gino cecilia strada

LA GUERRA SPACCA I SINISTRATI - CECILIA STRADA, FIGLIA DI GINO, MEDICO FONDATORE DI “EMERGENCY” E ICONA DEL PACIFISMO ITALIANO, SMONTA I DISTINGUO E GLI ALIBI PRO PUTIN DEI PACIFINTI: "LA RUSSIA È AGGRESSORE E CARNEFICE. L'UCRAINA È LA VITTIMA". E POI METTE IN EVIDENZA DUE ERRORI: “NON C'È ALCUN BISOGNO DI DIPINGERE ZELENSKY COME MARTIN LUTHER KING O DI NEGARE L'ESISTENZA DI NEONAZISTI NEL PAESE UCRAINO MA…”

Alberto Giannoni per “il Giornale”

gino cecilia strada

 

Da una parte c'è il carnefice, dall'alta le vittime. Bando all'equidistanza ipocrita: qualcuno la guerra la fa e qualcuno la subisce. «L'esercito russo è il carnefice, la popolazione ucraina la vittima». Più chiaro di così è difficile.

 

 

Mentre imperversa un pacifismo ipocrita e unilaterale, dunque, anche nella sinistra-sinistra c'è chi conserva l'onestà intellettuale di chiamare le cose col loro nome. Cecilia Strada per esempio, figlia di Gino, medico fondatore di «Emergency» e icona del pacifismo italiano, scomparso ad agosto.

 

Milanese, 43 anni, a sua volta ex presidente dell'Ong famosa per operare nei teatri di guerra, oggi Cecilia Strada è impegnata sul fronte dei soccorsi nel Mediterraneo ed è molto seguita da un'opinione pubblica di sinistra che era affezionata al padre, non tenero certo con l'Occidente e gli americani.

CECILIA STRADA RESQ

 

«La situazione è chiara - scrive - C'è un aggressore, la Russia, che ha invaso l'Ucraina e ne massacra i civili. L'esercito russo è il carnefice, la popolazione ucraina la vittima». E in due giorni, questo suo discorso sulla guerra russa in Ucraina ha ottenuto una pioggia di consensi, la bellezza di 20mila «like», una cifra da far impallidire i «post» dei vari leader di partito, soprattutto nel campo giallorosso.

 

Una bella lezione di chiarezza, per gli specialisti dei distinguo e dei «ma anche» che imperversano in tv, a volte (finti) pacifisti che si appellano alla «complessità», e proclamano una «equidistanza» che si trasforma in vicinanza all'aggressore. Spesso, questi non lo nominano neanche Putin - in compenso non fanno che parlare degli americani o degli ucraini - e così facendo gli regalano indirettamente alibi e attenuanti: le presunte «provocazioni» occidentali prima di tutto, e poi il battaglione Azov e le formazioni neo-naziste, oppure le qualità del presidente ucraino Zelensky, i suoi orientamenti e i suoi trascorsi.

 

gino strada con la figlia cecilia 8

«Credo di avere messo a fuoco una cosa che mi disturba parecchio della narrazione della guerra in Ucraina» sbotta Cecilia Strada. E vede due possibili errori. Da un lato l'idealizzazione della vittima, dall'altro appunto la sua colpevolizzazione. Li sintetizza così: da un lato «Zelensky come Gandhi» e dall'altro «eh ma il battaglione Azov». «Non c'è alcun bisogno di dipingere Zelensky come Martin Luther King - avverte o di negare l'esistenza di neonazisti nel Paese (ricordiamoci che ce li abbiamo anche noi, eh), o di negare le contraddizioni o i problemi di un Paese per stare, come dobbiamo giustamente stare, dalla parte delle vittime». «I leader ucraini - d'altra parte - potrebbero essere anche mediocri, potrebbero esserci anche trecentocinquantamila battaglioni Azov, potrebbero essere stati commessi crimini negli ultimi anni in Donbass, potrebbe essere tutto: e non cambierebbe di una virgola il fatto che la Russia è l'aggressore, l'Ucraina l'aggredito, uno il carnefice, l'altro la vittima, e bisogna difendere le vittime». «Si sta dalla parte delle vittime - conclude - perché tra carnefice e vittima si protegge la vittima. Indipendentemente da tutto il resto».

gino strada con la figlia cecilia 5gino strada con la figlia cecilia 4gino strada con la figlia cecilia 3gino strada con la figlia cecilia 2gino strada con la figlia cecilia 1gino strada con la figlia cecilia 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)