tullio pironti

LIBRI TANTI, CAZZOTTI POCHI – DOTTO IN GLORIA DI TULLIO PIRONTI SCOMPARSO A 84 ANNI - “LA MIA BOXE? UNA SINTESI DI FIFA E DI TALENTO”, SPIEGAVA. NELLA VITA, INVECE, AMAVA L’AZZARDO. UNA VOLTA A VENEZIA QUASI PICCHIÒ IL CROUPIER. AUDACE, QUASI PAZZO, DA EDITORE - LE SUE STORIE DI ADOLESCENTE NEI BORDELLI DI MEZZOCANNONE, IL LEGAME CON NANDA PIVANO CHE LO ADORAVA, FELLINI E LE DONNE NUDE - "AVEVAMO DECISO CON LUCIANO SPALLETTI DI…"

Giancarlo Dotto per il Corriere dello Sport

 

tullio pironti 99

Aveva così tante rughe che ogni volta mi stancavo di contarle. E allora ho cominciato a fotografarle. Lo scugnizzo mitologico, metà pugile e metà editore, aveva messo su a sua insaputa 84 anni e se ne fregava di dover morire, anche se considerava l’eventualità della sua fine qualcosa a metà tra una stranezza stupefacente e una rottura di coglioni. Negli ultimi mesi si preparava a lasciarci.

 

S’era fatto evanescente e smemorato, i suoi  bellissimi occhi perdevano colore, e i suoi zigomi, quando lo baciavi, erano freddi come il marmo. Stava già morendo, con l’eleganza che gli era congenita. Il poco fiato che gli restava era per fumare, per tossire e per imprecare contro chi lo batteva e lo sfotteva a scacchi.

giancarlo dotto foto di bacco (2)

 

Non più il suo grande amico, l’avvocato Sergio, un mucchietto d’ossa geniale, la barba che pesava più delle ossa, morto un anno prima; e non ancora me, la riserva dell’avvocato, al tavolino quadrato, come un ring, pieno di cicche della sua celebre libreria a piazza Dante, dov’è transitato almeno una volta tutto il mondo. Amici, intellettuali, guappi e postulanti.  Se Jean Gabin è il porto delle nebbie, Tullio Pironti è piazza Dante, partorito dalle viscere della città borbonica, i Tribunali, Forcella, Spaccanapoli. Quei vicoli. Gli stavano addosso come una seconda pelle.

 

tullio pironti 14

Era un uomo dolcissimo e gli volevo bene. Anche quando lo scugnizzo che era in lui imbrogliava le carte e le regine, più che mai gli voglio bene ora che sta dentro le sue spoglie mortali e il suo maglione dolce vita, e proprio non ce la fa ad accendersi l’ultima sigaretta. Spento per sempre. Le mani. Che uscivano dalla tasca della giacca o del cappotto col bavero alzato solo per l’essenziale, accendere una Pall Mall o mostrare come si proteggeva da pugile negli anni ’50.

 

tullio pironti 19

La destra sulla mascella destra, la sinistra sul mento e la spalla a guardia della mascella sinistra. “Come una testuggine”, mi spiegava. “La mia boxe? Una sintesi di fifa e di talento”. Scappava e colpiva. Nella vita, invece, amava l’azzardo. Quella volta a Venezia che quasi picchiò il croupier per aver anticipato il Rien ne va plus. Audace, quasi pazzo, da editore. “Un grande pugile mancato e un grande editore mancato”, si definisce lui nella sua autobiografia, Libri e cazzotti, due generi in via di estinzione. Libri tanti, cazzotti pochi.

 

I suoi racconti. Di quando, da dilettante, insieme a Nino Benvenuti era una promessa della boxe italiana. Di quando stese Tongo Troianovic, una montagna di zingaro. Il ring a Capua nel loro campo profughi. Un inferno. “Avevo una tale paura che lo colpii con una violenza inaudita, indietreggiando. Poi lui morì in una rapina a New York”.

 

O quando salivano volontari, lui e i suoi amici, sulle navi americane ormeggiate nel golfo di Napoli per svagare i marines su ring improvvisati. “Ci spruzzavano di ddt per disinfettarci. Ci facevamo menare ma scendevamo dalle navi con le tasche piene di whisky, sigarette e cioccolata”. E quella volta che chiuse con la boxe. “L’avevo promesso a me stesso, avrei smesso al primo kappaò serio. Si chiamava Zara, un torinese che menava come un boscaiolo. Il suo destro al mento mi fulminò”.

tullio pironti 19

 

La prima volta, quindici anni fa. Volevo conoscerlo. La scusa fu un’intervista per “La Stampa”. Finiva così: “Sì, mio padre ha vissuto 102 anni. Ma lui non beveva, non fumava e fotteva. Io sono l’opposto, bevo, fumo e non fotto”. Da allora, prendevo il treno per Napoli solo per andare a trovarlo. E incassare, come saluto, i suoi montanti destri. Amabile nella sua vanità. L’ultima volta. Antonio Franchini l’aveva reso felice. “Pubblicherà la mia biografia per la Bompiani”.

 

Leggetela, quando sarà. Non perdete, stolti se lo fate, l’occasione di conoscere un grande uomo. Le sue storie di adolescente nei bordelli di Mezzocannone. I suoi kappaò vincenti da editore.

 

Tullio Pironti Nanda Pivanogiancarlo dotto in versione tricolore foto di bacco

Ha fatto conoscere in Italia Raymond Carver e Don DeLillo. Con il grande Joe Marrazzo ha pubblicato libri sulla camorra. I diritti di Bret Easton Ellis li vinse in un’asta telefonica, battendo il gigante Mondadori. “Mi spiegarono che l’unico modo per spuntarla era offrire più di 50 milioni, oltre i quali le grandi case editrici dovevano convocare il consiglio di amministrazione”. Vinse, offrendo 55 milioni che non aveva. Fernanda Pivano lo adorava. Federico Fellini voleva pubblicare con lui i suoi ritratti di donne nude. “Seppi poi che fu Giulietta Masina a mettersi di traverso. In quell’album c’erano tutte le donne che Fellini aveva desiderato e amato, tutte tranne che lei”.

 

Avevamo deciso con Luciano Spalletti di andare a trovarlo nei prossimi giorni. La storia di Pironti lo aveva incuriosito. Sarebbe stata una grande sorpresa. Non andrò mai più a piazza Dante.

 

tullio pirontiLibreria Tullio Pirontitullio pirontitullio pironti cover

 

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...