conte orlando constanze reuscher

“LA VERITA’” REGOLA I CONTI CON LA CRONISTA ANTI CONTE (PAGATA DA LEOLUCA ORLANDO) – CONSTANZE REUSCHER, CHE HA MANDATO FUORI GIRI IL PREMIER CON UNA DOMANDA SUI MORTI IN MARE, NON E’ SOLO LA CORRISPONDENTE DALL' ITALIA DEL TEDESCO “DIE WELT”, È PURE CONSULENTE (A QUASI 30MILA € PER 6 MESI) DEL SINDACO DI PALERMO QUELLO CHE FA LA GUERRA AL GOVERNO SU PORTI E CLANDESTINI... - VIDEO

Fabio Amendolara per “la Verità”

Constanze Reuscher

 

Il quesito, con cadenza teutonica marcata, conteneva in realtà un intervento politico contro il governo italiano: «Una domanda dalla Germania, in questi giorni c' erano tantissime delegazioni tedesche in Sicilia, soprattutto a Palermo, per informarsi sulle politiche per l' immigrazione. Oggi stesso c' è il vescovo capo della chiesa luterana. Sono tutti molto preoccupati sulla politica per l' immigrazione, perché è davanti a noi l' estate ed è molto probabile che ci siano molti morti nel Mar Mediterraneo.

 

Voi manterrete la linea dura di Salvini?». Una conferenza stampa a Palazzo Chigi non è di certo il luogo più adatto a sollevare un polverone o a creare un caso. E infatti il premier Giuseppe Conte risponde in modo garbato, ma fermo: «La nostra non è la linea dura di Salvini. È la linea dura del governo ed è una linea che io definirei di maggior rigore rispetto al passato [...]. C' è un problema di contrastare i trafficanti. Sono loro che mettono in pericolo i migranti». Era facile prevedere che Conte glissasse sui morti in mare.

 

GIUSEPPE CONTE

È stata la controreplica a fargli perdere le staffe. E il casus belli non è passato inosservato. Tra gli oppositori siciliani di Leoluca Orlando, al suo quinto mandato da sindaco di Palermo, qualcuno ha riconosciuto la giornalista tedesca in tailleur bianco alla conferenza del premier: Constanze Reuscher, corrispondente in Italia per il quotidiano tedesco Die Welt (giornale di stampo conservatore, fondato ad Amburgo, che da qualche tempo non perde occasione per attaccare l' Italia sui temi economici, ma anche con titoli sull' immigrazione), e scelta dal sindaco di Palermo come consulente «per stimolare e promuovere il percorso di internazionalizzazione» della città a 29.999 euro per sei mesi.

leoluca orlando

 

Da decenni Reuscher si occupa di comunicare a livello internazionale la Sicilia e la sua cultura, sia attraverso il lavoro giornalistico sia nella organizzazione di eventi, anche nel suo ruolo di dirigente della Stampa estera in Italia. E infatti Orlando e Reuscher si ritrovano insieme lo scorso gennaio proprio nella sede della Stampa estera per un incontro tra il sindaco di Palermo e i cronisti delle testate straniere che è ancora possibile riascoltare sul sito web di Radio radicale.

 

Era da tempo che i due, sui social, si corteggiavano a distanza. Nel 2015, ad esempio, il sindaco, le fa un endorsement per un convegno con un post su Facebook: «Alla Zisa, alle ore 16:00 interviene Constanze Reuscher, "Il giornalismo di qualità nell' era digitale, l' esperienza Springer"».

Constanze Reuscher

Lei ricambia e nel 2017 scrive un lungo post su Facebook in cui descrive Orlando come uno dei sindaci siciliani di spicco. Lui condivide il post sulla sua bacheca e ringrazia: «Condivido il post di Constanze Reuscher, corrispondente italiana per Die Welt, che ringrazio per le parole di apprezzamento alla nostra azione amministrativa e alla nostra visione di Palermo».

 

E così, alla fine, un mese fa, Palermo ha scelto proprio la giornalista che si è presentata alla conferenza ufficiale del premier Conte, attaccando il governo sulle politiche di contrasto all' immigrazione clandestina, per la programmazione della promozione del capoluogo siciliano all' estero.

 

leoluca orlando con giuseppe conte

Non ne sarebbe nato un caso se Orlando non fosse il sindaco che fa il disubbidiente sui porti chiusi, che promuove l' accoglienza à gogo e che di recente si è opposto all' espulsione di Paul Yaw Aning, un ghanese irregolare, con permesso di soggiorno scaduto, finito nelle maglie della giustizia italiana perché imbrogliava la gente facendo firmare contratti di lavoro fittizi.

Orlando, insomma, si oppone a un decreto emesso dal prefetto e da un provvedimento di accompagnamento alla frontiera firmato dal questore, decisioni convalidate anche dalla magistratura, con un' ordinanza di espulsione del giudice di pace.

 

 

Constanze Reuscher

Il premier, rispondendo alla giornalista, tocca anche la questione europea: «Lei che segue il suo Paese avrà colto che sin dal primo momento in cui ho partecipato al primo Consiglio europeo ho portato una piattaforma molto articolata che riassume tutta la nostra politica, che è una politica che non riguarda solo lo sbarco, quello è un tassello che riguarda un problema più complesso. Il problema riguarda e può essere riassunto come regolazione e gestione dei flussi migratori». Gli ulteriori passaggi sul contrasto dei trafficanti nei Paesi di transito, sulla cooperazione con i Paesi di partenza e sui corridoi umanitari non devono essere andati giù lla corrispondente tedesca. Che al termine della risposta ha continuato a commentare.

 

giuseppe conte 3

La domanda in conferenza stampa era legittima, anche se fuori luogo. È apparso di cattivo gusto il tentativo di far saltare i nervi al premier, con una controreplica che nel video ufficiale non è possibile ascoltare, perché la giornalista tedesca non aveva più il microfono. Poi, per un momento la voce torna a sentirsi in modo forte, e si sente uno spezzone di una frase: «Evidentemente anche il ministro degli Esteri...». Ma mentre Reuscher tenta l' affondo, Conte la stoppa, riprendendo il discorso in questo modo: «Non le permetto di dire che il governo italiano ha causato dei morti in mare». E chiude i conti: «Questa gliela respingo perché è inaccettabile».

LEOLUCA ORLANDO giuseppe conte 1MATTARELLA LEOLUCA ORLANDOLEOLUCA ORLANDO giuseppe conte 2LEOLUCA ORLANDO LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...