liu yifei

“IO STO CON LA POLIZIA DI HONG KONG” - L’ATTRICE LIU YIFEI, AMERICANA DI ORIGINI CINESI, SI È SCHIERATA CON LE FORZE DELL'ORDINE E CONTRO I MANIFESTANTI - IMBARAZZO ALLA DISNEY: LA STAR E’ LA PROTAGONISTA DEL REMAKE DI “MULAN”, IL KOLOSSAL COSTATO 350 MILIONI DI DOLLARI - E SUI SOCIAL E’ PARTITA LA RIVOLTA CHE HA INVITATO AL BOICOTTAGGIO DEL FILM IN USCITA A MARZO…

Raffaella Scuderi per “la Repubblica”

 

LIU YIFEI

La leggendaria eroina cinese che ha sfidato secoli di tradizioni per correre in aiuto della sua nazione in balìa dell' invasione degli Unni, è scesa in campo a sostegno della polizia cinese e di quella di Hong Kong, scatenando la rabbia social. Liu Yifei, cittadina 31enne americana di origini cinesi, protagonista del remake del cartone animato Mulan in uscita nel 2020, ha deciso, a sette mesi dall' uscita del milionario film della Disney, di prendere posizione sulle proteste contro Pechino in corso da inizio giugno a Hong Kong.

 

la polizia usa gas urticante contro i manifestanti a hong kong

Liu ha scritto su Weibo, piattaforma social cinese: «Io sostengo la polizia di Hong Kong. Ora potete pure colpirmi ». Audace affermazione che però non è farina del suo sacco.

Ha solo copiato un messaggio del Quotidiano del popolo, voce ufficiale di Pechino, che citava le parole di un giornalista cinese che sostiene di essere stato aggredito dai manifestanti all' aeroporto. Sono sue invece le parole, in inglese: «Che vergogna per Hong Kong».

 

La "fatina", così è stata soprannominata nel suo ambiente per i modi gentili e riservati, ha postato i suoi commenti in un momento in cui i rapporti tra l' ex isola britannica e la Cina corrono sul filo del rasoio. La polizia di Hong Kong è stata accusata dai manifestanti, dall'Onu e dalle associazioni dei diritti umani, di avere usato una violenza eccessiva.

 

LIU YIFEI

Yifei ha scatenato la rivolta social dando il via all' hashtag, #BoycottMulan, per invitare al boicottaggio del film in uscita a marzo, diffuso su tutte le piattaforme che in Cina sono oscurate. «Facile prendersela con chi sta combattendo per la propria libertà dai comodi e democratici spazi americani », ha scritto un utente su Twitter. E ancora: «Proprio tu, che interpreti un' icona della ribellione per la libertà, prendi una posizione così meschina a fianco delle azioni brutali della polizia».

proteste all'aeroporto di hong kong 2

 

Liu sognava di fare l'attrice sin da piccola. A 8 anni è iniziata la sua ascesa. Prima come modella, poi come cantante, e infine sul grande schermo. L' America l' ha aiutata e adottata. Nel 1998 vola a New York e ottiene la cittadinanza, con la Cina nel cuore. L'interpretazione di Mulan è il coronamento del suo sogno. Il remake del cartone animato è costato 350 milioni di dollari, secondo solo ad Avengers: Endgame.

 

la polizia manganella i manifestanti di hong kong

Questa versione però non ha nulla a che vedere con Mulan 1998: non c' è più il draghetto Mushu, al suo posto, una fenice, è stata eliminata la colonna sonora candidata all' Oscar, e l' antagonista non è più un uomo ma una potente strega cinese interpretata dall' attrice Gong Li. Sembrerebbe che la Disney sia scesa a patti con chi comanda sul mercato dei botteghini, e cioè la Cina, secondo mercato al mondo. Il film, firmato Nicky Caro, si avvicina molto ai gusti di Pechino. La Disney, contattata per commentare le polemiche scatenate dalle dichiarazioni della "fatina", non ha risposto.

proteste all'aeroporto di hong kongpolizia usa gas urticanti a hong kongmanifestanti feriti a hong kongmanifestanti feriti a hong kong 1la polizia contro i manifestanti a hong kong 1manifestanti feriti a hong kong 3manifestanti feriti a hong kong 2la polizia contro i manifestanti a hong kong

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?