2021divanogiusti1611

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA VI SEGNALO OVVIAMENTE “JOKER” DI TODD PHILLIPS CON JOAQUIN PHOENIX – IN SECONDA SERATA DAREI UN’OCCHIATA  A “IMMAGINI DI UN CONVENTO”, SPORCACCIONISSIMO TONACA MOVIE DIRETTO DA JOE D’AMATO CHE, IN MEZZO A SITUAZIONE SOFT CON PAOLA SENATORE E PAOLA MAIOLINI, INSERIVA UNA DELLE PRIME SCENE HARD, CON MARINA FRAJESE E DONALD O’BRIEN, CHE MI FECE SOBBALZARE – IL FILM PIÙ DI CULTO DELLA NOTTE È “NINA”, GIRATO DA VINCENT MINNELLI A ROMA CON SUA FIGLIA LIZA PROTAGONISTA, INGRID BERGMAN E PERFINO ISABELLA ROSSELLINI - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

joaquin phoenix in joker di todd phillips

 

In chiaro stasera in prima serata vi segnalo ovviamente “Joker” di Todd Phillips con Joaquin Phoenix su Canale 5.  Ne scrivevo da Venezia riportando a caldo i primi commenti critici.

 

“Chi lo vedrà non vorrà più vederne una qualsiasi diversa versione” (“London Evening Standard”). “Sarà il secondo Joker a vincere l’Oscar?” ci si domanda alludendo al Joker di Heath Ledger, che lo vinse però postumo. “Visione da incubo del capitalismo”, “probabilmente il miglior horror sociale dai tempi di Get Out “ (“Time Out”).

joker joaquin phoenix

 

Per Xan Brooks del “Guardian”, dopo “aver saccheggiato sfacciatamente i film di Scorsese, trasforma questi ingredienti in qualcosa di nuovo, in modo che ciò che è iniziato come una divertente sessione da cosplay diventi progressivamente più pericoloso - e in qualche modo anche più rilevante”.

 

john wayne il pistolero

Per Justin Chang del “Los Angeles Times”, è “una dark story meditabonda e psicologicamente plausibile, una visione della sociopatia dei fumetti resa carne”. Anche i pochissimi che non lo hanno accettato del tutto, come “The Wrap” (“il tipico film destinato a diventare divisivo”), sono costretti a segnalare la performance strepitosa di Joaquin Phoenix.

 

Su Iris alle 21 avete però l’ultimo commovente film di John Wayne ormai malato fuori e dentro la scena, “Il pistolero” di Don Siegel con un ruolo, quello di J.B.Brooks, che sembra cucito per lui. Ci sono anche Lauren Bacall, James Stewart, Richard Boone, Bill McKinney, Sheree North. Grande e triste film.

viale del tramonto 2

 

Era bello anche “Detroit” di Kathryn Bigelow con John Boyega, Rai Movie alle 21, 10. Ci voleva lo stile asciutto e violento della Bigelow e del suo sceneggiatore Mark Boal per portare sullo schermo un crudele fatto di sangue che riguarda la polizia di Detroit e una sanguinosa rivolta della comunità nera nel non così lontano 1967, quando molti leader, come Stokely Carmichael, iniziarono a pensare che c’era solo la lotta come risposta al razzismo bianco.

 

denzel washington the equalizer

Su Cine 34 alle 21 avete l’inevitabile “Innamorato pazzo” di Castellano e Pipolo con Celentano, Ornella Muti, Adolfo Celi e il mitico Gerry Bruno. Su Tv2000 un capolavoro di Billy Wilder che andrebbe rispolverato ogni tanto, “Viale del tramonto” con Gloria Swanson, William Holden e Erich Von Stroheim e la voce narrante di Holden morto nella piscina, cosa che nessuno sceneggiatore avrebbe mai scritto. Ma Charles Brackett e Billy Wilder lo potevano fare.

 

 

l'amico del giaguaro

Andrebbe recuperata anche la versione da sketch televisivo che ne fecero in tv a “L’amico del giaguaro” Gino Bramieri e Raffaele Pisu con Mike Bongiorno nel ruolo di Erich Von Stroheim.

 

Tra gli altri film della prima serata trovate “La storia infinita” di Wolfgang Petersen con Noah Hathaway, Barret Oliver, Tami Stronach e i pupazzoni meravigliosi meglio di qualsiasi effetto digitale, Paramount alle 21, 10, l’action intelligente di Antoine Fuqua con Denzel Washington “The Equalizer”, Rai 4 alle 21, 20, con l’agente speciale ritirato a vita privata che torna in scena per liberare una ragazza, Chloe Grace Moretz, dalle spirali della mafia russa, “Rocky V” diretto e interpretato da Stallone con il suo sfortunato figlio Sage, Canale Nove alle 21, 25 e il più sofisticato thriller d’autore “La meccanica delle ombre” di Thomas Kruithof con François Cluzet, Alba Rohrwacher e Denis Podalydes, Rai 5 alle 21, 15.

rocky v

 

In seconda serata darei un’occhiata su Cine 34 ale 23 a “Immagini di un convento”, sporcaccionissimo tonaca movie diretto da Joe D’Amato che in mezzo a situazione soft con Paola Senatore e Paola Maiolini inseriva una delle prime scene hard, con Marina Frajese e Donal O’Brien, che mi fece sobbalzare nella visione che ne ebbi nella poi celebre sala a luci rossi triestina Filodrammatici di Trieste, oggi ahimé chiusa.

 

 

la storia infinita

Joe D’Amato aveva già inserito scene hard nei suoi film, in realtà, poco prima, sempre con Marina Frajese. In seconda serata avete anche un capolavoro di John Ford come “In nome di Dio” con John Wayne, Pedro Armendariz e Harry Carey Jr, dedicato a Harry Carey senior, stella brillante del West, e infatti è un meraviglioso remake in Technicolor di un film muto sempre di Ford con Carey.

luc merenda la citta gioca d’azzardo

 

Va detto che la storia, coi tre padrini-ladroni che viaggiano nel deserto con un bambino che hanno salvato, la ritroveremo in una valanga di film successivi, anche animati e diventerà modello per tanti film d'avventura.

 

Trovate anche il fortunato e celebre “Selma-La strada per la libertà” di Ava DuVernay con David Oyelowo, Tessa Thompson, Tom Wilkinson, Rai Movie 23, 40, dedicato alla marcia per ottenere il diritto al voto per la cittadinanza afro-americana da Selma a Montgomery in Alabama.

 

Non male su Cine 34 alle 00, 30 la commedia-gialla di Pasquale Festa Campanile “Dimmi che fai tutto per me” con Johnny Dorelli come medico trevigiano, Jacques Dufilho come suocero mafioso italo-americano con amichetta finto svampita, Pamela Villoresi, Adréa Ferréol, Nanni Svampa, Maria Grazia Spina e Pino Caruso come commissario siciliano, tratto da un romanzo di Piero Chiara.

 

 

in nome di dio

Nella notte vedo che passano il sempre funzionante “Signs” di N. Might Shyamalian con Mel Gibson e Joaquin Phoenix, Rai 4 alle 00, 30, “Calda emozione” di Luis Mandoki con Susan Sarandon e James Spader, Iris all’1,25, il giallo-comico al femminile “Crazy Night” di Lucia Aniello con Scarlett Johansson, Kate McKinnon, Zoe Krafitz, dove la riunione di cinque amiche diventa un incubo quando scoprono che lo spogliarellista che hanno chiamato è misteriosamente morto, Tv8 all’1, 25.

 

la storia infinita 1

Arrivano delle perle stracult come “Puro siccome un angelo papà mi fece monaco… di Monza” di Gianni Grimaldi con Lando Buzzanca, Rete 4 alle 2, 55.

 

Per l’occasione viene lanciata Igli Villani, figlia di Romilda Villani e cugina di Sofia Loren. La aiutano il produttore Gianni Buffardi, sposato con la figlia di Totò, che diventerà il suo fidanzato, e Romano Mussolini, che agisce da produttore ombra. In un’intervista del tempo, Igli Villani dice della cugina Sofia: «non mi ha mai né consigliato né sconsigliato di fare l’attrice, perché non ci frequentiamo.

gloria swanson viale del tramonto

 

In realtà quando io e le mie due sorelle, Fernanda e Patrizia, eravamo bambine, i rapporti fra le nostre famiglie erano molto cordiali, ma poi si sono andati raffreddando sempre più». La mamma di Igli, risponde stizzita sui giornali alla dichiarazione di Sophia Loren che la cugina sarebbe «una bambolona creata da lei» con la frase «Semmai è una bambolina creata da me».

graziella

 

Abbastanza stracult è anche “Sacro e profano”, il non così fortunato film diretto da Madonna con Ade, i Gogol Bordello, Stephen Graham, Rai Movie alle 3, 40. O il poliziottesco di Sergio Martino “La città gioca d’azzardo” con Luc Merenda e la bellissima Dayle Haddon, Corrado Pani e Enrico Maria Salerno, Cine 34 alle 4, 15.

immagini di un convento 1

 

Ma il film più di culto della notte è “Nina”, girato da Vincent Minnelli a Roma con sua figlia Liza protagonista, Ingrid Bergman, Tina Aumont, Charles Boyer e perfino Isabella Rossellini, Rete 4 alle 4, 20.

 

Fu un film non capito e amato da pochissimi fedelissimi. Ma venne anche massacrato dalla produzione, che non dette il final cut al vecchio Minnelli, che aveva montato una versione di tre ore.

 

 

liza minnelli in nina

Tutto si chiude alle 5 su Iris con “Graziella” di Giorgio Bianchi, rarità assoluta, storia d’amore ottocentesca con un bel francese, Jean-Pierre Mocky che si innamora della figlia di un pescatore, Maria Fiore, promessa sposa di un altro pescatore. C’è anche Tina Pica. Imperdibile.

 

viale del tramonto. william holden gloria swanson eric von stroheim viale del tramonto in nome di dio la meccanica delle ombre 1puro siccome un angelo papa mi fece monaco… di monza 2puro siccome un angelo papa mi fece monaco… di monza crazy night puro siccome un angelo papa mi fece monaco… di monzadimmi che fai tutto per me nina di vincent minnelli immagini di un convento 2la meccanica delle ombre immagini di un convento la citta gioca d’azzardoscarlett johansson crazy night sacro e profano

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."