rubrica candela agosto 2022

A LUME DI CANDELA - IL “GRANDE FRATELLO VIP” HA UN DOPPIO PROBLEMA PER "COLPA" DELLE ELEZIONI - LUISELLA COSTAMAGNA E MUGHINI A “BALLANDO CON LE STELLE” - BERLUSCONI E LA PROPOSTA DI UN SEGGIO A MIMUN (PER PIAZZARE PORRO AL TG5) - PIERLUIGI DIACO E GIORGIA MELONI CONDUCEVANO INSIEME UN PROGRAMMA RADIOFONICO - PAOLO DEL BROCCO IN USCITA DOPO DODICI ANNI DA RAI CINEMA – MARCO AGNOLETTI CURA L'ASCESA MEDIATICA DI BONACCINI - LUCA SAPPINO, NIPOTE DI GIOVANNI BERLINGUER, IN ASCESA A LA7 - CHE CI FACEVANO INSIEME IN UNA CALDA GIORNATA D'AGOSTO IL POTENTE DIRETTORE E LA BELLA GIORNALISTA ALL'HOTEL STUDIOS DI COLOGNO MONZESE?

Giuseppe Candela per Dagospia

 

luisella costamagna

LUISELLA COSTAMAGNA E GIAMPIERO MUGHINI A BALLANDO CON LE STELLE. LA SFIDA DI ALEX DI GIORGIO

La nuova edizione di Ballando con le Stelle, show di successo del sabato sera di Rai1, debutterà il prossimo 8 ottobre. Milly Carlucci ne sa sempre una più del diavolo, lavora da mesi a un cast promettente. Chi scenderà in pista? Dagospia può svelare la partecipazione della giornalista Luisella Costamagna. Un nome a sorpresa, in uscita dopo due stagione da Agorà, sacrificata dall'ex direttore degli Approfondimenti Mario Orfeo per fare spazio a Monica Giandotti.

MUGHINI

 

Sarà tempo di tango, valzer e rumba anche per un altro giornalista e scrittore. Di chi si tratta? Dell'esplosivo Giampiero Mughini. Come Dagoanticipato nel cast il nuotatore Alex Di Giorgio, dichiaratamente omossessuale. Proprio il futuro concorrente avrebbe chiesto di ballare con un altro uomo, anche in questo caso gay dichiarato. Lo sport da una parte, la danza latino-americana dall'altra: due mondi "machisti" e la voglia di rompere gli schemi.

 

BERLUSCONI E LA PROPOSTA DI UN SEGGIO A MIMUN. IL RETROSCENA

Nei giorni scorsi il Corriere della Sera aveva ipotizzato una candidatura di Clemente Mimun alle prossime elezioni con Forza Italia. Dagospia prova ad aggiungere nuovi elementi, precisando in primis che l'offerta sarebbe arrivata direttamente da Silvio Berlusconi che avrebbe messo sul piatto un posto blindato al Senato.

clemente mimun

 

Il direttore del Tg5 avrebbe però rifiutato ribadendo la sua volontà di restare alla guida del telegiornale. È direttore della testata, che registra ottimi numeri sul fronte auditel, dal 2007 e a Cologno Monzese qualcuno accenna a un'altra chiave di lettura. Un vero attestato di stima verso Mimun (da poco ha compiuto 69 anni) ma anche la volontà di rinnovare il Tg5 con un nuovo direttore. Chi? Bocche cucite ma nel cuore della famiglia del Cavaliere le quotazioni di Nicola Porro sono da tempo in forte crescita. Per ora non ci saranno scossoni o cambiamenti. Mimun ha detto no alla politica e resterà alla guida del telegiornale della rete ammiraglia del Biscione.

nicola porro

 

PIERLUIGI DIACO E GIORGIA MELONI CONDUCEVANO INSIEME UN PROGRAMMA RADIOFONICO

Debutterà su Rai2 a settembre "BellaMà", il nuovo programma di Pierluigi Diaco. In questi giorni si assiste a un battage pubblicitario senza precedenti, nei mesi scorsi i quotidiani parlarono addirittura di una telefonata di Giorgia Meloni all'ad Rai Fuortes per sostenere il giornalista.

 

GIORGIA MELONI E PIERLUIGI DIACO A RAGIO GIOVENTU

"È una delle mie migliori amiche, onesta, leale. Le voglio tanto bene. Io studiavo al Mameli e lei alla Garbatella. Io di sinistra, lei Fronte della gioventù, mai conosciuto una persona così preparata, dolce e tosta. Rivendico l’amicizia. Molte cose che dice le condivido, altre no. Ma non ho mai parlato con lei di Rai, parliamo di altre cose. E si cazzeggia", ha dichiarato Diaco a Repubblica.

 

alba parietti

Pochi sanno che la leader di Fratelli d'Italia e il conduttore hanno addirittura condotto insieme un programma radiofonico. Bisogna fare un passo indietro fino al 2009, programma in onda su Radio Gioventù, emittente legata al dicastero guidato dal 2008 dalla Meloni. Appuntamento settimanale per parlare ai giovani. Proprio come farà a settembre Diaco su Rai2.

 

alba parietti 34

ECCO CHI POTEVA CONDURRE "NON SONO UNA SIGNORA" AL POSTO DI ALBA PARIETTI

Come svelato dal sito Davide Maggio.it sarà Alba Parietti a condurre "Non sono una Signora", lo show di Rai2 che vedrà personaggi noti vestire i panni di drag queen. Dagospia può svelare però un retroscena inedito, la Parietti non era il nome in cima alla lista. La Rai e Fremantle avevano inizialmente pensato a una conduzione maschile, a un attore di successo: Luca Argentero. Idea accantonata quasi in partenza anche per i suoi impegni sul set e per la presenza da fine settembre a Striscia la notizia.

 

GRANDE FRATELLO VIP HA UN DOPPIO PROBLEMA PER "COLPA" DELLE ELEZIONI. UMBERTO SMAILA NON CI SARA'

La nuova edizione del Grande Fratello Vip debutterà su Canale 5 lunedì 19 settembre. Le normative anti-Covid, seppur allentate, sono ancora valide e il cast dovrà comunque rispettare un periodo di quarantena (circa cinque giorni) prima dell'ingresso nella casa più spiata d'Italia.

umberto smaila berlusconi

 

Signorini dovrà affrontare un doppio problema per "colpa" delle elezioni. A soli sei giorni dal debutto ai concorrenti sarà permesso di uscire per andare a votare nelle rispettive città ma in questo modo sarà necessaria una nuova quarantena prima del rientro in casa. Stesso discorso valido anche per chi entrerà nel reality giovedì 22 settembre durante la seconda puntata, a tre giorni dal voto.

 

Proprio il Grande Fratello Vip, salvo cambi di palinsesto dell'ultim'ora, dovrà sfidare il giovedì l'attesissimo confronto di Enrico Letta e Giorgia Meloni previsto in prime time su Rai1. Sul fronte cast nelle scorse ore era circolato il nome di Umberto Smaila, stando alle nostre fonti al momento non figurerebbe nella famosa lista stilata da Signorini.

paolo del brocco foto di bacco

 

RAI CINEMA, PAOLO DEL BROCCO IN USCITA DOPO DODICI ANNI

Tutti i dirigenti puntano alla direzione di Rai Cinema, un boccone mica da poco. Con milioni e milioni di euro da gestire. Sì perché l'amministratore delegato Paolo Del Brocco è in uscita e dopo dodici anni non potrà ottenere nuovi rinnovi, a causa della legge dell'Anticorruzione. Il suo nome è sempre di moda nel toto amministratore delegato, sempre bruciato in extremis. Chi prenderà il suo posto?

marco agnoletti (2)

 

MARCO AGNOLETTI CURA L'ASCESA MEDIATICA DI BONACCINI (PER IL DOPO LETTA)

Il 26 settembre, numeri in mano, ci sarà la resa dei conti. Soprattutto nel Partito Democratico dove c'è già chi pensa al dopo Letta, in caso di flop elettorale, con Stefano Bonaccini che scalda i motori. A curare l'ascesa mediatica del presidente dell'Emilia Romagna è l'influente Marco Agnoletti, già collaboratore di Matteo Renzi.

 

LUCA SAPPINO, L'ASCESA DELL'INVIATO (NIPOTE DI BERLINGUER) A LA7

Si chiama Luca Sappino, classe 88, inviato di Tagadà e di In Onda Estate. Il giornalista, con un passato in politica, non sta passando inosservato dalle parti di La7. Fonti beninformate assicurano che sarebbe stato vicino alla conduzione della versione estiva di In Onda. Sappino è il nipote di Giovanni Berlinguer, fratello di Enrico, quest'ultimo padre della più nota Bianca ma anche di Laura, compagna di Luca Telese. 

LUCA SAPPINO

 

INDOVINELLI

1) Che ci facevano insieme in una calda giornata d'agosto il potente direttore e la bella giornalista all'Hotel Studios di Cologno Monzese? Solo un incontro di lavoro o una passione improvvisa? 

 

2) Gira voce che la senatrice con il cuore a destra sia solita girare con una macchina con targa tedesca. Dicono sia un modo per aggirare le multe, sarà vero?

 

3) Il concorrente del Grande Fratello Vip e l'ex naufraga dell'Isola dei Famosi a corto di visibilità hanno deciso di fingere un flirt per raccattare qualche articolo online e strillo sui settimanali. Chi sono?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)