adriano celentano

GRASSO BOLLENTE SU CELENTANO: “LA SUA E’ UNA TV VECCHIA E NOSTALGICA. DAVVERO È ANCORA CONVINTO CHE SIANO SUFFICIENTI LA SUA PRESENZA IN SCENA, I SILENZI, UN APPANNATO CARISMA PER FARE UNO SHOW? PERCHÉ LAVORA COSÌ ALACREMENTE PER DISTRUGGERE IL SUO MITO?” – DELBECCHI: “ADRIANO È ANCORA LUI. FIN TROPPO. MA NELL'ORA DI NETFLIX E DI AMAZON SONO I TEMPI A ESSERE CAMBIATI, PRIMA DI FARE LA MORALE AGLI SPETTATORI MEGLIO ASSICURARSI CHE…”

Aldo Grasso per il Corriere della Sera

adriano celentano

 

Si resta disarmati di fronte all' ingenuità o alla sprovvedutezza di Celentano. O alla sua determinazione: perché lavora così alacremente per distruggere il suo mito?

 

Davvero è ancora convinto che siano sufficienti la sua presenza in scena, i silenzi, un appannato carisma per fare uno show? Mentre da una parte è appena andato in onda Fiorello e dall' altra c' è X Factor , possibile che non ci sia un amico che lo dissuada dal mettere attorno a un tavolo sei persone che fanno tv a parlare di tv?

 

adriano celentano e ilenia pastorelli

Effetti di involontaria comicità: da una parte ci sono alcuni conduttori che si esprimono come studenti del corso di scienze delle comunicazioni, dall' altra siamo al discorso da bar (banalità e piaggeria), tanto che a un certo punto si sente la necessità di far entrare Ilenia Pastorelli, con camminata sexy (e monologo incorporato). Sembrava una versione oratoriale di Sbandati o una versione colta delle cinque sfere della D' Urso. Idee confuse e acque torbide sembrano sempre profonde. Il dramma di Adriano è questo: quando parla ti auguri che ci dia presto un taglio e canti, ma quando canta ti convinci che è meglio quando parla. E inevitabilmente arriva la predica contro gli spettatori che non hanno amato il cartoon Adrian .

 

adrian 21

Difficile trovare uno che dica: forse ho sbagliato, forse ho promesso molto e dato poco No, la colpa è degli altri: «Nelle prime quattro puntate, mi avete condannato perché sono stato poco presente senza minimamente pensare ad Adrian . Pensate che mi comporterò in modo diverso stavolta? Non avete capito niente, allora...

 

Farò come la volta scorsa e vi do un motivo per cambiare canale: me ne vado!». Finta uscita di scena, sipario. È una tv, quella di Celentano, irrimediabilmente vecchia, nostalgica. Va in onda uno spezzone di Francamente me ne infischio (Rai1, 1999), dove Adriano parla con Ligabue dell' allarme legato alle risorse idriche e si capisce la forza di Techetechetè .

 

ADRIANO E’ SEMPRE ADRIAN

Nanni Delbecchi per il Fatto Quotidiano

 

Qual è il colmo per un orologiaio? Arrivare fuori tempo massimo. Così è stato per Adriano Celentano, tornato un anno dopo sul luogo del flop che aveva accompagnato il tormentato debutto su Canale 5 di Adrian, il cartoon da lui scritto e diretto.

adrian 20

 

Per vendicare l' onta è stato scelto il giorno della settimana più agguerrito dalla concorrenza, giovedì, e stavolta nel prologo Adrian Live-Questa è la storia non solo lo sposo è arrivato all' altare, ma si è fatto accompagnare da ben cinque damigelli d' onore: Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Piero Chiambretti, Carlo Conti, Massimo Giletti. Muoia Sansone con tutti i filistei?

adrian come le sfere della d urso

 

Per evocare le potenze degli inferi, e di conseguenza l' Evento, più di così non si poteva; eppure i sessanta minuti di show, non tutti dal vivo ma quasi del tutto privi di interruzioni pubblicitarie, hanno ottenuto il 15.4 per cento di share (pari a 3,8 milioni di spettatori) contro il 19,9 di share e i 4,4 milioni di Un Passo dal Cielo su Rai1, cui è seguito il prevedibile crollo delle nuove puntate di Adrian. Share del 10.4, con spot a iosa, dato in linea con gli ascolti dello scorso anno e difficilmente migliorabile perché cambiare l' antipasto non cambia il sapore della pietanza.

 

Insomma, la ricomparsa del Molleggiato non è stata un flop, ma "un passo dal flop", l' ordinaria amministrazione, che però per un uomo della pioggia come lui è quasi peggio. Questo ritorno suona speculare a quello di Fiorello con Viva Raiplay!; Fiorello è sempre Fiorello e funziona proprio per quello, ma è anche attentissimo a non ripetersi, a rimodularsi al passo coi tempi; per esempio, come testimonial quotidiano delle modalità di ascolto delle piattaforme streaming, e gli ascolti gli hanno dato ragione.

 

Uno potrebbe dire, vedi?, invece Adriano non è più lui.

adrian copula con gilda

Niente affatto. Il carisma della presenza, della voce, dei sorrisi è intatto. L' inizio di Adrian Live ha avuto qualcosa di memorabile, l' arrivo in silenzio degli invitati usati contro loro stessi, l' inconfondibile suspense sul nulla, la tavola rotonda sulla televisione - o era una seduta spiritica? - , "i magnifici cinque" del video generalista sulle sedie a rotelle, il Conduttore a stuzzicarli sul filo del grottesco e del non senso ("Perché non mi rispondete?" "Dipende se fai la domanda").

 

adrian 22

Venti minuti memorabili prima di un seguito più scontato, in linea con tutti gli eventi del passato più o meno annunciati; l' intemerata sull' emergenza ambientale, l' elogio di sorella acqua con Ligabue, il riassunto delle puntate precedenti del cartoon affidato ad Alessio Boni, il sermone contro l' omofobia appaltato a Ilenia Pastorelli nelle vesti (succinte) di barista-predicatrice.

 

Sì, Adriano è ancora lui. Fin troppo. Ma nell' ora di Netflix e di Amazon sono i tempi a essere cambiati, prima di fare la morale agli spettatori meglio assicurarsi che gli spettatori siano ancora dove li avevamo lasciati. La tv generalista conta ancora, ma il tempo degli eventi è agli sgoccioli e la saga di Adrian ne è la controprova; se a resuscitarli non ci riesce Celentano, che ha avuto la massima potenza di fuoco al massimo dello splendore nazional-popolare, in futuro non potremo stupirci di nulla, nemmeno di vederlo da Carlo Conti come giudice della giuria di Tale e quale show.

 

adrian 9

È la televisione-focolare, "la finestra sul mondo attraverso cui ci arriva il bello e il brutto dell' umanità" a non essere più lei; quella televisione che nessuno come Celentano ha saputo registrare, smontare e riparare come nuova, finché funzionava come un orologio.

adrian 13adrian 6ligabue adrian di adriano celentano 3ilenia pastorelli adrian di adriano celentano 1aldo grassoadrian 2alessio boni adrian di adriano celentano 2nanni delbecchiadriano celentano dalla toffanin a verissimo 1adrian di adriano celentano 5adrian 19adrian di adriano celentano 6adrian 23adrian 5adrian 3adrian 4adrian 7adrian 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...