al pacino

“MI DICEVANO ‘TU SARAI IL PROSSIMO MARLON BRANDO’, MA IO NON AVEVO IDEA DI CHI FOSSE" - AL PACINO CONFESSIONS: "DOPO LA MORTE DI MIA MADRE ERO SOLO E SENZA TETTO E HO FINITO PER DORMIRE IN TEATRO. MI BASTAVA UNA BIRRA..." - "DE NIRO? È COME UN FRATELLO, HO RECITATO IN 'THE IRISHMAN' PER MERITO SUO. LO INCONTRAI PER STRADA QUANDO AVEVAMO 20 ANNI. ALL'EPOCA LA MIA MERAVIGLIOSA COMPAGNA…” – VIDEO

 

Silvio Bizio per “la Repubblica”

 

al pacino de niro

«Ho recitato in The Irishman per merito di Robert De Niro. Per me è come un fratello, mi fido di lui». Al Pacino, 79 anni, è uno che ha sempre selezionato con cura i film in cui recitare. E la sua interpretazione in The Irishman è considerata una delle migliori della sua eccezionale carriera, culminata con il premio Oscar conquistato nel nel 1992 con Profumo di donna.

 

Nato nel Bronx da una famiglia di origine siciliana nell' aprile del 1940, è uno degli attori più influenti e studiati della sua generazione. Da anni alterna la sua passione per Shakespeare e il teatro a film che non ha mai scelto per l' aspetto commerciale. Di recente ha anche sperimentato la televisione, girando per Amazon una serie di 10 episodi intitolata The Hunt . Lo abbiamo incontrato al Four Seasons Hotel di Beverly Hills, dove arriva con passo svelto, i capelli lunghi tinti di scuro legati con un codino; si alza, cammina, gesticola.E parla veloce, racconta, senza interrompersi.

 

Lei e De Niro vi conoscete da una vita. Come è nata la vostra amicizia?

al pacino de niro

«L' ho incontrato quando avevamo vent' anni. Un giorno me lo sono trovato di fronte, sulla 14esima Strada. All' epoca la mia meravigliosa compagna, Jill Clayburgh, che purtroppo non c' è più, conosceva Robert dai tempi della scuola di recitazione, e avevano lavorato insieme in film con Brian de Palma. Quel giorno lo incrociamo per strada e lei me lo ha presentato: non lo dimenticherò mai. Ho anche chiesto a Jill, chi è questo tipo? Sentivo che aveva qualcosa di speciale. E lei mi ha detto, "è un grande attore, ho lavorato con lui".

 

Poi siamo saliti alla ribalta più o meno nello stesso periodo, nei primi anni Settanta: io facevo teatro, lui molto cinema. Le nostre carriere hanno cominciato a prendere percorsi paralleli, ed eravamo spesso paragonati uno all' altro, anche se eravamo molto diversi. Ogni tanto riflettevamo insieme su quello che significava diventare famosi: non era come adesso, per noi era un universo sconosciuto».

al pacino e robert de niro sul set di the irishman

 

Come è nata la sua passione per la recitazione?

«A 10 o 11 anni iniziai a partecipare alle recite a scuola per saltare le ore di matematica. Un giorno qualcuno mi disse: "tu sarai il prossimo Marlon Brando", ma io non avevo idea di chi fosse. Poi ho dovuto lasciare la scuola a 15 anni per lavorare, mia madre si era ammalata, io vivevo da solo nel Greenwich Village e facevo lavoretti per aiutarla. Intorno ai 16 anni ho fatto un provino per caso all' Actor' s Gallery, che faceva un tipo diverso di teatro.

 

A quel punto mia madre era morta, io ero solo e senza tetto, ma sul serio, e ho finito per dormire in quel teatro, la notte, dopo le recite. Mi bastava una birra, stavo insieme agli altri attori. Poi recitai in The Creditors di August Strindberg ed è scattato qualcosa, in quel momento ho capito che questo lavoro mi avrebbe salvato la vita, e così è andata. Ho scoperto che è quello che volevo fare. Sono stato fortunato».

the irishman al pacino e robert de niro 1

 

Eppure a un certo punto lei per quattro anni aveva anche smesso di recitare.

«Sì, che è un tempo molto lungo per un giovane. Ma non sapevo bene cosa stessi facendo, avevo fatto dei film che non erano andati bene: ho pensato, provo a fare qualche altra cosa. Ma poi ho incontrato Diane (Keaton, ndr ) e sono stato con lei per parecchi anni, e grazie a lei ho conosciuto a Parigi una delle mie più care amiche, l' attrice Marthe Keller, e sono state loro che mi hanno convinto a tornare. E così ho fatto, ma è una decisione che ho preso anche perché non avevo più un soldo e sono stato costretto a farlo! (ride)».

 

Da allora come è cambiato per lei il modo di recitare?

the irishman al pacino e robert de niro 3

«Non è cambiato. È come quando suoni l' oboe, puoi avere successo ma il tuo strumento è sempre l' oboe. Nel caso di un attore, tu sei lo strumento e hai un certo tipo di suono. Quando reciti cerchi di capire il personaggio e che legame ha con la tua vita, con la tua realtà, qualunque sia il tipo di film che stai facendo. Scorsese ha il suo modo di interpretare il mondo, e me lo ha spiegato. Ho una grande familiarità con il mondo del cinema, ma allo stesso tempo lui lo guarda attraverso lenti diverse».

 

A proposito di Scorsese, quanto sapeva di Jimmy Hoffa prima di "The Irishman"?

«Tutti sapevamo un po' di Hoffa, e soprattutto della sua misteriosa sparizione - il corpo non è mai stato trovato - ma da lontano, e come sempre quando so che devo interpretare un personaggio ho fatto una grande ricerca. C' è molto materiale filmato su di lui, che mi ha aiutato molto.

al pacino

 

Ho scoperto delle cose importanti e cercavo di ricollegarle a quello che c' era scritto sul copione. Studiandolo mi avevano sorpreso un paio di cose: innanzitutto che probabilmente era la seconda persona più popolare negli Stati uniti all' epoca, dopo il Presidente, era davvero un' icona perché era guidato da una passione reale come sindacalista e da un bisogno di aiutare i lavoratori. In quel senso era un visionario».

 

Ha 79 anni. I vantaggi di invecchiare?

the irishman al pacino e robert de niro

«Dovrebbero essercene, vero? (ride, ndr ) Forse è vero che a una certa età pensi di essere più saggio, ma non è vero niente. Ho solo più esperienza, e mi sento meglio rispetto alle cose, alla gente, a questo incredibile mondo. E il mio lavoro cambia, non ti offrono più gli stessi ruoli. Ora per esempio voglio cominciare a concentrarmi su certe cause civili, voglio recitare per aiutare la gente a unirsi e leggere, che sia nelle prigioni o in altri luoghi in cui le persone sono in difficoltà. Sono sempre pronto a mettere in scena qualcosa, soprattutto Shakespeare, che puoi leggere e rileggere e ogni volta ci trovi qualcosa di diverso».

 

In cosa trova la motivazione ogni giorno?

al pacino in danny collins

«I miei figli innanzitutto, che sono una cosa che cambia costantemente, con alti e bassi, ed è divertente, oltre che essere il mio mondo. E poi ho appena fatto una grossa serie per Amazon, The Hunt , 10 episodi, una cosa nuova per me. Sono tempi e ritmi diversi rispetto a quelli dei set cinematografici, non c' ero abituato, è un altro mondo. Ed è interessante. Non posso dirne molto perchè il mio è un personaggio chiave. Se vi dicessi chi è, potreste indovinare se poi ci sarà una seconda stagione!».

al pacino e jessica chastain in wilde salomeal pacino in wilde salomeAL PACINO E BRIAN DE PALMAal pacino il padrinoBONO E AL PACINO AL PACINO E BONO VOX La Keaton innamorata di Al PAcino Al Pacino jpegAL PACINO A VENEZIA 71AL PACINO A VENEZIA 71AL PACINO A VENEZIA 71al pacino bassa al pacino 1al pacino a savocaal pacino de niro e al pacinoAL PACINO E ROBERT DE NIROal pacino e lucila solaAL PACINO E ROBERT DE NIRO AL PACINO E ROBERT DE NIRO AL PACINO E ROBERT DE NIRO ROBERT DE NIRO E AL PACINOal pacino e robert de niro in la sfidaal pacino e robert de niro martin scorseserobert de niro in il padrino parte iibarillari, al pacinoal pacino 2meital dohan 1THE IRISHMAN AL PACINO ROBERT DE NIROmeital dohan 2al pacino

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?