nino d'angelo

“È VERO CHE NINO D'ANGELO È MORTO IN UN INCIDENTE IN MOTORINO?" - VITA, CANZONI E LEGGENDE DELLO "SCUGNIZZO COL CASCHETTO BIONDO" - NEGLI ANNI ’80, OGNI DUE PER TRE, VENIVO DATO PER MORTO. FORSE MI HANNO ALLUNGATO LA VITA... - DOVEVO ESSERE L'EREDE DI MARIO MEROLA. MA IO VOLEVO FARE IL POP. DESIDERAVO ESSERE AMATO DA TUTTI, INVECE MI DICEVANO CHE ERO IL FIGLIO "DI UNA CERTA NAPOLI". QUESTO MI HA BUTTATO IN DEPRESSIONE…" - I RICORDI SU MARADONA – VIDEO

 

Luigi Bolognini per “la Repubblica”

nino d angelo 77

 

Estate 1985, Londra. Un gruppo di studenti valtellinesi, desiderosi di cibo vero, afflitti e stremati da giorni di agnello alla menta e pasticcio di rognone, è accolto dal gestore napoletano di una pizzeria con un accorato: "Ma voi che venite dall'Italia, è vero che Nino D'Angelo è morto in un incidente in motorino?".

 

La risposta a questa leggenda parte metropolitana e partenopea sta nel tour che Nino D'Angelo ha messo in piedi per il quarantennale del suo personaggio dello scugnizzo, il ragazzino col caschetto biondo 'Nu jeans e 'na maglietta che sfrecciava proprio in scooter per Napoli cantando l'amore per le ragazze e il calcio, soprattutto dopo l'arrivo di Maradona.

nino d angelo 5

 

A marzo si parte il 3 da Pescara per toccare tra l'altro Palermo (9), Torino (18), Roma (27) e ad aprile Napoli (9), Milano (11) per chiudere a Parma il 7 maggio.

 

D'Angelo, altro che morte nel 1985: il caschetto biondo un po' è cascato e un po' si è incanutito, ma lei è sempre qui e anche se di anni ne ha quasi 65 continua a sentirsi come quel ragazzino di allora.

il poeta che non sa parlare nino d angelo

«Beh no, per fortuna sono cambiato, altrimenti sarebbe ben triste. Ma certo quel ragazzino mi sta molto simpatico per la sua leggerezza, la sua felicità, anche la sua povertà. E non sa quante leggende tipo quella londinese giravano: ogni due per tre venivo dato per morto. Forse mi hanno allungato la vita. Di sicuro io ricomincio a vivere adesso, con questo tour».

 

Fa male cancellare tutto e stare a casa in lockdown, vero?

«Una cosa esagerata, non ho mai aspettato di cantare come in questo momento, il pubblico è una droga, anche più di quanto pensassi. Il palco è come l'aria, il vaccino che ti leva la malattia.

 

nino d angelo 78

Io sono stato abituato a girare, muovermi, recitare, cantare. Il mio lavoro è tutto, la mia vita. Se e quando mi ritirerò farò come quegli operai che vanno in pensione dopo 50 anni di lavoro, ma che già passate le prime 2-3 settimane si ritrovano a guardare i cantieri con gli altri vecchietti. Comedite, umarell, giusto?».

 

Giusto. Ma allora lei sa parlare. Glielo chiediamo perché il tour si intitola "Il poeta che non sa parlare", come la sua divertente autobiografia, edita da Baldini+ Castoldi.

nino d angelo

«Nel libro spiego questo soprannome: me lo diede la professoressa di italiano delle medie. A scuola parlavo napoletano, non italiano, facevo errori grammaticali, ma secondo lei scrivevo cose profonde, capaci comunque di arrivare al cuore. All'inizio mi parve una cosa brutta, in realtà era un magnifico complimento.

 

Trasformerò tutto in uno spettacolo di teatro canzone alla Giorgio Gaber, raccontandomi grazie alle mie canzoni».

 

Ma quali canzoni? Ovvero, con una carriera così lunga come fa a sceglierle?

neri parenti sul set con maradona e nino d angelo

«Facile: non ci pensi, perché sai che comunque qualcuno scontenti se non fai un concerto di otto ore. Poi vai di equilibrio tra anni Ottanta, Novanta e Duemila. Di sicuro il periodo dello scugnizzo non può mancare mai, e non solo perché questo è un tour celebrativo: quelle sono le mie origini, lì c'è la mia povertà, che non rimpiango, ma neppure rinnego perché mi bastava poco per essere felice, E poi quelle canzoni furono davvero una rivoluzione».

 

Addirittura?

nino d angelo maradona

 «Lei non è napoletano, vero?».

 

Non esattamente.

 «Allora non può capire. Ma le spiego. Io dovevo essere, per sua stessa dichiarazione, l'erede di Mario Merola nella sceneggiata napoletana. Grandioso artista, grandioso genere, ma io volevo fare il pop. E le mie canzoni del periodo scugnizzo hanno portato i giovani napoletani ad amare la canzone della loro città. Le scrivevo mentre mia moglie faceva le pulizie per casa. Le dissi: "Che fortuna che hai, ti ho risolto i problemi con queste musiche". Anche se non fu facile».

nino d angelo 82

 

Perché?

«Perché ero ostracizzato. Tanti prendevano posizione contro di me per pregiudizio, perché ero come mi vedevano. Io sono stato amatissimo da un certo pubblico e odiatissimo da quest' altro, che poi è passato ad amarmi quando c'è stata la mia rivalutazione.

 

Ma spesso in Italia alla lunga si viene rivalutati. Io volevo essere amato da tutti, essere figlio di tutta Napoli, invece mi dicevano "di una certa Napoli". Questo è stato per tanto tempo il mio errore, che mi ha buttato in depressione, ma dico sul serio.

 

nino d angelo 81

Invece alla lunga ho avuto ragione io: ha cominciato a cambiare tutto quando sono andato a Sanremo con Senza giacca e cravatta. E ora ho un pubblico composito, il minimo del colto accanto al massimo del colto. E sono felice».

 

A proposito di felicità, qual è stato il suo momento più alto, nella sua vita artistica?

«Il concerto per i 60 anni allo stadio San Paolo. Mi è passata tutta la vita davanti agli occhi. Ed ero nella curva B, la mia curva, quella dove andavo a tifare Maradona. Uno che ha pagato i suoi errori con la vita, un campione, ma umile come me. Ecco, ovviamente non oso per nulla accostare il mio talento al suo, ma lui ci ha messo sempre la faccia, Come ho fatto e faccio io».

nino d'angelo mario merolanino d'angelo mario merolanino d angelo e livio cori nino d angelo prima del concertogigi d'alessio nino d'angelo 6NINO D'ANGELOnino d'angelo NINO D'ANGELO RITRATTO DA RICCARDO MANNELLININO D'ANGELO E MARADONA nino d angelo 79

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…