MILLER E UNA NOTTE - UN NUOVO LIBRO RACCONTA LUCI E OMBRE DI FRANK MILLER, AUTORE DI FUMETTI COME "IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO", "300", "SIN CITY" E MOLTI ALTRI - IL 67ENNE HA RIVOLUZIONATO IL MONDO DEI "COMICS" GRAZIE AI SUOI PERSONAGGI CUPI E TRAUMATIZZATI (FRUTTO DEI SUOI TRAUMI INFANTILI) E STORIE POLITICHE, MA ANCHE PERCHÉ NEGLI ANNI '80 PORTO' AVANTI LA BATTAGLIA PER...

Estratto dell'articolo di Corinna Spirito per www.repubblica.it

 

frank miller 2

È il papà di opere cult come Ronin, Sin City e 300, ma anche del Batman gotico che ha ispirato i film sull’uomo pipistrello di Tim Burton e Christopher Nolan. Frank Miller è la rockstar del fumetto americano […] Ora un libro, Frank Miller – Il cavaliere in chiaroscuro, edito da Ultra, ne racconta luci e ombre. L’autore è il giornalista Dario Marchetti che nel suo saggio mostra Miller a 360 gradi, ripercorrendone la carriera e citando gli eventi personali che lo hanno plasmato.

 

frank miller il cavaliere in chiaroscuro di dario marchetti

[…] L’infanzia e l’adolescenza trascorse a Montpelier, nel Vermont, i turni di lavoro massacranti dei genitori, la pressione affinché leggesse molto. […] “Tutti i suoi eroi e le sue eroine – spiega Marchetti a Repubblica - devono passare da traumi terribili per uscire fortificati e questo è un elemento assorbito dalla sua storia famigliare. Vedere sua madre fare tre lavori per crescere i figli ha fatto maturare in lui questa idea che nessuno ti regala niente nella vita, che le opportunità te le devi prendere e cercare da te e che è solo colpa tua se non ci riesci”.

 

Frank Miller è uno dei protagonisti della rivoluzione culturale e artistica che negli anni ’80 cambiò la storia del fumetto americano. Non solo per la qualità e la novità dei suoi personaggi e delle sue storie, ma anche perché decise di portare avanti delle campagne per far riconoscere i diritti degli autori, in un’epoca in cui non ricevevano royalties […] “Iniziò a richiedere delle condizioni specifiche per lavorare: volle equiparare gli autori dei fumetti agli scrittori di romanzi e pretese di scegliere ogni dettaglio, dal numero alla grammatura delle pagine".

 

il ritorno del cavaliere oscuro

Dal punto di vista dei contenuti Miller fece una scelta inedita per l’epoca: inserì forti connotazioni politiche e culturali nelle sue storie. In uno dei suoi lavori più noti, Il ritorno del Cavaliere Oscuro, si trova una satira dei repubblicani e del governo Reagan perché “invadente, oppressivo e nemico dello spirito di indipendenza e del liberismo propri della parte migliore (a detta sua) dell’american way”, scrive Roberto Recchioni nella prefazione al saggio.

 

sin city

Nelle mani di Miller, Batman torna a essere una figura “cupa, spaventosa, violenta e brutale” […] “Miller – ha detto Marchetti a Repubblica - si vuole allontanare dallo stile camp e riprende il Batman delle origini. Tim Burton, che ha già quell’immaginario gotico, ha recuperato da Miller il modo di raccontare questo supereroe come un personaggio della strada. E infatti sceglie un gangster come suo Joker. Nolan invece prende dai fumetti di Miller il realismo e l’elemento politico: mette in scena un supereroe che deve fare i conti con gli effetti dell’11 settembre, forzare la privacy dei cittadini di New York, come nel mondo reale fece l’amministrazione Bush. Nel suo caso infatti Joker è una sorta di terrorista”.

 

elektra

Il cinema è un medium che affascina Miller da sempre e a cui l’autore si avvicina gradualmente. Il primo approccio fu con Robocop 2, di cui scrisse la sceneggiatura, ma che lo lasciò deluso a causa delle modifiche fatte al suo testo e alla recezione negativa del film da parte del pubblico. Dopo 15 anni un’esperienza completamente diversa, quella della scrittura e co-regia di Sin City, tratto dal suo fumetto omonimo: Robert Rodriguez è un fan, gli diede ampio spazio, un ruolo importante e la possibilità di trasferire sul film la sua conoscenza dei personaggi. […]

 

Dario Marchetti racconta anche i flop e i diversi passi falsi nella carriera di Miller, dalla propaganda anti-islamica post 11 settembre (poi rinnegata) alla rappresentazione sessualizzata di molti personaggi femminili. Al cinema i successi sono durati finché Miller ha collaborato con degli autori con una visione forte, ma quando nel 2008 ha sperimentato la regia in solitaria il risultato è stato un fiasco: il suo The Spirit recuperò a malapena metà del budget, circa 60 milioni di dollari.

 

daredevil born again

Nonostante questo fallimento l’abbia portato ad allontanarsi da Hollywood ed eventuali nuovi progetti, l’impatto di Miller nel cinema è innegabile. L’idea, ad esempio, che un eroe non debba necessariamente vincere per le proprie virtù, ma anche per i suoi difetti, è passata dai suoi fumetti al cinema regalando agli spettatori supereroi sfaccettati, che possono sbagliare e fallire. […]

frank miller 1sin city. frank miller 2frank miller 1frank miller 3frank miller 300 1frank miller 300frank miller 4frank miller fixerfrank miller fixerfrank miller sin city 1300frank miller sin cityfrank miller xerxes 1frank miller xerxesfrank miller sin city il ritorno del cavaliere oscuroroninil ritorno del cavaliere oscuro batman year oneelektra assassin

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?