john coltrane

“ALLA FINE DELL’ASCOLTO LA CERTEZZA È CHE LA DIVINITÀ A CUI  È RIVOLTO È SOPRATTUTTO LA GRANDE MUSICA” – MARCO MOLENDINI E LA VERSIONE PERDUTA DI “A LOVE SUPREME” DI JOHN COLTRANE, SUONATA IN UN CLUB DI SEATTLE NEL 1965: “È LA VOCE DI UN’AMERICA CHE SI AGITA, DOVE È IMPOSSIBILE IMMAGINARE CHE NON CI SIANO GLI ECHI DELLA MARCIA SELMA-MONTGOMERY, COMPRESO IL PESTAGGIO DEL BLOODY SUNDAY E COMPRESA L’UCCISIONE DI MALCOLM X” – “L’INTERO CONCERTO È DISPONIBILE SU DISCO MA LA VERA PERLA È QUANTO RESTA DEL FILM DI QUELLA PERFORMANCE…” - VIDEO

 

marco molendini foto di bacco

 

Marco Molendini per Dagospia

 

Ho amato in modo supremo A Love supreme di John Coltrane.

 

Ricordo quando uscì: in Italia arrivò con un certo ritardo (non erano i tempi delle pubblicazioni discografiche globali e tanto meno dello streaming) e andai a comprarlo in quel paradiso della musica che era Consorti a viale Giulio Cesare.

john coltrane a love supreme

 

L’ho ascoltato, consumato, ho imparato a memoria tutti i temi e gli assoli (per quanto possibile), contemplato con affetto quella splendida foto di copertina in bianco e nero.

 

Mi è rimasto incollato addosso, con il rammarico di non essere riuscito mai a provare l’emozione di ascoltare dal vivo quel capolavoro dell’anima.

 

Coltrane lo ha suonato poche volte in pubblico, travolto dall’ultimo, passionale e caotico brandello della sua storia guidato da un sentimento di urgenza, come se avvertisse che la vita stava scappando via.

 

Due sono le testimonianze, entrambe del 1965, a breve distanza dalla pubblicazione del disco in America, avvenuta a gennaio: la prima registrata al festival di Juan Les Pins nel mese di luglio, l’altra in un club di Seattle a ottobre.

john coltrane live in seattle 1965

 

Proprio questa seconda, di cui non si conosceva l’esistenza, è sbucata ora, un lost album (battezzato “A Love Supreme: live in Seattle”) come ci siamo abituati a chiamare le pubblicazioni di incisioni inedite, ed è una sorprendente versione che dilata, confonde, smonta quella ufficiale in studio (incisa a dicembre e uscita a febbraio).

 

john coltrane

Coltrane, a Seattle, è  reduce dalla più radicale delle sue opere, Ascension, immersione nella libertà espressiva totale. L’influenza di quell’esperienza, una seduta di una sola giornata, si fa sentire in modo tangibile nella prova live.

 

L’equilibrio del suo quartetto classico viene smantellato con l’aggiunta di altre voci e si proietta in un nuovo nebuloso futuro, ospite di un locale di soli 275 posti, il Penthouse (impensabile misura per la fama di Trane e  i criteri di oggi ) dove il musicista Joe Brazil provvede a certificare l’evoluzione registrando il concerto  e conservandone gelosamente la copia.

 

Per la verità, di quello stesso ingaggio durato una settimana, era già stato pubblicato un live  postumo nel ‘71, Live in Seattle, ma con un altro repertorio. Quella sera, un sabato, Coltrane decide invece di dedicarla a A Love Supreme, che già cominciava a godere di un certo favore di pubblico (ad oggi si calcola che abbia venduto 4 milioni di copie, per un disco di jazz un risultato stupefacente).

john coltrane 2

 

Ma ha voglia di fare qualcosa di diverso e al suo quartetto con McCoy Tyner, Jimmy Garrison e Elvin Jones aggiunge un secondo bassista, Donald Garrett,  un altosassofonista, Carlos Ward, e soprattutto un secondo sassofonista tenore, l’allora ventiquattrenne Pharoah Sanders: quello che è destinato a diventare il suo più stretto collaboratore negli ultimi due anni di vita, quasi un alter ego, aveva partecipato alla session di Ascension e, quattro giorni dopo, era andato a salutarlo al Jazz workshop di San Francisco. Coltrane lo aveva invitato a unirsi alla band e, finito il concerto, lo aveva assunto, assieme a Garrett, per il successivo ingaggio a Seattle.

 

LA MARCIA DI SELMA

I tre innesti producono una dilatazione della versione in studio di Love supreme (già  in quell’occasione c’era stato un tentativo di allargare l’organico con il sax di Archie Shepp e il contrabbasso di Art Davis, una versione poi bocciata a favore di quella ufficiale più solida e concentrata).

John Coltrane

 

La forza conturbante della musica suprema esplode.  Un’energia torrenziale trasforma quella orazione in un grido a tratti feroce, la serenità lascia il posto al dramma, è la voce di un’America che si agita, dove è impossibile immaginare che non ci siano gli echi della marcia Selma-Montgomery, compreso il pestaggio del Bloody sunday e compresa l’uccisione di Malcolm X. In Acnowledgement il sax del leader esplora tutte le possibili gamme espressive, mentre Sanders lo sfida sul terreno dell’impossibile.

L ASSASSINIO DI MALCOLM X

 

Nel terzo movimento McCoy riporta a terra la musica con uno splendido solo in cui la sua mano sinistra andando avanti finisce per bastonare la tastiera. Un estenuante solo di basso, 11 minuti, apre la strada al finale ipnotico con Psalm, dove il sax tenore del leader si placa e invoca la strada della spiritualità mentre Elvin fa tuonare i suoi tamburi.

 

Un potentissimo set di 75 minuti (contro i 32 dell’edizione su disco) molto diverso anche dalla edizione offerta qualche mese prima, a luglio, al festival di Juan les pins, affidata al solo quartetto.

 

john coltrane live in seattle 1965 4

L’intero concerto, 48 minuti, è disponibile su disco (in varie edizioni pubblicate fin dal 1994), ma la vera perla è quanto resta del film di quella performance, solo 12 minuti  disponibili anche su you tube (https://youtu.be/lWuhPVb175Y ) e scampati miracolosamente dalla decisione di cancellare tutto presa dalla tv francese dopo la messa in onda.

 

john coltrane live in seattle 1965 2

L’avvio è spettacolare con le quattro note del primo movimento, Acknowledgement, quelle su cui nel disco alla fine si alza il canto A Love Supreme: sono un richiamo potente e ipnotico, si potrebbero ascoltare all’infinito quelle quattro note con l’ingresso maestoso del sax tenore del leader, mentre i suoi uomini imbustati nei loro smoking appaiono consapevoli  che quello a cui stanno prendendo parte più che un concerto è una missione.

 

john coltrane 3

L’intento religioso è esplicito in Coltrane, ma alla fine dell’ascolto la certezza è che la divinità a cui il Love Supreme è rivolto è soprattutto la grande musica.

 

Post scriptum: il giorno dopo il concerto al Penthouse Coltrane si trasferisce in studio a Washington, ci sono tutti i musicisti di Seattle più Joe Brazil per dare vita alla session più lisergica della sua vita (in quel periodo aveva cominciato a provare gli effetti dell’Lsd). Dopo aver ascoltato il nastro di quella prova disse al suo produttore discografico Bob Thiele che non avrebbe mai dovuto pubblicarli. Sette mesi dopo la sua morte la registrazione faceva il giro del mondo con il titolo OM.

John ColtraneJohn ColtraneJohn Coltranejohn coltrane live in seattle 1965 1

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…