lagioia polacchi

LAGIOIA? NO, LANOIA! – IL DIRETTORE DEL SALONE DEL LIBRO SULLA POLEMICA PER LA PRESENZA DELLA CASA EDITRICE ‘ALTAFORTE’, VICINA A CASAPOUND: "LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE NON ARRIVANO A ME MA AL COMMERCIALE: UNA VOLTA ACCETTATE SAREBBE ILLEGALE RESPINGERLE. IL PROBLEMA E’ SE INTORNO A QUELLA CASA EDITRICE SI MUOVE QUALCOSA CONTRO LA COSTITUZIONE. SE INTORNO C' È APOLOGIA DEL FASCISMO”

Luca Ferrua per “la Stampa”

nicola lagioia

 

Alla vigilia dall' inaugurazione del Salone del Libro, la più importante kermesse editoriale d' Italia e la seconda d' Europa, lo scenario è dominato dalla polemica sulla presenza tra gli stand della casa editrice Altaforte vicina a CasaPound. Il direttore Nicola Lagioia si trova al timone di un evento dove si affronta, forse per la prima volta, uno dei conflitti culturali chiave dell' Italia di oggi, ma anche al centro di un caso che forse non esiste: chi li ha voluti?

 

Lagioia, se potesse tornare indietro al giorno in cui Altaforte si è iscritta, cambierebbe qualcosa?

POLACCHI SALVINI

«Se tornassi indietro accadrebbe la stessa cosa. Le domande di partecipazione non arrivano a me, arrivano al commerciale e noi non abbiamo un controllo, anche se siamo in dialogo costante. È vero che questa casa editrice è nata da poco e anche il commerciale non aveva idea di che cosa fosse, quindi non hanno neanche pensato di avvisarci. Una volta che lo spazio viene venduto, ci hanno detto, sarebbe illegale rifiutarli».

polacchi altaforte

 

Però poi il problema ve lo siete posto?

«Quando hanno annunciato che avrebbero presentato il libro su Salvini li abbiamo smentiti e si è innescata la polemica. Il problema non è la libera circolazione delle idee, noi accogliamo tutte le opinioni. Il problema è se intorno a questa casa editrice si muove qualcosa che va contro la Costituzione, se intorno c' è apologia del fascismo».

 

Oggi la politica ha fatto un passo importante. L' esposto di Comune e Regione.

nicola lagioia

«Il nostro primo passo è stato coinvolgere il Comitato direttivo di cui fa parte tutta l' editoria italiana con Aie e Adire, e tutti ci hanno detto che non c' erano violazioni di legge. Ma il filo con la politica è stato continuo e dopo le ultime dichiarazioni di questo editore ci siamo allarmati: se l' allarme non fosse stato giustificato non saremmo arrivati all' esposto».

 

La comunità del Salone ha isolato Altaforte: ma non era inclusiva?

salone del libro

«Le dichiarazioni degli esponenti della casa editrice hanno cambiato le cose, questo programma che celebra il centenario di Primo Levi è antifascista, lo sono molti scrittori. La comunità del Salone è aperta, pacifica, inclusiva e non fa provocazioni. Loro si sono isolati con questo atteggiamento».

 

La accusano di aver voluto tenere la politica fuori del Salone ma la politica è rientrata e non l' avete gestita.

«Noi vogliamo parlare di politica in maniera complessa e profonda, i politici possono venire, ma non a fare campagna elettorale: la ricerca del voto trasforma il discorso in slogan senza profondità. Io spero che questa vicenda di Altaforte inneschi un dibattito serio e articolato, e che il Salone risponda con gli intellettuali, non con chi reagisce agli slogan con gli slogan. Il Salone è una delle ultime grandi agorà rimaste, la questione non è più Milano contro Torino ma sono i contenuti».

FRANCESCO POLACCHI E UN GRUPPO DI GIOVANI NEOFASCISTI A PIAZZA NAVONA NEL 2008

 

Però in passato avete avuto case editrici di destra e non è accaduto nulla, forse il libro di Salvini ha avuto un ruolo chiave?

«Il Salone non è una vetrina editoriale, è un luogo critico che prende posizione. La prima edizione l' abbiamo intitolata "Oltre il confine" e in questa abbiamo scelto non un Paese ospite ma una lingua che i confini li attraversa. Faccio un esempio. Il muro di Trump blocca il confine tra Messico e Stati Uniti, ma non la lingua: quella va dappertutto come la cultura.

NICOLA LAGIOIA

 

Sono tutte scelte poco neutrali. Perché prendiamo posizione, esprimiamo vicinanza. Salvini ha pubblicato con Rizzoli quando non era al centro delle scene e oggi pubblica con Altaforte. Anche questo è un segnale di cambiamento, una scelta di vicinanza. Per me sarebbe difficile vedere un libro che parla di me edito da una casa editrice che non ha nulla a che fare con me, quindi il segnale dato da Salvini significa per lo meno vicinanza a quella casa editrice».

nicola lagioia (2)nicola lagioiasalone libro torinoFRANCESCO POLACCHI FRANCESCO POLACCHIzerocalcarenicola lagioia

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...