mario draghi antonio funiciello roberto garofoli

DRAGHI NON VUOLE METTERE MANO IN RAI. E FA UN GROSSO SBAGLIO - IL PREMIER HA DELEGATO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA ROBERTO GAROFOLI (SPONSOR SOTTI-LETTA) E IL CAPO DI GABINETTO ANTONIO FUNICIELLO (SPONSOR GENTILONI) E, PER ORA, IL RISULTATO È IL TANDEM DE BORTOLI-ANDREATTA. QUEST’ULTIMA, LETTIANA DI FERRO, DI RITORNO, CON LA CODA TRA LE GAMBE, DA NETFLIX - CERTO, L’AD GIUSTO È DEL BROCCO MA NON SI PUÒ PERCHÉ, CON DE BORTOLI, SAREBBERO DUE MASCHI…

mario draghi

Maurizio Caverzan per "la Verità"

 

I giochi in Rai sono quasi fatti. Il Pd di Enrico Letta e il Corriere della Sera di Urbano Cairo hanno deciso. Eleonora «Tinny» Andreatta diventerà amministratore delegato della Rai e Ferruccio De Bortoli presidente. È una coppia da establishment blasonato, che compiace i poteri forti della politica e del mondo della comunicazione. Resta da vedere se Mario Draghi ci metterà la firma o vorrà sparigliare.

roberto garofoli

 

Il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli e il capo di gabinetto Antonio Funiciello, delegati al dossier, stanno esaminando i curriculum per impiattare il ticket da servire al premier. La prima regola da rispettare è la composizione mista, un uomo e una donna per soddisfare il nuovo verbo dell' inclusività, subentrato a quello della meritocrazia.

 

Il «quasi» che lascia ancora un margine d' incertezza sull' esito finale dipende dalla sopravvivenza di un paio di abbinate outsider. Come quella che vedrebbe in Paolo Del Brocco, stimato capo di Rai Cinema, un amministratore anti piattaforme dello streaming, e in Paola Severini Melograni un presidente in grado di valorizzare il mondo del sociale.

 

ANTONIO FUNICIELLO

Un' altra alternativa ipotizza Monica Maggioni nel ruolo di ad e l' economista Alberto Quadrio Curzio in lizza per la presidenza. Spifferi incontrollati e autocandidature a parte, entro fine maggio il premier cercherà di trovare la quadra della composita maggioranza per avvicendare Fabrizio Salini e Marcello Foa al vertice della tv pubblica.

 

FERRUCCIO DE BORTOLI

Diversamente dai precedenti giri di nomine, stavolta De Bortoli non si è defilato. Il due volte direttore del Corriere della Sera e attuale presidente dell' editrice Longanesi potrebbe avere l' aplomb giusto per la Rai delle larghe intese. Nella casella più importante si accomoderebbe invece la Andreatta, figlia di Beniamino, maestro riconosciuto di Letta.

 

Eleonora ed Enrico, affini nei modi lievemente alteri, sono come fratello e sorella.

Per una vita, lei ha disposto a piacimento della fiction Rai e dei suoi budget multimilionari. Poi, improvvisamente, nel giugno scorso, ha preso baracca e sceneggiature e si è trasferita a Netflix per uno stipendio tra i 700 e gli 800.000 euro.

ELEONORA ANDREATTA

 

Le cose, però, non sono andate come sperava. Ecco perché, nonostante l' inevitabile ridimensionamento del cachet, vorrebbe rientrare dalla porta principale di viale Mazzini.

L' aspirazione si è vieppiù consolidata con il rientro di Letta a Roma per guidare il Pd. Un ritorno tira l' altro.

 

E se poi c' è anche la benedizione da lontano dello zio Gianni, consigliere di Berlusconi, il cerchio si può chiudere. «Ma come, è passato meno di un anno dal suo addio alla Rai», è sbottato qualcuno in commissione di Vigilanza appena si è fatto il nome di Tinny. Così è stata fissata una clausola di non concorrenza per chi ha da poco lasciato Mamma Rai.

 

luciano fontana

Ma il progetto è solo rallentato. Chi ha incrociato il segretario dem lo ha visto determinato. Altre ipotesi non intende considerarle. Qualche giorno fa ha avuto grande evidenza sul giornale diretto da Luciano Fontana il colloquio di Aldo Cazzullo con Filippo Andreatta, fratello vero di Eleonora, docente a Bologna e consigliere economico di Letta.

 

Non tutti possono intervistare qualcuno senza spiegare perché ai lettori. Il Corriere può.

Pochi giorni dopo, un' altra mega intervista a Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide, la società «principale azionista della fiction Rai» targata Andreatta, ha consolidato l' operazione. Don Matteo, Un passo dal cielo, Che Dio ci aiuti, Doc - Nelle tue mani, I Medici, Sotto copertura e Leonardo sono solo alcune delle serie prodotte dalla casa.

 

GIOVANNI MINOLI E IL CASO MORO

L' intervista del figlio di Ettore Bernabei e fratello di Matilde, presidente di Lux Vide e moglie di Giovanni Minoli, si concludeva così: «Quando il governo si è insediato abbiamo mandato a tutti un cofanetto con scritto "Whatever it takes" contenente la prima stagione dei Diavoli, la serie sulla finanza in cui c' è un passaggio fondamentale attorno alla frase con cui Draghi ha salvato l' euro e l' Europa. Ora deve salvare l' Italia e poiché per farlo serve energia, abbiamo riempito la scatola di cioccolatini».

urbano cairo

 

La manovra avvolgente sul premier è a uno stadio avanzato e una filiera di potenti famiglie è pronta a salire sul cavallo di Viale Mazzini. C' era una volta il partito di Repubblica, ora c' è quello del Corriere. Già proprietario di La7, anche Cairo caldeggerebbe l' operazione perché, con De Bortoli, farebbe capolino pure in Rai.

 

Si vedrà. In commissione di Vigilanza c' è chi è pronto alle barricate e ottenere il quorum dei due terzi dei voti, necessario per il presidente di garanzia, non è facile per nessuno.

Anche la Andreatta potrebbe trovare qualche ostacolo nel percorso inverso a quello fatto un anno fa. Chissà se Draghi approverà simile concentrazione di poteri. Magari anche pensando a cosa potrebbe succedere nel domino delle direzioni di reti e testate.

 

dario franceschini 6

Ecco perché qualcuno sussurra che a bordo campo starebbe scaldando i muscoli Salvatore Nastasi, segretario del Mibact, in quota Dario Franceschini. Se toccasse a lui la casella di amministratore delegato, a quel punto, seguendo la regola del ticket misto, tornerebbe in discussione De Bortoli.

Insomma, i giochi sono fatti. O quasi.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO