giulio sapelli

“ALL'ORA DELLA VERITA' ARRIVIAMO GOVERNATI DA VERI DILETTANTI” - L'ECONOMISTA GIULIO SAPELLI: "GRAZIE A QUESTI POLITICI L'EUROPA SI STA SUDAMERICANIZZANDO. E COME IN SUDAMERICA AVREMO LE ZONE DEI RICCHI E LE ZONE DEI SERVI. CONTE? DICE COSE DA AVVOCATO MANZONIANO. FARE POLITICHE DI ESENZIONE FISCALE SENZA POMPARE DENARO È SBAGLIATO. ALTRO ERRORE, LE REGOLE PER LE RIAPERTURE FISSATE DAI TECNICI…” - “IL MES? UN ERRORE…”

Maurizio caverzan per la Verità

giulio sapelli

 

Fare le domande a Giulio Sapelli è un' impresa. Il giorno dopo l' annuncio del decreto Rilancio, il professore è un fiume che esonda e travolge. Il suo pamphlet Pandemia e Resurrezione (Guerini e associati, goware) è appena arrivato nelle librerie, ma l' economista, autore di centinaia di saggi tradotti in tutto il mondo, collaboratore del Sussidiario.net che nel maggio 2018 fu a un passo dal diventare premier del governo Lega M5s, riscatta con un' impennata di ottimismo gli scenari foschi che tratteggia riguardo al presente. «Se non fosse così vorrebbe dire che non credo alla Resurrezione».

 

Usando l' immagine del suo libro, dopodomani con le riaperture dei negozi l' Italia inizierà a risorgere?

«Io mi riferisco alla Resurrezione di cui parla San Paolo nella lettera ai Romani. Una Resurrezione garantita dalla fede. Gli italiani hanno dimostrato di avere resistenza, ma per aver fede serve un' escatologia positiva. Purtroppo, senza fare paragoni blasfemi, mi sembra che questo governo non la possieda, mentre invece favorisce la depressione degli animi. In concreto: non abbiamo avuto l' indicazione di una via di salvezza».

 

Chi l' ha avuta in questa crisi?

«La Federal reserve, che nel giro di cinque giorni ha versato 3.000 miliardi di dollari direttamente nei conti correnti degli americani. Lo ha fatto con un provvedimento dettagliato, che ha fornito garanzie alle banche e a tutto il sistema».

 

Visto da qui il nostro decreto è piccola cosa?

giulio sapelli cover

«Gran parte dei 55 miliardi servono per le detassazioni, tutto il contrario di ciò che serve in presenza di una pandemia. Quando c' è una crisi come questa, che colpisce sia la domanda che l' offerta, bisogna fare la mossa del cavallo e immettere liquidità sull' esempio della Banca centrale nordamericana. Gli imprenditori svizzeri per ottenere il versamento nel conto corrente compilano un modulo di un foglio, i nostri devono presentare 19 documenti».

 

Nel «Rilancio» ci sono anche nuove assunzioni.

«Di professori e infermieri certamente necessari, in vista di investimenti futuri. Bene, ma sono posti di lavoro che andranno ad aumentare il debito pubblico. Il fatto paradossale è che gli autori di questo provvedimento sono coloro che ritengono il debito pubblico il maggiore dei mali».

 

Il denaro a pioggia non basta a promuovere un ciclo virtuoso?

«Anche stavolta si è saputo solo prendere e non investire e spendere».

Conte era fiero di annunciare gli stanziamenti.

«Conte dice cose da avvocato manzoniano, non pronuncio il vocabolo».

Azzeccagarbugli.

«Fare politiche di esenzione fiscale senza pompare denaro è come attaccare il malato al respiratore. Se non gli dai anche da mangiare come può rimettersi a camminare? Altro errore, le regole per le riaperture fissate dai tecnici».

 

Quali?

sapelli

«Se si deve rispettare il distanziamento nei negozi e nei ristoranti non si può ripartire. Anche per gli alberghi di lusso sarà dura. Chi ha fatto queste regole non ha mai lavorato in fabbrica, non ha mai mangiato in una mensa o fatto la spesa in un negozio di provincia. Ci vorrebbe la penna di un grande romanziere per descrivere cosa sta capitando».

 

Cosa scriverebbe?

«Oggi sono andato in una farmacia con mia moglie per misurarmi la pressione. Tutte persone gentilissime, ma la farmacia era talmente piccola che se avessimo dovuto rispettare le distanze avremmo dovuto fare la misurazione all' esterno».

 

Non condivide i protocolli sanitari?

«Abbiamo la mascherina.

Nessuno sa bene che cosa sia questo virus, ma abbiamo creduto ai cinesi e all' Organizzazione mondiale della sanità che è infiltrata dai cinesi.

Tutte le sere ascoltiamo uno che dice che la Cina va bene.

giulio sapelli gianluca comin

Se la Germania non ha mai chiuso e ha avuto un numero contenuto di vittime ci sarà un perché».

 

Che cosa avrebbe dovuto dire il governo?

«"Lavorate con prudenza".

Chiudere la gente in a casa è stato un errore. Mi spiace essere così duro. Ma penso che la morfologia dei nostri governanti sia profondamente cambiata. Sono una classe di ricchi globalizzati o di eterni disoccupati».

 

Ci troviamo nella crisi più insidiosa e richiedente esperienza degli ultimi settant' anni guidati dal governo più sprovveduto della storia repubblicana?

«Avrebbero dovuto appoggiarsi ai corpi intermedi.

Consultare la Confartigianato, la Confindustria, i sindacati, le banche».

 

Invece?

«Si è drammatizzato, socializzando la paura come strumento di consenso politico».

Con l' aiuto dei virologi e degli esperti dei comitati scientifici.

«Per battere il virus lo strumento sanitario è importante, ma insufficiente. Ci vuole anche conoscenza sociologica. È una società intera da salvare non solo i malati».

 

GIULIO SAPELLI

Perché suggerisce i modelli della Corea del Sud e di Taiwan?

«Perché hanno un metodo più completo. Usano le tecnologie e si fidano della gente in base a un' antropologia positiva. Per questo governo, figlio di Mani pulite, gli italiani sono tutti potenziali delinquenti. Perciò, nel pieno della pandemia, si mandano i magistrati negli ospedali».

Poi c' è la burocrazia.

«Che non è un fatto a sé stante. Anche i burocrati partono dalla sfiducia nella persona. Pensano che sia cattiva e vada guidata da un reticolo di regole e controlli. Io penso che sia buona e gli vada data fiducia. Il metodo Montessori partiva dalla fiducia nel bambino. Perciò, primo: fiducia nelle persone. Secondo: conoscenza della realtà e, di conseguenza, regole applicabili. Terzo: tecnologia sia nel tracciamento del virus sia nelle misure economiche. Quindi, soldi nei conti correnti».

 

Luca Ricolfi sostiene che da società signorile di massa diventeremo una società parassitaria di massa.

GIULIO SAPELLI

«Ho insegnato vent' anni in America latina e ho visto la povertà della società parassitaria. In autunno saremo circondati dai poveri come Buenos Aires negli anni Ottanta o il Perù negli anni Novanta. Grazie a questi politici l' Europa si sta sudamericanizzando. E come in Sudamerica avremo le zone dei ricchi e le zone dei servi, sorvegliati dalle torrette con le mitragliatrici».

Scenario cupo.

«Se non ci diamo una regolata, l' estensione della povertà porterà a un conflitto violento e frammentato. Già adesso le periferie fanno paura».

Per anni le forze d' opposizione hanno chiesto solo di tagliare le tasse.

«Non capiscono di economia né di sociologia. Ho rispetto per Silvio Berlusconi Ma le signore che lo rappresentano Anch' io sono per la flat tax, ma in questa situazione non basta. Sono indispensabili gli investimenti e la sburocratizzazione. Alle piccole e medie imprese che da tre mesi non fanno cassa bisogna dare liquidità per andare avanti».

 

Che trasformazione impone una pandemia virale?

GIULIO SAPELLI

«Impone una svolta radicale che ristabilisca la centralità dell' impresa e del lavoro. E un cambio della politica economica europea. Le regole attuali, pensate in un momento di crescita, non possono funzionare. È come se avessimo addosso una corazza mentre dovremmo indossare il costume da bagno».

 

È corretto dire che il ciclo dell' economia neoliberista si è concluso?

«Certamente. Bisogna creare un nuovo rapporto tra Stato e mercato. Come quello che ci fu dopo la Seconda guerra mondiale e guidò la ricostruzione e il boom economico».

 

Ci vuole un nuovo Iri o l' ingresso di un membro pubblico nelle aziende private?

«Lo Stato deve recuperare un ruolo, ma né le nazionalizzazioni né lo Stato sovietico sono il modello. La strada può essere l' economia not for profit, un piccolo dividendo allo Stato per pagare i salari».

Lei scrive che, sotto la globalizzazione finanziaria, sopravvive la competizione tra nazioni, ma i medici cinesi e i militari russi sono venuti ad aiutarci.

«I russi sono venuti d' accordo con gli americani. Il vassallo fa quello che non può fare l' imperatore: è chiaro che l' America sta riavvicinandosi alla Russia per sconfiggere la Cina. L' Italia è l' unico Paese del G7 che ha siglato un accordo di lungo periodo con Pechino. Il Paese che ha inventato la forchetta ha firmato un' intesa con il Paese dove si mangiano gli animali senza sottoporli alla macellazione igienizzata».

 

Crede che le politiche di austerità saranno ripensate?

SAPELLI

«Mi sembra che stia iniziando un cambiamento lento. Che il centro cristiano tedesco stia capendo che una stagione è finita».

 

E la dichiarazione della Consulta tedesca contro i quantitave easing di Mario Draghi?

«È l' ultimo guizzo di un mondo che sta scomparendo».

Ma il nostro governo si sta allineando sul Mes.

«Sarebbe un errore che pagheremmo carissimo. Potremmo sfruttare la proposta di prestito volontario irredimibile ideata da Giulio Tremonti e Giovanni Bazoli. Ci permetterebbe di raccogliere dai 200 ai 300 miliardi e di investirli subito, come abbiamo fatto in passato».

Ma così ci staccheremmo dal carro di Berlino e Bruxelles.

«Questo dimostra che il governo è eterodiretto. È come se nel dopoguerra Alcide De Gasperi non avesse ascoltato Luigi Einaudi».

 

Come giudica la regolarizzazione dei migranti?

«Le politiche di migrazione devono essere gestite dagli Stati non dai mercati. Anche in questo caso non c' è da piangere, ma da ragionare.

L' immagine corretta è quella del treno. I migranti vanno divisi per ciò che sanno e possono fare e fatti salire sui vagoni giusti, non ammucchiati in un unico autobus. Guardi la Germania: ha creato dei corridoi e si è presa i laureati siriani».

 

È ancora favorevole a un governo di unità nazionale?

«Credo che a ottobre si andrà a votare perché la situazione sociale sarà così incandescente che il capo dello Stato non potrà non prendere una decisione».

 

Ce la faremo?

«Me lo auguro. Da vent' anni non abbiamo una classe dirigente. La rottamazione ha infranto la solidarietà tra generazioni. Questi quaranta-cinquantenni sono dilettanti.

Dovrebbero farsi aiutare dai vecchi, da chi ha esperienza. Per fare un esempio, possibile che non si sia mai coinvolto una persona come Giuseppe De Rita e il suo Censis? Siamo una grande nazione che è andata avanti con lo stellone. Ma di fronte alla pandemia non può bastare. Ecco: forse più che l' ora della Resurrezione è arrivata l' ora della verità».

GIULIO SAPELLI

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…