guccini family

“PAPA’ FU DEPORTATO IN GERMANIA E DURANTE LA PRIGIONIA SI SCRIVEVA LE RICETTE DEI TORTELLINI PERCHÉ NON VOLEVA PERDERE IL RICORDO DEI SAPORI, DEI PROFUMI BUONI” – FRANCESCO GUCCINI RICORDA IL PADRE FERRUCCIO CHE A 30 ANNI DALLA MORTE È STATO INSIGNITO DELLA MEDAGLIA D’ONORE DAL CAPO DELLO STATO: “CERCAVO DI SCORGERE IN LUI OGNI TRACCIA DI SOFFERENZA, MA LUI ERA BRAVISSIMO A DISSIMULARE, A NON TRASFORMARE QUELLA TRAGEDIA IN RETORICA" – LA CANZONE AL PADRE INTITOLATA “VAN LOON” – VIDEO

 

Roberta Scorranese per il "Corriere della Sera"

 

Che cosa direbbe oggi suo padre Ferruccio?

«Direbbe "grazie, ne sono felice, ma nei campi di prigionia non c' ero solo io. Eravamo in tanti lì dentro"».

guccini

 

Era una persona schiva?

«Moltissimo. Ma aveva anche un certo senso della giustizia e riconosceva che quella dei prigionieri di guerra è stata una condizione che ha toccato migliaia di persone. Per intenderci: assieme a lui, nel campo di lavoro in Germania, ce n' erano tremila e più».

 

A parlare è Francesco Guccini. Tutti lo conoscono come il cantautore che ha scritto canzoni quali L' avvelenata o La locomotiva , ma forse non tutti sanno che è stato anche il figlio di Ferruccio, nato nel 1911, soldato catturato a Corinto dopo l' 8 settembre 1943 e deportato nei campi di Leopoli prima e di Amburgo poi proprio perché si schierò contro il nazifascismo.

 

guccini padre

E ieri, a più di trent' anni dalla morte, gli è stata conferita la medaglia d' onore per non aver aderito alla Repubblica Sociale, assieme ad altri undici cittadini italiani deportati. La medaglia per Ferruccio, consegnata in Prefettura dal sindaco di Bologna Virginio Merola nella Giornata della Memoria, è stata ritirata dalla nipote Teresa, figlia del cantautore.

 

Guccini, suo padre tornò dopo il 1945 ed è vissuto per quasi ottant' anni, la sua età adesso. Non le ha mai parlato di quell' esperienza?

«No, credo che abbia visto cose talmente disumane da non poter essere raccontate».

 

Però ha lasciato tracce, magari non verbali.

«Sì, tracce purtroppo perdute nei tanti traslochi della mia famiglia. Come un piccolo quaderno della prigionia. In queste pagine, con una grafia minuta e precisa, nel campo aveva annotato delle ricette. E sa perché? Perché non voleva perdere il ricordo dei sapori, dei profumi buoni».

 

Con lui, nel campo, c' erano anche Gianrico Tedeschi e Giovannino Guareschi.

guccini padre 8

«Sì, anche se non si sono mai incontrati con papà. So che con altri lui scambiava ricordi di cibo. Uno diceva: "Sai, una volta ho mangiato quei tortellini...", e tutti gli altri lo incoraggiavano con "Dai, racconta, che sapore avevano?"».

 

Perché era restio ai riconoscimenti ufficiali?

«Gli facevano piacere, certo, ma non se ne vantava. Pensi che quando lo hanno fatto Cavaliere della Repubblica, mia madre gongolava mentre lui si schermiva. Quando poi è morto, mamma ha fatto incidere il titolo di Cavaliere sulla sua lapide. Mi sono messo le mani nei capelli e le ho detto: "Mamma, ma guarda che ora lui si rivolta nella tomba"».

 

Ferruccio non parlava volentieri della prigionia, però quel periodo lo ha trasformato. Quali segni ha visto?

«Si vedeva anche da piccoli dettagli, solo in apparenza insignificanti. Pensi che una volta sono andato a suonare in Germania e prima che partissi lui mi disse: "Mi raccomando, quando sei lì assaggia il cavolo rapa, è buonissimo".

E io non capii subito. Dire che il cavolo rapa è una specialità mi sembrò un' affermazione assurda, ma poi ho colto il vero senso di quelle parole».

francesco guccini canta bella ciao contro salvini, berlusconi e meloni

 

Perché anche il cavolo rapa, se mangiato in prigionia, diventa buono, quantomeno perché toglie la fame.

«Cercavo di scorgere in lui ogni traccia di sofferenza, ma Ferruccio era bravissimo a dissimulare, a non trasformare quella tragedia in retorica. Quella era un' altra generazione. Per esempio, per tutta la vita si è rivolto a sua madre dandole del "voi"».

 

Lei ha intitolato «Van Loon» la canzone dedicata a lui. Perché?

guccini

«Hendrik Willem van Loon è stato una specie di Piero Angela olandese degli anni Trenta. Un divulgatore, uno di quelli che piacevano a papà. E sa perché? Perché mio padre era nato a Pavana, provincia pistoiese, figlio di un uomo durissimo che voleva metterlo a lavorare al mulino fin da ragazzo. Ma papà voleva studiare, era un giovane curioso. E per fortuna sua madre riuscì a iscriverlo almeno a una scuola professionale, indirizzo perito elettromeccanico».

 

Ma a Ferruccio non bastava, vero?

«No, perché lui amava la letteratura, l' arte, le materie umanistiche. Si era comprato un' enciclopedia di grossi volumi, leggeva i compendi storici del Barbagallo. Si sforzava di parlare in italiano, aveva delle velleità che io oggi comprendo e che ammiro. E persino quando partì per la guerra meritava un grado superiore che però non richiese mai.

guccinifrancesco guccini roberto roversi franco bonvicini alias bonvi gucciniguccini

Era fatto così, papà».

francescoguccini 1 1350746494imgres 1francesco gucciniimgresLIGABUE GUCCINI

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...