roberto d agostino a la torre di babele - dago dagostino corrado augias

GIUBILEO SANTO E DANNATO! - DAGO, OSPITE DI CORRADO AUGIAS A “LA TORRE DI BABELE”, IN DIFESA DEL VATICANO: "È L'UNICO ORGANISMO SOVRANAZIONALE CHE PUÒ RIUNIRE IN PACE 35 MILIONI DI PELLEGRINI. QUALE ALTRA ORGANIZZAZIONE AL MONDO PUÒ RIUSCIRCI, CON TUTTE LE GUERRE CHE STRAZIANO IL MONDO?'' - ''A ROMA NOI SIAMO ANCORA OFFESI DALLA BRECCIA DI PORTA PIA, ROMA NON È LA CAPITALE DELL'UNITÀ D'ITALIA. ROMA APPARTIENE A UN'ALTRA STORIA" - RIVOLTO AD AUGIAS: "VOI ATEI CONSIDERATE IL VATICANO UN QUARTIERE DI ROMA" – LE CITAZIONI DI DANTE (“DI QUELLA ROMA, ONDE CRISTO E’ ROMANO”) E DI ORSON WELLES... - VIDEO DELL'INTERVISTA

DAGO OSPITE DI CORRADO AUGIAS - LA TORRE DI BABELE - LA7

L'INTERVISTA DI CORRADO AUGIAS A DAGO - da "La Torre di Babele", La7

 

dago corrado augias la torre di babele

CORRADO AUGIAS: Roberto D'Agostino niente meno, ci ha raggiunto nell'intervallo. Grazie di essere venuto lei, caro D'Agostino, Lei è uno di quelli, forse oggi quello che ha colto di più il carattere di Roma. La sua duplicità che possiamo vedere anche nel Giubileo.

 

Io però vorrei cominciare da un'altra cosa, le voglio far vedere un libro per chiederle se si ricorda che cos'è stato questo libro nella sua vita. (Mostra “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, di Milan Kundera) 

 

DAGO: Beh, quel libro per cui feci una propaganda quotidiana per 90 giorni in "Quelli della notte". Avevo trovato il titolo che era perfetto per definire quegli anni '80, ''L’insostenibile leggerezza dell'essere". Anche se poi il libro parlava degli anni '70. Però il titolo era fantastico per testimoniare lo spirito del tempo. 

dago la torre di babele

 

CA: Lei fece pubblicità a questo libro. 

D: Ma perché in Rai pensavano che era inventato da me, una battuta, che non esistesse Milan Kundera. Addirittura Arbore a un certo punto mi disse, ''Ah, la Milan...''. Pensava che fosse una donna, non conosceva un autore che fu scoperto da Oreste Del Buono, agli inizi degli anni '70. 

 

CA: Andiamo sul Giubileo. Lei ormai è un testimone accreditato di Roma, della sua vita, dei suoi difetti e della Sua Santità sui due piani. Roma ha perso l'Expo, ha perso le Olimpiadi. Però ha il Giubileo. Quale differenza c'è tra queste tre manifestazioni e due fallimenti e una che invece viene. 

 

D: Intanto sono fallimenti dell'amministrazione politica italiana e non sono di sicuro fallimenti del Vaticano. Anzi il Vaticano è l'unico organismo sovranazionale che oggi può riunire in pace, e sottolineo in pace, 35 milioni di fedeli di pellegrini. Quale altra organizzazione al mondo può metterli insieme con tutte le guerre che straziano il mondo? 

CORRADO AUGIAS - 2

 

Il Vaticano è qualcosa che tutti non riescono a comprendere bene... anche prima, durante l'intervista a Recalcati, c'era questo discorso del Giubileo come fosse una sorta di carnevale: la tiara, i paramenti, la sedia gestatoria...  

 

Il problema è che voi atei considerate il Vaticano un quartiere di Roma. Ma se l'Occidente è cristiano, se il pontefice è a Roma, è grazie all'Impero romano di Costantino, con la madre Elena che porta la croce di Cristo da Gerusalemme a Santa Croce. Ecco perché Roma è santa e dannata, perché unisce per sempre la città del Signore e la città degli uomini.  

GIUBILEO 2025

 

CA: Lei è cattolico?  

D: Sì, e credente. Non sono un bacchettone, ma considero la fede come l'amore. Cioè noi non possiamo andare al mercato a comprare un etto d'amore o 2 chili di fede: o ce l'hai o non ce l'hai. Quindi credere che Gesù si è incarnato tra di noi per i nostri peccati, che la Madonna viene messa incinta dallo Spirito Santo, eccetera, è un problema di fede. Che non nulla a che fare con la dea ragione.

 

Il cristianesimo in Occidente conta un miliardo e 300 milioni di fedeli. 

dago la torre di babele - 8

È una realtà unica, perché al di là delle razze, al di là delle religioni, il cattolicesimo è universale. Qual è la regola della Chiesa? Perché escludere quando si può aggiungere. Non è divisiva come le altre religioni: La Chiesa di Pietro accoglie tutti. La cosa più bella che simbolizza il Vaticano è la famosa piazza San Pietro con l'abbraccio del colonnato del  Bernini. Sta lì a significare: benvenuti nella Casa del Signore a tutti, credenti, pecorelle smarrite, atei, agnostici. Il Papa incontra tutti, anche i trans.

la torre di babele - corrado augias

 

Lo racconto anche nel film: perché nel 1985 il locale è più trasgressivo, sessualmente oltraggioso di Roma, la Muccassassina, che apriva i battenti nell'ex cinema Mercury per la gioia di gay, dark room, sesso di qua sesso di là, a chi pagava l'affitto? Al Vaticano. Era un cinema della Santa Sede, il Mercury. 

 

CA: Lei ha detto lo racconta nel film, si riferisce al suo film, a ''Roma Santa e Dannata''... 

dago corrado augias 1 la torre di babele

D: Infatti il film inizia con San Pietro. Il grande potere che contiene Roma è la Città del Vaticano. A Roma noi siamo ancora umiliati, offesi dalla breccia di Porta Pia, Roma non è la capitale dell'unità d'Italia, non è mai stata e non lo sarà mai. Roma appartiene a un'altra storia. Ripeto: voi considerate il Vaticano un quartiere di Roma e lì lo sbaglio. 

 

ROMA SANTA E DANNATA DAGO E MARCO GIUSTI

CA: Lei comincia ''Roma Santa e Dannata'' col Vaticano, anche se ci pensa ''La dolce vita'' di Fellini, comincia con quella scena famosa del Cristo attaccata all'elicottero. ''È Gesù, è Gesù''. Ma proprio nel film Roma Santa e dannata, Marco Giusti chiede a Verdone. Perché a Roma i miti non esistono? E Verdone risponde. E no, perché parte subito la pernacchia. 

 

 

D: Semplice: fa parte della romanità. Ma certo, perché noi a Roma viviamo nella Storia con la S maiuscola. Anche quelli che vengono da fuori, i cosiddetti ''burini", o si romanizzano in tre giorni oppure sono espulsi. Noi abbiamo visto, Agnelli, De Benedetti, Tronchetti Provera che non si sono romanizzati e alla fine hanno girato i tacchi.  

roma santa e dannata poster by macondo 6

 

Roma è questa. I romani non hanno mai confuso la cronaca con la Storia. Noi viviamo dentro la storia, abbiamo il Papa, Augusto, Giulio Cesare, il Pantheon, il Colosseo. Arrivano, che so, Obama a Merkel, arriva la Regina d'Inghilterra, ma noi abbiamo il Papa. Ma anche il Papa non sfugge dall'ironia dei romani.

  

Avendo visto tutto nel mondo qualsiasi cosa, poi alla fine i romani hanno un distacco. Che non è cinismo, attento. è disincanto. 

dago la torre di babele - 3

Allora quando io racconto di Papa Wojtyla al secondo giorno della sua missione di Pontefice, si ritrova una scrivania piena di carte, bollette e documenti da firmare. E sbotta: ma questo è il mio lavoro?  

 

Chiama Stanislaw Dziwisz, che era il suo Segretario polacco, dice: facciamo come ai vecchi tempi, lui era già stato a Roma e vanno a fare bisboccia. Si mettono in clergyman belli tranquilli, escono dalla porta Sant'Anna e vanno in una pizzeria di via Dandolo, a Trastevere.  

 

Papa Wojtyla e Stanislaw Dziwisz

Bevono una birra dopo l'altra, i polacchi lo reggono bene l’alcol. Mangiano una pizza, e poi tornano belli brilli in Vaticano. All'ingresso chiedono i documenti a Wojtyla, che ovviamente non ha. E  la guardia Svizzera non lo fa entrare. Il Papa era Papa da due giorni, la guardia Svizzera non aveva impresso i suoi connotati, e Wojtyla resta fuori. Al che i due vanno al Commissariato.  

 

 

E lì avviene una scena stupenda. Racconta la storia lì all’agente: allora io sono il Papa, sono uscito per andare a mangiare una pizza e ora non mi fanno entrare. E lì viene fuori Roma di Sordi. L'agente si avvicina, la guarda in faccia e fa: "Scusi, ma se lei è il Papa, possibile che non c'hai le chiavi da casa? Ma che Papa sei?". E quella è Roma.

giuseppe gioacchino belli

 

CA: La posso fermare un attimo? Io le voglio leggere, lo conoscerà sicuramente, lo leggo a beneficio, spero, di chi ci ascolta questo bellissimo sonetto del Belli che si chiama il Mortorio di Leone Dodecimo secondo.  

 

Jerzera er Papa morto sc'è ppassato 

Propi' avanti, ar cantone de Pasquino. 

Tritticanno la testa sur cusscino 

Pareva un angeletto appennicato. 

Vienivano le tromme cor zordino, 

Poi li tammurri a tammurro scordato: 

Poi le mule cor letto a bbardacchino 

E le chiave e 'r trerregno der papato. 

Preti, frati, cannoni de strapazzo, 

Palafreggneri co le torce accese, 

Eppoi ste guardie nobbile der cazzo. 

Cominciorno a intoccà ttutte le cchiese 

Appena usscito er morto da Palazzo. 

Che gran belle funzione a sto paese!  

 

D: È magnifico... 

dago augias la torre di babele - 4

A parte che Gioacchino Belli, oltre ad essere il più grande poeta romano, era anche un funzionario del Vaticano, le racconto un episodio di Papa Mastai dopo la presa di Roma, che mise fine al potere temporale della Chiesa. Quando morì Papa Mastai (Pio nono) il feretro, dato che lui aveva edificato il cimitero del Verano, aveva espresso la volontà di essere sepolto alla Basilica di San Lorenzo fuori le mura. 

 

 

stefano maderno - scultura di santa cecilia nella basilica a trastevere

Il feretro esce dal Vaticano, arriva sul ponte di Testaccio e lì  lo aspettavano i massoni per gettare la bara nel Tevere. A quel punto,  i romani si incazzano, buttano le candele, scoppia una rissa terribile con i massoni anti-clericali. Tant'è che i bersaglieri dovettero scortare il feretro fino al Verano.

Anche quando trapelò la notizia della morte di Wojtyla, spontaneamente, senza nessun annuncio, i romani si precipitarono in piazza San Pietro, affollando ogni viuzza di Borgo Pio. E quando morirà , speriamo più tardi possibile, Papa Francesco, avverrà la stessa cosa. Perché iIl rapporto tra Roma e il Vaticano è viscerale. 

[...]  

 

milan kundera

CA: D'Agostino. Una domanda secca, dove metti un buco a Roma trovi qualche cosa che bisogna fare, non fare i buchi? Fermarsi davanti alla cosa che trovi. 

D: No, ma c'è una Basilica a Roma, tra le più belle, pure poco frequentata, purtroppo, che è la Basilica di San Clemente all'Esquilino. Una costruzione formata da quattro piani sotto terra. C'è la Basilica, poi c'è sotto la Basilica medievale, poi c'è la costruzione romana che era la zecca di Nerone. Quarto piano sotto terra, il tempio di Mitra, il dio pagano che non può mai mancare. Altro posto dove io impazzisco è Santa Cecilia in Trastevere. Questa Basilica ha sotto l'appartamento di Cecilia. Quando il Papa Clemente VIII nel 1600 fece aprire il sarcofago in marmo di Cecilia, lì avvenne qualcosa di  miracoloso. Trovarono la martire cristiana  con la tunica bianca e  le ferite al collo. 

 

Ca: Incorrotta. 

ROMA PERDE L EXPO 2030 - MEME BY OSHO

D: Il corpo quasi integro che spinse il Papa a chiamare lo scultore Stefano Maderno per raffigurarla nel marmo, così come era stata trovata. E oggi una delle emozioni più grandi che può avere un pellegrino a Roma è vedere quella scultura del Maderno con quei tagli al collo che sembrano che esca ancora del sangue. Ecco che allora Roma è qualcosa che contiene tutto. 

 

CA: Adesso la porto sull'attualità, però: perché i romani si lamentano. Questa è la pianta dei numerosi cantieri che sono stati aperti pedr il Giubileo. È una cosa incredibile. Io tra l'altro qualche volta mi domando, dove si trovano i soldi per finanziare cantieri? Ovviamente tutta questa roba comporta forti difficoltà al traffico... 

breccia di porta pia

D: Roma ha visto disastri di tutti i colori.  Intanto, è il risultato di ammistrazioni che lasciano nella più completa incuria una città come Roma per 25 anni e poi all'ultimo momento devono inventarsi l'arte di arrangiarsi per fare i lavori.  

 

È chiaro, ci sono dei problemi. Però quando mi parlano male di Roma, quando me ne dicono di tutti i colori di Roma, io racconto sempre il famoso monologo di Orson Welles, nel film "Il  terzo uomo", 1947, regia di Carol Reed. Orson Welles dice: "In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni sono successi, assassini, massacri, terrori, cose indicibili, e hanno avuto Michelangelo, Leonardo e il Rinascimento. Passiamo alla Svizzera: 500 anni di pace, amore fraterno e democrazia. cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù". Questa è Roma. 

cantieri a roma 2

 

CA: Grazie Roberto D'Agostino, vado un momento a leggio, dico due cose, poi torno qui a salutare. 

san pietro colonnato

D: Spero che lei legga una frase di Dante del 32esimo canto del Purgatorio: "Di quella Roma, onde Cristo è Romano". 

 

CA: Bella, questa è la sua dedica, la mia più profana è affidata a un sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli. Ne leggerò solo 7 versi, dedicati al Giubileo, l'Anno Santo.  

 

"Er Papa grazie a Dio non è un cojone, se ci ha messo il Giubileo, ci avrà avuto la sua ragione? Ecco dunque che senza esse bizzocco se può strigne il discorso a due parole. Che un Giubileo per tanti ladri è poco". 

corrado augias foto di bacco

 

dago e renzo arbore quelli della notte 9

cantieri a roma 6cantieri giubileocantieri a roma 5giubileo 2025il giubileo e l'apertura della porta santa giubileo la messa a san pietro 3giubileo la folla a san pietro 6giubileo della misericordia piazza san pietro giubileo la folla a san pietro 4giubileo giochi di luce a san pietro 3pellegrini a roma

 

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...