pupo anna patricia

“VIVO CON MOGLIE E AMANTE MA CHI MI INVIDIA SI SBAGLIA, È DIFFICILE. C'È SOFFERENZA” – PUPO CONFESSIONS: “IO OGGI HO 67 ANNI. STO DA 50 CON MIA MOGLIE, DA 33 CON L'AMANTE. E PENSATE CHE SIA SEMPLICE? LA POLIGAMIA È UNA REALTÀ MAGGIORITARIA NEL PIANETA. LA NOSTRA CULTURA, EDUCAZIONE E RELIGIONE CI IMPEDISCONO DI ESSERE POLIGAMI. IO STO PAGANDO LE CONSEGUENZE DI QUESTE MIE SCELTE” – I DEBITI DI GIOCO, IL MANCATO SUICIDIO, L’AIUTO DI MORANDI, LA VITTORIA SFIORATA A SANREMO CON EMANUELE FILIBERTO ("IN REALTA’ AVEVAMO VINTO NOI MA…") - VIDEO

 

 

Mario Luzzatto Fegiz per il “Corriere della Sera”

 

C'è qualcuno dei vizi capitali che lei non ha?

PUPO ANNA PATRICIA

«(ride) Sono come i sette Re di roma. Difficile ricordarli tutti. Dunque non ho l'invidia. Chiaramente ho desiderato la donna d'altri. Ho tradito spesso. Poi vado forte con la superbia. Sì, superbo e arrogante, anche se non sembra. La superbia mi ha salvato da un sacco di attacchi che avrebbero potuto minare la mia incolumità fisica e psicologica. Sì, un po' di superbia non guasta».

 

Pupo, 67 anni, vero nome Enzo Ghinazzi: quando ha scoperto di avere un dono artistico?

«Non c'è stato un momento preciso. Fin da piccolo mi sono sentito attratto dallo spettacolo. Quando avevo cinque anni mio padre mi faceva esibire alle battiture del grano.

 

PUPO ANNA PATRICIA

Mi piazzavo sulle grandi tavole del cibo e cantavo le canzoni di Celentano. Su quel palco mi trovavo bene. Avevo la sensazione di trovarmi nel posto giusto. Non provavo imbarazzo. Anzi. Aspettavo che mi chiedessero di esibirmi... Al liceo avevo una professoressa che aveva un difetto e io la imitavo. Tutti ridevano. Insomma, ero giullare per vocazione.

 

Poi ho incominciato a suonare perché nella mia famiglia tutti erano inclini alla musica. C'era in particolare uno zio che suonava benissimo il flauto e il sassofono. Piano piano mi sono reso conto che questo poteva essere il mio destino e che il mio compito era quello di dare spettacolo non necessariamente cantando. Ora sono davanti al mio pianoforte bianco. Ci sono anche le chitarre. Tutti strumenti che ho imparato a suonare da autodidatta. Mai avuto un insegnante».

 

Quindi non sa leggere la musica?

PUPO ANNA PATRICIA 7

«Sì che la so leggere. Ho studiato musica anche a scuola. La so leggere come un bambino principiante. Insomma mi fermo all'abc del pentagramma».

 

Da alcuni decenni Enzo Ghinazzi vive con la moglie (Anna) e con l'amante (Patricia) in un menage a trois che molti gli invidiano. Ha avuto la passione per il gioco d'azzardo e delle donne e spesso si è trovato con le spalle al muro assediato dagli usurai.

«Lei dice che mi invidiano. Fanno male. È un percorso che non ho scelto io. Perché è difficile. C'è sofferenza. È troppo facile liquidarlo così. Io oggi ho 67 anni, mia moglie Anna ne ha quasi 70, Patricia ne ha 62 . Sto da 50 con la moglie, da 33 con l'amante. E lei pensa che sia stata una cosa semplice?

 

O che io possa consigliare alle mie tre figlie o a chiunque altro un rapporto pluri-amoroso come il mio? Ma non ci penso nemmeno. Dicevo: invidia sprecata. Come quella di coloro che invidiano Berlusconi, il presidente degli Stati Uniti o i miliardari e non sanno niente su quello che comporta affrontare percorsi di questo genere... Poi la vita è anche fortuna, non solo abilità. Io non mi pento del mio percorso sentimentale che oggi sarebbe più semplice da affrontare. Ho avuto a che fare con due donne speciali. Non sono io lo speciale, sono loro».

ANNA - PUPO - PATRICIA

 

Oggi è sulla retta via?

«Dopo aver sbagliato tanto e dopo aver raccontato un sacco di fesserie, dopo aver mentito tanto, dopo aver tolto la dignità alle donne che mi sono state accanto, ecco io da queste due donne sono stato migliorato. Loro mi hanno insegnato la lealtà».

 

Anche nella musica lei ha sempre fatto a modo suo?

«Il mio obiettivo, che non ho mai confessato pubblicamente, era ed è stare a metà classifica. In serie A, certo. Ma a metà classifica. Quel posto dove nessuno ti rompe le palle, in cui stai bene.E puoi fare quello che ti pare. Senza dare troppo nell'occhio. Nel mio caso qualcosa non ha funzionato e ho vissuto sotto i riflettori».

 

Torniamo alla poligamia.

«La poligamia è una realtà diffusa, maggioritaria nel pianeta. La nostra cultura, educazione e religione ci impediscono di essere poligami. Io ho pagato e sto pagando le conseguenze di queste mie scelte fatte alla luce del sole».

 

Lei si è messo a nudo in due libri: «La confessione» e «Banco solo! Diario di un giocatore chiamato Pupo».

anna ghinazzi pupo e patricia abati

«La mia vita è stata movimentata sul piano umano e artistico. Io non ho scritto canzoni importanti dopo i successi degli anni 70-80 come Gelato al cioccolato e Su di noi . Ho scritto solo qualche canzone che più che altro sono state delle provocazioni mediatiche. Mi riferisco a Italia amore mio con Emanuele Filiberto a Sanremo nel 2010 dove ho sfiorato la vittoria. Più che far canzoni io ho vissuto e la mia vita mi ha collocato in una sorta di limbo unico in Italia. La mia vita è diventata un vero percorso artistico».

 

Perché funziona nei concerti?

«Sto per partire con un tour che toccherà in due anni tutto il mondo. Finalmente avrò la possibilità di suonare dal vivo su un palco. E sa perché tutti i concerti sono già esauriti? Non solo per ascoltare quelle dieci canzoni molto conosciute e popolari. No. Il pubblico viene per ascoltare la mia vita. Oltre alla musica ci sono filmati e mia figlia (Clara, 30 anni) che canta con una voce bellissima. Insieme raccontiamo la nostra storia di famiglia particolare. La gente apprezza».

 

Pupo

Le piace mostrarsi?

«Non salgo volentieri in cattedra. Ma in un certo modo sì. Io sono un sopravvissuto. Non sono mai stato una persona banale. A proposito, un'ora fa mi ha chiamato Amadeus. Gli avevo scritto a fine gennaio: "Il tuo sarà il Festival dei record". Solo ieri lui mi ha risposto: "Sei un veggente?"».

 

Dal suo osservatorio privilegiato come ha visto cambiare il mondo e la musica?

«Sono su piazza da cinquant' anni. E dico che andiamo male. Sul fronte della cultura siamo in piena involuzione, una rincorsa all'ignoranza davvero preoccupante».

 

Nel 1989 girava voce di un suo mancato suicidio. È vero?

«Sì. Tornavo dal Casinò di Venezia ed ero su un caratteristico viadotto al confine fra Emilia e Toscana. La banca mi massacrava per uno scoperto di 70 milioni di lire. Io avevo un fido di 50 milioni dal casino di Venezia. E li c'erano anche gli usurai. Andai dunque lì per prendere il denaro a prestito e tacitare la banca. Non vinsi, ma persi altri 50 milioni peggiorando la mia situazione.

pupo con l augello al vento

 

Mentre tornavo con la mia jaguar riflettevo sulla mia condizione di... ricco coi debiti. Così avevo parcheggiato sulla piccola corsia d'emergenza del viadotto con l'idea di farla finita. Ero sconvolto, non vedevo vie d'uscita. Era notte, fra sabato e domenica, e i Tir non circolavano. Tutti meno uno: quello che mi sfiorò a un millimetro. Lo spostamento d'aria mosse la macchina di qualche centimetro e mi riportò alla ragione».

 

Progetti al di là del tour?

«Ho deciso di sospendere le mie apparizioni televisive. In questa tv mi ritrovo poco. Molti ci vanno per apparire dicendo banalità. È diventata troppo cannibale, troppo fine a se stessa, autoreferenziale. Se vado in tv devo avere qualcosa di interessante da raccontare.

 

Quello che paga la tv non cambia la mia vita. Non mi interessa aumentare la mia popolarità. Questi teatrini con artisti leggendari come Bobby Solo o Fausto Leali, sono utili solo al programma e poco e niente a chi vi partecipa. Quindi niente tv a meno che non si tratti di una conduzione di un programma televisivo che sia stimolante e gradevole. Ma per ora non se parla».

 

Incontri determinanti della sua vita?

pupo balla foto di bacco (6)

«Freddy Naggiar, il padrone della Baby Records. Mi ha immaginato e poi costruito. Ma ha sbagliato nel sottovalutare la mia durata. Mi mollò nel 1982. Mi ha insegnato il valore della sofferenza. Fondamentale è stato l'incontro con il mio attuale manager: Umberto Chiaramonte. Con lui, 25 anni fa, iniziammo un difficile (per alcuni addetti ai lavori impossibile) lavoro di riposizionamento artistico. Visti i risultati, direi che Umberto è stato bravo.

 

E poi Gianni Morandi che, oltre ad avermi aiutato economicamente, mi ha anche spesso insultato e strapazzato sbattendomi in faccia quel che ero: un poco di buono, un delinquente perché tradivo le attese di mia madre e dei miei amici. Io, lui, il nostro commercialista Oliviero Franceschi e Gianmarco Mazzi eravamo in società. Una società che gestiva la mia attività e che oggi appartiene totalmente a me».

PUPO ELISABETTA GREGORACI IL MALLOPPO

 

Cosa farebbe e non rifarebbe?

«Vedendo il risultato finale rifarei tutto. Sofferenze e errori compresi. A 25 anni ero miliardario. Pochi anni dopo ero indebitato per 7 miliardi. Gioco d'azzardo, investimenti sbagliati. Mi trovai in un vortice. Io son qui a raccontarla, ma è stato un miracolo. Irripetibile».

 

Rapporti con le figlie?

«Bellissimi. Quanto amore ricevo dalla mia famiglia! E poi figlie e figliastra hanno un bellissimo rapporto fra loro. Tu pensa che il mio nipotino Matteo (8 anni), il figlio di Valentina, chiama nonna sia Anna che Patricia. Ho altri due nipoti, Leonardo (22 anni) e Viola (12), figli di Ilaria, la mia figlia più grande. Una famiglia allargata ante litteram».

 

Lei è stato tra i fondatori della Nazionale Cantanti...

«Sì, ma è un'esperienza ormai chiusa. Prima erano i big della canzone a illuminare la squadra, adesso sono i cantanti a prendere popolarità da questo brand».

pupo emanuele filiberto canonici sanremo

 

Rospi ingoiati?

«Il secondo posto a Sanremo con Emanuele Filiberto. In realtà avevamo vinto, ma alla votazione finale dei primi tre successe qualcosa di strano. Non posso fare i nomi delle persone con cui parlai in quei momenti. I veri vincitori eravamo noi. E io avevo un grosso debito di riconoscenza con la Rai con la quale stavo lavorando benissimo e non volevo fare casini».

 

E la guerra in corso in Paesi che lei ben conosce?

«Sta tenendo incollate nelle nostre menti delle orribili immagini di morte e distruzione».

wanda nara e pupopupo signorinile iene e il porno di pupo 6PUPO CANTA IN AEREO pupopupo alfonso signorini wanda narapupopupo strafatto in california 13PUPO ANTOGNONIbarbara d'urso e pupo 2

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…