intervista federico fellini

IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA MI RIVEDREI IL BELLISSIMO “INTERVISTA” DI FELLINI. QUANDO SCESE IN CAMPO SILVIO BERLUSCONI, E IO MONTAVO ANCORA BLOB, OSAI INSERIRE, AL POSTO DEL KARAOKE DI FORZA ITALIA, LA SCENETTA DEL FILM CON CENCIO E L’OPERAIO (“A CENCIO, HO VISTO ROMOLETTO E SAI CHE TI DICE… CHE TE LA VAI A PIGLIÀ INDERCULO”) UN GRUPPO DI DIRIGENTI RAI CERCÒ DI DARMI 10 GIORNI DI SOSPENSIONE, SOSTENENDO CHE AVEVO MANDATO AFFANCULO IL CAV. ALLA FINE… VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

intervista di federico fellini 2

Che vediamo stasera? In chiaro mi rivedrei su Rai Storia alle 21, 15 il bellissimo “Intervista” di Federico Fellini con Sergio Rubini come Fellini giovane che arriva a Cinecittà, Antonella Ponziani, Maurizio Mein, Paola Liguori, Lara Wendel. Il pretesto è una finta intervista di una finta troupe giapponese allo stesso Fellini.

 

Ma trovate di tutto, da Luigi Notarianni, geniale organizzatore felliniano che fa il gerarca fascista sul tranvetto di Cinecittà, un episodio meraviglioso con Fellini che incontra il mitico Er Chiodo alias Rodolfi De Santis, caratterista a Cinecittà, detto così sia perché ballava benissimo, mi disse Nicola Di Gioia, sia perché non la smetteva mai, ma proprio mai, di chiedere aiuto e lavoro. Appunto come fosse un Chiodo.

intervista di federico fellini

 

E poi un altro con Marcello Mastroianni che fa Mandrake, finalmente!, e assieme a Fellini vanno a trovare Anita Ekberg e si torna a parlare della Dolce Vita e del bagno nella Fontana di Trevi. E la messa in scena magistrale dei due operai che stanno dipingendo una parete dello Studio 5 a Cinecittà- “A Cencio, sai chi ho visto ieri? Ho visto Romoletto… e sai che ti dice… che te la vai a piglià inderculo”.

 

intervista di federico fellini 1

Quando scese in campo Silvio Berlusconi, e io montavo ancora Blob (e Blob era Blob), visto che negli stessi giorni era morto Fellini e il cielo che era stato dipinto da Antonello Geleng per “Intervista” era lo stesso che si era fatto dipingere Berlusconi a poca distanza da Cinecittà per il suo auditorium della nascita di Forza Italia, osai inserire nel cielo berlusconiano di Geleng, al posto del karaoke di Forza Italia (lo ricordate?) la scenetta di Fellini con Cencio e l’operaio… La Rai dei professori, un gruppo di simpatici dirigenti, cercò di darmi dieci giorni di sospensione, sostenendo che avevo mandato affanculo Berlusconi.

 

intervista di federico fellini.

Finì che subii una sorta di processo interno, il primo della storia della Rai, dove venni difeso da Claudio Verna e dove un vecchio giudice napoletano, chiamato a dire la sua sul caso, mi salvò, sostenendo che si poteva sentire anche mille volte il montaggio ma per mille volte il vattelapiglainderculo sarebbe stato sempre e solo rivolto al povero Cencio. Perché la battuta iniziava con “A Cencio…” Così si limitarono a darmi due giorni di sospensione reo di volgarità. Ma è Fellini dissi, “Intervista” è prodotto dalla Rai, di cosa stiamo parlando? Inoltre la scenetta era stata rubata da Fellini al povero Flaiano…

 

l’insegnante balla con tutta la classe

Se volete emozioni più forti c’è il buffo “Critters – Gli extraroditori” di Stephen Herek con Dee Wallace Stone, M. Emmet Walsh, Billy Green Bush, Scott Grimes, Mediaset Italia 2 alle 21, 15. O il bel thriller “Il collezionista” di Gary Fleder con Morgan Freeman, Ashley Judd, Cary Elwes, Tony Goldwyn, Jay O. Sanders. Visto cento volte. Cine 34 alle 21, 15 propone “L’insegnante balla con tutta la classe” di Giuliano Carnimeo con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Renzo Montagnani. Ormai un classico.

laura antonelli in malizia

Cielo alle 21, 20 ripropone addirittura “Malizia” di Salvatore Samperi con Laura Antonelli, Turi Ferro, Alessandro Momo, Tina Aumont. Con Malizia, grazie a Samperi, versione popolare e di successo del più duro e bellocchiesco Grazie zia, nasce la commedia sexy all’italiana e il culto di Laura Antonelli. «Con Grazie zia credevo di avere fatto un gran film, e ho preso pugni in faccia. Allora ho cercato di agganciare il pubblico» disse il regista a Giorgio Calcagno nel 1976. Magari però non fu un successo così premeditato.

 

«Mi ero messo in testa di fare un film garbato, che fosse quello che era stato per me l’erotismo, con un po’ di ironia e facendo nel contempo anche un discorso sul possesso. Così nacque il soggetto di Malizia, che per due anni passò per i cassetti di tutti i produttori d’Italia. Nessuno voleva farlo, le cose più comuni erano: ‘Ma se le cameriere non esistono più!’».

 

Samperi ha pure ricordato che il film nasceva col titolo “Senza malizia”, ma anche che è pieno di giochini personali: «Il protagonista si chiamava come mio padre, ci ho inserito ricordi di quando mi recavo in Sicilia con la famiglia… [...] Mio padre era siciliano. Tutte quelle risse con la nonna sono realmente accadute…».

 

malizia laura antonelli 1

Ottavio Jemma, sceneggiatore del film assieme a Samperi e a Alessandro Parenzo, ricorda in La fabbrica del riso la nascita del progetto: «Non so da dove sia saltato fuori, ma c’era un soggetto scritto da Augusto Caminito il cui ‘nocciolo’ piaceva a tutti: in una famiglia medio borghese la seduzione del ragazzino da parte della bella servetta e il tentativo di lui di dominarla, di farne in qualche modo una schiava sessuale. Buttammo via tutto il resto e intorno a quel nocciolo costruimmo in settimane di riunioni (Salvatore e io, talvolta con la partecipazione di Clementelli) la commedia di Malizia.

 

malizia laura antonelli 2

Il risultato di quelle riunioni fu un trattamento di una cinquantina di pagine, che conteneva quasi perfettamente la struttura e lo sviluppo del futuro film. Solo al momento di sceneggiare fu chiamato a darci una mano un amico di Samperi, Sandro Parenzo, un ragazzo molto intelligente che veniva dal Veneto e desiderava fare del cinema, ma capì subito che con il mestiere di sceneggiatore in Italia non ci si arricchisce».

 

Per il ruolo del protagonista, Samperi chiama dapprima Manfredi e Tognazzi: «Tognazzi disse che lui il siciliano non sapeva farlo. Manfredi ribatté che era troppo vecchio per fare il ragazzino e troppo brutto per fare la donna, i ruoli principali del film. La ragione, ovviamente, era che non volevano fare un film con uno che aveva avuto degli insuccessi…». Samperi aveva chiamato anche Ciccio Ingrassia. Che rifiutò.

 

«Ero appena reduce da La violenza: quinto potere di Florestano Vancini e accettare la proposta di Malizia avrebbe significato inasprire ulteriormente i rapporti già tesi fra me e Franco». Così si arrivò a Turi Ferro, allora considerato da tutti attore troppo legato al teatro.

 

malizia laura antonelli 3

Per la protagonista, invece, Samperi stesso volle l’Antonelli, anche se il produttore, Silvio Clementelli, avrebbe voluto Mariangela Melato, che allora andava parecchio di moda: «L’Antonelli era proprio stupenda, aveva questo corpo anni Cinquanta, una faccia dolcissima. Aveva fatto un film intitolato Il merlo maschio e circolavano sue fotografie che trovavo meravigliose. Quando la conobbi mi piacque persino di più. Con quella sua strana timidezza… Aveva delle resistenze incredibili, proprio perché era stata usata sempre con molto poco rispetto».

 

Alessandro Momo, invece, sedici anni, abitava proprio di fronte a casa di Samperi. Presentando il film in anteprima a Saint-Vincent, il 24 marzo 1973, Laura Antonelli dichiara: «Malizia è il mio primo vero film, anche perché Samperi non è soltanto un regista giovane, ma l’indimenticabile autore di quel Grazie zia che rimarrà per sempre un capolavoro del cinema italiano. Se si pensa poi che lo realizzò a soli 22 anni.»

 

era glaciale

«Un successo inaudito (5 miliardi e 383 milioni), Laura Antonelli assurta di colpo a simbolo del sesso italico voyeurismo endemico e piccole porcherie esplosive fissate in un catalogo da variare all’infinito, molto più aperto dei filoni precedenti (mondo-di-notte, decamerotico)», scriveva Giovanni Buttafava a pochi anni dalla sua uscita. Su Italia 1 alle 21, 20 avete invece il sempre divertente “L’era glaciale” di Carlos Saldanha, Chris Wedge.

quando hitler rubo il coniglio rosa 4

Passiamo alla seconda serata con il drammatico “Quando Hitler rubò il coniglio rosa” di Caroline Link con Riva Krymalowski, Marinus Hohmann, Carla Juri, Oliver Masucci, Justus von Dohnanyi, Rai Movie alle 22, 50. Italia 1 alle 23, 05 propone il più scatenato “Transformers”, il primo, quello diretto da Michael Bay con Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, Rachael Taylor, Jon Voight.

 

malizia 2000. 1

Cine 34 alle 23, 10 va avanti con la commedia sexy proponendo un vistissimo “L’insegnante viene a casa” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Marco Gelardini. Cielo alle 23, 15 propone invece l’ultimo, terribile film di Laura Antonelli, “Malizia 2000”, vero e proprio sequel del primo Malizia diretta ancora da Salvatore Samperi con Turi Ferro, Roberto Alpi, Luca Ceccarelli, Barbara Scoppa. Non ho mai avuto il coraggio di vederlo.

 

seduzione pericolosa

Iris alle 23, 35 propone il focoso “Seduzione pericolosa” di Harold Becker con Al Pacino, Ellen Barkin, John Goodman, Michael Rooker. Le scene di sesso erano notevoli. Per saperne qualcosa di più della pittrice protofemminista Artemisia Gentileschi ci sarebbe “Artemisia” di Agnès Merlet con Valentina Cervi, Michel Serrault, Miki Manojlovic, Luca Zingaretti, che lanciò come star una giovanissima Valentina Cervi, figlia del produttore e regista Tonino e nipote di Gino Cervi.

 

pacifiction

Assolutamente da non perdere su Rai Tre all’1 “Pacifiction”, potente dramma diretto da Albert Serra con Benoît Magimel, Sergi López, spy story che indaga sui rapporti tra la Francia e la Polinesia negli anni dell’occupazione francese, fra esperimenti nucleari e bella vita. Cine 34 alle 3, 50 propone un film eccessivo e antifemminista come “Bella, ricca, lieve difetto fisico, cerca anima gemella” di Nando Cicero con Carlo Giuffrè, Marisa Mell, Erika Blanc, Gina Rovere, Elena Fiore, Nino Terzo.

 

TUTTI GLI UOMINI DI SARA

E poi non parlatemi di cultura woke. Questo film farebbe scappare dalla sala qualsiasi donna. Giustamente. Eppure proprio per questo è una sorta di capolavoro del trash. Iris alle 4 propone un “Giovanni dalle Bande Nere” di Sergio Grieco con Vittorio Gassman, Anna Maria Ferrero, Philippe Hersent, Gérard Landry. Mai visto. Chiudo col thriller con Nancy Brilli “Tutti gli uomini di Sara” diretto da Gianpaolo Tescari con Nancy Brilli, Giulio Scarpati, Claudio Bigagli, Luciano Bartoli, Antonella Lualdi, Rai premium alle 5.

BELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLA 3l'insegnante viene a casa 1NANCY BRILLI TUTTI GLI UOMINI DI SARATUTTI GLI UOMINI DI SARA giovanni dalle bande nere giovanni dalle bande nerebella, ricca, lieve difetto fisico, cerca anima gemella BELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLABELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLABELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLABELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLAmarisa mell bella, ricca, lieve difetto fisico, cerca anima gemellapacifiction pacifiction pacifiction pacifiction edwige fenech l'insegnante viene a casaedwige fenech l'insegnante viene a casa edwige fenech l'insegnante viene a casa 2intervista di federico fellinil’insegnante balla con tutta la classe 1l’insegnante balla con tutta la classe l’insegnante balla con tutta la classe 3intervista di federico fellini 3l’insegnante balla con tutta la classe 2CRITTERS GLI EXTRA RODITORIintervista federico fellini 1morgan freeman il collezionistamalizia laura antonelli 4quando hitler rubo il coniglio rosa 1quando hitler rubo il coniglio rosa 2quando hitler rubo il coniglio rosa 3 morgan freeman il collezionista federico fellini intervista intervista di federico fellini 6

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…