2024divano1312

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - SU DISNEY+ SARETE DAVVERO CONTENTI DI TROVARE OGGI “INSIDE OUT 2”, CHE NON È AFFATTO UN FILM FACILE E PER I PICCOLISSIMI – SEMPRE SU DISNEY AVETE ANCHE IL DOCUMENTARIO “ELTON JOHN. NEVER TOO LATE”. MEGLIO DEI TALK SHOW POLITICI SARÀ – LA VERA SORPRESA È SU MUBI: LO STREPITOSO DOCUMENTARIO “DAHOMEY”, ORSO D’ORO A BERLINO, CHE DOVREBBE FINIRE DRITTO TRA LE GRANDI NOMINATIONS DEGLI OSCAR… - VIDEO

inside out 2 9

Marco Giusti per Dagospia

 

Allora. Che vediamo stasera? Su Disney+ sarete davvero contenti di trovare oggi “Inside Out 2”. Che non è affatto un film facile e per i piccolissimi. Qualcuno ci spiegherà, scrissi quando il film uscì in sala, cosa spinga un pubblico davvero enorme, composta in massima parte di ragazzine tra i 10 e i 13 anni, a decretare “inside Out 2” diretto da Kelsey Mann per la Pixar, il film dell’anno in barba a tutti gli altri kolossal della stagione.

inside out 2 2

 

E qualcuno, anche una Chiara Valerio di turno, ci spiegherà anche perché in “Inside Out 2”, il problema centrale di una ragazzina di 13 anni che sta entrando nella difficile fase della pubertà veda come sua massima sfida nella crescita non il confronto con l’altro sesso, che ne so? una storiella d’amore…, ma l’accettazione in una squadra tutta femminile di hockey, e quindi un futuro di amicizie al femminile negli anni più importanti della sua crescita.

 

inside out 2 4

La partita di hockey diventa così non solo un test per entrare o meno nella squadra, ma per essere accettata in un mondo di ragazze. Come sicuramente saprete se avete visto il primo “Inside Out”, che aveva ovviamente in più la novità dell’idea centrale, tutto queste è gestito non in prima persona dalla ragazzina, la ultrabianca e ultrabionda Riley, che ha comunque un’amica asiatica, un’amica nera, ecc., ma da un vero e proprio staff di personaggi che rappresentano i suoi sentimenti.

 

inside out 2 5

Solo che ai sentimenti-characters primari che si dilaniavano nella testa di Riley bambina, la Gioia-Amy Pohler, la Tristezza-Phyllis Smith, la Rabbia-Lewis Black, se ne aggiungono di nuovi, quelli legati alla pubertà e alla crescita, come la fondamentale Ansia-Maya Hawke, l’Invidia-Ayo Edibiri, il divertente Imbarazzo-Paul Walter Hauser, e la strepitosa Ennui-Adéle Exachopolous.

inside out 2 3

 

L’idea vincente di questo secondo film è proprio la guerra che si svolge dentro Riley tra nuovi sentimenti pronti a prendere il sopravvento, e vecchi sentimenti, più tradizionali e più da piccola che cercano di non farla sbandare troppo dalla solidità costruita tra scuola e famiglia (Diane Lane e Kyle MacLachlan), mentre la ragazza affronta quella che sembra la prova maggiore della sua vita.

Elton John. Never Too Late

Sempre su Disney trovate da oggi anche il documentario “Elton John. Never Too Late”, sulla vita del celebre cantante. Meglio dei talk show politici sarà. La vera sorpresa su Mubi oggi, invece, è lo strepitoso documentario della franco-senegalese Mati Diop “Dahomey”, Orso d’Oro a Berlino, dedicato al ritorno a casa nel Benin delle 26 statue del Dahomey rubate da Napoleone e portate in Francia, che secondo molte riviste dovrebbe finire dritto tra le grandi nominations degli Oscar.

 

Dahomey

Non è solo un capolavoro di eleganza e di poetica, è anche il primo grande film sul complesso di colpa dell’Europa nei riguardi dell’Africa. Io ieri sera ho rivisto “La noia” diretto nel 1963 da Damiano Damiani in edizione restaurata su Amazon. Meglio della versione terribile di Cédric Kahn. Inoltre con strepitosa fotografia in bianco e nero di Roberto Gerardi e musiche innovative di Luis Bacalov. Eppure mi ha deluso profondamente.

 

La noia

Non solo ho trovato del tutto sbagliati Horst Buchholz come pittore romano privo di talento e di qualsiasi ambizione (fa dei finti Burri tremendi), e Bette Davis come sua madre, ricca e triste con assurda parrucca che sembra quella di Totò in “Totò truffa”, ma davvero irritante il ritratto della ragazzina che fa perdere la testa ai maschi, giovani e vecchi, Catherine Spaak. Cioè. Lei è fantastica, anche se col doppiaggio del tempo, non capiamo del tutto il suo ruolo, ma tutta la storia è vista, come si faceva allora nel nostro cinema, sempre e solo dal punto di vista maschile.

La noia

Storie scritte da maschi in film per maschi diretti da maschi. E’ il maschio vecchio, addirittura Leonida Repaci qui in veste di pittore di quadri orrendi, che si uccide per lei, è il maschio giovane che è pronto a sacrificare tutto per lei. Fino alla grande e celebre scena di lui che ricopre il corpo nudo di lei di banconote da 10 mila lire. Non è un grande film. Ma è molto interessante per capire l’idea che i maschi avevano dei rapporti con le donne e della loro libertà nei primi anni ’60.

La noia

 

Il personaggio di Buchholz tenta anche di strangolarla annunciando un femminicidio. Catherine Spaak impersonò una serie di ninfette, come si diceva allora, pronte a far perdere la testa ai maschi adulti. E rimane la vera eroina non solo di questo film, ma di tutti quelli del tempo. Lei sì andava rivalutata. A Damiani non piacque. Anche se trovò brava la Spaak. Allo sceneggiatore Ugo Liberatore neanche. Bette Davis litigava con tutti. Ma come fai a sbagliare un film se hai Bette Davis…

inside out 2 6inside out 2 11inside out 2 7inside out 2 10Dahomey La noia La noiaLa noia inside out 2 8

 

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT