francesco bonami

“THE BONAMIST” - IL CRITICO D’ARTE FRANCESCO BONAMI SI REINVENTA SU INSTAGRAM DOVE PARLA D’ARTE A TUTTI - LUCA BEATRICE: “IL SUO ACCOUNT STA DIVENTANDO UN OGGETTO IMMATERIALE DI CULTO, IMPREZIOSITO DA DISEGNI E VIGNETTE AUTOGRAFE, MOLTO MEGLIO DI CIÒ CHE PUOI TROVARE IN GALLERIA O NELLE FIERE…” - VIDEO

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Let’s Make EUROPE Strong Again The NEW JOY of VOTING #WELOVEU @luomovogue @souvenir_official @vogueitalia #childishbonamino

Un post condiviso da Bonami (@thebonamist) in data:

 

Luca Beatrice per “il Giornale”

 

Francesco Bonami

Francesco Bonami è il più imprevisto esempio di mutazione genetica che riguarda la figura di curatore e critico d' arte. Fiorentino, classe 1955, un' ambizione giovanile da pittore messa presto da parte e mai sopita del tutto, lascia l' Italia e va a New York, gavetta da corrispondente USA per Flash Art, all' inizio degli anni '90 la sua carriera da curatore s' impenna e nel giro di poco s' impone sul palcoscenico internazionale.

 

francesco bonami

Direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Senior Curator al museo di Chicago, nel 2003 dirige la Biennale di Venezia, nel 2010 la Biennale del Whitney (primo italiano nella storia), cura mostre nei musei di tutto il mondo, temutissimo e irraggiungibile per i comuni mortali. Difficile pretendere di più.

I tempi però cambiano e chi è intelligente capisce al volo quando è ora di «swicciare» altrove.

 

Pur dovendo tenere la parte di critico super cool, Bonami non ha mai perso lo spirito caustico e dissacrante dei fiorentini, e habitué di casa Pinault o dagli sceicchi arabi, si è sempre divertito con le polemiche di casa, ponendosi un obiettivo che alla più parte dei suoi colleghi inorridisce: diventare popolare utilizzando i mezzi orizzontali, prima la tv, ora i social. Per parlare d' arte, certo, ma soprattutto per imporre il proprio inimitabile personaggio, una via di mezzo tra la comicità nonsense di Buster Keaton e quella più caustica alla Lenny Bruce, che in fondo l' arte cos' è se non un cabaret?

 

francesco bonami troviamo un marito per costantino della gherardesca

Il suo profilo Instagram è tra i più esilaranti, con oltre 6mila follower. Video di pochi secondi, selfie in close up, barba e capelli bianchi, occhiali da sole, ci spiazza presentandosi come «childish bonamino», un Bonami in formato infantile che dice la verità sull' arte, che si lamenta di aver perso il caricabatteria del telefonino, che arrivato in Russia si accorge di aver trovato uno dei monumenti più brutti di tutti i tempi, performando rapidi sketches come un Tino Sehgal ma molto più simpatico.

 

Campo d' azione non un museo ma i social dove in molti, troppi, si limitando a «occupare degli spazi», postando foto delle loro opere, avvertendo gli amici delle loro mostre o degli articoli che parlano di loro, mettendo su eventi tipo sagra della bruschetta di cui non frega niente a nessuno.

 

francesco bonami

Altra cosa è, invece, capire come funzionano questi nuovi strumenti e reinventarsi: perché tutto è cambiato e rimanere se stessi può non bastare più. Se poi a capirlo è un signore ultra sessantenne con pedigree di razza, significa che esiste un mondo oltre Chiara Ferragni. Rispetto al suo amico e collega Hans Ulrich Obrist, intervistatore compulsivo che dalla carta passa oggi a Instagram, «thebonamist» sta diventando un oggetto immateriale di culto, impreziosito da disegni e vignette autografe, molto meglio di ciò che puoi trovare in galleria o nelle fiere.

 

E non è il solo: Jerry Saltz, che ha vinto il Pulitzer per la critica d' arte parlando di sé come artista fallito, è attivissimo sui social media, 340mila followers su Instagram, dove spazia «dalla politica al sesso, all' autocompiacimento, all' autocommiserazione, alle politiche moraliste sul sistema dell' arte».

 

bonami download

Non che Bonami abbia smesso di curare mostre né di scrivere libri, anzi. In questi giorni è uscito Post. L' opera d' arte nell' epoca della sua riproducibilità sociale (Feltrinelli): un testo veloce e divertente, sulla falsariga dei precedenti Si crede Picasso o L'arte nel cesso, anche se stavolta la copertina è bruttissima, l'ennesimo morphing sulla povera Gioconda che ormai è anche peggio di Banksy. La scrittura, peraltro, risulta funzionale alla bassissima soglia di attenzione che il pubblico rivolge non solo alle dissertazioni intellettuali ma anche al tempo di lettura per cui i «poveri» giornali di carta sono costretti ad avvisare che non ci vorrà più di un minuto.

bonami 7b90

 

Il Bonami è come l'Andy Warhol di ieri. Tra una recensione su Artforum e la richiesta di un selfie non ha dubbi. Chi si ostina a considerare l' arte una disciplina accademica, un territorio elitario, è completamente fuori dal tempo e il tempo non avrà pietà di lui.

Ciò non significa che non si possa continuare a parlare di Carsten Holler o di Anish Kapoor, di Ai Weiwei o di Urs Fischer. Il linguaggio, però, è del tutto diverso e forse alla fine resta di più il Post di Bonami che un saggio di Rosalind Krauss. Prima che ci pensi qualcun altro, la responsabilità di uccidere la critica d' arte se la prende proprio lui, Francesco Bonami.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO