LA MAIONESE IMPAZZITA DI ZIO MICHELE - RICCARDO BOCCA SUL BLOG DELL’”ESPRESSO”: “A PARTIRE DA TRAVAGLIO, CHE LASCIAVA A BOCCA APERTA. PER GLI SBADIGLI - NEL GRAN SERRAGLIO, PARLANO UN DE MAGISTRIS REPLICANTE E PAOLO MIELI PRIVATO DELL’ENCICLOPEDIA D’ORDINANZA ALLE SPALLE (UNO SCANDALO…), STELLA&RIZZO UNO ACCANTO ALL’ALTRO COME ALE&FRANZ (MA ASSAI MENO DIVERTENTI, A PESTAR SEMPRE NEL MORTAIO DELLA CASTA) E L’ANTAGONISTA DELLA VALLE (HASTA IL MOCASSINO SIEMPRE!) SPERNACCHIATO, A DOVERE, DA UNA RAGAZZA IN STUDIO”…

Riccardo Bocca per "l'Espresso" (bocca.blogautore.espresso.repubblica.it)

Alla Rai, per strada, in un giardino pubblico, davanti a un bar, in discoteca: mettilo dove ti pare, Michèle Santoro, e lui farà comunque quello che sa fare meglio: grande giornalismo drammaturgico, grande rappresentazione del comune sentire e soprattutto dissentire.

Così è ripartito, ieri sera, "Servizio pubblico": da dove si era fermato. S'è rimesso davanti alla telecamera, l'autoproclamatosi rivoluzionario Santoro, e ha ricominciato a fotografare la realtà a modo suo: con mestiere infinito, con potenza indiscutibile anche, e naturalmente con posizioni che possono essere sposate o meno (chiamasi democrazia).

Non è su questo, credo, che ci si debba soffermare oggi. Com'è inutile applaudire (finalmente) l'assenza delle baruffe chiozzotte tra i soliti politici, la mestieranza del conducente in questione (mani inchiodate al volante, sguardo fisso alla strada) e il sarcasmo teatrale con cui Michèle ha intervistato in collegamento Valter Lavitola, dimostrando al collega Mentana (lui pure interrogatore del latitante trendy) quanto pesi il carisma nel gioco del faccia a faccia.

La questione, dicevo, è un'altra: è, piuttosto, cosa accade a un programma televisivo quando trasloca dalla Rai all'iperspazio del web, dell'etere radiofonico, delle svariate tv locali. Come, in altre parole, sia più complesso agire in sostanziale libertà, invece di imprecare contro lo scandalo delle pressioni politiche.

Succede, in quest'overdose di autonomia, che la maionese di zio Michèle impazzisca. Improvvisamente. E imprevedibilmente, pure. A partire da Marco Travaglio, e dal suo sermone ieri sera dedicato alla casta. Uno spettacolino, per giunta senza la disombelicata Isabella Ferrari, che lasciava a bocca aperta. Per gli sbadigli, ahimè: continui, profondi, inevitabili di fronte a un monologo che all'inizio era soltanto scontato (e quanto costa poco mangiare in parlamento... e quanto son fetenti i vitalizi...), poi è diventato un po' tanto lunghino, poi è sprofondato nell'infinito vortice del prolisso; finché, col cuore, veniva da telefonare all'amico Michèle e dirgli: «Fermalo, Michè, fallo per il bene del nostro Marco», tanto era evidente l'eccesso in assenza di un detestabile sorvegliante.

Vabbè, si potrebbe dire: è la prima puntata, è tutto un esperimento: lo ha anche detto in diretta, mettendo le manine avanti, lo stesso Santoro. Ok, facciamo che è così. E facciamo anche che non diciamo quant'è stato spiacevole tirare in ballo, ancora una volta, l'anima andata di Biagi e Montanelli, per legittimare il proprio lavoro. Giriamo gli occhi dall'altra parte, allora, e ascoltiamo Santoro quando si rivolge così alla collaboratrice (sempre molto domestica) Giulia Innocenzi: «Giulia, ci dici cosa farai di nuovo?».

Ci aspetteremmo cose da chiodi, iniziative clamorose che mai alla Rai avrebbero trovato posto. E invece la divina Giulia va sul sicuro; sull'ovvio, anzi; e, annuncia, meraviglia delle meraviglie, che sta partendo un sondaggio rivolto ai telespettatori. Una mirabolante trovata, accidenti, grazie alla quale sapremo cosa dovrebbe fare -stando al pubblico- il governo a questo punto dello sfascio.

Tutto attorno, intanto, è la solita messa (in scena):a parte la bellezza dei servizi esterni (splendido quello di Claudio Pappaianni sulla casta campana), in studio la maionese esonda come in una seduta di autocoscienza: a flusso continuo, senza i ritmi televisivi che hanno fatto grande Santoro, senza la disciplina obbligatoria quando si lavora nel carcere Rai.

Nel gran serraglio, stile educato mucchio selvaggio, parlano Paolo Mieli (privato dell'enciclopedia d'ordinanza alle spalle: uno scandalo...), Stella&Rizzo uno accanto all'altro come Ale&Franz (ma assai meno divertenti, a pestar sempre nel mortaio della casta) e l'antagonista Della Valle (hasta il mocassino siempre!) il quale illustra non soltanto il mondo del lavoro ma anche un po' il senso della vita (spernacchiato, a dovere, da una ragazza in studio: e ciò è bello).

Troppo, dopo un'ora e passa di trasmissione, è l'inutile accumulato tra una simpaticissima Costamagna che rimbrotta Mister Scarpa e un De Magistris replicante ad accuse di lottizzazione. Troppa è la preoccupazione, in questa prima puntata, di accatastare materiali, parole, suoni, lontani da viale Mazzini.

Ma il peggio, televisivamente, arriva ancora dopo: proprio, per paradosso, quando Santoro annuncia che sta arrivando il meglio, la crema della serata. Ed è l'intervista fatta dall'ubiqua Francesca Fagnani -inviata anche da Lavitola- a un'aspirante meteorina coinvolta nei festini bunga bunga.

Una testimonianza importante, s'intenda: ineccepibile, sia per sostanza che per realizzazione. Ma spia assoluta del peggiore dei mali, per un programma ambizioso come "Servizio pubblico": ovvero la necessità, per andar su di giri, di tornare alle aratissime notti del premier, al sesso senza ammore praticato a Villa San Martino.

La solita vecchia droga, insomma, spacciata in dosi massicce dai media negli scorsi mesi: che da una parte è la testimonianza del suicidio morale italiano, e dall'altra la furberia incombente dell'ottimo Santoro: pronto a ogni scorciatoia, pur di ammaliare i cari telespettatori.

 

Santoro servizio pubblicoSERVIZIO PUBBLICO DI SANTORO DAL FATTO QUOTIDIANObocca riccardo LAMALFAFOTO TEAMMARCO TRAVAGLIO MICHELE SANTORO dmtia53 della valle mieliSantoro durante Servizio PubblicoSTELLA CISNETTO RIZZO Mieli Della Valle e Montezemolo all'anema e core di capricostamagna

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...