mattia feltri angelo dorsi d'orsi la stampa

“D’ORSI DENUNCIA UNA FALSIFICAZIONE OGGETTIVA MENTRE FA UNA FALSIFICAZIONE OGGETTIVA” - LO STORICO ANGELO D’ORSI, SUL “FATTO”, CRITICA “LA STAMPA” E IL “BUONGIORNO” DI MATTIA FELTRI, E IL DIRETTORE DELL’HUFFPOST LO INCHIODA: “FORSE IL TITOLO (“CANFORA DA SALOTTO”) LO HA TRATTO IN INGANNO. NON ERA UNO SBERLEFFO MA UNA DIFESA, ANCHE ABBASTANZA APPASSIONATA. MI RISULTA DIFFICILE PENSARE CHE UN ACCADEMICO DEL SUO CALIBRO ABBIA POTUTO EQUIVOCARE PAROLE COSÌ POCO EQUIVOCHE; PROBABILMENTE HA GIUDICATO UN ARTICOLO SULLE SUE ASPETTATIVE, SENZA LEGGERLO…”

MATTIA FELTRI

Mattia Feltri per www.huffingtonpost.it

 

Angelo d’Orsi è un importante storico, mi auguro tutti lo conosciate e se non lo conoscete correte ai rimedi.

 

È stato allievo di Norberto Bobbio, ha insegnato nelle università di Torino e Milano, ma anche alla Sorbona.

 

Ha una produzione imponente, concentrata sul Novecento e in particolare su Antonio Gramsci, ma dedicata alla guerra di Spagna, al futurismo politico, alla Rivoluzione d’Ottobre, e riassumere qui la vastità degli studi di d’Orsi sarebbe velleitario.

 

Per completare la breve biografia a beneficio degli ignari, si può ricordare il pluridecennale impegno politico, che l’anno scorso ha portato d’Orsi alla candidatura a sindaco di Torino con le liste di Potere al Popolo! e del Partito comunista italiano.

angelo dorsi.

 

L’ho letto per anni sulla Stampa, di cui è stato a lungo collaboratore e di cui ora – lo scopro con dispiacere – è diventato un erculeo avversario.

 

In un colloquio con il Fatto quotidiano di stamattina, imputa al direttore Massimo Giannini di avere «toccato il fondo della disonestà giornalistica». E qui bisogna spiegare che è successo.

PRIMA PAGINA LA STAMPA - 16 MARZO 2022

 

Nell’edizione di ieri, la Stampa, sotto il titolo «La carneficina», offriva in prima pagina una delle centinaia di drammatiche foto provenienti dall’Ucraina: lì si vedeva un uomo con la testa fra le mani circondato da cadaveri.

 

La foto, che si poteva intuire arrivasse da Kiev o da Mariupol, era invece stata scattata a Donetsk, ovvero nel Donbass, a prevalenza di abitanti russofoni, e dunque è possibile che la strage non sia responsabilità dei russi ma degli ucraini.

 

«La falsificazione è oggettiva», commenta d’Orsi e rivela «in maniera violenta e volgare come l’informazione, con poche eccezioni, non esista più. È diventata comunicazione: è venuto meno il principio etico del giornalismo».

 

massimo giannini a dimartedi

Sono espressioni impegnative: disonestà, violenta, volgare, etica. Credo che per imbastire una prima pagina ci fosse almeno un’altra ventina di foto altrettanto evocative, per cui mi pare un po’ affrettato parlare di falsificazione oggettiva, mi pare più un infortunio ma non sono qui per difendere la Stampa: se ritiene, Giannini lo farà benissimo da sé. È che questa storia marginale riserva, nel suo piccolo, un magnifico finale a sorpresa.

 

LUCIANO CANFORA

D’Orsi amplia il suo sguardo: «La foto è solo una ciliegina sulla torta, basta vedere com’è costruita quella prima pagina.

 

Una serie tremenda di pezzi a senso unico, conclusi degnamente dallo sberleffo di Mattia Feltri nei confronti di Luciano Canfora, il quale si è permesso addirittura di esprimere un punto di vista un po’ diverso sulla guerra, rivendicando la complessità di quello che sta succedendo in Ucraina».

 

E in effetti sì, ieri sulla prima pagina della Stampa c’era il mio Buongiorno titolato «Canfora da salotto», e forse il titolo ha tratto in inganno d’Orsi.

 

Perché non era uno sberleffo, era una difesa e mi permetto di dire anche abbastanza appassionata («… fra noialtri guerrafondai da salotto si scorge la tendenza, in reazione simmetrica, a mettere gli avversari pacifisti da salotto tutti in un mucchio per menarli più facilmente.

 

CANFORA DA SALOTTO - IL BUONGIORNO DI MATTIA FELTRI SULLA STAMPA - 16 MARZO 2022

Si dedicano a Luciano Canfora gli stessi aggettivi dedicati a un Vito Petrocelli, e questo offende chi li pronuncia più di chi li riceve.

 

Confesso: sono innamorato di Canfora. Credo di non condividere una sua sola sillaba e dunque lo amo, ho letto i suoi libri quanto più ho potuto e penso allo sciagurato editore tedesco che non volle pubblicare il suo saggio sulla democrazia perché non parlava male di Stalin.

 

angelo dorsi 4

Il fatto è che a parlare male di Stalin basto io, a parlarne bene basta un qualsiasi pippotto nostalgico in caricatura, a parlarne bene con la scienza e la sapienza e la grazia di Canfora serve Canfora. Ritenere di aver ragione non deve esimere dall’essere meno noiosi e più rispettosi. Io, guerrafondaio da salotto, nel mio salotto ci sto benissimo in compagnia dei libri di Canfora»).

 

Mi risulta difficile pensare che un accademico del calibro d’Orsi abbia potuto equivocare parole così poco equivoche; forse come tutti noi pure lui è vittima di qualche pregiudizio, probabilmente ha giudicato un articolo sulle sue aspettative, senza leggerlo.

 

vito petrocelli 7

Non lo scrivo per difendere la mia reputazione: ognuno sopravvaluta la propria. Riconoscerò a d’Orsi la buona fede – in fondo costa poco e solo gli sciocchi pensano che la buona fede non sia invece un aggravante – e pazienza, è soltanto un piccolo incidente.

 

Né tirerò in ballo la violenza o la volgarità o la disonestà e tantomeno i principi etici, che bisognerebbe maneggiare con estrema prudenza. Ma è soltanto per sottolineare la deliziosa circostanza di un uomo che denuncia una falsificazione oggettiva mentre fa una falsificazione oggettiva.

angelo dorsi 3

angelo dorsi angelo dorsi 2mattia feltri

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."