IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA IN CHIARO COSA ABBIAMO? RAI UNO PROPONE “IMMENHOF. L’AVVENTURA DI UN’ESTATE”, STORIA LACRIMOSA DI FRATELLINI ORFANELLI CHE DIVENTANO ADDESTRATORI DI CAVALLI. RETE 4 FA PARTIRE UNA DOPPIETTA “JAWS” -  AI MIEI COETANEI VECCHI CINEFILI VI CONSIGLIO DI CUORE UN FILM CHE HO MOLTO AMATO IN GIOVENTÙ, CIOÈ IL WESTERN COMEDY MOLTO FRACASSONE “PUGNI, PUPE E PEPITE”. OTTIMO “OPERAZIONE SOTTOVESTE” – IN SECONDA SERATA SPUNTA SU LA7 IL GRANDIOSO “L’AEREO PIÙ PAZZO DEL MONDO” E… VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Buon Ferragosto! Ieri vedo che “Nope” di Jordan Peele ha incassato 268 mila euro con 229 sale per un totale di 320 mila euro. In America “Bullet Train” di David Leitch con Brad Pitt in un treno pieno di killer, ha incassato nel weekend altri 13 milioni di dollari per un totale americano di 54 milioni e globale di 114. In Francia ne ha incassati 1, 7, in Messico 1, 3, in UK 1. In Giappone vince invece “Jurassic World Dominion con 3, 4 milioni di dollari, in Australia “Nope” con 1, 2, in Germania “Minions 2” con 845 mila dollari.Negli Emirati e in Arabia Saudita vince invece un film di savana con un terribile leone, “Beast” di Baltasar Kormakur, specialista in realtà di avventure nel gelo del nord, con Idris Elba, Sharlto Copley, Riley Keough, che da noi uscirà il 22 settembre. Groar!!! In streaming su Amazon Prime avete l’anteprima, pagando, di “Elvis” di Baz Luhrmann.

pugni, pupe e pepite 4 pugni, pupe e pepite 4

 

Merita, anche perché in sala, a parte “Nope” non c’è proprio nulla, i tanti cinefili rimasti in città si lamentano giustamente (e per vedere “Nope” in una sala imax si deve praticamente andare all’Ikea di Porta di Roma – che vergogna!), ma vedo sguarnitelle anche le piattaforme. Su Netflix, però, è spuntato un rarissimo film inglese, “Her Private Hell”, opera prima in pieno 1968 dell’interessante Norman J. Warren, scritta da David McGillivray, con l’italianissima Lucia Modugno protagonista nei panni di una modella che arriva a Londra e posa nuda per giornale e riviste. Film arrivato malamente in Italia col titolo “Pagine proibite della vita di una fotomodella”, girato da Warren in tempi ridottissimi, due settimane di riprese, dalle 10 di mattina a mezzanotte, musica incisa da sette elementi in una sola session.

l’aereo piu pazzo del mondo 4 l’aereo piu pazzo del mondo 4

 

Presentato come un film scandaloso pieno di sesso, in realtà, non può inquadrare capezzoli e uomini seza pantaloni per la rigida censura inglese del tempo. Lucia Modugno venne scelta, leggo, in base a una fotografia che il produttore Bachoo Sen mostrò al regista, dove aveva 22 anni. Ma quando Warren la andò a prendere all’aeroporto si accorse che la Modugno aveva 35 anni. Aveva anche problemi a spogliarsi, ma poi funzionò e si spogliò sempre. Il film malgrado tutto fu un grande successo, perché fu il primo film erotico drammatico girato in Inghilterra.

 

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Lucia Modugno, oggi novantenne e ancora attiva, l’abbiamo vista in “Lasciati andare” e “Che bella giornata”, aveva iniziato il cinema con “Il generale della Rovere” di Rossellini, “Gli imbroglioni” di Fulci, “I mostri” di Risi, “I marziani hanno dodici mani”, “Il mio nome è Pecos”, senza mai avere l’occasioe giusta da protagonista. Questa fu davvero uva grande occasione, visto che veniva da una particina in “Diabolik” di Bava e in “Per amore… per magia…” di Tessari. Purtroppo non le portò grandi ruoli in Italia, e fece soprattutto televisione.

 

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E stasera in chiaro cosa abbiamo? Rai Uno alle 21, 20 propone “Immenhof L’avventura di un’estate” di Sharon von Wietershen con Lola Holtwick, Heiner Lauterbach, storia lacrimosa di fratellini orfanelli che diventano addestratori di cavalli. Magari ha il suo pubblico. Rete 4 alle 21, 20 fa partire una doppietta Jaws. Prima, alle 21, 20, il capolavoro di Steven Spielberg “Lo squalo”, il primo, quello con i monologhi di Robert Shaw scritti da John Milius, Richard Dreyfuss, Roy Scheider, poi a seguire “Lo squalo 2” di Jeannot Szwarc con Roy Scheider, che non vale proprio il primo film. Cielo alle 21, 15 si presenta con “Soldato Jane” di Ridley Scott con Demi Moore recluta, Viggo Mortensen, Anne Bancroft, film allora amatissimo dal pubblico, perché mai si era visto un film di militari con una ragazza protagonista.

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E’ piuttosto modesto il “Belfagor. Il fantasma del Louvre” girato da Jean-Paul Salomé uva ventina d’anni fa con Sophie Marceau, Michel Serrault, Julie Christie, Iris alle 21, come è modesto, anche se più divertente con i mammuth che lottano contro i cavernicoli “10.000 A.C.” di Roland Emmerich, kolossal molto camp con Camilla Belle, Steven Stratt e addirittura Omar Sharif, Canale 20 alle 21, 05.  Ai miei coetanei vecchi cinefili vi consiglio di cuore un film che ho molto amato in gioventù, cioè il western comedy molto fracassone che chiudeva con una celebre scazzottata generale, “Pugni, pupe e pepite” di Henry Hathaway con John Wayne che fa il cercatore d’oro nel Klondike e si innamora della prostituta Capucine, Stewart Granger completamente fuori parte, il cantante Fabian, che ebbe una piccola carriera da attore, e il grande comico televisivo Ernie Kovacs come cattivo, Rai Movie alle 21, 10.

 

pugni, pupe e pepite pugni, pupe e pepite

In un primo tempo il film era stato affidato a Richard Fleischer, che scoprì che la sceneggiatura non era ancora stata scritta e pensava che Capucine non fosse adatta al ruolo della prostituta che si innamora di Wayne. Ma Capucine viveva col produttore Charles K. Feldman e finì che Fleischer se ne andò e venne chiamato al suo posto Henry Hathaway. John Wayne se la legò al dito con Fleischer e anni dopo lo rifiutò come regista di “Rooster Cogburn”. Nella scazzottata finale sembra che Wayne avesse perso il parrucchino e si veda bene che fa a pugni senza capelli.

 

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Ottimo “Operazione sottoveste”, La7 alle 21, 15, altro grande film della gioventù cinematografica di molti, il primo film che lanciò la stella di Blake Edwards, allora giovane regista di 37 anni, e che mise insieme, nel loro unico incontro, il maturo Cary Grant, 55 anni, che da pochi  mesi aveva finito di girare un capolavoro come “Intrigo internazionale” di Alfred Hitchcock, e il più giovane Tony Curtis, che aveva invece girato da poco un altro capolavoro, ma comico, come “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, dove, curiosamente, quando si traveste da miliardario snob imita l’accento particolarissimo proprio di Cary Grant, che era da sempre stato il suo idolo. “Dove hai trovato quell’accento phony”, gli dice nel film Jack Lemmon, “nessuno parla così”. Un successo comico che andò ben oltre il previsto.

 

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Il film, uscito a Natale del 1959 in America e il 22 dicembre in Italia, fu il terzo incasso della stagione negli Usa, 9 milioni di dollari, con un profitto netto di 6,8, che diventarono poi 23 milioni con gli incassi internazionali, dietro a “Psycho” di Hitchcock, e è ricordato come il più grande successo comico di tutto il cinema americano e il maggiore di tutta la storia della Universal. Mentre Cary Grant fu allora l’attore più pagato di Hollywood per un singolo film, mezzo milione di dollari a detta di Tony Curtis, che arrivarono a tre milioni con i diritti sugli incassi, visto che era anche produttore con la sua neonata Granart Company.

 

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Il film venne anche candidato agli Oscar, senza vincerlo, per la sceneggiatura, firmata da Maurice Richlin e Stanley Shapiro, che lavorarono a partire da un soggetto elaborato da Paul King e Joseph Stone, e affrontò rivali del calibro di “Il posto delle fragole” di Ingmar Bergman, “I 400 colpi” di François Truffaut e “Intrigo internazionale” di Hitchcock. E’ invece terribile il mistico e lacrimoso new age movie “Al di là dei sogni” di Vincent Ward con il povero Robin Williams, Cuba Gooding jr, Annabella Sciorra e Max Von Sydow, La5 alle 21, 10. Non credo sia tanto meglio “I combattenti – Blunt Force Trauma” di Ken Ganzel con Mickey Rourke, Freida Pinto, Rai4 alle 21, 20.

 

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In seconda serata, magari non è male “Non sono un assassino” di Andrea Zaccariello con Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Edoardo Pesce, Claudia Gerini, poliziesco vecchio tipo, tratto da un romanzo di Francesco Caringella, di un regista assolutamente non convenzionale. Su Iris alle 23, 05 torna “Il cavaliere di Lagardere” di Philippe De Broca con Daniel Auteuil, Marie Gillain, Philippe Noiret, Fabrice Luchini, torna “Vento di terre lontane” di Delmer Daves con Glenn Ford, Rod Steiger, Ernest Borgnine, Felicia Farr, Rai Movie alle 23, 30, e spunta su La7 alle 23, 35 il grandioso “l’aereo più pazzo del mondo” di Jim Abrahams, Jerry e David Zucker con Robert Hays, Julie Hagerty, Leslie Nielsen, Lloyd Bridges, geniale parodia dei vari Airplane della Universal col pericolo a bordo e i passeggeri che impazziscono o diventano eroi.

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Così così il thriller ambientato a Hollywood “Coppia diabolica” di James Okaley, dove la diva del passato Lena Olin ha una figlia, Rosamund Pike, che vuole diventare attrice anche lei. Mélo con due grandi attrici e non la giusta regia. Su Iris all’1, 05 arriva “The Beatles – Eight Day A Week”, documentario di Ron Howard che magari andrebbe visto dai fan. Nella notte è sorpresa supergradita su Rete 4 alle 2, 25 un capolavoro comico come “Casotto” di Sergio Citti, che lo ha scritto assieme a Vincenzo Cerami e che vede dentro un tipico casotto-spogliatoio di una spiaggia popolare romana uva serie di strampalati personaggi mettersi a nudo, da Ugo Tognazzi a Mariangela Melato, da Michele Placido co’ na palla de fori a Jodie Foster, la ragazzina incinta che il nonno Paolo Stoppa deve far sposare a qualche boccalone, da Carlo Croccolo a Catherine Deneuve.

 

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Ma rubano la scena a tutti Gigi Proietti e Franco Citti come meravigliosa coppia di coatti romani che scoprono troppo tardi di avere i piedi zozzi (“Ci credo, nun ce stiamo mai fermi”) e escogitano un piano di uscita rapida per non fare vedere alle due tipe volgarissime che hanno rimorchiato che hanno i piedi così sporchi. Grande film e grande metafora di un’Italia che non fa altro che nascondersi, fingendosi qualcosa che non è. Su Rai Movie alle 2, 45 arrivano “Cyrano e D'Artagnan" di Abel Gance con José Ferrer, il miglior Cyrano di sempre, e Jea-Pierre Cassel come D’Artagnan, Sylva Koscina, Daliah Lavi e il vecchio Polidor. Tutto girato negli studi della Pisorno (a metà tra Pis-a e Liv-orno), che vennero costruiti da Giovacchino Forzano ancora prima di quelli di Cinecittà.

 

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Su Cine 34 alle 3 vedo che arriva il film dei paninari “Italian Fast Food” di Lodovico Gasparini con Enzo Braschi, Gino Coliandro, Mirko Setaro, Edoardo Romano, Carlo Pistarino, mentre su Iris alle 4, 15 spunta “Senza possibilità di fuga” di Robert Brawer con Michael Dudikoff, il vecchio Mark Hamill, Savina Gersak e perfino Robert Mitchum, dove una moglie in fuga finisce per mettersi in macchina un pericoloso serial killer evaso dal manicomio… Penso che sia terribile. Lo è sicuramente, ma è anche un film importante per i fan dei tronisti “Troppo belli” di Ugo Fabrizio Giordani con Costantino Vitagliano e Daniele Interrante. L’Italia non è tanto migliorata dal 2005. Chiudo con una vera perla del 1936 diretta da Carlo Ludovico Bragaglia, “L’amore si fa così” con Enrico Viarisio, Luigi Almirante, Jacqueline Prevot, Paolo Stoppa, Iris alle 5. Vorrei sapere chi di voi l’ha visto…

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