2022divanogiusti2702

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – STASERA, PER VOSTRA E NOSTRA FORTUNA, ABBIAMO MOANA POZZI SUPERNUDA IN UN NON COSÌ VISTO E NEANCHE COSÌ IMBARAZZANTE “ECSTASY”, AMBIZIOSO RITRATTO DELLA DIVA DA PARTE NON DEL SOLITO PRATICONE DEL PORNO, MA DEL PIÙ AMBIZIOSO E ACCULTURATO LUCA RONCHI – AVETE ANCHE “LADIES&GENTLEMEN”, IL FILM IN CUI PULCI SI PERMISE DI OFFENDERE ANIA PIERONI E IL GIORNO DOPO SI MATERIALIZZÒ BETTINO CRAXI SUL SET. LEGGENDA O REALTÀ? DI SICURO PER ANNI TONINO PULCI NON GIRÒ PIÙ FILM…

 

Marco Giusti per Dagospia

 

rocco siffredi moana pozzi ecstasy

E stasera in chiaro che vediamo? Beh. Per vostra e nostra fortuna abbiamo Moana Pozzi supernuda in un non così visto e neanche così imbarazzante “Ecstasy”, ambizioso ritratto della diva da parte non del solito praticone del porno, ma del più ambizioso e acculturato Luca Ronchi, collaboratore storico e amico di Mario Schifano e autore anche di una bella biografia su di lui, che mischia una rilettura di “La polvere bianca” di Arthur Machen e la Roma piena di coca della fine degli anni ’90.

 

moana pozzi ecstasy

Al tempo, insomma, degli incontri di Moana con Schifano e con lo stesso Ronchi. Ma ci sono anche Rocco Siffredi, Virna Anderson e Carrie Janisse, come sorella di Moana.

 

Assolutamente da vedere, anche per avere un ritratto inedita della Roma pippatissima del tempo, Cielo alle 23, 15.

 

Invece su Canale 5 alle 21, 20 avete “Sole a catinelle” di Gennaro Nunziante con Checco Zalone. Fu un successo clamoroso.

 

Uscito nel 2013 con 1300 copie, dopo l’incasso da 47 milioni di “Che bella giornata” in un’Italia che vedeva Renzi scatenato alla Leopolda, Bersani pronto allo smacchiamento del giaguaro e Grillo in crisi nel Trentino.

sole a catinelle 6

 

E dove Checco traduceva il tutto spiegando al figlioletto le stravaganze dei ricchi con un geniale “So’ comunisti, a papà!”. Il contagio del comunismo, visto come una malattia ideologica dei ricchi, era il principale terrore di Checco: “Papà, ma se un giorno ti confessassi che sono omosessuale?” – “Ah, avevo paura mi dicessi… comunista”.

 

sole a catinelle 4

Perché Checco, in questo film, non è altro che un bravo ragazzo del sud cresciuto dentro vent’anni di berlusconismo vissuti nel nordest, a Vicenza, che ne hanno fatto quello che è, un venditore di aspirapolvere che aspira a una vita da vip, quindi nella crisi massacrato dai prestiti a strozzo e da Equitalia (“Siami di Equitalia” – “Noi siamo cattolici, qui!”), mezzo mollato anche dalla moglie operaia in lotta, la deliziosa Miriam Dalmazia, che deve però rispettare la promessa fatta al suo ragazzino: “Se sarai promosso con tutti dieci papà ti regala una vacanza da sogno”.

 

 

sole a catinelle

E quando Niccolò prende davvero tutti dieci in pagella, anche in condotta visto che non dice nemmeno una parolaccia, Checco è costretto a portarlo in vacanza. Prima in un paesino sperduto del Molise, si tratta di Provvidenti, abitato nella realtà solo da 80 anime, a casa della tirchissima zia Ritella, Matilde Caterina dalla pronuncia molisana impeccabile, dice “rumaure” per rumore, poi, ma per un puro caso, nelle ville da ricche della bella miliardaria Zoe.

 

philomena

Erano anni, scrivevo quando il film uscì, che non si parlava di comunisti al cinema, e proprio in quei giorni, a “Piazza pulita”, sentivamo Carlo Freccero che si scusava di essere ancora di sinistra, rispetto al centrismo di Matteo Renzi. Il cinema e la vita ci insegnano sempre qualcosa, eh?

 

Per un curioso caso della sorte incontra, su Iris alle 21, “Philomena” di Stephen Frears con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clarke, grande cinepanettone natalizio dello stesso anno, il 2013, per le nonnine sinceramente democratiche delle Roma Nord d’Italia.

 

Philomena JUDI DENCH E STEVE COOGAN

Piangeranno ancora, penso, calde lacrime per la tragica storia della sventurata Philomena, non Marturano, ma si divertiranno anche moltissimo per le avventure della loro beniamina Judi Dench neanche se fosse un Lino Banfi o un Christian De Sica vestiti da donna alla ricerca del figlio scomparso. Che è pure gay, politico, di destra e, soprattutto, americano. Il massimo.

 

Il film è ovviamente intelligente, scritto e recitato benissimo, ma anche ultra-acchiappone, in grado di farvi piangere e ridere a comando come una sitcom di Nonno Libero. Anche troppo, forse. E ne è totalmente cosciente.

enrico montesano carlo vanzina renato pozzetto piedipiatti

 

"L'ho sempre saputo che era gay, da come portava la salopette", dirà la vecchia Philomena rispetto all’omosessualità del figlio che le è stato portato via di forza da piccolo.

 

Su Cine 34 alle 21 avete “Piedipiatti” di Carlo Vanzina con la coppia Pozzetto-Montesano. Ma per fortuna c’è anche il grande Victor Cavallo. Bellissimo super-action di Tony Scott “Unstoppable”, canale 20 alle 21, 05, è tutto costruito su un treno in corsa pieno di materiale chimico pronto a esplodere. Cercano di bloccarlo Denzel Washington, Chris Pine e Rosario Dawson.

heidi

 

Su Rai Movie alle 21, 10 trovate “Heidi”, la versione del 2015 della storia diretta da Alain Gasponer con Bruno Ganz e Anuk Steffen. Su Cielo alle 21, 15 magari andrebbe data un’occasione al thriller di Philip Kaufman “La tela dell’assassino” con Ashley Judd, Samuel L. Jackson, Andy Garcia, David Strathairn, un film che venne massacrato dalla critica al punto da avere un gradimento dell’1% (avete capito bene) su Rotten Tomatoes e critiche del tipo “un film di suspense senza suspense”.

 

Ma Philip Kaufman è un grande… La storia vede la bella ispettrice Jessica Shepard che scopre che il serial killer che sta cacciando uccide solo suoi ex. Ohibò?!

 

 

enrico montesano piedipiatti

Su Italia 1 alle 21, 20 vedo un altro film accolto disastrosamente dalla critica (“ogni scena sembra già vista cento volte”), “Geostorm”, fantascientifico un po’ fracassone da 120 milioni di dollari diretto da tal Dean Devlin con Gerard Butler, Jim Sturgess, Abbie Cornish, Ed Harris. Un mezzo flop.

 

Bruttino anche “The Fan” di Tony Scott con Robert De Niro che fa il fan stalker di Wesley Snipes giocatore di baseball dei San Francisco Giants, Rai 4 alle 21, 20. Un disastro anche “Premonition” di Menna Yapo con Sandra Bullock che non sa se è sogno o realtà la notizia che il marito è morto in un incidente. Massacrato dalla critica: “Ridicolo ma terribilmente serioso” – “Ma quante volte fa lo stesso segno Sandra Bullock?”.

ninja assassin

 

In seconda serata un’altra vagonata di repliche, il divertente “Un amore all’altezza” di Laurent Tirard con Jean Dujardin innamorato di una troppo alta, Virginia Efira, ma in realtà è lui che è molto basso, canale 27 alle 22, 40, il terribile “Tutto suo padre” di Maurizio Lucidi dove Montesano scopre che è figlio di Hitler, Cine 34 alle 22, 50.

 

Con buoni attori di teatro come Marilù Prati, Cristiano Censi, “Ninja Assassin” di Maes McTeigue su canale 20 alle 23, 20. Così così “Black or White”, commedia interraziale di Mike Binder con Kevin Costner e Octavia Spence alle prese con una nipotina afro-americana che è rimasta orfana.

 

wesley snipes blade ii

Magari si può rivedere il “Jane Eyre” di Franco Zeffirelli con Charlotte Gainsbourg, William Hurt, Anna Paquin e Elle Macpherson, Iris alle 23, 10. Notevole il gangsta movie del 1991 “New Jack City” di Mario Van Peebles con Wesley Snipes, Ice-T, Chris Rock, Rai 4 alle 23, 20.

 

Ancora meglio, ma più visto, “Blade II”, miglior film della serie con Wesley Snipes metà uomo metà vampiro a caccia di super vampiri, diretto da Guillermo Del Toro. Su Canale 27 alle 00, 20 avete il mitico “Breakfast Club” di John Hughes con Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Ally Sheedy, Judd Nelson e Molly Ringwald.

due uomini, quattro donne e una mucca depressa

 

Potrebbe rivelarsi piuttosto interessante “Una tragica scelta”, thriller diretto dal nordico Baltasar Kormakur legato al mondo dei trafficanti messicani di organi per trapianti illegali in quel di Ciudad Juarez, la città più violenta del mondo. Ci sono Mia Stallard, Dermot Mulroney, Diane Kruger, Sam Shepard, Rosanna Arquette, Rete 4 alle 00, 50.

 

IL MICROFONO E VOSTRO

Ricordo come commedia molto carina “Due uomini, quattro donne e una mucca depressa” di Anna Di Francisca con Miki Manojlovic, Maribel Verdù, Ana Caterina Morariu, Rai Movie all’1, 20. Bellissimo cast e bellissima storia, originale. Per le registe italiane non è stato affatto facile muoversi nel cinema degli ultimi vent’anni.

pierino la peste alla riscossa 3

 

Di totale culto, andrebbe registrato mi sa, “Il microfono è vostro” diretto da Giuseppe Bennati nel 1952 e sceneggiato da Aldo De Benedetti con Gisella Sofio, Enrico Luzi, Aroldo Tieri, Ada Dondini, Enrico Viarisio, ma ci sono anche Nunzio Filogamo e Gorni Kramer, Rai Tre alle 2, 15, un film interamente dedicato al mondo della radio italiana.

 

paulo roberto cotechino centravanti di sfondamento 1

Lo segue subito dopo sulla stessa rete, Rai Tre alle 3, 45,  “Viva la rivista” di Enzo Trapani con Carletto Dapporto, Isa Barzizza, Walter Chiari, Carlo Campanini. Seratona.

 

Ci sarebbe poi “Il quarto comandamento” di Bertrand Tavernier  con Bernard-Pierre Donnadieu, Julie Delpy, Niels Tavernier, Rete 4 alle 2, 5.

 

Si va avanti con capolavori come ”Pierino la peste alla riscossa” di Umberto Lenzi con Giorgio Ariani, Didi Perego, Renzo Montagnani, Italia 1 alle 3, o con “Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento” di Nando Cicero con Alvaro Vitali, Carmen Russo, Mario Carotenuto, Franca Valeri e Nino Terzo, Italia 1 alle 4, 20. Ormai li conosciamo a memoria.

ania pieroni ladies and gentlemen

 

O con “Ladies&Gentlemen” di Tonino Pulci con Maurizio Micheli, Renato Scarpa, Ania Pieroni, Massimo Lopez, Cine 34 alle 5, 35. Il film dove Pulci si permise di offendere Ania Pieroni e il giorno dopo si materializzò Bettino Craxi sul set. Leggenda o realtà? Di sicuro per anni Tonino Pulci non girò più film.

paulo roberto cotechinoladies e gentlemenpaulo roberto cotechino centravanti di sfondamento

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…