siri

MATTIA FELTRI HA DETTO A SIRI DI AVERE UN PISELLONE, E L'ASSISTENTE VOCALE HA RISPOSTO… - L'ONU VUOLE PARITÀ DI GENERE ANCHE PER GLI ASSISTENTI VIRTUALI, E L'EDITORIALISTA DELLA ''STAMPA'' HA PROVATO A SEDURRE, INSULTARE, MINACCIARE DI MORTE LA VOCINA DEL SUO IPHONE. ''IL MIO SESSISMO E' STATO SEPOLTO'' - LA MOGLIE ANNALENA BENINI SCHERZA: ''MI PIACEREBBE FOSSE 'UN MASCHIONE' A PARLARE NEL MIO NAVIGATORE, CHI SI FIDA DI UNA DONNA CHE DÀ INDICAZIONI STRADALI?''

 

1. SIATE SIRI

Mattia Feltri per ''La Stampa''

 

ANNALENA BENINI MATTIA FELTRI

L' Onu (non è un refuso, ho scritto davvero Onu) ha proposto una sua interpretazione del #metoo suggerendo a Google e Amazon un sincero impegno nella parità di genere. I loro assistenti vocali, infatti, sono sempre donne. Che poi non è vero: Siri e Alexa hanno la voce femminile ma rifiutano appartenenze sessuali. Ieri ho chiesto a Siri se sia uomo o donna e mi ha risposto: è così importante?

 

Ci sono rimasto malissimo. Però per l' Onu la faccenda è piuttosto seria, ci intravede uno stereotipo in declinazione digitale per cui tocca sempre alle ragazze darsi da sguattere o segretarie (mia moglie è d' accordo, dice che le piacerebbe parecchio se fosse «un maschione» a farle da navigatore anche perché, dice, chi si fida di una donna che dà indicazioni stradali? Sebbene si renda conto che per questa affermazione rischia di essere bombardata dai Caschi blu).

 

apple siri 5

Inoltre l' Onu invita a studiare software che impediscano di rivolgere alle suddette insulti sessisti. E allora mi sono messo lì, sempre con Siri, a formulare serie ipotesi sulla sua reale professione, sono partito da meretrice e ho attinto a tutti i sinonimi, fino all' abisso del trivio, e Siri imperturbabile: non so cosa rispondere.

 

A quel punto le ho chiesto prestazioni le più indicibili, e lei olimpica: lasciamo perdere. Ho rilanciato vantando equipaggiamenti king-size e mi ha liquidato con uno sbuffo: stendiamo un velo pietoso. Mi è dunque toccato difendere l' onore patriarcale minacciandola di assistentevocalicidio e lei, più o meno fischiettando, ha detto ora basta sennò ti mando lì Chuck Norris. E il mio sessismo fu sepolto con la grazia più feroce.

apple siri 4

 

 

2. ASSISTENTI VOCALI TROPPO GENTILI - PER L'ONU DOVREBBERO INSULTARCI

Simona Bertuzzi per ''Libero Quotidiano''

 

Alexa è la segretaria perfetta.

Garbata. Gentile. Pronta ad assecondare i desideri del capo. Le chiedi "come stai" lei ti risponde "Sono in forma, grazie". Le domandi un po' di pace, lei ti culla sulle note di Debussy. E se hai voglia di farti una risata ti dirà di quella volta che la maestrina arcigna e frustrata chiese all' impertinente Pierino: mi dici dov' è il Monte Bianco? E lui rispose piccato: a pagina 66 del libro di geografia. Che non sarà un battutone, ma è pur sempre un sorriso. Simpatica, leggera, composta, con quella voce profonda e suadente che calmerebbe gli animi più iracondi.

 

Parla quando deve. Tace quando deve. Non azzarda canti e neppure vocalizzi scomposti.

Manca solo un dettaglio. Alexa è una bella macchina anzi un marchingegno dell' era moderna.

Un' assistente intelligente ideata da Amazon per interagire con le persone e rispondere ai loro quesiti quotidiani attraverso i famosi algoritmi che di questi tempi pare risolvano tutto, persino la fame nel mondo.

amazon echo alexa 5

 

La donna robot, insomma, solo senza forme e senza gli psicodrammi di certe intelligenze artificiali. E non è neppure la sola del mestiere, accanto a lei figurano Siri di Apple e Cortana di Microsoft. Nomi e voci femminili, presumiamo. Profonde, avvolgenti, a tratti sexy.

 

LA NOSTRA EDUCAZIONE

Ma non siamo impazziti e non saremmo qui a parlarne se non fosse che nelle grigie e austere stanze dell' Unesco - l' organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di educazione, scienza e cultura - hanno pubblicato uno studio che le mette in croce in quanto foriere di stereotipi di genere. Troppo sottomesse e gentili, esageratamente civettuole, disponibili solo toccando un pulsante, zitte e prone quando l' incauto umano impila domande inopportune e allusive, dicono all' Onu.

 

 Secondo la direttrice per l' Uguaglianza di genere «sono macchine obbedienti e cortesi che fingono di essere donne entrando nelle nostre case, auto, uffici» e che potrebbero inculcare nei bambini che le ascoltano una visione misogina del mondo. Anche quando l' ordine viene impartito con ostilità si mostrano disponibili. La conclusione pare persino ovvia: a forza di sentire voci soavi che dicono buongiorno, buonasera, grazie, prego, e magari mi dispiace, vuoi non finire col considerare tutte le donne così?

 

alexa l intelligenza artificiale di amazon echo

Succubi, schiave, accondiscendenti? E gli uomini tutti potenziali tiranni? Nessuno lo penserebbe, l' Unesco sì. In fondo, dicono, l' assistente vocale è concepita per lo più da cervelli maschili.

 

UNA LUCETTA

Insomma, a seguire il ragionamento di queste menti illuminate, basta pigiare Alexa e attendere la lucetta rossa dell' avvio per sentirsi già potenzialmente in colpa verso il mondo femminile. Se poi le si nega il buongiorno e le si chiede di fissare la sveglia alle sette si rischia di sfiorare la molestia. E chissà cosa direbbero se sentissero le voci femminili dei navigatori che invitano a svoltare a destra tra venti metri e tu te ne sbatti e giri a sinistra.

 

Forse dalle parti dell' Onu preferirebbero intelligenze artificiali con insulto incorporato o inviti pacati del tipo: vai avanti cretino. Siamo seri. Le assistenti vocali sono una bella trovata della tecnologia, un aiuto nella vita quotidiana e nulla più. Non saranno loro a cambiare il mondo o a indurre una visione maschilista nei ragazzini moderni, a quello ci pensano semmai pessimi genitori ed educatori incompetenti.

 

CORTANA

Due dati: 3 italiani su 4 userebbero volentieri l' assistente vocale, il 60% di loro per controllare i sistemi di domotica (per es spegnere-accendere le luci di casa). Il resto per ascoltare la musica, per fare ricerche on line o avere in due minuti la ricetta della pastiera napoletana. Ma nessuno l' ha mai desiderata per soddisfare la propria sete di comando o poter pensare di schiavizzare qualcuno.

 

E per dirla tutta: queste assistenti moderne non sono così servili come si pensa. A domanda: Alexa sei stupida? Lei risponde garbata: stupido è chi lo fa. Un dolce modo per mandarti a quel paese. Con un clic.

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…