»: «Alla fine degli anni Sessanta, mi capitò di incontrare a Roma uno snobbissimo e malmostoso Gore Vidal, uno dei miei idoli letterari.

 

gore vidal (3)

Curioso, gli chiesi: “Invece dei festini di Hollywood, dei postriboli di New York e dei localini di Londra, perche lei ha scelto di vivere a Largo Argentina, nella citta di Dio, tempio del cristianesimo, una chiesa ogni cinque passi? Come mai tutti i gay piu celebrati e famosi, da Tennessee Williams a Marlon Brando, ma anche Pasolini e Arbasino, si scapicollano a Roma?”. E lui, secco come un cassetto chiuso con una ginocchiata, rispose: “Perche si scopa”». Era la Roma della Dolce Vita, in tutti i sensi: un mondo che ormai scintilla di una patina antica, velata di nostalgia. Un’epoca finita per sempre.

alyson thor youporn video

 

Nei decenni passati da allora «la pornografia ha sovvertito nel bene e nel maiale il menu della nostra vita sessuale» asserisce D’Agostino, e lo ha fatto grazie soprattutto all’alleanza con le tecnologie. «La rivoluzione digitale deve ringraziare per la gran parte della sua globalizzazione l’industria del porno. E Youporn, mica la voglia di informazione, che ha spinto un pubblico di massa verso l’acquisto dei computer. E il porno che ha costantemente richiesto connessioni piu veloci, maggiore ampiezza di banda.»

youporn

 

Il nuovo mondo iperconnesso ha portato in tempi rapidi profondi cambiamenti culturali: «Perfino la severa Bbc si e fatta porno mandando in onda una serie, Versailles, sulla vita dissoluta di Luigi XIV che includeva sesso gay, un principe travestito, la regina Maria Teresa con una passione per i nani, il Re Sole con la testa affondata fra le gambe della sua amante.»

woody allen 5

 

Su questa onnipresenza della pornografia, D’Agostino non ha un’opinione negativa, al contrario: la considera necessaria alla nostra vita. «I tre o quattro miliardi di persone che ogni giorno vanno online a guardare quei video licenziosi non sono assolutamente dei pervertiti. Con il porno la nostra immaginazione crea un mondo parallelo in cui viene sbandierata l’idea del sesso, piu che il sesso. La fantasia e il centro di ogni autorealizzazione erotica, e va “viagrizzata” di immagini, comprese quelle piu torbide. Come ironizzo Woody Allen, uno che se ne intende: “Il sesso e sporco? Solo se e fatto bene”.»

 

Secondo D’Agostino, insomma, stiamo parlando di uno strumento utile, come il fuoco, il coltello, ogni altra invenzione umana: un mezzo per raggiungere anche il fine della conoscenza. «Nei primi anni Sessanta, quando ho visto il primo porno, ho anche capito come dare erotismo al partner: come si lecca la fica, cos’e il clitoride, a cosa serve succhiare i capezzoli. Non avevo una famiglia o una societa che mi indicassero le zone erogene della donna.»

 

locandina gola profonda

E il punto, secondo me, e esattamente questo: oggi, sulle piattaforme hard, un adolescente non capira nulla di tutto cio. Assorbira piuttosto violenza, razzismo, stereotipi negativi, un’immagine della donna avvilente e un’idea dell’atto sessuale ben poco corrispondente alla realta. Salvo voler pensare che una tripla penetrazione anale provochi automaticamente nella partner un estremo godimento.

 

Inutile dire che Dago mi da della bacchettona: online, sostiene, c’e tutto, anche i film dei registi piu raffinati. Non si puo giudicare sulla base dei video che compaiono sulle homepage dei grandi aggregatori. «Quasi tutti scambiano i trailer di sei minuti su Pornhub per il famigerato “cinema per adulti”. In realta, stanno solo godendosi degli highlights usati per sedurre gli utenti ad abbonarsi ai siti. Il film e un’altra cosa».

 

fiore delle mille e una notte ninetto davoli

E se gli spettatori, come accade nella maggior parte dei casi, si accontentano del trailer gratuito senza mai passare al film a pagamento? Meglio che niente, e la sua opinione.

La mia e che sia meglio una sana educazione sessuale che includa e non demonizzi la pornografia, ma ne spieghi chiaramente i limiti, inclusi tutti i tranelli.

 

«Macche: il porno ha salvato la salute mentale dell’essere umano» protesta Roberto. «Sia la cultura orientale che quella occidentale hanno come fondamentali due libri di racconti licenziosi: Le mille e una notte e il Decamerone. Da sempre, in ogni dove, e umanamente quasi impossibile smettere di sognare il piacere.»

 

GIOVANNI BOCCACCIO

E la mente che guida, dice, non il corpo. «Trafitti dall’ansia dell’imperfezione estetica e della prestazione inadeguata, spesso viviamo male la nostra sessualita. La pornografia e una vitamina che esalta il desiderio. La vera perversione e la routine, l’abbrutimento nel lavoro quotidiano. E allora, dall’antichita a oggi, si crea un mondo parallelo.»

 

Non e solo il tran tran quotidiano ad affossare il desiderio, spiega, ma anche una crisi di certezze e ruoli consolidati che ha radici profonde negli scorsi decenni. D’Agostino descrive infatti come «un buffo trauma per la vita sessuale di tanti maschietti» l’avvento degli anticoncezionali.

 

«Nei primi anni Settanta, arrivo la pillola. E tutti stappammo lo champagne: “Possiamo finalmente scopare, basta strofinare il cazzo fra le cosce di lei, non ci tocca piu quella botta di reni per evitare l’eiaculazione affinche non resti incinta”. E invece cosa e successo ai maschi? Una tragedia.»

ex pornoattrice Ovidie - Eloise Delsart

 

Da duemila anni l’uomo era abituato a prendere l’iniziativa e la donna restava in passiva attesa, spiega. «All’improvviso, cambia tutto e ti trovi davanti una vispa signorina che fa: “Dai, tiralo fuori, ho voglia di scopare”. Cosa? In quel momento finisce l’era dell’uomo che da duemila e passa anni menava la danza.»

 

E in una vita quotidiana frenetica, tra insicurezze maschili e insoddisfazioni femminili, oggi piu che mai «abbiamo bisogno di un additivo per sciogliere i lacci della fantasia e i lacciuoli dell’immaginario al nostro erotismo precipitato nella routine e nell’inerzia. Se i genitali rimangono sempre e comunque il nostro migliore strumento di conoscenza, la pornografia resta uno dei piu sicuri veicoli di comunicazione».

 

Si tratta purtroppo di una comunicazione che veicola anche messaggi tossici, obietto: tra femminicidi e violenze, i segni di un deterioramento delle nostre relazioni sentimentali e sessuali ci sono tutti. Lui sostiene che e solo una questione di attenzione mediatica, ma i dati dicono il contrario.

 

porno per donne 19

Certo, non puo essere tutta colpa della pornografia, ma sono convinta che abbia una forte responsabilita. Dago la pensa in maniera opposta. «Oggi, a parte qualche fattaccio sbattuto in prima pagina dai giornali perche fa titolo, non c’e una deriva dei ragazzini verso il porno. Anzi, per loro, il sesso non e cosi sopravvalutato come dalle vecchie generazioni. Tra sesso e l’uscita di un nuovo telefonino, parlano del secondo.» E in ogni caso, spetta alle famiglie trasformare l’incontro con i video hard in una risorsa educativa.

 

«A un adolescente che si incuriosisca davanti a certe immagini bisogna dire: “Guarda”. Raccontargli cos’e il pene. Spiegargli che e diventato un simbolo di lussuria solo nel Settecento. Ma che invece e una cosa sacra, cosi come lo e la vagina, perche danno la vita. Un ragazzino deve sapere bene cos’ha tra le gambe.» Sono d’accordissimo, ma la domanda e sempre la stessa: chi glielo spiega?

 

VIDEO PORNO SUL TELEFONINO

«I genitori, glielo spiegano. Che si prendessero le proprie responsabilita» taglia corto lui. «Cosi come gli va insegnato a non buttare le cartacce per strada e a dire buongiorno e buonasera: l’educazione e qualcosa che dobbiamo trasmettere, sia chi ha figli sia chi non ne ha. E questo significa anche nutrire intellettualmente la funzione sessuale ed erotica.» E un ragionamento molto colto, purtroppo nel mondo reale sono in tanti a buttare le cartacce per strada.

 

Dago dalla Gruber

E a sviluppare grazie alla pornografia un’idea di sessualità che non ha nulla a che vedere con i libertini del Settecento. Roberto mi congeda con una citazione inappuntabile: «John Giorno, poeta beat americano, e l’autore della piu bella poesia sul sesso: “Nessun cazzo e duro come la vita”». Un motto che sembra scritto apposta per chi, ogni giorno, alimenta il mercato hard: gli attori e, soprattutto, le attrici.

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 12LILLI GRUBER TG1 lilli gruber e il marito jacques charmelot con la mascherina abbassata

 

lilli gruber

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…