il divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI - IERI SERA MI SONO VISTO SU SKY LE PRIME TRE PUNTATE DELLA BELLISSIMA NUOVA SERIE “IL RE” CON LUCA ZINGARETTI. STASERA POSSO CONSIGLIARVI "BEHIND THE CANDELABRA" CON LO STREPITOSO  LIBERACE DI MICHAEL DOUGLAS ANCHE SE QUANDO SI TOGLIE LA PARRUCCA SEMBRA GIORGIO BRACARDI AL PIANOFORTE. MA QUANDO MAI AVETE VISTO BACI TRA DOUGLAS E MATT DAMON NUDI A LETTO? - TORNA LA DIVINA CARMEN VILLANI NEL NON MERAVIGLIOSO “LA SIGNORA HA FATTO IL PIENO - DUE HORROR ITALIANI DI GRAN CLASSE – VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

il re zingaretti

Cosa c’è da vedere stasera? Io ieri sera mi sono visto su Sky le prime tre puntate della bellissima nuova serie “Il re”, prodotta da The Apartment e Wildside, diretta da Giuseppe Gagliardi, lo stesso regista di 1992-1993-1994, con Luca Zingaretti come una sorta di Kurz di una prigione fortino dove fa il padrone assoluto sia dei detenuti che delle guardie.

 

La morte del suo compagno più stretto, il comandante Nicola interpretato da Giorgio Colangeli, e una sorta di finto suicidio del suo assassino, il detenuto Slanko che ha in mano il traffico della droga, interpretato da Ivan Franek, fanno scoppiare una situazione che il direttore del carcere non riesce più a tenere davvero sotto controllo.

luca zingaretti il re

 

Da una parte c’è un’inchiesta, condotta da un giudice, Anna Bonaiuto, sempre con la sigaretta accesa, da un’altra il tentativo di depistare le indagini e ristabilire un nuovo ordine che permetta che guardie e detenuti possano condurre i traffici di sempre. Oltre a Zingaretti, in un ruolo più complesso del solito, che se la vede con una ex-moglie, Barbor a Bobulova e una figlia pesantemente malata, c’è una strepitosa Isabella Ragonese in un ruolo di secondina violenta che è un’assoluta novità e grandi caratteristi come Sasà Striano, Alessandro Gazale. Credo sia la prima serie italiana in assoluto costruita come un prison movie piuttosto classico.

 

Stasera in chiaro, rimanendo assieme a “Il re” in ambiente carcerario, posso consigliarvi su Cine 34 alle 21 il primo film da regista di Giuseppe Tornatore, “Il camorrista”, 170 minuti sulla vita di Giuseppe Cutolo, interpretato da un Ben Gazzara quando passava anni in Italia, Laura Del Sol, Leo Gullotta, Marzio Honorato, Franco Interlenghi. Già assistente di Giuseppe Ferrara, Tornatore esordì con un film realistico e violento come quelli di Ferrara, ma già al suo esordio fece più colpo dei film del suo maestro. Su Iris alle 21 avete un thriller di grande fattura tratto da John Grisham e diretto da Alan J. Pacula, “Il rapporto Pelican” con Julia Roberts al centro di un terribile complotto, Denzel Washington come giornalista che la aiuterà a uscire da un incubo, Sam Shepard, John Heard, John Litghow. Da recuperare.

 

il camorrista

Ricordo “Codice Magnum” di John Irvin con Arnold Schwarzenegger, Canale 20 alle 21, 05, come meno riuscito del gruppo dei suoi primi strepitosi film, anche se l’armamentario dell’ex-agente FBI Arnold era spettacolare. Con lui trovate anche Kathryn Harrold e Sam Wanamaker, attore americano che dovette rifugiarsi in Inghilterra per sfuggire al maccartismo.

 

Su Rai Storia alle 21, 10 torna “Capri Revolution” di Mario Martone con Marianna Fontana, Antonio Folletto. Ma, prima di vedere il film, scrivevo quando uscì in sala, magari il pubblico colto può leggersi il bel libro di Lea Vergine “Capri 1905-1940 frammenti postumi”, dedicato proprio ai grandi artisti stranieri della Capri di inizio secolo e magari ristudiarsi il vecchio Joseph Beuys, soprattutto la sua opera “Capri-Batterie” del 1985 dove un limone accendeva una lampadina gialla.

 

il camorrista 2

Erano i tempi del gallerista Lucio Amelio e della sua Napoli artistica di Terrae Motus. Beuys sarebbe morto un anno dopo, nel 1986. Mario Martone, pensando a Beuys e alle sue idee su arte, scienza e natura, voleva intitolare il suo film sulla Capri di prima della Grande Guerra, Capri-Batterie. Qualcuno avrà pensato che un titolo alla Matrix, Capri-Revolution, fosse più internazionale e meno esclusivo. Meglio così.

 

Anche se l’idea di Martone era proprio che l’opera di Beuys, citata esplicitamente nel film, bastasse per condensare anni e anni di storie e opere di artisti e scrittori stranieri vissuti allegramente a Capri facendone il mito anche totoista e foffolallista che ben conosciamo. Tutti questi personaggi celebri dell’isola, raccontati già nel libro di Lea Vergine, sono messi in scena nel film quasi teatralmente, con tanto di esibizioni di teatro-danza+eros come fossimo in una stagione del Mercadante trasportata nella Capri rivoluzionaria e pre-futurista degli anni dieci. E il tutto prende vita proprio mentre arrivano l’elettricità (batteria!) e, ahimé, la guerra, che faranno scoppiare le contraddizioni utopistiche-scientifiche del tempo in un massacro indistinto che porterà poi alla nascita del nazismo e del fascismo. Un progetto ambizioso, insomma. Riuscito solo in parte.

il camorrista 1

 

Su Rai Movie alle 21, 10 la biografia di Lady D con Naomi Watts, “Diana – La storia segreta di Lady Diana” di Oliver Hirschbiegel con Naveen Andrews, Douglas Hodge. Dimenticabile. Molto più divertente “Paddington 2” di Paul King, seconda parte delle avventure dell’orsetto col cappottino blu e il cappello rosso a Londra. O l’erotico spagnolo scostumato e un filo imbarazzante per Laura Morante dove si naviga nelle sue intimità (vedere per credere) “Lo sguardo dell’altro” di Vicente Aranda, Cielo alle 21, 15.

 

michael douglas liberace

In seconda serata vi potete divertire con la nuova versione politicamente corretta di “Le quattro piume” diretta dal regista indiano Shekhar Kapur con Heath Ledger, Wes Bentley, Kate Hudson e Djimon Hounsou, La7 alle 22, 30. Molto dotto il mezzo documentario mezzo spettacolo teatrale “Il terremoto di Vanja – Alla ricerca di Cechov” di Vinicio Marchioni con lo stesso Marchioni e Francesco Montanari girato durante la loro tourné teatrale dello Zio Vanja. “Banlieu 13” di Pierre Morel con Cyrill Raffaelli, David Belle è un thriller futuristico dove, nel 2004, ci si immagina come saranno le banlieu nel 2014, Tv8 alle 23, 15. Rai Movie alle 23, 20 naviga nel mélo storico con “La duchessa” di Saul Bibb con keira Knightket, Ralph Fiennes, Dominic Cooper.

 

Rete 4 alle 23, 40 ci porta nel mondo violento di Steven Seagal quando era ancora fidanzato con Kelly Le Brock in “Duro da uccidere” di Bruce Malmuth, un film ancora possibile rispetto ai revenge movie terribili degli ultimi anni. La notte ci porta la commedia “Il buongiorno del mattino” di Roger Michell con Harrison Ford e Rachel McAdams, Jeff Goldblum, Diane Keaton, Patrick Wilson, La7D alle 00, 50. Non per tutti i gusti, è vero, ma se vi piace solo un po’ il genere impazzirete per questo capolavoro del camp diretto con amore da Steven Soderbergh e presentato con successo a Cannes, “Dietro i candelabri” (“Behind the Candelabras”), Rai Movie all’1, 15, sorta di biografia del pianista Liberace e del suo fidanzato, Scott Thurston, interpretati da due attori supermachi come Michael Douglas e Matt Damon. E stavolta, la trasformazione di Michael Douglas, anche se quando si toglie la parrucca sembra un po’ Giorgio Bracardi al pianoforte, è davvero strepitosa.

matt damon michael douglas4

 

E Matt Damon nei panni del biondone ingenuo non è da meno. Da quando seguiamo l'ingresso proprio di quest’ultimo in un bar alla "Cruising" in pieno 1977 a quando lo vediamo assistere al suo primo concerto di Liberace e sentiamo il celebre pianista che suona con il candelabro sul piano dedicare il brano alla sua vecchia mamma Frances, nientepopodimeno che Debbie Reynolds, siamo già completamente conquistati.

 

matt damon michael douglas

Ma quando mai avete visto baci tra Douglas e Damon nudi a letto?, Soderbergh sfonda sia la cortina difensiva del camp e del trash televisivo, sia quella della rilettura, ormai attualissima, della cultura e della rivoluzione gay anni 70. Affrontando, con un numero incredibile di vestiti, mantelli, anelli, il look del tempo, che è diventato parte della nostra cultura più alta (non solo televisiva) e la follia della chirurgia invasiva che ha massacrato il mondo hollywoodiano, e non solo, da allora fino a oggi. Su Rai Tre alle 2, 35 si apre un’altra notte Zurlini con “La prima notte di quiete” con Alain Delon col suo cappottone cammello bello e tragico in quel della costa romagnola.

 

matt damon michael douglas 2

Ci sono anche Giancarlo Giannini, Sonia Petrova (che fine avrà fatto?), Renato Salvatori e Lea Massari. Il film, che fece impazzire molti giovani critici di provincia, il grande Natalino Bruzzone si comprò un cappottone simile e sulla costa ligure era stato ribattezzato “Natalon Delon”, venne visto con orrore da molte giovani femministe con l’ennesima storia di uomini maturi che sbavano per le minorenni. Italia 1 alle 3, 10 presenta l’horror asiatico “The Maid” cdi Kelvin Tong con Alessandra De Rossi, Huifang Hong, Rai Movie alle 3, 15 il thriller di Andy Goddard “Vicolo cieco” con Patrick Wilson, Jessica Biel, Haley Bennett ambientato nella New York degli anni’ 60.

 

Torna la divina Carmen Villani nel non meraviglioso “La signora ha fatto il pieno” diretto dallo spagnolo Juan Bosch con Carlo Giuffré, Aldo Maccione e Simon André, Rete 4 alle 3, 20. Il modello è la commedia degli equivoci tra Feydau e Giovannona Coscialunga, con Carmen, professionista del sesso, scritturata per far perdere la testa all'onorevole di turno. Ricordo come una commedia piena di grazia ispirata a un racconto di Alan Bennett “The Lady in the Van” di Nicholas Hytner con Maggie Smith che interpreta il personaggio reale di una signora d’età che ha vissuto per 15 anni in una roulotte posteggiata vicino alla casa di Alan Bennett, Rai Uno alle 3, 25.

 

matt damon behind the candelabra

Ci sono anche James Corden e Jim Broadbent. Nel ricordo di allora trovavo spettacolare il polar francese “La fredda alba del commissario Joss” diretto da uno specialista come Georges Lautner con Jean Gabin, Dany Carrel, Jean Gaven. Sicuramente da darci un’occhiata. Rai Tre alle 4, 05 proseguendo con la nottata Zurlini presenta il documentario di Adolfo Conti, che ha passato anni nello studio del regista, “Gli anni delle immagini perdute”.

 

carmen villani la signora ha fatto il pieno 11

Chiuderei la nottata con due horror italiani di gran classe, anche se non amati da tutti, che dovrebbero far felici gli appassionati, “La setta” diretto da Michele Soavi e prodotto da Dario Argento con Kelly Curtis (sorella di Jamie Lee…) che vive in casa sola con un coniglio Herbert Lom che fa il santone, Mariangela Giordana, Giovanni Lombardo Radice che gira con un cuore in tasca, Donal O’Brien, Italia 1 alle 4, 35. Da registrare assolutamente. E “5 bambole per la luna d’agosto” diretto da Mario Bava, che diceva di non amarlo ("squallido, il peggior film che abbia mai diretto"), con William Berger, Edwige Fenech favolosa, Howard Ross alias Renato Rossini, Ira Furstenberg, Helena Ronée, Ely Galleani, Iris alle 4, 55. Un paio di scene memorabili a detta di tutti i fans…

carmen villani la signora ha fatto il pieno 5carmen villani 11carmen villani la signora ha fatto il pieno 7

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)