IL DIVANO DEI GIUSTI - DICIAMO CHE SARÀ FATICOSO RIPORTARE LA GENTE AL CINEMA. ANCHE IO, IERI SERA, HO PREFERITO VEDERE CACCIARI SMADONNARE SU TUTTO DALLA GRUBER CHE ANTHONY HOPKINS MALATO DI ALZHEIMER AL CINEMA SOTTO CASA. CHISSÀ, SE CI AVESSI TROVATO “LA PRINCIPESSA DELLE CANARIE”, GRANDE CULT DI SILVANA PAMPANINI E DELLE SUE MITICHE GAMBE CON UN GIOVANE MARCELLO MASTROIANNI… – IL VERO SCONTRO EPOCALE DI OGGI È TRA UNA NUDISSIMA EDWIGE FENECH E L’OPERA PRIMA DI WALTER VELTRONI “C’È TEMPO” CON UN VESTITISSIMO STEFANO FRESI… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

adieu les cons adieu les cons

 

In Francia la riapertura delle sale ha riportato al cinema in un solo giorno 283 mila persone. Mica male! Primo incasso la commedia sul senso della vita di Albert Dupontel “Adieu les cons”, 63 mila spettatori.

 

In Italia, ieri, per il primo incasso della giornata, “Il cattivo poeta”, cioè l’ultimo anno di vita di Gabriele D’Annunzio interpretato da Sergio Castellitto che si crede Giordano Bruni Guerri, c’erano 3.892 spettatori, probabilmente coetanei del poro D’Annunzio, pari a 24 mila euro d’incasso.

sergio castellitto il cattivo poeta sergio castellitto il cattivo poeta

 

Lo seguiva, glu glu glu, il film premio Oscar alcolico “Un altro giro” di Thomas Vinterberg con 18 mila euro e “Nomadland” con 15 mila euro. Solo ottavo lo stracultissimo “Morrison” di Federico Zampaglione con tremila euro di incasso. E per “The Father” con Anthony Hopkis, malgrado il premio Oscar, solo 902 spettatori.

la principessa delle canarie la principessa delle canarie

 

Diciamo che sarà faticoso riportare la gente al cinema.  In fondo, anche io, ieri sera, ho preferito vedere Cacciari smadonnare su tutto dalla Gruber che Anthony Hopkins malato di Alzheimer al cinema sotto casa. Chissà, se ci avessi trovato “La principessa delle Canarie” di Paolo Moffa, grande cult di Silvana Pampanini e delle sue mitiche gambe con un giovane Marcello Mastroianni, in programmazione stanotte alle 4, 10 su Rete 4, o il rarissimo, mai visto da nessuno, “Istantanee per un delitto” di Mario Imperoli con Erna Schurer alias Emma Costantino e l’allora esuberante Lorenza Guerrieri, Iris alle 4, 30, o “Anna, perdonami” di Tanio Boccia con Aldo Fiorelli, Maria Fra, Tamara Lees e la grande Marisa Merlini, Iris alle 5, 45, non me li sarei fatti sfuggire.

marcello mastroianni silvana pampanini la principessa delle canarie marcello mastroianni silvana pampanini la principessa delle canarie

 

Ma possono aprire una sala per fare vedere a me e a altri cinque pazzi la Pampanini? Mah, se si fanno i conti degli spettatori, magari non sarebbe un’idea così sballata. In chiaro, alle 21, credo che il film più interessante e meno visto sia la commedia al femminile diretta da Curtis Hanson “In Her Shoes”, Rai Movie, con Cameron Diaz, Toni Colette e Shirley MacLaine, storia di due sorelle che non si assomigliano per nulla e di una vecchia madre simpatica.

 

istantanee per un delitto 1 istantanee per un delitto 1

Dovrebbe essere da evitare come la peste “The Postam” o “L’uomo del giorno dopo” di e con Kevin Costner, Iris alle 21, superflop su un futuro distopico con postino che spedì Kevin rapidamente dall’Oscar al dimenticatoio, mentre è ottimo “Man of Tai Chi” di e con Keanu Reeves, Canale 20 alle 21, 05, affettuoso omaggio ai film di Tai Chi anni ’80.

 

johnny mnemonic johnny mnemonic

Ma il vero scontro epocale della serata è tra il film con una nudissima Edwige Fenech su Cine 34, “La vedova ringrazia quanti la consolarono” di Mariano Laurenti con Carlo Giuffré e Didi Perego, confesso che fa molto ridere, e l’opera prima di Walter Veltroni “C’è tempo” con un vestitissimo Stefano Fresi su Rai Tre. Ma che davero? Sì, Walter Veltroni ha fatto “davero” un film, non un documentario, ma proprio un film di fiction, assolutamente veltroniano e totalmente stracult. E Rai Tre lo propone in prima serata. E magari farà il suo 6-7% come uno show di Brignano.

c'e' tempo c'e' tempo

 

Nel film, come nella vita, Veltroni non si fa mancare niente. Ma proprio niente.

 

Perfino il goal non convalidato di Turone della Roma-Juve del 1983 che avrebbe potuto cambiare la vita a tanti romanisti e al calcio italiano e che ha invece spinto al dominio totale della Juventus, lo stereo8 con Umberto Tozzi, Ettore Scola e Marcello Mastroianni che parlano di commedia mentre due ragazze si baciano, il Supertelegattone, il gelato Arcobaleno dell’Algida, il cinema di Fulgor di Rimini dove andava Fellini da ragazzino, La prima notte di quiete di Valerio Zurlini, la pistola di Dillinger è morto, la citazione di Athos Magnani e La strategia del ragno, il set di Novecento con la scena di Streling Hayden che istruisce il piccolo Olmo Dalcò all’orgoglio padano e contadino, un cammeo di Laura Efrikian con l’Alzheimer e uno proprio stralunato del vero Jean-Pierre Léaud…

 

edwige fenech la vedova ringrazia quanti la consolarono 1 edwige fenech la vedova ringrazia quanti la consolarono 1

 

Per uscire da questa difficile scelta Fenech o Veltroni?, propongo il classico di Bruce Lee “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente” con Malisa Longo, Rai 4 alle 21, 20, il revenge movie di Liam Neeson più splatter di sempre, “Taken” di Olivier Megaton, Italia 1, e perfino il mai visto film spagnolo “Grosse bugie” di Alfonso Albacete e David Mekes con la bellissima star brasiliana Ana De Armas e Mario Casas, Cielo alle 21, 25.

 

anna, perdonami anna, perdonami

Ricordo terribile e ricordo anche una dura polemica col suo protagonista Lino Ventura “100 giorni a Palermo” diretto da Giuseppe Ferrara sull’omicidio del generale Della Chiesa, interpretato appunto da Lino Ventura in uno dei suoi ultimi ruoli. Il film, Tv2000 alle 21, 20, non si vede da parecchio tempo, se non sbaglio.

la principessa delle canarie 1 la principessa delle canarie 1

 

Cultissimo, ma non per tutti, troppo violento, troppo splatter, davvero eccessivo, “Perdita Durango” diretto da Alex de la Iglesia con Rosie Perez nel ruolo dell’eroina ideata da Barry Gifford e già raccontata da Isabella Rossellini nel capolavoro di David Lynch “Cuore selvaggio”, Cielo alle 23, 20.

 

Con lei ci sono Javier Bardem truccato come l’Abatantuono dei bei tempi vanziniani, James Gandolfini, ma anche Alex Cox, Don Stroud e il mitico Screaming Jay Hawkins! Doveva dirigerlo in un primo tempo Bigas Luna con Madonna-Javier Bardem-Dennis Hopper, poi con Victoria Abril e Johnny Depp. Lo ricordo come un film davvero difficile da seguire. Ma ha i suoi fans.

 

 

l'adolescente l'adolescente

Non è meglio però il thriller “Contraband” di Baltasar Kormakuk con Mark Wahlberg, Kate Beckinsdale, Ben Foster e J. K. Simmons, Italia 1 alle 23, 20. Allora fece molto colpo, 7 Oscar!, “Shakespeare in Love” diretto da John Madden, scritto da Marc Norman e da Tom Stoppard, con Gwyneth Paltrow, Joseph Fiennes, Geoffrey Rush, Colin Firth, Judi Dench, Ben Affleck, Iris alle 00, 50.

 

edwige fenech la vedova ringrazia quanti la consolarono edwige fenech la vedova ringrazia quanti la consolarono

La Paltrow, grazie allo strapotere di Harvey Weinstein, questo si narra, vinse anche uno dei 7 Oscar come attrice protagonista, e la Dench la non protagonista. Magari rivisto funziona ancora, ma nella memoria si è un po’ perduto, ahimé. Lei però era incantevole, anche se so che preferireste buttarvi sulla commedia sexy più zozzetta della notte, “L’adolescente” di Alfonso Brescia con Sonia Viviani, Daniela Giordano e il grande attore catanese Tuccio Musumeci, Cine 34 alle 00, 55.

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Ve lo racconto. Grazia, Daniela Giordano, ha un amante focoso, Antonio, Raf Sparanero, ma si sposa il più ricco, meno aitante, ma tranquillo Vito (Tuccio Musumeci) per ovvi motivi di convenienza. Però, non solo non consuma il matrimonio, ma riprende a frequentare Antonio, mentre il marito si butta sulla più matura Katia (Dagmar Lassander). A questo punto scende in campo la nipotina adolescente Serenella (Sonia Viviani), che ha in mente un piano ben preciso.

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Commedia costruita per il comico catanese Tuccio Musumeci, e per le grazie della giovane Sonia Viviani, lanciata come ragazza del Clan di Celentano e rimodellata qui in versione Gloria Guida dal duo Regnoli-Brescia. «Io ero a Roma a teatro, facevo una cosa di Sciascia», ricorda Tuccio Musumeci, «Venne a vedermi a teatro Alfonso Brescia e dopo due settimane mi telefonò offrendomi questo film. Che incassò molto bene».

l’alba citto maselli l’alba citto maselli

 

«All’inizio il titolo doveva essere “La farmacista”, o qualcosa del genere, e come protagonista avrebbe dovuto avere la Giordano», ricorda Sonia Viviani in Cine 70.

 

«Invece, mentre si girava, è risultato che questa nipote, interpretata da me, è diventata in qualche modo protagonista ed allora hanno cambiato il titolo, anche se poi nei cartelloni è rimasta Daniela Giordano, grande, in alto, e Sonia Viviani, più piccolo, in basso. Con la Giordano ho girato pochissime scene. Più che altro ho lavorato con Tuccio Musumeci, un bravissimo attore».

istantanee per un delitto istantanee per un delitto

 

Daniela Giordano, oggi, lo ricorda con simpatia sia per la presenza di Musumeci che per quella di Brescia. Nel cast anche una non più giovanissima Dagmar Lassander, che si esibisce in uno spogliarello a ritmo del Bolero di Ravel, e Malisa Longo, già in un ruolo da cattiva lesbo porno-nazi. C’è pure il fratello di Franco Nero, Raffaele o Raf Sparanero, come amante focoso della Giordano.

 

sonia viviani sonia viviani

La notte, si sa, porta alla luce dei capolavori nascosti, come “L’alba” di Citto Maselli, Cine 34 alle 2, 25, terribile film a due voci con Nastassja Kinski e Massimo Dapporto che allora ci piaceva tanto sbeffeggiare. O il curioso fantascientifico artistico diretto addirittura da Robert Longo “Johnny Mnemonic” con Keanu Reeves, Dolph Lundgren, Iris alle 2, 55, che era poi il miglior titolo di un gruppo di film diretti da artisti americani in quel periodo.

 

 

troppo presto, troppo tardi straub troppo presto, troppo tardi straub

Rai Tre alle tre illumina la notte culturale di tutta la Rai con uno dei più celebrato capolavori di Straub&Huillet, “Troppo presto, troppo tardi”. Ricordo che un film di Straub riuscì a battere ogni record di poca presenza sui canali della Rai. Talmente pochi erano gli spettatori che un dirigente chiamò la messa in onda chiedendo cosa stavano trasmettendo e scoprì che nemmeno il collega addetto alla giusta messa in onda televisiva lo stava seguendo…

adieu les cons adieu les cons

 

Come ben sapete, tutto si chiude con “La principessa delle Canarie” del terribile Paolo Moffa con la stupenda Silvana Pampanini su rete 4 e con il rarissimo “Istantanee per un delitto” di Mario Imperoli con Erna Schurer, Iris alle 4, 30.

 

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Uscito nel 1974 è un film davvero misterioso, forse neanche finito da Imperoli, e comunque scritto addirittura da Mario Brenta, autore di film altissimi come “Vermisat”, fotografato da Luciano Tovoli e dove figura come attore Claudio Bernabei, braccio destro di Joe D’Amato nell’hard. Il film riuscì nel 1987 presentato dalla Tabor Film e dalla Variety Film, ma chissà chi ne aveva i diritti. La musica scritta da Bixio, leggo, è eseguita dai Motowns. Boh?!

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