carlo fuortes roberto benigni sergio mattarella

DAGO-RETROSCENA: COME BENIGNI E SERGIO MATTARELLA HANNO "CONCORDATO" L'INTERVENTO SULLA COSTITUZIONE DEL COMICO A SANREMO – QUANDO È STATO INVITATO DA AMADEUS, ROBERTACCIO HA CONTATTATO L’ENTOURAGE DEL QUIRINALE PER INFORMARE IL COLLE (I RAPPORTI PERSONALI TRA BENIGNI E MATTARELLA SONO OTTIMI) - A QUEL PUNTO FUORTES HA COLTO LA PALLA AL BALZO E HA INVITATO IL CAPO DELLO STATO – IL COMICO HA "INTERPRETATO" MOLTO BENE LE INQUIETUDINI QUIRINALIZIE SUL PRESIDENZIALISMO TANTO CARO ALLA MELONI - LA LEZIONE PER VESPA E LA CRISI DIPLOMATICA SFIORATA CON ZELENSKY  

 

 

 

 

 

DAGO-RETROSCENA

roberto benigni e amadeus sanremo 2023

Quando Roberto Benigni è stato arruolato da Amadeus per il Festival di Sanremo, concordando l’intervento per celebrare i 75 anni della Costituzione italiana, il comico toscano, in ragione del suo rapporto personale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è sentito in dovere di contattare l’entourage politico del Quirinale.

 

Benigni voleva dare ulteriori ragguagli al Colle sull’intervento che avrebbe preparato. A quel punto, l'attore premio Oscar ha avvisato l’ad della Rai, Carlo Fuortes che ha colto la palla al balzo e non si è lasciato sfuggire l'occasione di invitare direttamente il Capo dello Stato.

 

sergio mattarella carlo fuortes marinella soldi

Per evitare inutili polemiche politiche, il monologo di Benigni sulla Costituzione e la stessa presenza di Mattarella sono stati tenuti coperti fino alla conferenza stampa di presentazione della prima serata del Festival.

 

E infatti, il cda di Viale Mazzini si è lamentato per non essere stato informato preventivamente da Fuortes, il quale, però, non aveva alcun dovere di comunicare al consiglio l’accordo preso con il Quirinale.

 

È una piccola lezione per Bruno Vespa, che avrebbe potuto tenere riservato l’accordo per un intervento di Zelensky a Sanremo. Parlandone a Domenica In, ha offerto in pasto al dibattito politico, e soprattutto ai suoi nemici in Rai, l’opportunità di impallinare lui e il povero presidente ucraino.

 

 

roberto benigni sanremo 2023

 

La scelta di Benigni di dedicare il suo intervento alle virtù della nostra Carta fondamentale ha incrociato le preoccupazioni di Mattarella sulla riforma costituzionale in senso presidenziale che ha messo in cantiere il governo di destra-centro di Giorgia & i suoi Fratelli.

 

Una dichiarazione della Meloni, in particolare, ha colpito il Colle: “il Presidenzialismo è un impegno che vogliamo mantenere. Vogliamo parlare con tutti, ma quel mandato vogliamo onorarlo”. In pratica, la Ducetta ha fatto intendere che coinvolgerà il parlamento e l’opposizione, ma non a tutti i costi.

 

BRUNO VESPA E ZELENSKY

In sostanza, è disposta anche ad andare avanti da sola. Come ha scritto Tommaso Ciriaco su “Repubblica”, il 3 gennaio, “secondo la leader c'è una precondizione per affrontare questo delicato dossier seguendo la via maestra della bicamerale: deve prima essere evidente la volontà dell'opposizione - o di una cospicua porzione di essa - di procedere assieme alla destra nella direzione di un intervento condiviso sulla Carta. Altrimenti la maggioranza farà da sola, senza commissione e senza mediare con le minoranza”.

 

roberto benigni monologo sulla costituzione a sanremo 2023

Mattarella, a riguardo, è molto preoccupato, e per dare voce alla sua inquietudine, Benigni ha rimarcato lo spirito di collaborazione e di unità nazionale dei “padri e delle madri costituenti” al momento di stilare le norme basilari dell’Italia post-fascista. Tradotto: le riforme costituzionali non si fanno a colpi di maggioranza ma con il più ampio consenso parlamentare possibile.

 

Non casuale è anche il riferimento all’importanza dell’articolo 21 e alle censure del ventennio fascista. La sottolineatura che “Robertaccio” ha fatto sulla libertà di espressione e su come la tolleranza del dissenso sia una delle prerogative irrinunciabili della democrazia, risuona perfettamente con il pensiero di Mattarella, preoccupato che il necessario confronto tra maggioranza e opposizione si inasprisca fino alla rottura.

 

giorgia meloni

Ps. A proposito di Zelensky: la decisione di “partecipare” a Sanremo attraverso una lettera è una soluzione diplomatica dell’ultimo minuto. Il presidente ucraino si è molto stizzito per la giaculatoria politica intorno alla sua presenza al Festival, al punto da decidere di lasciar perdere.

 

Ma un suo passo indietro, avrebbe messo in grande imbarazzo la filo-atlantista e pro-Ucraina Giorgia Meloni, che dall’inizio del suo mandato non ha mai fatto mancare il sostegno italiano a Kiev.

 

Per evitare una figuraccia internazionale all'Italia, si sono attivati i canali diplomatici e, attraverso il lavorio di ricucitura dell’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, si è arrivati alla toppa della letterina che sarà letta da Amadeus.

 

YAROSLAV MELNYK ROBERTO BENIGNI E IL MONOLOGO A SANREMO 2023ROBERTO BENIGNI E IL MONOLOGO A SANREMO 2023vespa zelenskyBruno Vespa Zelensky a Sanremo vignetta by MacondoBruno Vespa Zelensky a Sanremo vignetta by MacondoBRUNO VESPA E ZELENSKYfuortes mattarellagianni morandi roberto benigni sanremo 2023

 

ROBERTO BENIGNI E IL MONOLOGO A SANREMO 2023

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO