will smith chris rock

IL DASPO DEGLI OSCAR– CAPPELLANI: A USCIRNE PEGGIO, DALLO SCHIAFFO DI WILL SMITH E' L’ACADEMY, CHE DOPO ANNI DI POLITICALLY CORRECT, METOO, CANCEL CULTURE, BREAKING BALLS, APPENA GLI È SUCCESSA QUALCOSA IN CASA È ANDATA NEL PALLONE – ADESSO LA VOGLIO VEDERE L’ACADEMY OBBLIGATA A PONTIFICARE SU TUTTI GLI SCHIAFFI MOLLATI SUL GRANDE SCHERMO: DA “AMICI MIEI” ALLE PIZZE MOLLATE DA TOMAS MILIAN- “ER MONNEZZA” A BOMBOLO" - VIDEO

 

Ottavio Cappellani per la Sicilia

 

will smith schiaffeggia chris rock agli oscar 1

Will Smith non potrà partecipare all’Oscar per dieci anni, la statuetta vinta però se la può tenere: è stata questa la decisione dell’Academy la quale aggiunge che non si escludono ulteriori provvedimenti, probabilmente lo raperanno a zero.

 

Mi sembra che quella che a uscirne peggio, dallo schiaffo, sia stata proprio l’Academy, che dopo anni di inclusive, politically correct, meetoo, cancel culture, cultural appropriation, breaking balls, appena gli è successa qualcosa in casa è andata nel pallone e si è freezata.

 

L’Academy ha riconosciuto le proprie colpe ammettendo che “non ha saputo reagire prontamente a qualcosa di inaspettato” e ci sono state anche montagne di fake news sulla faccenda: c’è chi dice che Will Smith sia stato invitato ad allontanarsi e che Smith si sia rifiutato, c’è chi dice “ma quando mai”.

 

will smith

Ma d’altronde che avrebbero potuto fare? Sparare a Smith col taser? Impossibile, meglio che gli affari tra gli afroamericani se la sbrighino tra loro. Chiedere a Denzel Washington di sparare a Smith col taser? Impossibile, Denzel Washington ha dichiarato che non è stato Will Smith a dare lo schiaffo ma il diavolo, e ha cercato di risolvere la cosa pregando con Smith. Picchiare Don Jada Pinkett Smith, la vera mandante dello schiaffo? Impossibile: tutti si spaventano di Jada Pinkett Smith.

 

Come nella legislatura italiana, anche quella americana prevede che lo schiaffo, se non ha conseguenze fisiche, sia perseguibile a querela di parte entro dati termini, Chris Rock non ha voluto sporgere denuncia -  e ci credo, con questo schiaffo ha il prossimo spettacolo pronto e sarà un successone -, Will Smith avrebbe evitato, come ha evitato, che Jada, una volta a casa gli lanciasse contro tutti le confezioni di prodotti contro l’alopecia (fanno male i vasetti, i prodotti di lusso non te li danno nei flaconi di plastica ma dentro vasetti pesantissimi), si sarebbe aperto – come si è aperto – un interessante dibattito sulla libertà della comicità dagli stringenti lacciuoli del bdsm delle direttive politicamente corrette che, ammettiamolo, ricordano il codice Hayes, contro il quale la “nuova hollywood” insorse negli anni Settanta regalandoci capolavori scorrettissimi. Nessuno avrebbe impedito a Denzel Washington di pregare ugualmente. E insomma alla fine tutti avrebbero portato la pagnotta a casa.

will smith e jada pinkett

 

Adesso, invece, la voglio vedere l’Academy obbligata a pontificare su tutti gli schiaffi mollati sul grande schermo: non quelli, ovviamente, dati dai cattivi ai buoni, ché quelli passano. No, stiamo parlando degli schiaffoni dei buoni verso i cattivi, quelli che fanno ridere, quelli liberatori, quelli che il pubblico pensa “minchia, finalmente!”. Gli schiaffoni dati alla tipa in attacco di panico ne “L’aereo più pazzo del mondo”. Sean Connery che dà uno schiaffo a suo figlio Harrison Ford perché ha detto una parolaccia in “Indiana Jones”.

 

Mai più zingarate come gli schiaffi a quelli affacciati dai finestrini del treno in partenza in “Amici miei”. Né l’imitazione Fantozziana in cui Fantozzi si sbaglia e schiaffeggia i passeggeri di un treno in arrivo. Mai più Tomas Milian di “Er Monnezza” e gli schiaffi a Bombolo. O il politicamente potentissimo schiaffone di ritorno che Sidney Poitier molla a un riccastro bianco ne “La calda notte dell’ispettore Tibbs”. E i calci nelle palle? Wolverine che di fronte alla sua nemesi alla quale ricrescono continuamente le unghia gli spara un calcione all’inguine: “Fatti ricrescere queste”. E il calcio nelle palle inizia-rissa di Begbie in “Trainspotting”?

will smith si incazza con chris rock

 

Mentre l’Academy fa i conti con se stessa mi sa che mi rivedo “Altrimenti ci arrabbiamo”, l’originale.

OTTAVIO CAPPELLANI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)