gianni cavina

“PAOLO VILLAGGIO ERA UN UOMO MOLTO EGOISTA, CATTIVO” – L’ULTIMA BOMBASTICA INTERVISTA (INEDITA) BY FERRUCCI A GIANNI CAVINA , DUE SETTIMANE PRIMA DELLA MORTE: “ABATANTUONO? NO, NON È UN FENOMENO. È UN ATTORE SOPRAVVALUTATO CON MOLTA FORTUNA. LA SANDRELLI? LASCIAMO PERDERE. LA MUTI? IDEM. POSSO DIVENTARE ANTIPATICO. CARLO DELLE PIANE? UNA PERSONA ADORABILE, UN ROMPICOGLIONI DA MORIRE. EDWIGE FENECH ECCEZIONALE, COME DONNA E COME AMICA. BELLA? ERA UN PEZZO DI… MEGLIO CHE STO ZITTO, DA NON CREDERE…”

 

Estratto dell'articolo di Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano”

 

gianni cavina nel 1991

Quattro marzo 2022, una data che con l’occhio del poi assume significati, ritornelli e suoni chiari.

 

Quel giorno chiamiamo Gianni Cavina, e anche lui era un bell’uomo e magari veniva dal mare. Risponde.

 

[...]

 

Già stava molto male, ma non ne parlava. Anzi cercava di sorridere tra un affanno e un colpo di tosse. A un certo punto avevamo deciso di lasciar perdere, fino a quando sua moglie Giovanna ha intrapreso un percorso ostinato e contrario: è stata lei a contattarci di nascosto dal marito, “perché Gianni ci tiene a completarla”, “perché Gianni – ci ha confidato in un’altra occasione – era felice che qualcuno si occupasse di lui. Mesi prima voleva buttare il cellulare ‘tanto non mi chiama più nessuno’”. Poi all’alba del 26 marzo è morto. È morto un bravissimo attore, un vero interprete fino all’ultimo fotogramma della sua esistenza. Quindi, eccola qua.

 

il cast di regalo di natale

La sua carriera è iniziata nel 1968.

Credo di sì; in realtà, da sempre, cancello le date, non trattengo i ricordi; comunque al cinema ci sono arrivato grazie a Pupi Avati: è stato lui a coinvolgermi all’inizio con il teatro e poi con il resto.

 

Quindi prima di quell’incontro non recitava...

(Sorride) Diciamo che ci provavo.

 

gianni cavina e milena vukotic cornetti alla crema

Non era il suo obiettivo nella vita.

Assolutamente! Io volevo giocare a pallone.

 

[...] Pupi Avati come lo ha conosciuto?

Grazie al teatro; da lì è iniziato un meccanismo di amicizia, di condivisione, di fiducia. Con lui ho recitato pure nell’ultimo film su Dante; recitare mi dà un piacere incredibile, avverto dei brividi assoluti, una gioia infinita.

 

[...] Anche Lucio Dalla, bolognese come lei, manifestava un certo gusto per la bugia.

Lo so benissimo, era un mio amico intimo.

 

gianni cavina

Com’era?

Ogni tanto veniva a mangiare a casa mia e quando aveva finito sparecchiava il tavolo e ci si sdraiava sopra solo per risolvere i problemi allo stomaco.

 

E voi?

Indifferenti continuavamo a parlare; era molto divertente.

 

Uscivate insieme?

Più che altro mantenevamo un rapporto confidenziale con le cantine; le cantine erano veramente importanti.

gianni cavina 2

 

Perché?

Lì incontravamo tutti, e dico tutti, persone come Guccini... (silenzio).

 

[...] Guccini secondo lei.

Un ragazzo serio, poco ironico, eppure quelle serate erano un grande successo di ironia: per noi il divertimento era una droga.

 

[...]

 

(Dopo qualche ora) In tv spesso trasmettono un film diventato cult, “Cornetti alla crema”.

stefania sandrelli gianni cavina una grande famiglia

È un continuo...

 

Con Edwige Fenech.

Eccezionale come donna e come amica; una persona molto preparata ad affrontare quel tipo di meccanismi.

 

Bella donna.

Bella? Era un pezzo di... meglio che sto zitto. Da non credere, era impressionante.

 

Fuori dal set manteneva il suo sex appeal.

Molto di più, come nessun’altra; non mi sento di andare avanti, ci risentiamo un’altra volta? (giorni dopo) Dove eravamo rimasti?

 

cornetti alla crema

 

 

 

[...]

 

Da attore è stato trattato come credeva di meritare?

No, e questa domanda mi spiazza e mi dà pure un po’di problemi; non sono un grande attore, ma uno normale, con una classica carriera composta da momenti belli e meno belli.

 

Tra i belli?

Sicuramente Regalo di Natale e La via degli angeli di Pupi Avati e ultimamente La grande famiglia di Riccardo Milani con Stefania Sandrelli e Alessandro Gassmann.

 

gianni cavina con la moglie foto radogna

[...]

 

Un film che non le è piaciuto...

Allora mi deve offrire molto tempo, la lista è veramente lunga.

 

La locandiera.

Beh, insomma, lì non c’è male.

 

[...]

 

gianni cavina

C’era Paolo Villaggio.

Lasciamo perdere, un uomo molto egoista, cattivo: in quei giorni, sul set, nevicava, un freddo clamoroso, eppure non consentiva a nessuno di entrare nella sua roulotte per bere almeno un caffè.

 

Mentre giravate Regalo di Natale si rendeva conto di partecipare a un capolavoro?

Neanche un po’. Credevamo di girare solo un filmino delicato e a basso costo.

 

E con Abatantuono...

No, non è un fenomeno. Le rispondo prima che finisca la domanda.

regalo di natale

 

Quindi?

Un attore sopravvalutato con molta fortuna. Meglio per lui.

 

E Carlo Delle Piane?

Una persona adorabile, un rompicoglioni da morire.

 

 

[...]

 

 

In generale chi considera un amico?

Non sempre, ma spesso Pupi Avati.

 

Avete litigato?

Mai, purtroppo; (ride) in realtà lo amo da morire e lui ama me. Poi non ci sentiamo tanto, ma per non romperci i coglioni, così quando ci incontriamo siamo molto sereni.

 

Gli attori più bravi con i quali ha lavorato.

Bah, nessuno in particolare.

 

Neanche la Sandrelli?

Lasciamo perdere.

 

Ornella Muti?

Idem. (pausa) Guardi che posso diventare antipatico.

 

Qual è il suo pensiero fisso?

Tutti i giorni sogno il set, però non me lo consentono più.

gianni cavina.

 

gianni cavina spot 4 salti in padella gianni cavina

gianni cavina spot 4 salti in padella

gianni cavina 2

[...]

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO