benedetta rossi benedetta parodi

“BENEDETTA ROSSI, SEI UNA CONTADINOTTA”- I FAN DI BENEDETTA "CROSTINA" PARODI ALL’ATTACCO DELLA FOOD BLOGGER MARCHIGIANA – “E’ LARGA COME UN COMO’ E NON SA NEANCHE PARLARE” – LA REPLICA SPIAZZANTE DELLA ROSSI: “È VERO, SONO UNA CONTADINOTTA. OGNI TANTO MI PRENDONO IN GIRO PER QUESTO, MA…" - VIDEO

 

Angela Frenda per corriere.it

benedetta rossi

 

Rappresenta la figura più popolare, in questo momento, della cucina italiana. Sicuramente, la food blogger di maggior successo. Benedetta Rossi ha costruito questo piccolo impero dal suo agriturismo nelle Marche, con l’aiuto del marito. Milioni di follower, trasmissioni tv, libri che sono in classifica da mesi e che vengono considerati bestseller. E una folla adorante di fan. Ma la fama, come si sa, a volte attira anche le critiche. Soprattutto, aggiungerei, se sei donna. E infatti da qualche settimana anche lei è caduta vittima degli haters.

 

La polemica

La polemica è esplosa, tra l’altro quasi per caso, pochi giorni fa, sul sito di un’altra Benedetta, Parodi, anche lei figura di riferimento del food in tv. Quest’ultima ha postato una foto dello studio tv che ospiterà una sua nuova trasmissione e ha chiesto ai follower di suggerire un colore per le pareti. Ma tra i suoi fan qualcuno è andato decisamente fuori traccia: «L’unica vera Benedetta in cucina, altro che quella contadinotta». E un altro ha aggiunto: «Dovrei essere gelosa di una larga come un comò che non sa neanche parlare? E sono stata anche gentile…».

benedetta rossi benedetta parodi

 

Molti quelli che si sono schierati invece a sua difesa: «Cattiveria gratuita, io le trovo entrambe adorabili», «Io preferisco la signora che voi chiamate contadinotta, è più vera e più vicino alle donne che amano la cucina». «Credo che sia davvero un commento irriguardoso quello indirizzato alla bravissima Benedetta Rossi. Che ha garbo e bravura da vendere, non ha nulla da invidiare a nessuno». E alla fine, anche la Parodi è finita nel mirino degli odiatori: «Io mi aspettavo che prendessi le difese contro l’offesa fatta alla tua omonima e collega».

hater su benedetta rossi

 

Fin qui, gli attacchi

Ai quali aggiungerei una considerazione: nessuna delle critiche era basata sul contenuto, cioè su quello che Benedetta Rossi fa davvero. Ma solo sul suo aspetto fisico (grande novità…) e sulle sue origini. Razzismo fisico e sociale, dunque. Nulla di nulla sul merito. Ed è questo, forse, quello che più colpisce. E che non si esaurirà forse mai, complici anche i social che alimentano i cosiddetti «leoni da tastiera». Colpisce, poi, quel contadinotta. Che ricorda tanto il «terrone» usato per anni (e anche oggi) per denigrare chi veniva dal Sud. Un insulto retaggio della subcultura anni 70…

 

Che però non è mai scomparsa, purtroppo. D’altronde, già nelle settimane scorse Benedetta Rossi era finita al centro delle polemiche, quando un haters su Twitter l’aveva definita «orrenda, schifosa, cretina». La risposta della food blogger è diventata iconica: «Non mi preoccupi tu ma i 90 like a uno che chiama cretina una donna che non conosce. Non frequento Twitter, dicevano che era un ambiente molto più colto di Facebook. Alla faccia del ca**o, a me sembra un ritrovo di bulli frustrati. Comunque, stacce fratè, il cretino sei tu».

 

benedetta rossi risponde

Poi, rispetto alla critiche ricevute sul sito della Parodi, ha postato una foto con sua zia Giulietta mentre preparano insieme le conserve di pomodoro. E ha risposto agli attacchi: «Sì, è vero, sono una contadinotta. Ogni tanto mi prendono in giro per questo, ma non me ne faccio un problema. In questi ultimi anni sono stata spesso avvicinata da “geni del marketing” che si sono sentiti in dovere di consigliarmi tecniche e strategie di comunicazione piu adeguate ai social, secondo loro, per far evolvere la mia immagine in qualcosa di piu cool.

 

Non ho dato ascolto a nessuno, ad oggi tutti i miei social sono interamente gestiti da me, Marco e pochi e fidati amici. Sin dal primo giorno ho ritenuto che il buon senso, la coerenza, il rispetto delle persone e la buona educazione siano l’unica strategia da seguire. Non so se sto facendo bene, ma guardando il sorriso di Giulietta, lei che è una vera contadina, vedo serenità, soddisfazione, saggezza e un pizzico di ironia. Io vorrei essere così! Ditemi voi se conoscete qualcuno più cool di lei». Direi di no.

hater su benedetta rossi

 

 

fabio caressa benedetta parodibenedetta parodibenedetta parodibenedetta parodi 2benedetta parodi 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”