fazio bartoletti

“UNA FINE INGLORIOSA E OFFENSIVA”, MARINO BARTOLETTI AL VELENO SULLA CHIUSURA DI "QUELLI CHE…" - GUGLIELMI CI DISSE: SECONDO ME QUESTO FAZIO NON BUCA IL VIDEO - DISPIACE PER UN GRANDE TALENTO COME PANTANI, L'UNICO CHE AVREBBE MERITATO DI FAR PARTE DELLA NOSTRA SQUADRA. LO AVESSIMO AVUTO ALLORA AVREBBE COSTITUITO IL TANDEM IDEALE CON TEOCOLI. TEO IL MEGLIO DI SÉ LO HA DATO A "QUELLI CHE... IL CALCIO" - VIDEO

Massimiliano Castellani per “Avvenire”

 

bartoletti fazio

«Quelli che tengono al Milan, oh yes! Quelli che non tengono il vino, oh yes! Quelli che non ci risultano, oh yes! Quelli che credono che Gesù Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!...», cantavano Beppe Viola e Enzo Jannacci dentro a qualche notte di scighera in un trani della Milano metà anni '70. Viola (morto a 43 anni nel 1982) non ha fatto in tempo a vedere quella canzone, Quelli che..., materializzarsi in titolo e filosofia della trasmissione di culto, Quelli che... il calcio.

 

Programma in onda, ininterrottamente, ogni domenica calcistica su Rai 3 (poi dal '99 su Rai 2), dal 26 settembre 1993 fino allo scorso giovedì 2 dicembre. I titoli di coda, definitivi, sono scesi sulle teste dei conduttori Luca e Paolo e Mia Ceran che in coro hanno salutato mestamente: «Ringraziamo il nostro pubblico, ringraziamo le maestranze e la produzione Rai, la nostra band, tutti i professionisti che con il loro lavoro hanno reso possibile andare in onda».

 

quelli che

Finisce qui, la pagina che li accomuna, solo per l'egida sotto cui hanno lavorato, quella che il suo ideatore, Marino Bartoletti definisce «una trasmissione magica, un'alchimia irripetibile». Per comprendere bisogna tornare all'estate del '93 quando, il "musicologo" Bartoletti docet, il tormentone più gettonato nei juke-box delle spiagge della sua Romagna era What is love - cantato dalla "voce di Trinidad" Haddaway - e in hit-parade dominava l'album Gli spari sopra di Vasco Rossi, assurto a nuovo padrone degli stadi appena svuotati dai tifosi del calcio in vacanza.

 

BARTOLETTI QUELLI CHE

Fu allora che Bartoletti riuscì a convincere il direttore della Rai 3 più sperimentale e creativa di sempre, Angelo Guglielmi, a credere nel «progetto: una trasmissione in cui il mio grande sogno di bambino che lavorava di fantasia, ammaliato dalle radiocronache, trasportasse in tv Tutto il calcio minuto per minuto, abbinato a un talk-show brillante con comici del calibro di Teo Teocoli e Anna Marchesini».

 

Guglielmi, come sempre illuminato e ricettivo al prodotto originale e di qualità, diede il placet, ma c'era un nodo ancora da sciogliere: la scelta del conduttore giusto. Bartoletti e il capostruttura Rai, Bruno Voglino, puntavano ad occhi chiusi sul giovane, anche se ancora acerbo, Fabio Fazio, classe 1964. «Guglielmi ci disse - continua Bartoletti - ve ne assumete tutta tutta la responsabilità, perché secondo me questo Fazio non buca il video». Ricorda bene queste perplessità un'altra grande anima del primo Quelli che... il calcio, il "signor Moviola" Carlo Sassi.

quelli che 2

 

«A dire la verità, venendo dalla Domenica Sportiva ero perplesso anche riguardo la mia presenza a una trasmissione così innovativa come quella che aveva in mente Marino, il quale mi convinse dicendomi: "Carlo, la faccio solo se ci sei tu".

 

Quanto a Fazio, fino ad allora si era fatto conoscere come imitatore e conduttore di programmi per ragazzi( Jeans, in onda su Rai 3, nel 1986), ma tenere il timone di un programma pomeridiano domenicale, con in più la sacralità del campionato di calcio da rispettare, data l'età e l'esperienza, sembrava un grosso azzardo. Invece... Alla terza puntata andai da Fabio e gli dissi: mi scuso, perché non credevo fossi così bravo. Se la trasmissione sta andando alla grande è soprattutto merito tuo».

 

BROSIO FAZIO QUELLI CHE IL CALCIO

Merito di Fazio e anche di quella «alchimia» bartolettiana che inventò il maxischermo su cui venivano proiettati, in diretta, i volti dei grandi radiocronisti di Tutto il calcio mi- nuto per minuto, Ameri, Ciotti, Gentili, Cucchi... E a questi si aggiungevano in studio personaggi noti dello spettacolo d'arte varia, ripescaggi vintage, come il conduttore Luciano Rispoli o l'olandese volante, il paroliere Peter Van Wood, calato nel ruolo di «astrologo», con tanto di sodalizio scaramantico interno: l'Atletico Van Goof, club ancora attivo nel paese di Castenaso (Bologna).

 

Marino Bartoletti

E ancora, l'esilarante tifoso extracomunitario, il "faziosissimo" juventino «colto», sottolinea Bartoletti, come il gambiano Idris, al quale faceva da contraltare lo «statistico, tassonomico e non nozionistico» interista Giuseppe Maria Buscemi, «che diceva di mangiare tutta la settimana pane e Gazzetta dello Sport, dice divertito Carlo Sassi. «Il successo del programma oltre ai contenuti leggeri e divertenti, era dato dalla novità di una "madre tifosa", come suor Paola, sfegatata della Lazio o la ricerca settimanale di un personaggio dal cognome particolare su cui costruire la puntata: tipo il signor Muratore o la coppia di coniugi Lampa Dario e Lampa Dina - va di amarcord Bartoletti - . Andando a caccia del cognome Sano reclutammo il designer giapponese Takahide Sano: era digiuno di calcio, eppure diventò uno dei più amati dal pubblico di Quelli che... ».

 

Quelle prime otto stagioni (fino al 2001) targate Fazio-Bartoletti, furono un trionfo di ascolti (57,7% di share, punte massime da 7,6 milioni di telespettatori) e il «format generò di fatto due edizioni del Festival di Sanremo condotte da Fabio che portò all'Ariston parte della banda di Quelli che... il calcio ». Figlio di quel format è stato anche un altro programma, progenitore di altri cento, come Anima mia (1997) ideato e condotto da Fazio e Claudio Baglioni. Ma tornando alla creatura primigenia, Quelli che... il calcio si reggeva ancora tutto sulle partite domenicali della Serie A.

ubaldo pantani nei panni di dago a quelli che dopo il tg 4

 

«Nonostante l'arrivo della pay-tv, con annessi anticipo e posticipo, noi avevamo un menù di 6-7 incontri pomeridiani in contemporanea e il pubblico da casa rimaneva incollato al video, colpita dallo spettacolo e dai collegamenti più stralunati».

 

Come quelli dell'elegantissimo Everardo Dalla Noce che, da inviato da Piazza Affari era passato alla tribuna stampa degli stadi di Serie A, da dove puntualmente chiedeva notizie sulla sua Spal, in quel momento mestamente in C. All'epoca, l'imitatore e trasformista Ubaldo Pantani era ancora un studente universitario e sognava «di essere invitato a Quelli che..., solo come tifoso della Spal o del Pisa, città in cui vivo».

 

ubaldo pantani massimo cacciari

Pantani è stato fino all'ultima puntata di Quelli che... il calcio edizione 2021-2022, il capitano di lungo corso della trasmissione. Ben 12 anni di onorata militanza, oltre 350 puntate, in cui ha presentato 30 personaggi, dall'indimenticabile Lapo Elkann fino all'Antonio Conte triste e solitario ultimo mister campione d'Italia con l'Inter. «Il format non aveva più nulla in comune con quello originario e va precisato che Quelli che... il calcio non ha chiuso il 2 dicembre, ma a maggio, al termine della passata stagione - dice Pantani - . Le colpe? L'ho già detto, quando si gioca in una squadra e si perde, le responsabilità vanno ripartite in parti uguali. Restando nel "calciolinguaggio", comunque ora sono sul mercato e spero di rientrare già in quello di riparazione, a gennaio».

QUELLI CHE

 

La barca ormai è affondata e quindi si salvi chi può. «Forse quella barca, rimasta da tempo senza il calcio (la Rai ha perso da un pezzo i diritti del campionato, ndr) ha resistito fin troppo... Tutte le edizioni successive alla nostra hanno vissuto di rendita, annacquando contenuti già visti e sentiti e cancellando definitivamente, verso i vent' anni di messa in onda, quella raffinata leggerezza che era la nostra cifra riconoscibile - continua Bartoletti - .

 

Dispiace per un grande talento come Pantani, l'unico che avrebbe meritato di far parte della nostra squadra. Le sue imitazioni sono splendide: Ubaldo lo avessimo avuto allora avrebbe costituito il tandem ideale con Teocoli. Teo il meglio di sé lo ha dato a "Quelli che... il calcio": andatevi a rivedere quell'unicum del suo Enrico Cuccia "birichino" che percorre via dei Filodrammatici fino in piazza della Scala, sale sul tram e viaggia senza pagare il biglietto... ».

CACCAMO-TEOCOLI QUELLI CHE

 

Lo storico programma invece paga dazio al banco del consenso popolare, e la mannaia dell'Auditel non poteva che depennarlo dal palinsesto dopo gli ultimi ascolti: sotto il mezzo milione di telespettatori (il 2,3% di share).

 

teocoli fazio quelli che il calcio

Una miseria per una prima serata. Ma su questo Carlo Sassi dissente: «La Rai doveva avere il coraggio di fargli terminare la stagione. L'errore più grave è stato non mantenere la trasmissione alla domenica e traslocarla al lunedì e infine al giovedì...». L'ultima parola, dopo quella fine sancita dalla Rai, spetta al "papà" di Quelli che... il calcio, al quale chiediamo: ha sentito Fabio Fazio? «Sì ma non per parlare della chiusura della trasmissione. Ma io e Fabio la pensiamo allo stesso modo: non aver visto una "tua creatura" festeggiare i trent' anni dispiace, soprattutto per la fine ingloriosa e direi offensiva che non gli è stata risparmiata».

QUELLI CHEquelli che il calcioQUELLI CHE IL CALCIO

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?