2023divano1901

IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? IN PRIMA SERATA L’INQUIETANTE POST-ATOMICO "A QUIET PLACE – UN POSTO TRANQUILLO” DI JOHN KRASINSKI, FA PAURA CON NIENTE. MA ANCHE “BLADE. TRINITY”, NON È BELLO COME IL BLADE NUMERO 2 DIRETTO DA DEL TORO, MA WESLEY SNIPES È SEMPRE IL MASSIMO COME AMMAZZAVAMPIRI - OCCHIO CHE IN SECONDA SERATA TORNA IL THRILLER EROTICO DI CULTO DELLA COPPIA LAVIA-GUERRITORE, “SENSI". CAPOLAVORO STRACULT. GRANDI DIALOGHI NELLE SCENE EROTICHE TRA I DUE. “HO VOGLIA DI METTERE LE MANI SOTTO LE MUTANDINE…” – “MI DISPIACE, NON LE HO”… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

ecco a voi, i chippendales 6

Magari oggi invece di poltrire sul divano in cerca di serie, detto tra noi “Welcome to Chippendale” su Disney+ non è male, ma neanche benissimo, mentre su Netflix “Makanai” di Hirokazu Kore-Eda è una totale meraviglia, vado a vedere “Babylon” di Damien Chazelle con Margot Robbie e Brad Pitt. In America è già stato bollato come un floppone, budget da 110 milioni e incassi disastrosi. Mancano 75 milioni di dollari all’appello. Ma vedo che in Francia è salito subito al secondo posto dopo due giorni di programmazione e magari da noi funzionerà. Non solo.

 

film babylon 8

“The Hollywood Reporter” ha appena pubblicato un articolone dove si paragona l’insuccesso del film a quello iniziale di “Singing in the Rain” nel 1952, e che anche “Babylon”, che tratta lo stesso tema, gli eccessi di Hollywood tra il muto e il sonoro, potrebbe ribaltare un disastro in un successo e un culto per molti. Anche se i critici lo hanno piuttosto massacrato. “A bloated folly”/”una follia gonfiata” per Manhola Dargis sul The New York Times, ma anche “a wild and pungent cinematic bacchanal” per Justin Chang del “Los Angeles Times” e uno storico attento come Joseph McBride scrive di averlo amato.

under the silver lake 1

Meglio vederlo, magari vince pure qualche Oscar e la storia si ribalta. Può capitare, come accadde a “Singing in the Rain”. Se restate a casa stasera, potete recuperare su Mubi un altro film divisivo in attesa di rilettura, che sta diventando un cult movie per pochi. Si tratta di “Under the Silver Lake” di David Robert Mitchell con Andrew Garfield, Riley Keogh su Mubi. Presentato quattro anni fa a Cannes non piacque a nessuno.

 

under the silver lake 4

 Perfino il distributore italiano, Valerio De Paolis, non lo fece uscire. Un flop ovunque. E invece il film, una stravaganza hollywoodiana con Andrew Garfield alla ricerca della risoluzione di un mistero alla David Lynch, una ragazza che scompare da un giorno all’altro e nessuno ne sa nulla, prodotto dalla già mitica A24 ha avuto negli anni un recupero quasi totale. Da vedere, insomma.

harry potter e la camera dei segreti 2

 

E in chiaro che vediamo? Stasera in prima serata avete “Harry Potter e la camera dei segreti” di Chris Columbus con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Richard Harris, Kenneth Branagh, Italia 1 alle 21, 20, ma anche l’inquietante post-atomico ”A Quiet Place – Un posto tranquillo” di John Krasinski con Emily Blunt, John Krasinski, Noah Jupe, dove nessuno può fiatare visto che gli alieni ti fulminano appena parli, Mediaset Italia 2 alle 21, 15. Fa paura con niente.

a quiet place ii.

 

Perché la paura dell’alieno è in gran parte nella nostra testa e questi poveri umani, una famigliola americana, padre, madre e due figlioletti, non fanno altro che parlarsi a segni, fare facce, raccomandare attenzione. Non c’è quasi dialogo. Mettiamoci anche che i quattro vivono in una sorta di villa trasformata in bunker, che il padre cerca il punto debole degli alieni, ti pareva!, che la mamma Emily Blunt è pure incinta e che a un certo punto un chiodo fa bella vista di sé in mezzo alle scale di legno. Ahi!

A QUIET PLACE

L’idea, devo confessare, è divertente, e il grande Tex Avery l’aveva sfruttata a dovere in un magistrale cartoon degli anni ’50, Rock-a-bye bear, con un orso che ha ingaggiato un cagnetto per evitare che qualcuno faccia rumore e lo svegli. Molto cartoon, quindi, ma anche molto horror. L’alieno è un cosone gigante pieno di denti (vi sembra uno spoiler?). Cieco come una talpa. Tutti quanti non fanno altro che correre o trattenere il fiato.

arrival

 

Più filosofico il fantascientifico con alieni che comunicano con la dottoressa Amy Adams, “Arrival” di Denis Villeneuve con, oltre a Amy Adams, lo sfortunato Jeremy Renner, che è appena tornato a casa dopo il terribile incidente sciistico, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Rai Movie alle 21, 10. Film difficile, ma di buon successo, tratto da un romanzo di Ted Chiang, è un fantascientifico con alieni interamente dominato dall’intensa interpretazione di Amy Adams e dalla elegante regia di Villeneuve.

 

arrival

In patria uscì proprio i giorni della vittoria di Trump, e l’idea che solo una donna, a differenze dei maschi potenti del mondo, potesse comunicare con gli extraterrestri sul futuro dell’umanità sembrò a tutti qualcosa di straordinario. Neanche fosse la Meloni… In realtà non c’è molto nel film nel senso di azione, è tutto molto concentrato sul personaggio di Amy Adams e sui suoi due buffi alieni polipoidi e su quello che riusciranno a dirsi fra di loro. Gli eptapodi atterrano nel Montana a bordo di curiose astronavi a forma di grandi cozze nere o di vagine giganti. Per entrarci, gli umani devono essere risucchiati dentro e capovolti di 90 gradi.

arrival 2

Gli alieni a otto si esprimono con rumori assolutamente poco chiari. Così l'esercito si rivolge alla dottoressa Louise Banks di Berkeley, studiosa di lingue più o meno antiche. Sarà lei, assieme a Ian Donnelly, scienziato di Palo Alto, Jeremy Renner, a comunicare loro. Lo faranno a segni, tramite una scrittura-spruzzo molto artistica che i due alieni, ribattezzati nel film Abbott e Costello (in Italia Tom e Jerry), fanno uscire dai tentacoli vaginali.

 

arrival

Tutta la prima parte è dedicata alla scoperta della lingua e è davvero notevole, mentre la seconda mette in mezzo il privato di Louise e i problemi dell’umanità e, a tratti, scivola su qualche malickata di troppo. Ma il film, se non ti aspetti Star Wars, è notevole. Attenti alla musica strepitosa di Johan Johansson, lo stesso genio di Sicario.

blade trinity

 

Su Canale 27 alle 21, 10 avete “le amiche della sposa” divertente commedia di Paul Feig con Rose Byrne, Jon Hamm, Kristen Wiig, Maya Rudolph, Melissa McCarthy. Non è bello come il Blade numero 2 diretto da Del Toro il Blade numero 3, “Blade. Trinity”, diretto da David S. Goyer con Wesley Snipes, Kris Kristofferson, Ryan Reynolds, Dominic Purcell, Jessica Biel, Parker Posey, Canale 20 alle 21, 05, ma Wesley Snipes è sempre il massimo come ammazzavampiri.

 

ryan reynolds in blade trinity

Snipes, che sul set e fuori si sentiva davvero Blade, non parlava con nessuno, soprattutto col regista, che aveva preso il posto di Del Toro che doveva girare “hellboy”, trattò malissimo Ryan Reynolds (“Tieni la bocca chiusa e camperai più a lungo”). Non gli piaceva né il copione né la regia di Goyer. Durante la lavorazione Jessica Biel, pur esperta arciera, colpì una telecamera del valore di 300.000 dollari. Minchia!

danko 4

Avrete sicuramente visto, invece, e è molto divertente, “Danko” di Walter Hill con Arnold Schwarzenegger, James Belushi, Ed O'Ross, Peter Boyle, Laurence Fishburne, Iris alle 21. Bellissimo film sulla guerra fredda e le spie russe dormienti in America, “Telefon” diretto da Don Siegel con Charles Bronson come il maggiore Grigori Borzov, spedito in America a caccia del cattivissimo Dalchinsky di Donald Pleasance che vorrebbe una bella guerra nucleare, Lee Remick, Patrick Magee, Sheree North, Warner tv alle 21.

 

charles bronson telefon 3

Siegel prese il posto alla regia sia di James B. Harris, che aveva comprato i diritti del libro di Walter Wager, sia di Peter Hyams, che aveva scritto la sceneggiatura e lo doveva dirigere. Fece riscrivere in gran parte il copione a Stirling Silliphant e cercò inutilmente di far tagliare i baffi a Charles Bronson. “No mustache no Bronson”.

 

charles bronson telefon 1

 Provò anche a fargli baciare Lee Remick quando lei lo accompagna all’aeroporto. Ma Bronson non baciava mai sua moglie quando partiva. Comunque il film è notevolissimo. E la frase che, letta al telefono, risveglia gli agenti russi dormienti in America è tratta da un poema di Robert Frost. "The woods are lovely, dark and deep. But I have promises to keep, And miles to go before I sleep, And miles to go before I sleep." La sentiamo citata anche in “Death Proof” di Tarantino.

Tutta colpa di Freud

 Su Cine 34 alle 21 trovate invece “Tutta colpa di Freud” di Paolo Genovese con Marco Giallini, Vittoria Puccini, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Laura Adriani. Ho sempre visto male, a causa del cinemascope che nei vecchi televisori non funzionava, “L’erba del vicino è sempre più verde”, brillante commedia diretta da Stanley Donen con l’inglese nobile e squattrinato Cary Grant e l’americano ricco e cafone Robert Mitchum che si contendono la moglie di Grant, Deborah Kerr, e Jean Simmons fa la segretaria, presentato stasera da Tv2000 alle 21.

 

l'erba del vicino e sempre piu verde

Prodotto dalla Grandon, cioè Grant+Donen, in un primo tempo Grant doveva fare l’americano e Rex Harrison e sua moglie Kay Kendall la coppia di inglesi. Ma la Kendall morì prima delle riprese, si spostò Grant sul ruolo dell’inglese, e si provò a inserire come americano prima Rock Hudson poi Charlton Heston. Robert Mitchum fu la terza scelta, ma funzionò benissimo. Leggo che Cary Grant si rifiutò di indossare uno smocking e questo bastò a Donen per sentenziare che la vecchia commedia era finita.

poltergeist 1

 

In seconda serata occhio alla replica di “Candidato all’obitoro” di J. Lee Thompson con Charles Bronson, Jacqueline Bisset su Warner tv alle 23. Meglio ancora il recupero di “Poltergeist” di tobe Hooper, prodotto da Steven Spielberg con Craig T. Nelson, JoBeth Williams, Heather O'Rourke, Dominique Dunne su Rai Movie alle 23, 10. E’ un film che mi fece impazzire quando lo vidi a Venezia nelle proiezioni di mezzogiorno/mezzanotte ideate da Enzo Ungari nel 1982.

giulietta degli spiriti 1

 Su Italia 1 a mezzanotte e 25 parte il fantascientifico “The Divergent Series: Insurgent”, diretto da Robert Schwentke con Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Octavia Spencer, Naomi Watts, Miles Teller. Ma è sicuramente più fantascientifico “Giulietta degli spiriti” di Federico Fellini con Giulietta Masina, Sandra Milo, Mario Pisu, Sylva Koscina, Valentina Cortese, José Luis de Villalonga, Rete 4 alle 0, 55, il film che dopo “8 ½ Fellini deve fare per sua moglie Giulietta Masina, ma anche dove si scatena nelle pratiche esoteriche, i maghi, i sogni. E il suo primo film a colori. Mi ha sempre annoiato un po’, anche se gli abiti di Piero Gherardi sono incredibili.

 

gary cooper charlton heston i giganti del mare

 Un po’ pesantone il film di Michael Anderson “I giganti del mare” con un Gary Cooper ormai malatissimo, Charlton Heston, Virginia McKenna, Michael Redgrave, Emlyn Williams, Richard Harris, Iris all’1, 10. In un primo tempo il film doveva girarlo Alfred Hitchcock e Ernest Lehman doveva scriverlo. Ma se ne servirono solo per fare “Intrigo internazionale”. Poi doveva girarlo John Sturges. Su Rai Movie all’1, 40 torna il mélo viscontiano “Gruppo di famiglia in un interno” con Burt Lancaster, Silvana Mangano, Helmut Berger, Claudia Marsani, Stefano Patrizi.

 

monica guerritore gabriele lavia sensi

Ho letto recentemente sui vecchi giornali americani del tempo, che al pubblico più giovane del tempo sembrò un film per vecchi barbogei che non accettavano la propria omosessualità, rispetto ad esempio a un film come “La paura mangia l’anima” di Fassbinder, che era già moderno. Occhio che su Cine 34 all’1, 40 torna il thriller erotico di culto della coppia Lavia-Guerritore, “Sensi”, diretto appunto da Gabriele Lavia con Monica Guerritore, Lavia stesso, Mimsy Farmer, Gioia Scola.

monica guerritore sensi 1

 

Un miscuglione pre-pulp di “Nove settimane e mezzo” e “L’onore dei Prizzi” scritto dal geniale Dardano Sacchetti star dei poliziotteschi. Lui, Lavia, è un serial killer in fuga dallo sguardo triste che se la spassa a Roma nella casa di appuntamenti gestita da Mimsy Farmer (“sei sempre appetitosa” le fa). Lei, la Guerritore, è una signora bene che fa la donna di piacere per hobby. Ma in realtà è una spia, un killer assoldata dalla concorrenza (boh?) proprio per fargli perdere la testa e farlo fuori. Grandi dialoghi nelle scene erotiche tra i due. “Ho voglio di mettere le mani sotto le mutandine…” – “Mi dispiace, non le ho”. Ma Lavia se ne esce anche con un geniale “Non mi sento un professionista, mi sento un fesso”. Capolavoro stracult.

fuga dall arcipelago maledetto 1

Su Cine 34 alle 3, 10 passa un altro filmone stracult, “Fuga dall’arcipelago maledetto” di Antonio Margheriti con David Warbeck, Annie Belle, Tony King, Giancarlo Badessi, mentre su Rai Due alle 3, 45 improvvisamente la rete si sveglia e trasmette l’ottimo “Nico, 1988” di Susanna Nicchiarelli con Trine Dyrholm, John Gordon Sinclair, Anamaria Marinca, Sandor Funtek, Thomas Trabacchi. Rai Movie alle 3, 50 apre a un vecchio mystery con la divina Anna May Wong, “La signora da Chung King” di William High.

 

agente 077 dall oriente con furore. 3

La notte procede con rarità assolute come “Agente 077 dall’oriente con furore”, finto 007 diretto da Terence Hathaway alias Sergio Grieco con Ken Clark, Margaret Lee, Fabienne Dali, Vittorio Sanipoli, Cine 34 alle 4, 35, sequel di “Agente 077 missione Bloody Mary”, che aveva avuto un boom di incassi un mese prima.

agente 077 dall oriente con furore. 1

Questo esce nel settembre del 1965, incassa un po’ meno, ma sempre 293 milioni, lanciando la Fida come la prima casa di produzione italiana specializzata nello spionistico, oltre che nei film di Franco e Ciccio. L’agente 077 deve recuperare il professor Kurtz, uno scienziato rapito a Istanbul, il nostro Ennio Balbo, l’inventore di un’arma infernale, una specie di supermitra-laser. Dick Malloy, giornalista del New Star con sede a Parigi, cioè 077, è costretto a indagare.

 

playgirl 70. 2

Altrettanto raro, Iris alle 4, 50, “Playgirl 70”, erotico moralista con le belle modelle in crociera in mezzo ai ricchi diretto da Federico Chentrens, prodotto da Dick Palmer con Ira Fürstenberg, Luciana Paluzzi, Jean Sobieski, Venantino Venantini. Mai visto… E qui chiudo.

ecco a voi, i chippendales 2playgirl 70. 1playgirl 70. 3la signora da chung king agente 077 dall oriente con furore. 2the divergent series insurgent 2the makanai cooking for the maiko house 10charles bronson telefon 2arrival the divergent series insurgent 1arrival arrival 8poltergeist gruppo di famiglia in un interno 1gruppo di famiglia in un interno 2gruppo di famiglia in un interno 3poltergeist fuga dall arcipelago maledetto 2the makanai cooking for the maiko house 1poltergeist 2valentina cortese in giulietta degli spiritipoltergeistgiulietta degli spiritisandra milo giulietta masina giulietta degli spiritifederico fellini giulietta masina poltergeistgiulietta degli spiriti 2poltergeist danko 5dankodanko 6the makanai cooking for the maiko house 4the makanai cooking for the maiko house 5tutta colpa di freud – la serie 3tutta colpa di freud – la serie 4the makanai cooking for the maiko house 7cary grant deborah kerr l'erba del vicino e sempre piu verde tutta colpa di freud vittoria puccini vinicio marc x Tutta colpa di Freud cast femminile tutta colpa di freud the makanai cooking for the maiko house 6under the silver lake 2under the silver lake 3ecco a voi, i chippendales 4film babylon 6le amiche della sposa 1le amiche della sposa 2film babylon 5film babylon 3film babylon 4harry potter e la camera dei segretiharry potter e la camera dei segreti. ecco a voi, i chippendales 3A QUIET PLACE A QUIET PLACE harry potter e la camera dei segreti A QUIET PLACE ecco a voi, i chippendales 1

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…