2020divanogiusti1311

IL DIVANO DEI GIUSTI – NON FATE I SALVINIANI: STASERA TUTTI A GUARDARE SOPHIA LOREN SU NETFLIX IN “LA VITA DAVANTI A SÉ”, TANTO “LA REGINA DI SCACCHI” LO AVETE GIÀ VISTO ALMENO DUE VOLTE E LA QUARTA STAGIONE DI “THE CROWN” INIZIA SOLO DOMENICA – CI SAREBBE ANCHE UN TARDISSIMO DECAMERONEIDE DAL FINISSIMO TITOLO DI “CHIAVI IN MANO”, CON MARTUFELLO, ANGELA CAVAGNA, RAMONA BADESCU E ANCHE ROBERTO DA CREMA DETTO IL BAFFO... – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

sophia loren edoardo ponti la vita davanti a se

Stasera vi voglio tutti davanti alla tv a guardare Sophia Loren su Netflix in “La vita davanti a sé”. Non fate i salviniani. Tanto “La regina di scacchi” lo avete già visto almeno due volte e la quarta stagione di “The Crown” inizia solo domenica sera.

 

the good lord bird

Se non vi va, lo posso capire. Io personalmente sto guardando su Sky una serie bellissima ideata e interpretata da Ethan Hawk, “The Good Lord Bird”, con regie di Albert Hughes, Kevin Hooks, ecc, una rilettura molto nera della storia del predicatore abolizionista John Brown, la cui morte nel 1859 portò alla guerra civile americana.

sophia loren la vita davanti a se

 

Ma tutto è visto attraverso gli occhi di un ragazzino nero che John Brown scambia per ragazzina e si porta dietro nella sua personale guerra contro gli schiavisti del Sud vestito da donna. Un po’ Mark Twain un po’ nuovo filone delle riletture nere della storia d’America.

martufello angela cavagna chiavi in mano

 

Devo dire però che stasera ci sarebbe un tardissimo decameroneide su Cine 34 alle 21 dal finissimo titolo di “Chiavi in mano”, regia di Mariano Laurenti con Martufello, Angela Cavagna, Cinzia Roccaforte, Ramona Badescu e Sergio Vastano. Ma c'è anche Roberto Da Crema detto il Baffo, celebre televenditore delle private!

 

ramona badescu martufello chiavi in mano

Dovrebbe essere il remake della vecchia Ubalda di fenechiana memoria prodotto proprio da Luciano Martino, girato però nel 1996, troppo tardi per queste operazioni. A questo punto vi rivelo una storia legata a questo sciagurato film. Grazie al recupero veltroniano della Ubalda sul suo libro di recensioni cinematografica, il produttore Luciano Martino aveva voglia di fare dei remake dei suoi classici. Gli proposi addirittura una nuova versione di “L’insegnante” con Alfredo Pea, che era mio amico, e Mario Carotenuto, che era ancora vivo e vegeto. Contemporaneamente, però,

 

Galliano Juso propose a Luciano Martino proprio il remake del celebre “Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda”, piccolo capolavoro del genere con Edwige e Pippo Franco, che sarebbe stato diretto dal mio socio di allora, Enrico Ghezzi, che aveva già pensato a un titolo coltissimo ,“Quant’è bella l’Ubalda tutta (ri)nuda e tutta (ri)calda”. Mi incazzai, anche se la cosa era più comica che seria.

 

 

edwige fenech pippo franco quel gran pezzo dell ubalda

Uscii da qualsiasi progetto. Intanto Juso, che si era fatto dare dei soldi da Luciano Martino per produrre il primo film di Cinico Tv, “Lo zio d’America”, ebbe qualche problema quando il produttore scoprì che si trattava di un film in siciliano e in bianco e nero. Non glielo avrebbe prodotto mai. Non avrebbe fatto una lira. Così Juso girò il film di Ciprì e Maresco a Aurelio De Laurentiis, che lo produsse e non ci fece una lira, ma dovette rinunciare al progetto dell’Ubalda, che tornò a Martino.

 

l iniziazione 2

E ricordo che il commento del saggio produttore fu “I film stronzi devono farlo gli stronzi”. E così nacque questo remake sbagliatissimo con Angela Cavagna e Martufello. Su Cielo alle 21, 15 vedo che c'è un altro film interessante, “L’iniziazione” di Gianfranco Mingozzi, un Don Giovanni italo-francese ispirato a un racconto di Apollinaire che da noi, per la presenza di Serena Grandi, venne trasformato in un erotichello qualsiasi.

 

decamerone 300 1

In realtà ha un buon cast, Claudine Auger, Marina Vlady, Fabrice Josso, buone firme alla sceneggiatura, Jean-Claude Carriere, Peter Fleischman. Mingozzi era pure un buon regista. Ma su tutto, alla fine, vince il grande seno di Serena Grandi che trionfa da qualsiasi manifesto del tempo.

 

In seconda serata su Cine 34 partono ben due decameroneidi, il rarissimo “Decameron 300” di Renato Savino con Osvaldo Ruggeri, Rosalba Neri, Rosemarie Lindt, Christa Linder e il già visto qualche mese fa “I racconti romani di una ex-novizia” di Pino Tosini con Karin Meyer, Gino Cervi, Francis Blanche. Luciana Turina.

 

 

i racconti romani di una ex novizia

Del primo, più classico, poco si sa. Renato Savino lo gira, col nome d’arte di Mauro Stefani, poco dopo il non eccelso “Grazie signore p.”. Il secondo, che viene presentato stasera con un altro titolo, l’assurdo “I racconti romani di Pietro Aretino su monache, cortigiane e maritate”, è un mezzo disastro che mischia troppi generi per non funzionare praticamente mai, né come erotico né come film storico. Non si capisce cosa ci facciano Gino Cervi e Francis Blanche.

 

i racconti romani di pietro aretino su monache, cortigiane e maritate

 

I film migliori della serata, anzi della nottata, vengono da Rai Tre che presenta un interessante omaggio a Gianni Amico, intellettuale e cineasta ligure troppo presto scomparso, legatissimo alla Nouvelle Vague, al Cinema Novo brasiliano e amico fraterno di Bernardo Bertolucci. Fu quel che si dice in brasiliane “a ponte”, un ponte tra il Brasile e l’Italia, unendo forze e culture diverse in nome del cinema.

la strategia del ragno 1

 

All’1,40 vedremo un suo film per la tv scritto assieme a Bertolucci, “L’inchiesta”, con Claudio camaso Volonté, Anne Wiazemsky, Joel Barcellos e, alle 3, 45, un film di Bertolucci scritto insieme a Gianni Amico, il fondamentale “La strategia del ragno” con Giulio Brogi, che è stato da poco restaurato dalla Cineteca di Bologna.

martufello chiavi in manoi racconti romani di pietro aretino su monache, cortigiane e maritate 2angela cavagna martufello chiavi in manochiavi in mano 5martufello angela cavagna chiavi in mano 1i racconti romani di una ex novizia 2i racconti romani di una ex novizia. chiavi in mano 3chiavi in mano 2l iniziazione 3decamerone 300 3i racconti romani di una ex novizia 3i racconti romani di pietro aretino su monache, cortigiane e maritate 3 angela cavagna in chiavi in mano 1decamerone 300 2la strategia del ragnochiavi in manol iniziazione la strategia del ragno 3la strategia del ragno 2decamerone 300i racconti romani di una ex novizia 5 decamerone 3001l iniziazione 1i racconti romani di una ex novizia ramona badescu chiavi in manol iniziazione 5ethan hawke the good lord birdquel gran pezzo dell ubaldachiavi in mano 12the good lord bird 1ramona badescu chiavi in mano 1

E i cinefili del venerdì sono sistemati.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…