“IN COLLEGIO SONO STATO BULLIZZATO PERCHE’ OMOSESSUALE: MI FECERO CAMMINARE A PIEDI NUDI NELLA NEVE” - COSTANTINO DELLA GHERARDESCA: “ME NE ANDAI E SUCCESSE UNA COSA BELLISSIMA: TUTTI GLI AMICI DELLA CLASSE SCESERO PER L’APPELLO, CON L’OMBRETTO E IL ROSSETTO IN SEGNO DI SOLIDARIETÀ. HO DETTO IN TV DI ESSERE GAY MA NON MI SONO MAI SENTITO DISCRIMINATO ANCHE SE MI SONO SENTITO NEL LUOGO SBAGLIATO. VEDEVO AMICI DI FAMIGLIA MALATI DI AIDS, SO COSA SUCCEDEVA. SONO UNA PERSONA CHE PARLAVA DI SÉ STESSO SENZA FARSI PROBLEMI MA GLI ALTRI…”

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Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”

 

Ha trovato il suo posto in tv ma Costantino della Gherardesca è un cittadino del mondo, amabile, ironico, pieno di contraddizioni, pigro e al tempo stesso curiosissimo.

È tornato alla guida di Pechino Express […] Costantino, 47 anni, aristocratico innamorato dell’arte e della bellezza, laurea in Filosofia al King’s college di Londra, racconta che è stato un bambino felice, anche se ha imparato a difendersi. […]

 

costantino della gherardesca skymobile@julehering 105 costantino della gherardesca skymobile@julehering 105

[…] «Sono un orso, sto a casa. Vedo poche persone, circondato da vecchi dvd, vecchi supporti video e per la musica. Sa cos’è brutto? Questa mania, partita negli anni 90 e ormai conclamata, che gli adolescenti contengano una qualche verità che noi dobbiamo scoprire. A discapito dei più anziani, che non sono rispettati. Invece a me fanno più tenerezza i vecchi. A Singapore ci sono persone che vanno a casa di chi è avanti con gli anni per insegnargli a comunicare con i nipotini. Dovrebbe essere un processo naturale, al contrario il passato si cancella: c’è la fissa con la gioventù».

costantino della gherardesca @sky20anni costantino della gherardesca @sky20anni

 

[…] «Mia madre era una donna speciale, indipendente, sempre circondata da amici e credo ancora nel suo insegnamento. Mi ha reso felice il mio padrino, il produttore Giorgio Nocella, rendeva gli altri felici. I veri ricchi tendono a essere tirchi — molti dicono: “È per quello che sono ricchi”, temo che sia più complesso — le generosità è bellissima».

 

Suo padre l’ha riconosciuta quando aveva cinque anni, ha preso il suo cognome, Verecondi Scortecci, solo in un secondo momento. L’infanzia in collegio in Svizzera che periodo è stato?

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«Felice. Ero curioso, dai 9 ai 14 anni ho fatto kayak, trekking, ho bei ricordi. Era un collegio internazionale, mi ha aperto la mente. Dopo sono stato due anni nel collegio più autoritario e lì sono successe cose spiacevoli. Mi sono fatto le ossa, ci si ribella anche alla sofferenza».

 

Ha raccontato di essere stato vittima di episodi di omofobia.

COSTANTINO DELLA GHERARDESCA COSTANTINO DELLA GHERARDESCA

«Da parte di certi ragazzi e alcuni dello staff, mai da parte dei professori. Mi rompevano le scatole perché ero omosessuale, mi fecero camminare a piedi nudi nella neve. Me ne andai e successe una cosa bellissima: tutti gli amici della classe scesero per l’appello, con l’ombretto e il rossetto in segno di solidarietà».

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Lei disse in tv da Chiambretti di essere omosessuale: si è mai sentito discriminato?

«No, ma mi sono sentito nel luogo sbagliato. Vedevo amici di famiglia malati di Aids, so cosa succedeva. Sono una persona che parlava di sé stesso senza farsi problemi ma gli altri se li facevano. Mi sono domandato: ho trovato lavoro in questa nazione ma è quella giusta?».

 

A sua madre l’aveva detto a diciotto anni.

«Lei aveva amici gay, l’identità non ce l’hai dalla famiglia, ce l’hai già. La cosa orrenda è osservare quello che sta facendo il vicino. […]». […]

 

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