mara maionchi

“IL TRADIMENTO DI MIO MARITO? NON È STATO GRAVE, COSA VUOLE CHE SIA UN CORNO?” - LE LEZIONI DI VITA DI MARA MAIONCHI: “UN PO' È STATA ANCHE COLPA MIA, GUARDAVO LE BAMBINE PIÙ DI LUI. CERTO, SE FOSSE STATA UNA STORIA LUNGA MAGARI DUE ANNI SAREBBE STATO DIVERSO. HO PERDONATO NATURALMENTE E NON MI SONO SOGNATA DI VENDICARMI...” - “ANCHE PER QUESTO IL MIO MATRIMONIO DURA DA 47 ANNI. CI VUOLE RAGIONEVOLEZZA E PAZIENZA. IL MOMENTO PIÙ DIFFICILE È QUANDO..."

mara maionchi impazzisce per anastasio 11

Isabella Bossi Fedrigotti per il “Corriere della sera”

 

La notorietà all' età della pensione. Mara Maionchi, 78 anni, bolognese di nascita e milanese di adozione, un marito (più giovane di lei di dieci, ma sempre lo stesso da quarantasette), due figlie e tre nipotini, giudice star di X Factor e ora di Italia's got talent, ancora si dà i pizzicotti per rendersi conto che è tutto vero, che non sta sognando.

 

MARA MAIONCHI LODO GUENZI XFACTOR

Che la gente davvero la ferma per strada per dirle delle gentilezze («Con i vecchi si tende a essere più carini»), che davvero lavora in radio e in televisione, che davvero la invitano nei talk show, che sul serio le chiedano i pareri anche su temi diversi da canzoni e cantanti e che sul serio le abbiano perfino commissionato, per la scorsa festa di San Valentino, di riscrivere in chiave più attuale un certo numero di cartigli dei baci Perugina! Ride divertita la signora Maionchi quando lo racconta.

MARA MAIONCHI

 

«Volevano bigliettini con delle massime un po' meno melense del solito e hanno chiesto a me e al cantante Enrico Nigiotti di inventarci qualcosa. Io ho scritto, per esempio, "Nel matrimonio dalle luci rosse all'abatjour è un attimo"; oppure "Nel matrimonio la luce è all'inizio del tunnel". Enrico ha pensato frasi per consumatori di baci un po' più giovani».

 

Andando per ordine, come è incominciata?

«È incominciata che studiare non mi piaceva, ho finito ragioneria alla bell' e meglio e poi sono andata a lavorare. Mio padre aveva un grande magazzino di intimo e merceria e per lui non esisteva che stessi in casa a non fare niente. Il risultato è che lavoro da sessant' anni, in barba alle leggi Fornero o Salvini.

mara maionchi

 

Ho cominciato in una ditta di spedizioni internazionali senza sapere una sola parola di un'altra lingua, poi sono passata a una di prodotti antiparassitari, poi a una di impianti antiincendio; infine ho scovato sul Corriere - bei tempi quando si trovava lavoro leggendo un giornale - un annuncio della casa discografica Ariston che cercava una persona per l' ufficio stampa. Mi sono candidata e mi hanno preso. Il perché ancora me lo domando. Forse è stato grazie alle tante diverse esperienze che avevo fatto».

mara maionchi

 

È stata la svolta?

«Sì, perché sono entrata in un altro mondo, quello della canzone e non ne sono più uscita. Un mondo che alla mia famiglia era del tutto estraneo, del quale né io né alcuno dei miei sapeva nulla di nulla. Dopo la Ariston sono venute la Numero Uno, la Ricordi, la Fonit Cetra. E poi sono venute le due case discografiche fondate assieme a mio marito, che, invece, al contrario di me, era del ramo, la Nisa del 1983 e la Non ho l'età del 2006. In quegli anni ho seguito e partecipato al lancio di tanti nostri cantanti, da Mia Martini a Lucio Battisti, ad Anna Identici, a Ornella Vanoni, a Umberto Tozzi, a Fabrizio De André, a Gianna Nannini, a Eduardo De Crescenzo, a Tiziano Ferro, artisti che, se non fossero penalizzati dal fatto di cantare in italiano non avrebbero niente da invidiare a quelli inglesi oppure americani che dominano il mercato».

 

Di tutti questi chi le è rimasto più impresso?

mara maionchi

«Sicuramente Tiziano Ferro. L'ho conosciuto all' Accademia di Sanremo, ho sentito che aveva una voce particolare, direi speciale, mentre i suoi testi, pur non essendo male, avevano bisogno di essere migliorati. Abbiamo lavorato per tre anni, lui è stato bravissimo, per provare con noi canzoni e parole faceva regolarmente su e giù da Latina dove abitava; capiva, era intelligente, ha aggiustato la linea dei suoi testi. Nell'insieme Ferro rappresentava un'assoluta novità. Oggi è uno dei più grandi italiani. Peccato che non capiti più di vederci così spesso. Ma sapere che hai contribuito ad aiutare un artista a trovare la sua strada è una bella sensazione».

 

mara maionchi x factor

E Anastasio, il rapper che ha vinto l'ultima edizione di X Factor, per il quale si è molto spesa in tv?

«Anastasio è forte, scrive da Dio, è rivoluzionario, ma se non si è rivoluzionari a vent'anni, quando mai lo si può essere? Per lui mi sono entusiasmata come se fossi stata di nuovo giovane. E il bello del mio lavoro è proprio quello di poter stare con i giovani, parlare con loro, ascoltarli, guardarli, vedere come cambiano, come si evolvono».

 

Quale delle sue trasmissione televisive le piace di più?

«In verità mi trovo molto bene in questa Italia's got talent, prima di tutto perché non è ansiogena come X Factor (sono vecchia e l'ansia mi fa male) e in secondo luogo perché c'è un' ottima intesa con gli altri giudici. Federica Pellegrini è una vera forza della natura, una combattente come ne ho conosciute poche, disciplinata e instancabile. Si fa alcune ore di piscina prima di venire in trasmissione, per lei una passeggiata, io sarei morta dopo venti minuti. Anche con Claudio Bisio e Frank Matano è un piacere lavorare, insieme ci divertiamo.

mara maionchi

 

Comunque devo grande gratitudine a X Factor perché è lì che è cominciata, dieci anni fa, la mia seconda vita. Ero con Simona Ventura, l'unica faccia nota della giuria, e con Morgan che mi colpì per come parlava bene. Pensavo ovviamente a una esperienza a termine, una volta nella vita. Mai avrei immaginato tutto quello che è venuto dopo».

 

Cioè una trasmissione radiofonica con Gianluigi Paragone, un film con Aldo, Giovanni e Giacomo, un'autobiografia pubblicata da Rizzoli, la presenza fissa per due cicli di trasmissione da Amici di Maria De Filippi, la partecipazione a Celebrity Masterchef, gli spot pubblicitari... Dimentichiamo qualcosa?

«Visto che ci siamo, ho inciso anche un singolo intitolato Fantastic, ho 500.000 follower su Instagram e un app su iPhone dedicata a me, più una serie di quisquiglie minori. Tra le quali per due anni - dal '97 al '99 - una parentesi come assessore ai servizi sociali nel comune di San Fermo della Battaglia dove all'epoca risedevo».

 

Per cosa le resta tempo?

«Per giocare regolarmente a burraco al circolo Ufficiali con una mia amica».

 

E in famiglia come hanno preso questa sua nuova vita?

MARA MAIONCHI A MASTERCHEF

«Bene, nell' insieme. Mio marito per sfottermi ormai mi chiama soltanto "la starlette", però mi pare contento, e una delle figlie cerca di incanalare in modo ragionevole i miei troppi impegni: in altre parole mi fa da agente, cioè da babysitter, da badante e da controllore. I nipoti? Sì, ovvio che li amo moltissimo, ma in verità non sono una gran nonna, non so più cosa si fa con i bambini piccoli».

MARA MAIONCHI

 

Che effetto le fa che ogni sua frase venga analizzata in tv e sui giornali, che tutto di lei sia pubblico, perché lei lo mette in pubblico, compresa la grave malattia che l'aveva colpita alcuni anni fa e certi suoi privati fatti matrimoniali?

«Se intende il tumore che ho avuto ne ho parlato apposta, su suggerimento se non proprio preghiera del professor Veronesi. Voleva che mostrassi come si può convivere con la malattia, continuando a lavorare e mostrandosi fiduciosi. L'ho raccontato, insomma, per fare coraggio ad altre ammalate. Quanto ai privati fatti matrimoniali, sarebbe più giusto dire le corna che mi ha fatto mio marito: non ricordo più quando ne ho parlato, ma anche con questa confessione volevo dare una mano a chi si è trovata o si trova nella stessa situazione».

 

Ed è stato grave?

MARA MAIONCHI

«Ma no. Cosa vuole che sia un corno? E un po' è stata anche colpa mia, guardavo le bambine più di lui. Certo, se fosse stata una storia lunga magari due anni sarebbe stato diverso, ma così per fortuna non è stato. Ho perdonato naturalmente e non mi sono sognata di vendicarmi».

 

È per questo che il suo matrimonio dura da 47 anni?

«Forse sì, ci vuole pazienza, ragionevolezza e consapevolezza che il matrimonio è davvero un po' come ho scritto nei cartigli dei Baci. Il momento più difficile è quando se ne vanno i figli, quando si resta soli, ma ce l' abbiamo fatta; io lavoro tutto il giorno, lui è un nullafacente felice».

 

Le tante parolacce che dice fanno parte soltanto del suo eloquio televisivo, per fare «giovane», oppure anche del vocabolario quotidiano?

MARA MAIONCHI

«Le assicuro che sono pentita, che cerco di correggermi, ma quando mi scaldo purtroppo mi scappano, in tv esattamente come nella mia cucina».

 

Sintomi di vecchiaia?

«Sì, un ginocchio che mi fa male e la golosità per i dolci, io che andavo soltanto per prosciutto e salame. In più, un' ammirazione sconfinata per la regina Elisabetta, mia assoluta icona di perfezione».

 

Progetti per il futuro?

«Sa, con il futuro tendo ad andarci un po' cauta...».

MARA MAIONCHI

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."