“BAGLIONI MI AMAVA. GIUDICE NON MI CREDE? QUANDO MI HA CANTATO ‘E TU’ CI GUARDAVAMO NEGLI OCCHI”. SI SCATENA IL PANDEMONIO A “FORUM” – IL “DIVO CLAUDIO” PASOLINIANO A “RADIO 2”: “IL ’68? HO PARTECIPATO AI CORTEI MA NON SONO MAI ANDATO CONTRO LE FORZE DELL’ORDINE PERCHÉ…” – LE DONNE POPPUTE, IL “PASSEROTTO” A CUI NON CREDEVA, I FISCHI A TORINO E LA PROFEZIA DEL DIRETTORE ARTISTICO DELLA RCA: “TANTO QUESTO NON FARÀ MAI NIENTE” – VIDEO

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Francesco Persili per Dagospia

 

CLAUDIO BAGLIONI CLAUDIO BAGLIONI

“Questo Piccolo Grande Amore? Fu un atto di ribellione a un mondo cantautorale e culturale che la pensava al contrario”. Claudio Baglioni presenta con Malcom Pagani su Radio 2 il nuovo disco e torna sulle accuse che gli piovevano addosso negli anni Settanta: “Sono stato bollato come ‘disimpegnato’ ed emarginato. Non ero organico al movimento. Il ’68? Ho partecipato ai cortei ma non sono mai andato contro le forze dell’ordine perché in quelle divise rivedevo mio padre brigadiere”.

 

Un Baglioni pasoliniano, e chissà cosa ne pensa Antonio Ricci. Anche se per il cantante Valle Giulia non richiama scontri con la polizia e molotov: “Per me resta il posto in cui, anni dopo, mi sono laureato”. Il divo Claudio ripercorre la gavetta, quando al bar del Prenestino era per tutti “Agonia”, un Juliette Gréco al maschile, tra accenti esistenzialisti e note dark alla Edgar Allan Poe: “Ritornerai lo sento, Annabel Lee…”.

 

Una storia anni luce lontana da quelle carriere che durano lo spazio di un talent, un viaggio tra pianoforti pagati con le cambiali, ultimi posti ai festival (la canzone era sempre la stessa: “Notte di Natale”), bocciature sonore (Il direttore artistico della Rca lo stroncò così: “Tanto questo non farà mai niente”) e concertini da avanspettacolo: “Mi ritrovai dietro le quinte in mezzo a signore poppute, cercavo di non guardare per non metterle in imbarazzo”. Fino al 1971 andava fortissimo, Baglioni, soprattutto in Polonia. Una canzone in cui credevo poco? “Sabato pomeriggio”. Non dico che mi vergognavo ma non era nelle corde di quel momento. Mi sbagliavo”.

CLAUDIO BAGLIONI MALCOM PAGANI CLAUDIO BAGLIONI MALCOM PAGANI

 

Il fallimento non è mai fatale. Il successo non è mai definitivo. Baglioni non fa mistero dei momenti difficili, delle ferite professionali. Alla fine degli anni ’80, a Torino, al concerto di Amnesty International “venne accolto con ostilità” da un gruppetto di persone che aspettava Springsteen. “Ci sono stato male 2-3 mesi, non capivo le ragioni…”. Per Enzo Jannacci, Baglioni è “un poeta nato, in dieci parole sue trovi sei atmosfere poetiche diverse”.

 

CLAUDIO BAGLIONI MALCOM PAGANI CLAUDIO BAGLIONI MALCOM PAGANI

Resta un mistero chi abbia ispirato alcuni dei suoi successi. “Gli anni più belli per chi pensa che l’abbia scritta? Per me. Claudio Baglioni mi amava”. L’ultima rivelazione (da ridere) arriva da "Forum", il programma di Canale 5 condotto da Barbara Palombelli. Silvana, cassiera in un supermercato, sostiene di aver avuto una relazione con il Divo Claudio: “Giudice non mi crede? Quando mi ha cantato ‘E tu’ ci guardavamo negli occhi…”

 

LA CASSIERA SILVANA

LA CASSIERA SILVANA FORUM LA CASSIERA SILVANA FORUM

Da liberoquotidiano.it

 

"La vede? - ha chiesto l'uomo ormai esausto al giudice Francesco Foti -. Non pretendo di essere né un adone, né un sex symbol, ma mi perdoni se, malauguratamente, devo pensare… ne deve valere la pena, o no?“. Immediatamente però gli animi si sono scaldati: "Io per te ho lasciato anche Claudio Baglioni, lo sai o no? - ha sbottato la donna accusata di stalking -. Io con lui avevo già una relazione, una storia importante con Claudio Baglioni. Sì, e per lui, da quando l’ho conosciuto, ho voluto troncare la storia… ho voluto troncare. Claudio Baglioni mi amava“.

CLAUDIO BAGLIONI CLAUDIO BAGLIONI

 

A quel punto il commento del giudice è stato quasi spontaneo: "Meglio se mi sto zitto“. “Giudice, non mi crede? ‘- ribatte subito Silvana - Gli anni più belli per chi pensi che l’abbia scritta? Quando mi ha cantato E tu ci guardavamo negli occhi“. In difesa dell'impiegata è intervenuta la madre che ha spiegato al giudice che Silvana soffre della sindrome di De Clérambaul, per cui si ha la convinzione infondata e ossessiva che un'altra persona provi sentimenti amorosi nei suoi confronti.

 

 

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