orsini

“IO IN POLITICA? FORSE TRA DIECI ANNI. PUTIN? FIDATEVI HA GIA' VINTO" – DA TRAVAGLIO A DIBBA, DALL’EX SINDACO DI ROMA ALEMANNO A CASTELLITTO, ORSINI (IN SMOKING) A TEATRO FA SOLD OUT – “HO RINUNCIATO A 70MILA EURO DI OSPITATE IN TV, CIRCA 3-4 MILA EURO AL GIORNO” – E POI OSPITE A CARTABIANCA TUONA: "LE DICHIARAZIONI DI STOLTENBERG? SE LA VICENDA SULLO STOP ALLA TRATTATIVA PER LA CRIMEA FOSSE VERA SAREBBE DI UNA GRAVITA’ INAUDITA – CONTE E MACRON ILLUMINATI" – MA SVICOLA DAVANTI ALL’OBIEZIONE DI BIANCA BERLINGUER: “COME SI COSTRINGE PUTIN ALLA PACE?” – VIDEO

https://video.corriere.it/cronaca/orsini-smoking-fa-sold-out-teatro-travaglio-di-battista-ecco-chi-c-era/ceda307a-d0bf-11ec-ae98-deceb48b9302

 

 

 

Nino Luca per video.corriere.it

 

orsini

«Mi piace da morire», confessa una signora dalla chioma bionda arrivata nel primo pomeriggio al Teatro Sala Umberto di Roma per cercare un biglietto per assistere ad «Ucraina, tutto quello che non ci dicono». «Sono una putiniana, nata a Belgrado», ride mentre va via senza essere riuscita ad ottenere il sospirato biglietto. Tutti i 450 posti in vendita a 25 euro si sono volatilizzati in un paio di settimane. Alessandro Orsini, professore della Luiss alle 21 in punto sale sul palco e per 50 minuti racconta la sua verità sulla guerra in Ucraina stavolta senza battibecchi e interruzioni pubblicitarie. L’ex 5 stelle Alessandro Di Battista, il suo nuovo direttore Marco Travaglio del «Fatto Quotidiano», l'ex sindaco Alemanno, l'attore Sergio Castellitto con il figlio, erano, tra gli altri, in platea ad ascoltarlo.

 

orsini

Prima Orsini, elegantissimo in smoking, davanti al teatro, a pochi passi dalla sede del Pd, ha risposto al fuoco di domande dei giornalisti, ripetendo fino alla noia che non si candiderà mai. O meglio: almeno per i prossimi dieci anni perché la carriera politica e quella di studioso sono incompatibili. E lui allo studio non rinuncerà mai. Poi svela d'esser salito sul palco solo per fare delle lezioni senza essere interrotto e non per il vile denaro, come lo accusano i suoi detrattori. «Ho rinunciato a 70mila euro di ospitate in tv, circa 3-4 mila euro al giorno. E a Cartabianca ci vado gratis», ha affermato all'uscita. Applausi in sala e bis anche fuori dal teatro prima di fuggire in taxi con la moglie. «Replicherò? Livorno, Firenze, Ascoli... Adesso inizio un tour universitario».

 

ORSINI

Da il tempo.it

 

Macron e Conte illuminati. Le dichiarazioni di Stoltenberg? Se vere, di una gravità inaudita. Ho un sospetto”. Ma elude e non risponde a un’insistente obiezione di Bianca Berlinguer: “Come si costringe Putin alla pace?”. Alessandro Orsini, professore di sociologia del terrorismo internazionale, in collegamento con Cartabianca, il talk di Rai3, martedì 10 maggio, ha dato una chiave di lettura diversa da quella di altri esperti geopolitici sul discorso del presidente della Federazione russa durante la grande parata militare per la Vittoria sul nazifascismo.

orsini bianca berlinguer

 

 “No, non penso fosse un discorso sulla difensiva. Putin non ha interesse che tutto l’Occidente di radicalizzi contro di lui, sarebbe stato un danno per la Russia utilizzare parole di minacce, morte e distruzione perché avrebbe dato ragione alla Nato – ha detto Orsini -. Quello di Putin mi è parso il tipico discorso di un capo di Stato in un momento del genere. Era rivolto più all'Occidente che al suo popolo. Aveva interesse a mostrare il volto moderato, quello che noi non descriviamo. Parlare di una distruzione dell’Europa, sarebbe stato un gravissimo errore, è stato accorto e non lo ha commesso”.

 

Sull’andamento della guerra in Ucraina, il professor Orsini si è mostrato cauto, mentre sul giallo delle dichiarazioni del presidente ucraino Zelensky in merito a una trattativa sulla Crimea - stoppata dalla Nato per bocca del suo segretario Jens Stoltenberg  - ha proposto una ricostruzione puntellata di dietrologia.

 

orsini

Partendo dalla considerazione che siamo in piena disinformazione, il sociologo ha rivelato che, nonostante le sue fonti, è nell’impossibilità di capire cosa sia effettivamente successo e ha aggiunto: “Se la vicenda fosse vera, sarebbe un fatto gravissimo. Potrebbe anche essere accaduto, e sottolineo il condizionale, che veramente ci sia stata l’apertura di Zelensky, che Stoltenberg abbia fatto un passo gravissimo di chiudere mostrando il volto peggiore della Nato perché significa che vuole la guerra a tutti i costi e non vuole trattare. E poi c’è stata un’operazione ad alto livello per creare una grande confusione così da non far più capire  la verità. Se le cose fossero andate così sarebbe di una gravità inaudita: Stoltenberg sta giocando con la vita di centinaia di milioni di europei”.

 

ALESSANDRO ORSINI 1

Alla domanda di Bianca Berlinguer sull’assenza di negoziati e sul ruolo dell’Europa, Alessandro Orsini si è sperticato in lodi per il presidente francese: “Trovo importantissime le parole di Macron, ha detto ‘se e quando ci sarà una pace con la Russia, non dovremmo umiliare la Russia’. Sono parole molto importanti che per certi versi, con un’espressione forse impropria, ma forte, potrei definire antiamericane. E’ un messaggio a Putin: non aspettarti che noi ci comporteremo come gli Stati Uniti, non aspettarti un’Europa che ti umili. Vogliamo un’Europa che dialoghi con la Russia senza muri. Quando parla Macron mi sento rincuorato”.

 

ALESSANDRO ORSINI 2

Lo studioso ha sbandierato il suo patriottismo/pacifismo/europeismo: “In Europa, ripongo le mie speranze in Macron , in Italia in Giuseppe Conte. E se domani Enrico Letta dicesse cose simili, metterei manifesti di ringraziamento dappertutto, lo ringrazierei dalla mattina alla sera. A me sta a cuore solo la pace. In questo momento gli uomini più illuminati che abbiamo sono Macron e Conte”.

ALESSANDRO ORSINI 4ALESSANDRO ORSINIALESSANDRO ORSINIALESSANDRO ORSINI 3

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…