2020quarantenagiusti0406

IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA AVETE UN BEL PO’ DI FILM STRACULT DA VEDERE. ALLE 21.10 IL LESBO-POP-THRILLER DI LUCIO FULCI “UNA SULL’ALTRA”, POI IL CAPOLAVORO EROTICO DI ALBA PARIETTI, “IL MACELLAIO”. AMBIENTATO IN UNA PALERMO CALDISSIMA NEL QUARTIERE DELLA VUCCIRIA, CALCOLAI ALLORA CHE DOPO LA BATTUTA CHIAVE DI ALBA CHE APRE LA PORTA AL MACELLAIO, “SCUSA, SI È ROTTO IL CONDIZIONATORE”, CI SONO BEN DICIASSETTE MINUTI DI SESSO – VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

WOODY ALLEN - A RAINY DAY IN NEW YORK

Che vediamo oggi? Insomma, ieri mi guardo su Sky “Un giorno di pioggia a New York”, ultimo film di Woody Allen con Thimothy Chalamet, Elle Fanning e Selena Gomez, ultraboicottato in America, dove ha avuto anche pessime recensioni, esaltato dai critici italiani un po’ provincialotti che abboccano sempre a New York, alle citazioni, ai ristoranti alla moda. Grazioso, bei dialoghi, attori fantastici, la solita fotografia arancione di Storaro, mettiamoci anche Liev Schreiber e Jude Law, quando mi accorgo che il plot, cosa che capita spesso con Woody Allen, è lo stesso di “Lo sceicco bianco” di Federico Fellini.

lo sceicco bianco 1

 

Una giovane coppietta lì sposata, qui in odor di matrimonio, arriva in città lì dalla provincia qui dall’università per passare 24 ore d’amore. Poi lei si butta nel magico mondo lì del fotoromanzo qui del cinema d’autore, si innamora di un attore fascinoso lì Sordi qui Diego Luna, mentre lui ha un altro percorso, cioè Selena Gomez. Alla fine i due si ritrovano a fine serata…

 

opera senza autore

Plot, faccio notare, che Woody Allen aveva inoltre già ripreso nell’episodio con Alessandro Tiberi e Alessandra Mastronardi di “To Rome With Love”, dove il plagio dello “Sceicco bianco” è dichiarato. Ma sto Woody Allen chi sta a cojonà, come si dice a Hollywood?

una sull’altra 6

 

Per fortuna che stasera avete un bel po’ di film stracult da vedere. Mentre Rai Tre alle 21 si lancia nei 188 minuti della vita di Gerhard Richter, il più grande pittore vivente, “Opera senza autore”, diretto dal blasonato Florian Henckel van Dommersmarck, il più alto regista vivente (2m, 10cm), mattone molto amato dalla Merkel, rinforzato ogni tanto dai nudi della bellissima Paula Beer e da un Joseph Beuys un po’ discutibile, mentre Italia 1 dedica tutta la serata a Aldo, Giovanni e Giacomo, “Il cosmo sul comò” di Marcello Cesena alle 21, 30 seguito da “La leggenda di Al, John e Jack”, Cine 34 sforna ben due capolavori per il pubblico più starcult.

 

 

la leggenda di al john e jack 1

 

alba parietti il macellaio

Prima, alle 21, 10, il lesbo-pop-thriller di Lucio Fulci “Una sull’altra” con Jean Sorel, Marisa Mell e Elsa Martinelli, poi il capolavoro erotico di Alba Parietti, “Il macellaio”, diretto da Aurelio Grimaldi con Miki Mainoilovic. Nel primo Marisa Mell ruba la scena a tutti con uno strip con parrucca bionda su una moto con il sesso dipinto con un paio di occhi che è diventata una delle immagini più cult del nostro cinema di genere. Ma c’è anche la grande scena lesbo tra la Mell e la Martinelli.

 

alba parietti il macellaio 3 1

“Ci dicemmo”, spiegava Fulci. “Volemo fa’ na cosa mejo der Dolce corpo de Deborah? E cominciammo a pensare e molto. Finalmente costruimmo questa storia ispirata a La donna che visse due volte, ma in realtà non è così”. L’azione, ideata in Francia, si sposta in America perché il produttore, Emondo Amati, decide di girare il film insieme a “Le insaziabili” di De Martino (“Giramo anche il tuo in America, che ce frega?”).

una sull’altra 7

 

Riguardo a “Il macellaio”, tratto da un romanzo di Alina Reyes, ambientato in una Palermo caldissima nel quartiere della Vucciria, calcolai allora che dopo la battuta chiave di Alba che apre la porta al macellaio, “Scusa, si è rotto il condizionatore”, ci sono ben diciassette minuti di sesso non troppo spinto e assolutamente silenzioso tra lei e lo spaesatissimo Miki Manojlovic, eroe di “Underground” di Kusturica.

 

il cosmo sul como'

Oggi, magari ci sembreranno diversi, però, al tempo, avremmo voluto qualcosa di più. Alba fuggiva allora, siamo nel 1998, dalla voliera di “Macao” in tv e, dopo essersi negata (male) a Tinto Brass che l’avrebbe riempita di primi piani del suo sedere, si era rifugiata nel cinema d’autore anni’90 per togliersi comunque la voglia di farsi vedere nuda al cinema. Perché no? Al punto che la prima cosa che si toglie a cinque minuti dall’inizio del film, come in una commedia di Edwige, sono le mutande per la scena ultraclassic della doccia. Poi finisce in sauna con l’amica.

una sull’altra 3

 

Alla fine, notavo al tempo, lei è rigidissima, anche perché le labbra sono troppo gonfie, e ha una parruccona nera eccessiva, e Aurelio Grimaldi si limita ai troppi piani osando avventurarsi poco in altre zone come Tinto avrebbe fatto. Così si rasenta il ridicolo quando il macellaio le bagna le labbra con lo yogurt Miller o quando si arriva all’orgasmo con la musica di Haendel…

 

 

parkland

 

Come se non bastasse, in seconda serata su Rai Movie, dopo “Parkland” di Peter Landsman con Paul Giamatti e Billy Bob Thronteon, alle 00, 45 parte il favoloso “Senza buccia” di Marcello Aliprandi con le vacanze da nudiste in quel di Vulcano delle meravigliose Lilli Carati e Ilona Staller alias Cicciolina che si sfidano apertamente sullo schermo. C’è anche Olga Karlatos, che non si spoglia mai. Ricordo il film, scritto da Ugo Liberatroe e diretto da Marcello Aliprandi con qualche voglia di cinema d’autore, un po’ noioso, ma le due ragazze sono uno spettacolo.

 

 

attenti al buffone 4 1senza buccia 3

Per non parlare delle canzoni di Pino donaggio (“Skin Deep”, “Legata a un granello di sabbia”). Cine 34 alle 00, 44 parte con un cine-comic d’annata come “Satanik” di Piero Vivarelli con la misteriosa Magda Konopka, da anni scomparsa in Sudamerica (dicono…). Tratto dal celebre fumetto di Max Bunker e Magnus, il film è prodotto, segretamente, da Romano Mussolini, il jazzista, con coproduzione spagnola. Mussolini era entrato nel cinema per aiutare le voglie di attrice di Igli Villani, nipote di Sophia Loren. Così produce, con un aiuto di Carlo Ponti e di Giorgio Almirante, due film di Piero Vivarelli, ex X-Mas, questo e “Mister X” e un western di Gianni Crea con la Villani. Ma era un signore, pagava tutti, e ci rimise solo soldi.

 

milena vucotich enrico montesano amor vuol dire gelosia

Alle 2, 10 Cine 34 si lancia ancor di più nello stracult con un terribile pasticcio erotico grottesco di Alberto Bevilacqa “Attenti al buffone” con Nino Manfredi nel ruolo del poeta che lotta contro le forze del fascismo, incarnate da Eli Wallach, Rolf Tasna e Ettore Manni, Mariangela Melato è la moglie, Enzo Cannavale è il suo fido braccio destra, mentre Erika Blanc, Cristina Gajoni e una nudissima Loredana Berté sono le ragazze che devono far crescere l’orgia che è il clou erotico del film.

 

satanik

Marco Vallora bollò il film come “famigerato” e Bevilacqua gli scrisse che lo diffidava a parlare dei suoi film. Bruttissimo, ma stracultissimo. Alle 5, 30 su Cine 34 arriva addirittura “Nudo di donna”, il film che Nino Manfredi, invadente protagonista, scippò a Alberto Lattuada che lo aveva iniziato. Eleonora Giorgi in ben due ruoli. Chiudo ricordandovi che alle 19, 10 lo scontro più interessante è tra la commedia di Enrico Montesano e Barbara Bouchet, “Amor vuol dir gelosia” diretta da Mauro Severino, Cine 34, e il megaclassico “Totò, Peppino e la… malafemminina”, quello della lettera dei fratelli Capone.

 

satanik

Il primo titolo segna il ritorno al cinema di Montesano dopo ben tre anni di assenza. “Questa di Amore vuol dire gelosia mi pare una ricetta buona, e sennò mica l’avrei fatto il film”, diceva ai giornali, “So’ stato tre anni senza fare un film e sapete perché? Perché De Laurentiis m’aveva messo appresso Noschese e ci faceva fare certe boiate… I primi film erano buoni e io mi ci divertivo pure a farli, ma poi il filone cominciò a fare la muffa e mi dissi: Enrì, se non ti fermi ti freghi..”. Producono il tutto Barbara Bouchet col marito Luigi Borghese. Del secondo sapete tutto, no? “… veniamo noi con questa mia a dirvi, adirvi una parola, che scusate se sono poche ma 700 mila lire; a noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, c'e' stata una grande moria delle vacche come voi ben sapete…”

una sull’altra 8amor vuol dir gelosiaselena gomez e woody allen a rainy day in new yorkattenti al buffone 2la leggenda di al john e jackuna sull’altra 3senza buccialo sceicco biancoattenti al buffonesenza buccia 4satanik 1il macellaio amor vuol dir gelosia 1senza buccia 1 una sull’altra2senza buccia 2

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…