boldi de sica de laurentiis

“NATALE SUL NILO HA INCASSATO 45 MILIONI DI EURO. DE LAURENTIIS CI SI È COMPRATO IL NAPOLI” – CHRISTIAN DE SICA PARLA DI AURELIONE E DELLA SUA CONTINUA SPINTA PERCHÉ GIRASSE CINEPANETTONI: "CON UN FILM DRAMMATICO NON INCASSIAMO UNA LIRA", MI DICEVA. E MI FACEVA TERRA BRUCIATA CON GLI ALTRI" - FRANCESCO NUTI E VERDONE, MONICA VITTI E ORNELLA MUTI ("L’ATTRICE PIU’ SEXY”) - "UNA VOLTA HO CHIESTO A UN ATTORE: "SEI MAI STATO CON UN UOMO?". E LUI: "SÌ, ED È STATO INSIPIDO E DOLOROSO" – VIDEO

 

 
 

BOLDI DE SICA DE LAURENTIIS

Christian De Sica e il sogno di recitare in ruoli drammatici. Lo ha rivelato lo stesso attore in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, dove ha parlato, tra l'altro, della sua lunga collaborazione con il produttore Aurelio De Laurentiis. Christian avrebbe voluto cimentarsi anche in generi diversi rispetto alle commedie natalizie all'italiana, ma fu proprio il presidente del Napoli a scoraggiarlo, per puntare su film più redditizi.
 
«Purtroppo in questo Paese quando interpreti una volta il cowboy, poi tutta la vita avrai quella maschera, e così con me; con De Laurentiis firmavo contratti magari di cinque film, e di questi cinque solo tre dovevano essere “panettoni” […] Finito il terzo arrivava Aurelio accompagnato da un interrogativo retorico: ‘Perché vuoi girarne uno drammatico? Non incassiamo una lira’; e poi mi faceva un po’ terra bruciata con gli altri» ha confessato De Sica, svelando poi un retroscena clamoroso legato proprio ai cinepanettoni: «Sbancavano ai botteghini. Natale sul Nilo ha incassato 45 milioni di euro. De Laurentiis ci si è comprato il Napoli».

BOLDI DE SICA NATALE SUL NILO 5

 
 
Figlio del grande Vittorio De Sica, Christian inizia la sua carriera sul piccolo schermo negli Anni 70 dopo avere tentato senza successo la carriera di cantante, ma è con la regia dei fratelli Vanzina e la spalla di Massimo Boldi che raggiunge il successo al botteghino. I due hanno fatto coppia fissa dal 1986 con 'Yuppies - I giovani di successo' fino al 2015, prima di separarsi e poi tornare a collaborare nel 2018 nel film 'Amici come prima'.
 
 

BOLDI DE SICA NATALE SUL NILO 5

Christian De Sica ha espresso più volte il desiderio di potersi dedicare a film più impegnati e quasi a sorpresa sono arrivate due proposte sorprendenti per l'attore: «Adesso giro meno cinepanettoni e sono arrivate offerte che non credevo, come 'Comedians' di Salvatores o il prossimo di Virzì». A tutti gli affezionati della coppia Boldi-De Sica, l'attore ci tiene però a dire: «Per il prossimo anno stiamo pensando di ritornare. Qualche cosa troveremo, ci sto pensando. Se troviamo una cosa giusta, la rifacciamo». Insomma, il primo amore non si scorda mai.
 
 
CHICCHE

de sica compagni di scuola

 
- Francesco Nuti mi ripeteva sempre: "reggere il successo non è facile". Anche mio cognato Carlo Verdone, dopo l'exploit con “Un sacco bello”, entrò in crisi 
 
- Da regista ho girato una decina di film. Il mio preferito Uomini Uomini Uomini, su un gruppo di amici omosessuali, con De Laurentiis che aveva paura, e invece ha incassato bene e ha girato il mondo. Una volta ho chiesto a un attore: "Sei mai stato con un uomo?". E lui: "Sì, ed è stato insipido e doloroso".
 
 
- Monica Vitti? L'ho conosciuta grazie a mio padre, poi abbiamo girato Un amore perfetto, o quasi, interpretava mia madre, mentre Raf Vallone era mio padre: donna simpatica; un giorno le riprese erano in alto mare su un motoscafo, lei tutta truccata, io con gli occhi rossi e 39 di febbre. A un certo punto il regista si arrese per le mie condizioni: "Torniamo in albergo, riproviamo domani".

CHRISTIAN DE SICA

 
E Monica: "Ma no cazzo, me so' preparata!!". Mi voleva ammazzare. È vero che si sentiva brutta? Era bellissima e ha avuto la fortuna di incontrare Roberto (Russo): quando si sono messi insieme, tutti a criticarli, a dire "guarda la signora che sta con un ragazzino"; invece né Michelangelo Antonioni, né Carlo Di Palma se ne sono occupati tanto. Roberto le è rimasto vicino per anni, fino alla fine: ogni mattina la portava a Villa Borghese per una passeggiata. L'attrice più sexy con la quale ho lavorato? Ornella Muti: ha quello sguardo che a noi uomini piace. Qual è? Tra la mamma e la tipa mooolto sveglia. Ed è pazzesco..

de sica ornella mutide sica a domenica inCHRISTIAN E VITTORIO DE SICAverdone de sica 19verdone de sica 2christian de sicaCHRISTIAN DE SICAcarlo verdone cristian de sica borotalco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”