ciro grillo roberta petrelluzzi

“GRILLO JR PROCESSATELO VOI” – PARLA LA CONDUTTRICE DI "UN GIORNO IN PRETURA" ROBERTA PETRELLUZZI: "IN 33 ANNI HO VISTO DI TUTTO, MA IL CASO DEL PRESUNTO STUPRO CHE COINVOLGE IL FIGLIO DI GRILLO E ‘DIVENTATO TROPPO MEDIATICO. NON MI INTERESSA FAR PARTE DI QUESTA ARENA. TRA L'ALTRO SE, COME SI DICE, CIRCOLANO I VIDEO DELLA SERATA (DOVE LE RAGAZZE NON SI STAVANO CERTO SMALTANDO LE UNGHIE), ECCO QUELLO SÌ CHE È DA GALERA! È UNA COSA INDEGNA DI UN PAESE"

Francesca D’Angelo per Libero Quotidiano

 

roberta petrelluzzi

Un giorno in pretura, ma soprattutto 33 anni in tv, con un programma che dal 1988 continua a macinare alti ascolti. Così si potrebbe riassumere il cv di Roberta Petrelluzzi, la Signora della cronaca nera più amata. Dall' 8 maggio torna su Rai3 con una nuova edizione: tra i primi casi, Cutolo e il processo Napoli bene.

 

Roberta Petrelluzzi torna dall' 8 maggio su Rai3 con "Un giorno in pretura" Le viene mai da sorridere ripensando al polverone di critiche sollevato, nel 1988, da Un giorno in pretura?

«In realtà ancora adesso non piacciamo a tutti. Lo rispetto, ognuno ha le proprie idee, anche se onestamente non ho mai capito le ragioni delle critiche. Passi Aldo Grasso, al quale non piace mai nulla...».

 

All' epoca Umberto Eco disse addirittura: «Questo tipo di gogna vale un ergastolo».

«Qui nessuno vuole mettere alla gogna nessuno. Nutro un grande rispetto per i criminali: sono persone umane, come me e te. Non vengono mica da Marte. Non si tratta di condannare qualcuno ma di prendere atto che, nel mondo, esistono persone così. Non giudichiamo, ma rappresentiamo la realtà. Inoltre, mi creda, chi è forcaiolo lo è al di là di Un giorno in pretura. Anzi...».

 

CIRO GRILLO

Lunga vita al garantismo?

«Certo, anche se in Italia esiste a fasi alterne. Dipende se la persona coinvolta è un nostro amico o nemico (ride, ndr)».

 

Cosa pensa della proposta di ripristinare la pena di morte?

«Come può immaginare, sono contrarissima. Come sono contraria al 41-bis in eterno: è un fallimento dello Stato che, non essendo in grado di proteggersi, ricorre a questa soluzione che è peggio della morte».

 

Lei ha assistito a tantissimi processi. Mi dica: la giustizia è davvero uguale per tutti?

«Sì, perché alla fine il ricco sbaglia tanto quanto il povero.

Più che la giustizia, il vero tema sono le procure e i PM: è a questo livello che le indagini possono essere pilotate».

roberta petrelluzzi

 

Negli anni 90 avete raccontato Tangentopoli: cosa ricorda di quell' epoca?

«È stata una fiammata talmente forte che forse ci ha bruciato un po' tutti. Le aspettative di cambiamento erano troppo alte, sognavamo chissà quale rinnovamento invece la politica continua ad avere le stesse inadeguatezze del passato.

Prendiamo per esempio la situazione attuale: dovremmo dare vita a un Piano di rinascita di un intero Paese, e siamo qui a discutere se chiudere alle ore 22 o alle ore 23».

 

Recentemente vi siete anche occupati di Berlusconi...

FRANCESCO CORSIGLIA

«...ma magari! Con nostro massimo dispiacere, non siamo mai riusciti a seguire tutto il processo a Berlusconi ma solo il caso Tarantini, che lo lambiva. Però ci siamo divertiti: quel caso era una farsa boccaccesca, molto godereccia, dove non c' era la tragedia».

 

Le piacerebbe seguire il processo al figlio di Grillo, qualora ci fosse?

«No, grazie: è diventato un caso troppo mediatico, un agone con tanto di schieramenti.

Non mi interessa far parte di questa arena. Tra l' altro se, come si dice, circolano i video della serata (dove le ragazze non si stavano certo smaltando le unghie), ecco quello sì che è da galera! È una cosa indegna di un Paese civile».

 

ciro grillo

Lei, la Leosini e la Sciarelli avete lo stesso approccio distaccato: è l' unico modo per fare cronaca nera senza scadere nel sensazionalismo?

«Sì. Io poi sono così di natura: mi piace sempre pensare che le cose siano diverse da come vogliono far credere».

ciro grillo intercettato da non e' l'arena

 

È una negazionista?

«Ma quando mai! Mi sono persino vaccinata con AstraZeneca. Semplicemente, sono per farmi sempre un' opinione personale, informandomi e approfondendo. Non mi piace "appecorarmi ai gruppi" anche perché quando ci sono le tifoserie non si cerca la verità, si ragiona per preconcetti».

 

Se dovesse mettere a processo la pandemia, sul banco degli imputati vedremmo il governo o i virologi?

CIRO GRILLO

«Bella domanda. Forse nessuno. Il governo ha fatto quello che poteva e sfido chiunque, nelle stesse condizioni, a commettere meno errori. Quanto ai virologi, è gente che viveva chiusa in laboratorio: è normale che l' esposizione abbia dato loro un po' alla testa. Ma, suvvia, è un peccato veniale...».

roberta petrelluzzi negli anni '90ciro grillo 9roberta petrelluzzi 1roberta petrelluzzi

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