divano20241001

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – CHE VEDIAMO STASERA IN CHIARO? AVETE UNA BELLA SCELTA. SU IRIS C'È IL CAPOLAVORO DI JOHN FORD “SENTIERI SELVAGGI” E SU RAI MOVIE AVETE “CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT?”. BELLISSIMO ANCHE “I MISERABILI” SU RAI 5, OPERA PRIMA ESPLOSIVA DI LADY LY – IN SECONDA SERATA C'È IL CLASSICO “REBECCA LA PRIMA MOGLIE” DI ALFRED HITCHCOCK - IRIS ALL’1,22 PASSA UN GRAN BEL FILM DI ELIA KAZAN CHE PIACERÀ A DAGO, “LA VALLE DELL’EDEN”, TRATTO DAL ROMANZO DI JOHN STEINBECK CON JULIE HARRIS, JAMES DEAN – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

john wayne sentieri selvaggi

Che vediamo stasera? In chiaro avete una bella scelta. Pensate solo al capolavoro di John Ford, “Sentieri selvaggi” con John Wayne, Jeffrey Hunter, Vera Miles, Natalie Wood, Dorothy Jordan, Hank Worden, Iris alle 21,25. Per i critici della mia generazione era un capolavoro che non si poteva discutere.

 

Oggi, ammetto, le critiche di Tarantino a Ford e al suo razzismo nei confronti degli indiani hanno aperto qualche dubbio. Ma il personaggio di John Wayne, Ethan Edwards, è più complesso e razzista di quanto ci sembrasse. Lo spiega il celebre finale che tutti i cinefili del mondo conoscevano a memoria. Grande colpo di scena fordiano che non ti aspettavi.

 

Nelle copie Rai, anni e anni fa, venivano di solito tagliate le parti dove Ethan, il personaggio di Wayne, faceva delle cose terribili ai cadaveri indiani, come cavargli gli occhi per non andare nell’aldilà. Per non turbare il pubblico di Rai Uno, si diceva.

 

sentieri selvaggi

Ma in questo modo il personaggio di Ethan non veniva messo in discussione, e il film non era più bilanciato come lo aveva in qualche modi ideato Ford. E spesso non veniva rispettato il formato originale, il VistaVision (è il solo film della Warner Bros girato in VistaVision!), anche perché non sempre avevano nelle tv i mascherini giusti per proiettarlo.

 

sentieri selvaggi

Pensate solo che il VistaVision è il formato, particolarmente caro, che ha recuperato per “The Brutalist”. Brady Corbet dopo tanti anni. John Ford fermò per qualche giorno la lavorazione del film per permettere all’attrice indiana Beulah Archuletta di partecipare al matrimonio del figlio. John Wayne invece fece portare all’ospedale col suo aeroplano personale un bambino Navajo malato di polmonite.

 

Gira il racconto che un giorno nel deserto uno scorpione velenosissimo dette un morso a John Ford. Tutti erano preoccupati. Poi John Wayne uscì dal trailer di Ford è disse “E’ tutto a posto, John sta bene. E’ lo scorpione che è morto”. Come tutti gli indiani sanno i Navajo del film sono in realtà che parlano e cantano in Comanche.

 

 

 

chi ha incastrato roger rabbit? 7

Su Rai Movie alle 21,10 avete un altro film bellissimo, “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” diretto da Robert Zemeckis e per le parti animate dal mitico Richard Williams, che vinse un Oscar speciale tutto per lui, con Bob Hoskins, Joanna Cassidy, Christopher Lloyd, Stubby Kaye, Alan Tilvern.

 

Per la prima volta, e questa allora era una notizia bomba, i personaggi animati della Disney e della Warner Bros potevano essere visti assieme.  Fu una vera rivoluzione, anche se i personaggi più popolari del film, alla fine furono i due protagonisti, cioè Jessica e Roger Rabbit.

 

chi ha incastrato roger rabbit? 6

Jessica parla con la voce di Kathleen Turner e canta con quella di Amy Irving, Roger parla con la voce di Charles Fleischer. La scena del duello al piano fra Paperino e Daffy Duck era storyboardata e animata da Williams per Paperino e da Chuck Jones per Daffy.

 

Bellissimo anche “I miserabili”, Rai 5 alle 21,15, opera prima esplosiva di Lady Ly, malgrado il nome nero, maschio e francese, forte del Premio della Giuria a Cannes, della candidatura francese agli Oscar, e di ben 12 nominations ai Cèsars con quattro vinti, fra cui, ovviamente, Miglior Film. Girato nel quartiere di Montfermeil, vicino a Parigi, dove lo stesso regista, con genitori originari del Mali, è nato e cresciuto, e dove Victor Hugo ha messo in scena nel suo “I miserabili”, citato sia nel titolo che un po’ nella storia, la scena fondamentale del primo incontro fra l’ergastolano Jean Valjean e Cosetta, il film nasce da un documentario dello stesso titolo girato nel 2017 da Lady Ly e ispirato a veri fatti accaduti proprio lì nella giornata del 14 ottobre 2008.

 

chi ha incastrato roger rabbit? 5

Ma, anche se la tentazione è quella di fare un film ultra-realistico all’americana, seguendo tre poliziotti, il duro e corrotto Chris di Alexis Manenti, anche cosceneggiatore, il nero Gwada cresciuto nel posto di Djebril Zonga e il nuovo venuto Stephane Ruiz di Damien Bonnard, che è poi il vero protagonista, il film è alla ricerca di qualcosa di più del solito film col quartiere che scoppia e i poliziotti, un po’ buoni un po’ cattivi che cercano di sistemare bene o male le cose.

 

i miserabili di ladj ly

Puntando tutta l’azione su un ragazzino, novello Gavroche alla Victor Hugo, il piccolo Issa Percia, che dopo aver festeggiato a Parigi la vittoria della nazionale ha rubato un leoncino ai violentissimo zingari del Circo Zeffirelli (è così…) e su quel che ne segue, perché i tre poliziotti trovandosi circondati lo feriranno per errore, scatenando l’inferno. Italia 1 alle 21, 20 punta su “Shark – Il primo squalo” diretto da Jon Turteltaub con Jason Statham, Bingbing Li, Winston Chao, Sophia Cai, Rainn Wilson, Ruby Rose.

 

i miserabili di ladj ly

 Ottimo su Canale Nove alle 21,30 il film di guerra con tank americani “Fury” di David Ayer con Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood. Nel film, uscito dopo “Inglororious Bastard”, Brad Pitt torna a uccidere i nazisti. E ne fa fuori un bel po’ col suo tank M4 Sherman e la sua Smith&Wesson. Però, quando un tank M4 Sherman americano incontrava un Tiger 131 tedesco, cioè il carrarmato più forte che si fosse prodotto nella Seconda Guerra Mondiale, il povero M4 Sherman era fottuto.

 

 Inizia con questa spiegazione tecnica questo ottimo film di guerra scritto e diretto da David Ayer con bel piglio realistico e solo qualche caduta retorica, Ma i veri protagonisti sono i veri tank americani e tedeschi del tempo, cosa che fece impazzire i maniaci dei soldatini.

 

rebecca la prima moglie di hitchcock 4

Però, per poter girare il film con veri M4 Sherman e, soprattutto con un vero Tiger funzionante, cosa che non accadde nemmeno ai tempi di La battaglia dei giganti di Ken Annakin, dove i Tiger erano in realtà degli M47 Patton americani utilizzati in Corea, Ayer e la sua troupe sono andati in Inghilterra, vicino al Museo di Bovington, dove sono rimasti l’ultimo Tiger ancora mobile che esista nel mondo e vari M4 Sherman funzionanti.

 

Per ottenere un maggiore effetto realistico, inoltre, Ayer ha fatto convivere dentro il tank, per qualche mese, i cinque protagonisti della storia, cioè il sergente di ferro Don “War Daddy” Collier di Brad Pitt, l’uomo della Bibbia Boyd “Bible” Swan di Shia LaBoeuf, il messicano Trini “Gordo” Garcia di Micahel Pena, il rozzo Grady “Coon Ass” Travis di Jon Berthnal e il soldatino Norman Allison di Logan Lerman che prende il posto del mitragliere Red che troviamo ucciso e senza faccia all’inizio del film.

 

rebecca la prima moglie di hitchcock

Passiamo alla seconda serata con un classico stravisto, “Rebecca la prima moglie” di Alfred Hitchcock con Laurence Olivier, Joan Fontaine, George Sanders e la mitica Dame Judith Anderson, Tv2000 alle 22,30. Vinse due Oscar, miglior film e la fotografia in bianco e nero di George Barnes. Per la prima volta nella sua carriera, Hitchcock, qui al suo primo film americano, non partecipò alla sceneggiatura. Per reazione impedì al produttore, David O. Selznick di mettere piede sul set. Laurence Olivier voleva come protagonista Vivien Leigh, ma Hitchcock impose la più giusta Joan Fontaine, odiata per tutta la lavorazione da Olivier. Era però quello che voleva Hitchcock. Che si vedesse l’odio del protagonista per la seconda moglie.

 

Rai4 alle 23,35 propone l’horror fuori di testa di Alex De La Iglesia “Veneciafrenia con la bella Caterina Murino, Cosimo Fusco, Ingrid García Jonsson, Silvia Alonso, Nico Romero. Tutto girato a Venezia. Raro, mai visto. Italia 1 alle 23,40 ci farà fare qualche balzo sul divano (magari…) con “Godzilla II: King of the Monsters”, sequel moscione diretto da Michael Dougherty con Vera Farmiga, Kyle Chandler, Millie Bobby Brown, Ken Watanabe, Ziyi Zhang. Bruttino, nel ricordo del tempo, lo stanco western con John Wayne “La stella di latta” diretto da Andrew V. McLaglen con Gary Grimes, Neville Brand, George Kennedy, Paul Fix, Dan Vadis. John Wayne, 65 anni, è stanco e malato.

 

rebecca la prima moglie di hitchcock 1

Lo sostituisce Chuck Robinson per le scene a cavallo. Dopo una terribile intervista su “Playboy” dove veniva fuori il razzismo di Wayne, si cercò di infilare qualche battuta anti-razzista, ma l’unico personaggio nero del film, interpretato da Vance Davis, è definito “negro” sui titoli di coda. Beh…

 

Buono su Canale Nove alle 0,10 il thriller “Parker” di Taylor Hackford con Jason Statham, Jennifer Lopez, Nick Nolte, Michael Chiklis, Clifton Collins jr. Da vedere anche, su Rai Movie alle 0, 45, “Tutti i battiti del mio cuore” di Jacques Audiard con Romain Duris, Niels Arestrup, Emmanuelle Devos, Jonathan Zaccaï.

 

beatrice cenci

Iris all’1,22 passa un gran bel film di Elia Kazan che piacerà a Dago, “La valle dell’Eden”, tratto dal romanzo di John Steinbeck con Julie Harris, James Dean, Raymond Massey e Jo Van Fleet, che vinse l’unico Oscar tra quattro nomination. Kazan preferì Dean a Brando e a Montgomery Clift perché più giovane. Quando lo vide Steinbeck esclamò “E’ lui, è Cal!”.

 

Chiudo con “Beatrice Cenci” di Lucio Fulci con Tomas Milian, Adrienne La Russa, Georges Wilson, Mavie, Antonio Casagrande, Rete 4 alle 2, 50, meno bello, forse, del “Beatrice Cenci” di Riccardo Freda, ma comunque molto buono. L’americana Adrienne La Russa fece pochissimi film in Italia poi tornò in America. La ritroviamo in “L’uomo che cadde sulla terra” di Nicolas Roeg. Vedo però che per il pubblico più zozzone ci sarebbe "Una donna allo specchio" di Paolo Quaregna con Stefania Sandrelli e Marzio Honorato, Cine 34 alle 4, 40. Uscendo dopo "La chiave" di Tinto Brass diventò un film hot quando probabilmente non lo era.

beatrice cenci 2

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...