morrissey

MEMENTO MORRISSEY – IN INGHILTERRA IL NUOVO DISCO CENSURATO DAI NEGOZI E I MANIFESTI TOLTI DALLE STAZIONI DELLA METRO, PER IL SOLO FATTO DI AVER CRITICATO L’IMMIGRAZIONE E LODATO LA BREXIT – L’ANNO SCORSO HA DOVUTO CANCELLARE ALCUNE DATE DEL TOUR PER EVITARE VIOLENZE E IL 'GUARDIAN' INVITO' A BOICOTTARLO – IL #METOO, LA SPILLA DEL PARTITO DI ESTREMA DESTRA "FOR BRITAIN" DA JIMMY FALLON E LE INTEMERATE CONTRO L'ISLAM: I TABÙ VIOLATI DALL'EX CANTANTE DEGLI SMITHS… – VIDEO

 

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

morrissey a favore della brexit

Una quarantina d' anni fa i musicisti rock più pericolosi d' Europa- almeno secondo i giornali e qualche politico - erano alcuni ragazzini bruttissimi e piuttosto sporchi chiamati Sex Pistols, che con i loro inni all' anarchia e le canzoni contro sua maestà la regina fecero esplodere a livello commerciale il genere punk. Ora, invece, il nemico numero uno è un elegantissimo signore britannico, decisamente belloccio, che ha compiuto 60 anni pochi giorni fa e si chiama Steven Morrissey.

 

Noto ai più solo come Morrissey, è stato il deus ex machina degli Smiths ed è un pezzo parecchio importante di storia della musica contemporanea. Ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo, nel 2006 un sondaggio commissionato dalla Bbc lo vedeva al secondo posto tra le più importanti personalità culturali inglesi viventi. Capite bene che qui non si tratta semplicemente di un cantante, ma di uno di quei rari personaggi capaci di influenzare in profondità la cultura popolare di una nazione e di un intero continente.

 

 

I MANIFESTI DI CALIFORNIA SON, IL NUOVO ALBUM DI MORRISSEY

Da pochi giorni il nostro ha dato alle stampe un nuovo album intitolato California Son. Lo potete acquistare anche nei negozi italiani, ma di sicuro non lo troverete da Spillers Records, a Cardiff, nel Galles. Direte: e chi se ne frega. E invece che il disco lì non si trovi è importante, poiché Spillers è il più antico rivenditore musicale del mondo. Il gestore, pochi giorni fa, ha deciso di mettere al bando tutta la produzione musicale di Morrissey. Motivo? Le «posizioni razziste» espresse dal cantante.

 

MORRISSEY CON LA SPILLA DI FOR BRITAIN DA JIMMY FALLON

E non è finita. Merseyrail, azienda di trasporti britannica con sede a Liverpool, che gestisce una settantina di stazioni della metropolitana, ha stabilito che i manifesti promozionali del nuovo album di Morrissey non potranno essere affissi sulle pareti delle varie fermate. La ragione è sempre la stessa: l' ex Smiths è un razzista e un fascista. C' è di più. Numerose testate, a partire dal Guardian, hanno stroncato il disco in uscita, sovrapponendo il giudizio politico a quello musicale. Sempre il Guardian, un anno fa, pubblicò un articolo di Stewart Lee intitolato: «Come trattare Morrissey? Smettete di ascoltarlo». Un esplicito invito al boicottaggio.

 

morrissey

Nell' aprile del 2018, invece, fu il musicista medesimo a scegliere di cancellare alcune date del tour, in patria e in altri Stati europei. A Manchester, città natale della rockstar, erano in programma due esibizioni, e alcuni gruppi di attivisti antirazzisti hanno annunciato che avrebbero presidiato l' evento onde protestare contro il vecchio Steven. Il clima che si era creato era piuttosto teso, e il management dell' artista ha preferito evitare problemi e possibili violenze.

Come dicevamo, questo signore piacente e romantico è diventato nel giro di poco tempo una specie di mostro: fascista, razzista, nazista, intollerante, islamofobo, misogino.

 

 

steven patrick morrissey 1

Viene da chiedersi che abbia mai fatto di così orribile. La risposta è semplice: ha osato pensare con la sua testa ed esprimersi di conseguenza. A metà maggio, tanto per fare un esempio, ha partecipato a The tonight show starring Jimmy Fallon, trasmissione americana tra le più influenti del pianeta. Per l' occasione, Morrissey ha sfoggiato la spilletta di un partito inglese chiamato For Britain. Il quale si propone - pensate un po' - di controllare l' immigrazione e di combattere le derive estremiste dell' islam. In realtà, già un anno fa il cantante aveva espresso apprezzamento per il piccolo movimento politico e per la sua leader Anne Marie Waters.

gli smiths

 

«Per la prima volta nella mia vita voterò per un partito politico», disse. Sacrilegio: Morrissey è diventato di destra! Anzi, di «estrema destra», anti islamico, nemico dei migranti e sovranista. Il peggio del peggio. In effetti, il caro Steven - negli ultimi anni - ha violato uno dopo l' altro praticamente tutti i tabù del politicamente corretto. Si è schierato a favore della Brexit, definendola «magnifica». Ha criticato le vestali del Me too, dicendo che sono impegnate e denunciare le molestie, ma «se tutto fosse andato bene e se Weinstein avesse dato loro una grande carriera, non ne parlerebbero».

 

steven patrick morrissey 2

Parlando dell' accusa di razzismo ha detto: «È solo un modo per cambiare argomento. Quando qualcuno ti chiama razzista, quello che stanno dicendo è "hmm, in realtà hai una posizione, e non so come rispondere, quindi forse se ti distraggo chiamandoti bigotto dimenticheremo entrambi quanto fosse illuminante il tuo commento».

 

steven patrick morrissey 3

Ancora Morrissey, tra le altre cose, ha attaccato frontalmente Sadiq Khan, sindaco musulmano e multiculturale di Londra: «Londra è seconda solo al Bangladesh per gli attacchi con l' acido», ha spiegato. «Tutti gli attacchi sono compiuti da non bianchi, e quindi non possono essere affrontati seriamente dal governo britannico o dalla polizia o dalla Bbc a causa della correttezza politica». Nel 2017, in un' intervista a Der Spiegel, il musicista se l' è presa anche con Angela Merkel, spiegando che Berlino è divenuta la «capitale degli stupri a causa delle frontiere aperte». Poi ha aggiunto: «Voglio che la Germania sia tedesca. Voglio che la Francia sia francese», ha dichiarato. «Se cerchi di rendere tutto multiculturale, alla fine non avrai alcuna cultura». Nei giorni scorsi, ha attaccato i giornali britannici che vietano la libertà di espressione contribuendo a creare una «Inghilterra sovietica».

 

johnny marr e morrissey ai tempi degli smiths

Morale della storia: poiché il gigante rock ha idee conservatrici va censurato e insultato. Se invece, per dire, fa ricorso all' utero in affitto onde fabbricarsi dei pargoli, nessuno si scandalizza. Anzi, come avviene nel caso di Elton John, tutti si precipitano a vedere Rocketman, il film celebrativo appena uscito anche qui da noi. Silenziare il coraggioso Steven, tuttavia, non sarà così semplice: le sue idee sono più forti della censura. Lo dice anche una sua fortunata canzone: «Stai perdendo tempo/ Più mi ignori/ più io mi avvicino».

morrissey dito mediomorrissey ai tempi degli smiths 1MORRISSEYMORRISSEY morrissey1morrissey ai tempi degli smithsmorrissey e anne marie watersmorrissey con la spilla di for britain 1steven patrick morrisseymorrissey con la spilla di for britaingli smiths 1morrissey california sonsteven patrick morrissey 5steven patrick morrissey 4steven patrick morrissey 6

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”