riccardo fogli

“UN DUETTO CON VIOLA VALENTINO? SOLO SE ME LO CHIEDE IL PAPA. CON I POOH INVECE…” – RICCARDO FOGLI REPLICA ALLA SUA EX: “NON ABBIAMO MAI CANTATO INSIEME. NON SIAMO AL BANO E ROMINA" – LA STORIA CON PATTY PRAVO E L’ADDIO AI POOH: “CON IL SENNO DI POI MI CHIEDO COSA IMPORTASSE A LORO CON CHI ERO FIDANZATO” – SANREMO, L'ISOLA DEI FAMOSI E PUTIN - "LA D’URSO DICE CHE ANDAVO VIA COME IL PANE? PIACEVO…" - VIDEO

 

viola valentino riccardo fogli 8

Alessandra Menzani per “Libero quotidiano”

 

Ci presentiamo, e Riccardo Fogli ha la battuta prontissima: «Alessandra è l' ultima canzone che cantai con i fratelli Pooh. Dava il titolo a un album. Sono molto legato a quel brano». Settantadue anni, affabile e ironico, il cantautore nato a Pontedera è immerso nel lavoro in campagna, ma per Libero fa una pausa. «Mi tolgo i guanti e parliamo», dice al telefono.

 

I famosi guanti anti-contagio?

«No, i guanti per la motosega, me ne sono presa una di due cavalli, una potenza. Ho lavorato col trattore. Tolgo la maglia sudata e ne metto una asciutta. Sono nella casa in Maremma, nella valle che porta al mare».

 

Come ha passato la quarantena?

«Ero con la mia band a fare concerti in Russia, dove sono molto amato. Facevo tradurre dall' interprete: "Questa sera non ci abbracciamo", già sapevo che c' era questa cosa, ma che in Italia avrei trovato quello che ho trovato, mai me lo sarei immaginato».

 

Che giorni erano?

riccardo fogli patty pravo

«Dal 2 marzo al 13 marzo ero in Russia. Decisi, grazie ad Alitalia, di volare su Roma, che era deserta, e invece di andare dalla mia bambina e da mia moglie Karin ho deciso di isolarmi in Maremma. Qui, i primi 52 giorni, vidi solo due cinghiali, una lepre e un fagiano. Dopo ho raggiunto la mia famiglia a Roma e poi mio figlio a Bologna, ora sono di nuovo in Maremma. È venuta a noi italiani una coscienza meravigliosa».

 

I suoi "fratelli" dei Pooh li hai sentiti?

«Beh, con "Facchinettone" sono molto legato, ci sentiamo spesso per non dirci niente, a volte. La sua canzone per Bergamo è un lampo nel cielo, è un genio, e Stefano d' Orazio altrettanto. Mi ha fatto battere il cuore».

 

Lei non hai pensato di scrivere una canzone sul Covid?

«Facchinetti è un uomo ispirato. Diritti, parole, musica, edizione andranno alla causa bergamasca. Io sono un artigiano povero, lui un vero maestro».

 

Quando si potranno riprendere i concerti?

Quanto siete danneggiati voi musicisti per il divieto di assembramento?

riccardo fogli viola valentino 6

«Il ministro Franceschini è entrato finalmente nel dettaglio delle piccole e prudenti aperture che verranno fatte. Chiediamo attenzione, che si studi qualche modo per tornare a cantare e suonare con un pubblico.

 

Non so come, altrimenti sarei ministro. Io posso resistere un anno senza guadagnare una lira, ma i musicisti, il camionista che ci porta in giro, l' elettricista, chi monta il palco, hanno tutti contratti a termine, fanno fatica. È fondamentale che il governo li aiuti, seicento euro servivano due mesi fa, ne servirebbero ogni quindici giorni».

 

Viola Valentino, sua ex moglie, intervistata da Libero, ha fatto un appello: «Vorrei ricantare con Riccardo Fogli, come fanno Al Bano e Romina». Cosa risponde?

«Noi non abbiamo mai cantato insieme. Ho letto quello che Violetta dice. Lei non è la figlia di Tyron Power, come io non sono Al Bano, non ho la sua potenza. Credo che sarà difficile, però se il Papa ci dovesse chiamare, un giorno».

 

Nel '73, dopo Alessandra, quando lasciò i Pooh si narra che la colpa fu la sua storia d' amore con Patty Pravo. Verità o leggenda?

riccardo fogli viola valentino 2

«Quando me ne sono andato, ho sbattuto la porta. Al di là c' erano i miei migliori amici, la mia storia, il mio futuro sereno. Sono andato incontro a mille tempeste. Sono costretto a ricordarmelo: tutti me lo chiedono. Ero innamoratissimo di Patty, dopo aver lasciato Viola. Mi spiace, è la vita. Con il senno di poi mi chiedo cosa importasse ai Pooh con chi ero fidanzato. In quegli anni invece Ma sono cose lontane».

 

Nel 2018 è stato a Sanremo con Roby Facchinetti. Quali emozioni prova pensando all' Ariston?

riccardo fogli viola valentino

«Panico. Sempre. Siamo tanti cantanti e i tempi delle prove a testa, magari, sono dalle 15.15 alle 15.22, capito? Sei in un albergo a 4 km e ci vorranno diciassette minuti, poi le persone ti bloccano. Non è il tuo concerto. Se non sei Tiziano Ferro o Fiorello, se sei un concorrente, sei un soldatino. Grande emozione e responsabilità».

 

Sanremo lo ha pure vinto, con Storie di tutti i giorni.

«Quando sento in giro per il mondo le note iniziali, quel pianoforte, è una grande emozione perché un po' la mia vita è cambiata. La gente ti conosce, ti ama o non ti ama, lavori, vai in giro. Dopo quella data ci sono state un paio di volte in cui pensavo di avere bisogno del Festival. Palpiti, palpiti, e poi ti dicono che hanno scelto altri. Sei ostaggio di quel sì o quel no. Non c' è rosa senza spine, Sanremo è un luogo dove si soffre.

Quello del 2018 fu più di ansia che di gioia».

 

Più o meno dell' Isola dei famosi dello scorso anno? Pentito di averla fatta?

riccardo fogli trentini

«No, è stata un' esperienza fantastica, sono un isolano senza isola. Mi sveglio la mattina presto e mi arrampico sugli alberi, poto, spacco. All' Isola persi sedici chili. Oltre quei trecento granelli di riso, nessuno ci dava da mangiare. Se morivi, qualcuno ti vedeva. Eravamo continuamente ripresi da due equipe, ma nessuno ti parlava. Sono svenuto, caduto come la mela di Newton».

 

E al ritorno ha ripreso i chili?

«Sono rimasto legato al riso per un mese. Poi ho bevuto bibitoni che prendono anche le modelle di Victoria' s Secret: prima di una sfilata, per quindici giorni, non mangiano nulla di solido. Facevo uso di quello e mi sono ripreso».

 

Ha voglia di tornare in Russia?

«Sì. Per loro rappresento il romanticismo. Se Al Bano e Romina sono cento, io 5. Però mi amano, ho un mio modo, ai fratelli russi piace».

riccardo fogli viola valentino

 

Le è mai capitato di incontrare Putin?

«No comment. Ho fatto concerti per tutti i presidenti, ma lui non ha il mio numero».

 

Con i Pooh esiste qualche promessa di ritrovarvi? Su un palco, reale o virtuale?

«È molto complicato. Finché siamo vivi, tutto è possibile».

 

Da giovani, voi Pooh eravate tutti molto belli. Chi aveva più successo con le donne?

riccardo fogli e patty pravo 4

«Io ho sempre pensato che sia la donna che cucca l' uomo. La domanda dunque è: da quante donne ti sei fatto cuccare? Me lo dice spesso anche mia moglie Karin: "Siamo noi che decidiamo se potete o non potete, cosa credi?"»..

Barbara d' Urso un giorno ha detto: «Ricordo Fogli andava via come il pane».

«Davvero? Massì, mi faccia fare la figura di quelle che non ricorda. Comunque sì, piacevo».

stefano bettarini riccardo fogli ph umicinikarin trentini riccardo fogli ph umiciniriccardo fogli e patty pravo 3riccardo fogli umiliato all'isola 8DODI BATTAGLIA RICCARDO FOGLIgiampaolo celli riccardo fogli roby facchinettiriccardo fogli e patty pravo 5riccardo fogli e patty pravo 7riccardo fogli e patty pravo 8riccardo fogli torna in studio all'isola dei famosi 12riccardo fogli torna in studio all'isola dei famosi 11riccardo fogli torna in studio all'isola dei famosi 8tre giorni del cuore riccardo fogli canta e paolo brosio balla – forte dei marmi 5tre giorni del cuore riccardo fogli canta e paolo brosio balla – forte dei marmi 7tre giorni del cuore riccardo fogli canta e paolo brosio balla – forte dei marmi 6

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...