natalia estrada

“PAOLO BERLUSCONI? È STATO BELLO, UN AMORE ELEGANTE, QUASI DI UN’ALTRA EPOCA. L’HO AMATO SENZA PAURA” – AMORI E BOLLORI DI NATALIA ESTRADA - "MASTROTA? È STATO TUTTO MOLTO VELOCE, ERO IN UN VORTICE. DOPO SEI ANNI CI SIAMO SEPARATI" – IL COLPO DI FULMINE PER I CAVALLI COMPLICE CLAUDIO LIPPI, IL NUOVO COMPAGNO DREW MISCHIANTI, “UN VERO MANDRIANO”, FAZIO ("ALLE VOLTE NON CAPIVO LE BATTUTE") E AMADEUS CHE LA VOLEVA A SANREMO: “MA È ARRIVATO TROPPO TARDI, AVEVO GIÀ CHIUSO LA PORTA. IN TV NON TORNERO’ MAI. SE OGGI FACESSI UN CALENDARIO O I BALLETTI SEXY SAREI RIDICOLA, SONO UNA...”

Giacomo Galanti per repubblica.it - https://www.repubblica.it/spettacoli/people/2024/09/21/news/natalia_estrada_oggi_mastrota_berlusconi_figlia-423512457/ - Estratti

NATALIA ESTRADA

 

Dai programmi tv più popolari degli anni Novanta e inizio Duemila a un piccolo ranch nelle campagne del Basso Monferrato, dove vive quasi nell’anonimato. A Natalia Estrada ormai basta l’amore per i suoi cavalli e la famiglia. Il resto non conta. E dire che per un lungo periodo è stata la spagnola più famosa d’Italia. Tutt’ora ancora molto ricercata. "Amadeus mi voleva a Sanremo”. Ma è irremovibile: “In tv non tornerò mai”.

 

Natalia Estrada, ha litigato con la tv?

“Assolutamente no. A un certo momento ho deciso di cambiare vita. Ho chiuso una porta e ne ho aperto un’altra”.

 

Sono passati un po’ di anni da quando era protagonista in tv.

“Ho finito nel 2007 con le registrazioni. Ora vado solo per eventi e ospitate in relazione al mondo dei cavalli e la natura”.

 

Si sente un’altra persona rispetto agli anni del grande successo?

“Non sono un’altra persona. Sono sempre io ma in evoluzione. Non vivo più a Milano che iniziava ad alienarmi col suo rumore e il suo caos. Non sa quanto è bello vivere in mezzo alla natura e vedere l’alba ogni giorno”.

 

Ora sussurra ai cavalli come nel famoso film con Robert Redford.

“Ero in ospedale dopo un brutto incidente proprio per una caduta da cavallo. Molti avrebbero mollato. Invece per caso ho visto il film che racconta in chiave romanzata la storia di Buck Brannaman. Ho capito che quella doveva essere la mia nuova vita. Poco dopo ho incontrato il mio attuale compagno Drew Mischianti, istruttore di equitazione americana, addestratore di cavalli, campione di Roping ma soprattutto un vero mandriano.

 

Con lui abbiamo avuto subito un'intesa molto naturale, selvatica, intensa che dura ancora oggi, dopo quasi vent’anni. Buck lo abbiamo cercato insieme, ammirati dalla sua filosofia fatta di tatto equestre, tempismo ed equilibrio. E ora siamo l’unica accademia d’equitazione riconosciuta da Buck in Europa, Ranch Academy, che porta avanti i suoi principi”.

 

paolo berlusconi natalia estrada

Come è arrivato il colpo di fulmine per i cavalli?

“Grazie a Claudio Lippi. Stavamo facendo insieme “La sai l’ultima?”. Era il 2002. Mi portò da un suo amico in campagna che aveva i cavalli. Ero con mia figlia, allora Tali aveva 6 anni ma da quel momento c’è stato un folle e veloce innamoramento, per entrambe. Quell'animale aveva tanto da raccontare e così mi sono avventurata in un sentiero senza punto di arrivo, più lo percorro più mi affascina”.

 

Proprio Claudio Lippi ha lanciato un appello su Facebook pochi giorni fa per incontrarla.

“Incredibile. Non ci sentivamo da tantissimo tempo e non usando i social per la nostra vita privata ma solo per lavoro diventa più difficile restare in contatto. Ma alla fine tra messaggi, post e fotografie siamo riusciti a trovarci in stile “Carramba, che sorpresa!” E a breve ci incontreremo, perché la nostra è una vera amicizia”.

 

Rispetto ai ritmi frenetici degli studi televisivi oggi com’è la sua vita?

“Mi sveglio molto presto, all'alba. E visto che qua in campagna l’inverno è freddo, mi metto ai fornelli. Poi ogni giorno è diverso. Si va dall’educazione dei puledri al raffinare le manovre e le tecniche di lavoro con cavalli adulti, radunare e controllare la mandrie. Inoltre pubblichiamo spesso racconti e fotografie su importanti giornali del settore in Europa e Stati Uniti dove raccontiamo la nostra esperienza”.

natalia estrada giorgio mastrota

 

Facciamo un passo indietro. Nasce a Gijon nelle Asturie, Nord della Spagna.

“La mia è una famiglia tranquilla. Mamma molto giovane e casalinga, papà portuale, pescatore e appassionato marinaio.

(…)

 

Come si appassiona al ballo?

“La regione dove sono cresciuta è di cultura celtica, quindi niente flamenco e paella ma sidro e cornamusa. Sin da bambina, nel sentire la musica che usciva da un locale o da qualche musicista di strada, non avevo alcun timore a ballare. E alla fine erano sempre applausi e caramelle”.

 

 

 

Quando arriva l’occasione in tv ?

natalia estrada drew mischianti

“Quasi una casualità. Da ballerina, mi propongono un provino per una trasmissione musicale per giovani, “La Quinta Marcha” di Telecinco (neonata sorella di Canale 5 ndr). Era il primo anno della tv privata spagnola, tutta da costruire. Penelope Cruz, che faceva parte del cast del magazine musicale, lascia il posto per iniziare la sua carriera di attrice al cinema con Bigas Luna.

 

Così, dopo varie prove, divento conduttrice dello show a 18 anni appena compiuti. Da quel momento intervisto, presento, ballo e vedo alle loro prime armi future star Enrique Iglesias, Ricky Martin, Shakira. Nel cast c’era anche un giovanissimo dj, che metteva i dischi dentro a un uovo di dinosauro e parlava italiano. Era Lorenzo Jovanotti”.

 

Così diventa famosa in Spagna.

“Inizio a diventare un volto conosciuto. Il lavoro era impegnativo e molto vario, da speciali sulle elezioni politiche a “Miss Spagna”, dai varietà del sabato sera fino al debutto sul grande schermo. C’era bisogno di presentatori, nuovi volti meno paludati, più freschi. A Ibiza arriva il primo contatto con la tv italiana. In un galà estivo di Canale 5, in coproduzione con Telecinco, conosco Teo Teocoli, Massimo Boldi, Vittorio Sgarbi, Alba Parietti e altri personaggi celebri”.

 

Nell’estate del 1993 presenta “Bellezze al bagno” in Italia.

“Sì, anche questa era una coproduzione che si teneva a Pinarella di Cervia in Romagna. Quattro squadre che si sfidano in giochi acquatici e prove di resistenza. Ed è lì che conosco Giorgio Mastrota che presentava l’edizione italiana”.

 

NATALIA ESTRADA 3

Un amore travolgente.

“Proprio così. Ci conosciamo a giugno e ci sposiamo a dicembre. Così inizia la mia vita da pendolare. In quel periodo presento lo stesso programma: “Il gioco delle coppie” in Italia con Mastrota e “Vivan los Novios” in Spagna. Dal 1996 decido di restare in Italia visto il crescere della mia popolarità. Questo grazie alla simpatia per l’accento bizzarro e il temperamento caliente”.

 

Il matrimonio con Mastrota poi finisce.

“È stata una pagina molto importante della mia vita che non posso dimenticare. Un amore molto intenso che si è consumato in sei anni. Ma ero giovanissima, avevo appena 19 anni. È stato tutto molto veloce, ero in un vortice. Poi si cresce, si capiscono meglio le cose, conosci di più le persone e anche te stesso. E comprendi che è meglio dividere le strade prima che sia troppo tardi”.

 

Vi sentite ancora?

“Ogni tanto, per farci gli auguri e per adempiere al nostro ruolo di genitori e nonni. Non siamo di quelle ex coppie che fanno le vacanze insieme ma è rimasto il rispetto, anche per garantire serenità a nostra figlia Natalia e ai nipotini”.

natalia estrada 1

 

Un altro compagno famoso è stato Paolo Berlusconi, fratello di Silvio.

“È stato bello, un amore elegante, quasi di un’altra epoca. L’ho amato intensamente e senza paura, con purezza”.

 

Nei suoi anni televisivi ha incontrato tanti volti noti, per esempio Amadeus.

“Super simpatico, uno che aveva sempre voglia di divertirsi e trasmettere energia positiva. Con Ama ho sempre lavorato molto bene e avevamo in comune pure la passione per i cavalli e il ballo. Nel suo caso…la ballerina! La bravissima Giovanna”.

 

La voleva a Sanremo.

“Ma è arrivato troppo tardi, avevo già chiuso la porta”.

 

natalia estrada 12

Fabio Fazio.

“Le trasmissioni con lui erano divertenti, anche se delle volte non capivo perfettamente le battute, quel sarcasmo sottile, quasi invisibile. ”Anima Mia” e “Quelli che il Calcio” hanno fatto la storia della tv”.

 

(…)

Non si è fatta mancare nemmeno il cinema. Nel 1997 col Ciclone sbanca il botteghino.

“Il ciclone” ha travolto tutti, anche me. Eravamo in un frullatore perché nessuno si aspettava quel successo, nemmeno Pieraccioni. Sono arrivate mille richieste, pubblicità, qualsiasi cosa. Ancora oggi raccolgo i frutti di quel piccolo capolavoro”.

 

All'epoca ha fatto anche un calendario. Che rapporto ha con la bellezza?

“Non ho più l’età per pensare a quel tipo di bellezza fisica, anche se ci tengo al mio “involucro”. Ho 52 anni, ma solo anagraficamente, perché sono ancora una “bersagliera”, uno dei più grandi complimenti mai ricevuti e a dirmelo fu Gina Lollobrigida in persona durante un talk show. Nella vita mi interessa soprattutto l’eleganza, la consapevolezza nel ballo o nel montare a cavallo. A proposito del calendario per Panorama, sa che l’ho rivisto da poco”?

 

Come mai?

NATALIA ESTRADA

“Avevo un box di cavalli pieno di contenitori. C’erano i vari calendari, i ritagli delle pubblicità, gli articoli di gossip, rassegne stampa...Mi sono detta: “Però, ne hai fatte di cose. Che bel periodo intenso e lungo”. Poi ho buttato via gli scatoloni. C’è un tempo per tutto, se oggi facessi un calendario o i balletti sexy sarei ridicola, sono una nonna convinta e contenta”.

 

 

(…)

Ma c’è qualcosa che potrebbe farla tornare in tv?

“No, no e no. E di tentazioni ce ne sono state. Sanremo la più grossa per ben due volte. Poi mi aveva chiamato Alessia Marcuzzi per “Boomerissima”, isole, grandi fratelli, ospitate varie ai talent show, opinionista di calcio, cuoca. Ringrazio tutti per la grande attenzione. La tv mi ha dato tanto e non dimentico il pubblico che ancora mi stima e vuole bene. Ma la scelta è questa”.

 

Nemmeno un reality?

NATALIA ESTRADA 1

“Mi hanno chiesto di presentarne, sia in Spagna sia in Italia. E poi di partecipare all’Isola dei famosi. La risposta è sempre la stessa: no. Oltretutto non mi piacciono. Non amo queste confessioni drammatiche che incitano alla debolezza, al diventare fragili e nudi davanti a chiunque”.

 

Rimpianti?

“Direi nessuno. Rifarei tutto, perché la somma di tutti quegli eventi sono io, oggi. E non mi dispiaccio affatto”.

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