james cameron titanic

JAMES CAMERON SI È TALMENTE ROTTO IL CAZZO DELLE CRITICHE SUL FINALE DI “TITANIC” CHE HA RISPOSTO CON LA SCIENZA – IN OCCASIONE DEL 25ESIMO ANNIVERSARIO DELL’USCITA DEL FILM, IL REGISTA HA MESSO LA PAROLA “FINE” ALLO STORICO TORMENTONE: PERCHÉ IL PERSONAGGIO DI JACK (INTERPRETATO DA DI CAPRIO) NON È SALITO SULLA ZATTERA IMPROVVISATA ALLA FINE DEL FILM? – CAMERON HA CONTATTATO UN ESPERTO DI IPOTERMIA E RIPRODOTTO LA ZATTERA DEL FILM PER UN'ANALISI FORENSE: “LA RISPOSTA È STATA CHE…” – VIDEO

Giovanni Berruti per “la Stampa”

 

IL FINALE DI TITANIC

Jack e Rose, nessuna via d'uscita. Uno dei due protagonisti di «Titanic» doveva morire. La scelta è ricaduta così sul personaggio interpretato da Leonardo Di Caprio. Ma per i fan del capolavoro di James Cameron, che domani festeggia il suo 25° compleanno negli Stati Uniti (era uscito nelle sale il 19 dicembre 1997, a gennaio 1998 in Italia), un finale diverso era possibile: su quella porta galleggiante del transatlantico, improvvisata a zattera, ci sarebbe stato infatti abbastanza spazio per far salire entrambi e coronare così il loro amore in eterno.

 

JAMES CAMERON

Se l'attore si è limitato, in occasione di un'intervista promozionale per «C'era una volta a Hollywood», a un «no comment» con sorriso, e Kate Winslet, ospite al «The Late Show with Stephen Colbert», si è cimentata in una reinterpretazione della scena assieme al conduttore, oggi a intervenire è lo stesso regista del kolossal campione d'incassi, da poco nelle sale con il sequel di «Avatar». Per mettere la parola «fine» a una diatriba, che da sempre reputa «stupida», si è infatti affidato a un insolito strumento: una ricerca scientifica. 

 

«Abbiamo condotto uno studio per mettere questa cosa a tacere una volta per tutte - ha dichiarato Cameron a «The Toronto Sun » - Abbiamo fatto un'analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia, che ha riprodotto la zattera del film. Ci sarà un piccolo speciale a riguardo in uscita a febbraio».

 

IL FINALE DI TITANIC

I risultati di questo studio saranno infatti allegati al ritorno nelle sale del film, previsto il prossimo 9 febbraio, in un'inedita versione in 3D e 4K. Il regista entra nel dettaglio: «Abbiamo preso due controfigure con la stessa massa corporea di Kate e Leo e dopo averle ricoperte di sensori, dentro e fuori, le abbiamo calate nell'acqua ghiacciata e abbiamo testato se sarebbero sopravvissute attraverso una serie di metodi. La risposta è stata che non c'era modo che entrambi potessero sopravvivere. Solo uno dei due poteva».

 

JAMES CAMERON TITANIC

Al di là delle polemiche, sono diverse le curiosità per una pellicola, che si è segnata un posto nella storia del cinema. A partire dal record di vittorie agli Oscar, ancora oggi detenuto al fianco di «Ben- Hur» e «Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re», con ben undici statuette, tra cui miglior regia e miglior attrice protagonista, su quattordici nomination. A proposito di attori, né DiCaprio né la Winslet, all'epoca ventenni, sono state le prime scelte del cineasta.

 

 Se il primo ha rischiato di perdere la parte per un'iniziale eccesso di supponenza, come di recente raccontato dallo stesso Cameron, la seconda si è ritrovata invece a lottare duramente per il ruolo che secondo alcune indiscrezioni doveva essere affidato a Gwyneth Paltrow. Ci mise talmente tanto impegno che durante le riprese delle scene del naufragio rischiò addirittura l'ipotermia per non aver indossato una muta, nel tentativo di render più credibile la propria sofferenza.

 

titanic

Ma soprattutto «Titanic», che racconta il naufragio del transatlantico britannico avvenuto il 15 aprile 1912, in cui persero la vita circa 1.500 persone delle 2.200 a bordo, oggi è al terzo posto della classifica dei più grandi incassi di sempre al botteghino mondiale, con 2,2 miliardi di dollari. Per anni al primo posto, è stato alla fine battuto prima da «Avatar» (2,9 miliardi), sempre di Cameron, e poi da «Avengers: Endgame» (2,7 miliardi). Il dettaglio impressionante?

 

titanic

 La durata complessiva delle scene ambientate nel 1912 coincide con il tempo impiegato dalla nave per affondare, ovvero due ore e quaranta. Così come la scena della collisione, di 37 secondi, con il reale scontro con l'iceberg. La popolarità di un progetto porta però inevitabilmente a un confronto con il pubblico. Nel bene e nel male. Il settore cinematografico e televisivo è infatti pieno di diatribe legate a un finale non reputato adeguato (che poi chi meglio dello stesso autore potrebbe stabilirlo?) dagli spettatori. 

 

kate winslet leonardo dicaprio james cameron sul set di titanic

Esempi? La conclusione dell'ottava e ultima stagione de «Il Trono di Spade», che ha provocato diverse polemiche sul web. Oltre a una petizione per cambiarla, ancora in corso nonostante siano passati tre anni dalla messa in onda dell'episodio, è diventata virale una riscrittura da parte di uno sceneggiatore, Daniel Whidden. Per non parlare di «Avengers: Endgame», che nel dietro le quinte ha visto un acceso dibattito tra i fratelli Russo e il regista di Iron Man, Jon Favreau, o dell'ultimo James Bond, «No Time To Die», che segna letteralmente l'addio di Daniel Craig al personaggio. 

leonardo dicaprio kate winslet titanic

 

Ma tutto ha perfettamente un senso, come spiegato direttamente dallo stesso Cameron: «È un film sull'amore, il sacrificio e la mortalità, proprio come Giulietta e Romeo. L'amore si misura con il sacrificio... Jack doveva morire - ha dichiarato a «Vanity Fair» - Fosse stato per il freddo o per la caduta di una ciminiera, poco importa. Sarebbe andato giù. Si chiama arte: le cose accadono per motivi artistici, non per regole fisiche ».

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)