“L’ANNO PROSSIMO SARÀ L’ULTIMO DELLA ZANZARA” – L'ANNUNCIO DI GIUSEPPE CRUCIANI: “IL FORMAT SI PUÒ RINNOVARE. IL DISCORSO HA A CHE FARE CON LA FATICA NEL COSTRUIRE QUALCOSA DI NUOVO E ORIGINALE. LA MIA È UNA RICERCA OSSESSIVA E L’OSSESSIONE GENERA FATICA. CI SI DIVERTE, MA SE L’OSSESSIONE PREVALE, QUESTO PESO SOVRASTA IL DIVERTIMENTO” – “LA TV? FACCIO L’OSPITE E MI PIACE ANDARE DA DEL DEBBIO MA…” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Massimo Falcioni per www.tvblog.it

Giuseppe Cruciani Giuseppe Cruciani

 

“Penso che l’anno prossimo sarà l’ultimo della Zanzara”. Giuseppe Cruciani lo annuncia senza troppi giri di parole, a sorpresa, rendendo reale un’ipotesi che tantissimi appassionati tentano puntualmente di scacciare.

 

“In un anno può succedere di tutto – spiega il conduttore a Tv Blog – ma io ho sempre agito d’istinto e la sensazione attuale è che quella che comincerà il 2 settembre sarà l’ultima stagione”.

 

Contattato per chiedergli un bilancio sull’annata che sta per concludersi (venerdì prossimo l’ultima puntata), l’attenzione si sposta inevitabilmente su quella che possiamo tranquillamente definire una bomba lanciata dallo stesso Cruciani.

 

 

“Il format non è esaurito, si può rinnovare. Il discorso ha a che fare con la fatica quotidiana nel costruire sempre qualcosa di nuovo ed originale. La mia è una ricerca ossessiva e l’ossessione genera fatica. Ci si diverte, ma se l’ossessione prevale, questo peso sovrasta il divertimento. In precedenza lo sentivo meno, una volta il sabato e la domenica rappresentavano una pena. Adesso comincio a desiderare l’arrivo del venerdì sera. Non lo vedo come una liberazione, ci mancherebbe. Ma non provo quel senso di sofferenza nel distacco che avevo prima. Al contrario sento sollievo. Forse, ripeto forse, è il momento di interrompere”.

 

 

Ne conseguirà anche un addio a Radio24?

 

giuseppe cruciani saluta david parenzo giuseppe cruciani saluta david parenzo

“Non ne ho la minima idea, al momento non ci penso, non è che smetto di lavorare. Di sicuro non riproporrò il format altrove, un’eventualità che non si pone assolutamente. Una volta avevo in testa una prospettiva: passare luglio e agosto in montagna e settembre-ottobre a Formentera. Beh, questa prospettiva la vedo più vicina di un tempo. Una volta era un miraggio lontano”.

 

La Zanzara scatena spesso polemiche anche all’interno della stessa emittente. Come sono i rapporti con il gruppo del Sole 24 Ore?

 

“A Radio24 godo della massima libertà, credo sia l’unico posto dove questa sia garantita al massimo. Capita di avere qualche problema per il linguaggio o i contenuti, qualcuno si lamenta, ma li reputo problemi minori. Molti criticano Confindustria perché mandano in onda una trasmissione considerata zozza e volgare, ma a mio avviso è sintomo di grande apertura mentale. Raramente ho visto un posto come Radio24, c’è grande pluralità di sensibilità e opinioni”.

 

giuseppe cruciani melania rizzoli giuseppe cruciani melania rizzoli

Tornando al programma, che stagione è stata quella che va a concludersi?

 

“Una stagione che non mi è mai sembrata così lunga, saranno gli anni che passano. Detto questo, credo sia stata entusiasmante, abbiamo creato nuovi personaggi, ci siamo divertiti e mi auguro abbia strappato sorrisi e fatto incazzare qualcuno. Abbiamo creato divisioni, insomma abbiamo portato in radio un po’ di Paese reale facendo del buon intrattenimento”.

 

 

Al tuo fianco, come sempre, David Parenzo. Come giudichi la sua annata?

 

giuseppe cruciani con david parenzo giuseppe cruciani con david parenzo

“Il suo ruolo è stato fondamentale. Le sue imitazioni sono state formidabili, da Freccero a Feltri, passando per Rinaldi. Ha portato avanti battaglie sulle idee con grandi protagonisti della politica e non solo. Non gli si può chiedere di meglio, ma ovviamente La Zanzara non esisterebbe senza uno staff di persone che sono dietro le quinte e appaiono meno”.

 

Chi sono?

 

rocco e rosa siffredi con giuseppe cruciani rocco e rosa siffredi con giuseppe cruciani

“Li voglio nominare uno ad uno: Pietro La Corte, Riccardo Poli, Alessandro Longoni, Matteo Ramelli e l’imitatore Andro Merkù. Gente attrezzata per qualsiasi evento”.

 

Da un po’ di tempo gli ascoltatori hanno accolto anche una terza voce, Alberto Gottardo.

GIUSEPPE CRUCIANI DAVID PARENZO GIUSEPPE CRUCIANI DAVID PARENZO

 

“Sì. Gottardo è un rompicoglioni, dunque molto funzionale alla Zanzara. E’ cinico, cattivo, antipatico, sta sui coglioni, motivo per cui funziona. La conduzione a tre è complicata perché i tempi devono essere affinati e perché prima di entrare in sintonia con un programma occorre del tempo. Per luglio avevamo l’esigenza di mettere una persona in più per l’impegno di David a La7 (In onda, ndr), ma al di là di questo i lavori sono in corso. Le persone devono acquisire feeling con tempi e linguaggi, ma le basi ci sono”.

 

GIUSEPPE CRUCIANI ALBERTO GOTTARDO GIUSEPPE CRUCIANI ALBERTO GOTTARDO

Da settembre ci saranno cambiamenti?

 

“I cambiamenti non si annunciano mai, si fanno sempre in corsa. Uno show che si basa sulla realtà è sempre mutevole, è come se si iniziasse qualcosa di nuovo ogni volta”.

 

Radio2 Social Club avrà una vetrina televisiva dal prossimo autunno. Che opinione hai della radio che sbarca sul piccolo schermo?

 

 

“Negli Stati Uniti i grandi programmi radiofonici sono anche televisivi. Si va verso quella soluzione, è quasi inevitabile. Molte delle situazioni che si creano non hanno oggi lo stesso impatto se non sono televisive. Riguardo a Radio2 Social Club lo ritengo il miglior prodotto di Radio2, condotto da due grandi professionisti come Perroni e Barbarossa. Ad ogni modo, la radio in tv ti costringe ad un copione diverso. Una telecamera che inquadra due persone, seppur brave, non aggiunge nulla, a meno che non crei un prodotto televisivo in radio, ma a quel punto il vantaggio della radio non c’è più. Sei costretto a cambiare canovaccio e il linguaggio radiofonico ne risente”.

rocco lorenzo e rosa siffredi con giuseppe cruciani a la zanzara rocco lorenzo e rosa siffredi con giuseppe cruciani a la zanzara

 

Diversi anni fa tentaste un esperimento simile su TgCom 24.

 

“Un esperimento assolutamente irripetibile. Bisogna avere cura delle persone che ti ascoltano in radio o in podcast, a cui non frega niente delle immagini. A loro interessa piuttosto il suono che esce, le situazioni che accadono”.

 

Molti programmi televisivi si sono ‘zanzarizzati’. I talk ormai prelevano temi e personaggi dal vostro universo, vi dà fastidio?

 

GIUSEPPE CRUCIANI MANGIA LA NUTRIA GIUSEPPE CRUCIANI MANGIA LA NUTRIA

“Succede da anni. Le trasmissioni si sono ‘zanzarizzate’ anche per poterle prolungare all’infinito. Guarda Giletti a Non è l’Arena, affronta argomenti come il sesso che noi approfondiamo da tantissimo tempo. Non mi dà alcun fastidio, appena vediamo altrove temi e personaggi passati da noi, aumenta l’ossessione a cercare dell’altro. E’ uno stimolo”.

 

In tv in che veste ti ritroveremo?

 

“Faccio l’ospite. Mi piace andare da Del Debbio, uno dei pochi conduttori che può portare avanti una trasmissione come Dritto e rovescio. Mescola alto e basso, è capace di affrontare la politica e un minuto dopo i viaggi a Medjugorje. Lì mi trovo a mio agio. Per quel che riguarda Tiki Taka, dipenderà da Pardo. Se mi vogliono ci sono, il calcio è uno dei grandi racconti della nostra società, ne parlo volentieri”.

GIUSEPPE CRUCIANI MANGIA LA NUTRIA GIUSEPPE CRUCIANI MANGIA LA NUTRIA

 

Sono passati sei anni da Radio Belva, un clamoroso insuccesso televisivo capace tuttavia di diventare mitologico. Cosa non funzionò?

 

“In una recente intervista Mauro Crippa ha espresso il rammarico per non aver sviluppato il progetto. Fu un'avventura breve ed intensa, di una tale irresponsabilità da renderla per l’appunto mitologica. Ricordo che quella sera feci la radio fino alle 20.30, poi venne a prendermi una macchina di Mediaset per portarmi in studio. Puoi immaginare la follia. Si crearono situazioni surreali, tutti i microfoni erano aperti, il caos era totale, con la puntata che si chiuse con la celebre sfuriata di Sgarbi”.

GIUSEPPE CRUCIANI MANGIA LA NUTRIA GIUSEPPE CRUCIANI MANGIA LA NUTRIA

 

Poco dopo approdasti a Sky Tg24 con Tango, talk che condividevi con Ilaria D’Amico.

 

“Un’esperienza dimenticabile, ero troppo condizionato da chi mi consigliava di cambiare rispetto a Radio Belva. Ringrazio Andrea Scrosati, ma ero quasi anestetizzato per via di quel timore”.

GIUSEPPE CRUCIANI E IL RITO CON IL DIVINO OTELMA GIUSEPPE CRUCIANI E IL RITO CON IL DIVINO OTELMA

 

La tv da protagonista sembra non interessarti.

 

“Capita che mi venga in mente qualche idea, le sviluppo, poi mi fermo. Sono troppo concentrato sulla radio, alla tv non ci penso più, c’è bisogno di uno spunto, ma non mi ci metto mai seriamente. In compenso sento molta radio, mi diverto ad ascoltare altre trasmissioni per non ripetere quello che fanno gli altri”.

GIUSEPPE CRUCIANI GIUSEPPE CRUCIANI

 

Quali programmi segui in particolare?

 

“Un po’ di tutto, persino le radio locali. Gottardo ad esempio lo scoprii su Radio Padova. Ascolto Radio Globo, poi come detto Radio2 Social Club, Diaco la mattina su Rtl, lo sport su Radio1, Deejay Chiama Italia con Linus e Savino, che è un po’ l’opposto della Zanzara. Comunque, il futuro della radio tra qualche anno non sarà più l'Fm, bensì i podcast e le applicazioni. Ci sto lavorando”.

GIUSEPPE CRUCIANI E LE TESTE DI AGNELLO GIUSEPPE CRUCIANI E LE TESTE DI AGNELLO ALBERTO GOTTARDO ALBERTO GOTTARDO giuseppe cruciani giuseppe cruciani giuseppe cruciani con i conigli a la zanzara giuseppe cruciani con i conigli a la zanzara giuseppe cruciani con i conigli a la zanzara giuseppe cruciani con i conigli a la zanzara giuseppe cruciani con i conigli a la zanzara giuseppe cruciani con i conigli a la zanzara giuseppe cruciani giuseppe cruciani giuseppe cruciani con la maglietta di trump giuseppe cruciani con la maglietta di trump GIUSEPPE CRUCIANI E LE TESTE DI AGNELLO GIUSEPPE CRUCIANI E LE TESTE DI AGNELLO GIUSEPPE CRUCIANI E LE TESTE DI AGNELLO GIUSEPPE CRUCIANI E LE TESTE DI AGNELLO morgan vittoria risi dago giuseppe cruciani morgan vittoria risi dago giuseppe cruciani

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...