gianni morandi massimo ranieri

MORANDI-RANIERI, GLI ETERNI RIVALI – DARIO SALVATORI: “QUEST’ANNO SANREMO LI VEDRÀ SCHIERATI, MOLTO MOTIVATI, SICURAMENTE BEN PIAZZATI NELLA CLASSIFICA PROVVISORIA, FINO A QUANDO LA NOTTE DI SABATO, CON I SOCIAL SEMPRE PIÙ ORGANIZZATI, SCONVOLGERÀ LA CLASSIFICA. NON CREDO CHE A NESSUNO DEI DUE PIACCIA ARRIVARE ALLE SPALLE DELL’ALTRO. DUNQUE UNA FIERA CONTESA. VEDREMO. PECCATO CHE CERTE SFIDE NON PIACCIANO AI GIOVANI ARTISTI…” - VIDEO

Dario Salvatori per Dagospia

 

morandi ranieri 5

Morandi-Ranieri. La storia  della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta. Diciamo subito che hanno sempre votato comunista, almeno fino a che è esistito il Pci. Forse anche un po’ dopo. Entrambi di origini umilissime: a 13 anni Morandi vendeva gelati e mostaccioli nell’unico cinema di Monghidoro; Ranieri cantava nei ristoranti turistici al Pallonetto, Santa Lucia, come Gianni Rock.

 

morandi ranieri

Tante le similitudini, in assenza di talent. E allora perché rivali? Vox populi, l’Italia che tifa e si schiera, per un ciclista, una squadra, perché non un cantante, tanto più se canta bene, ha un sorriso che spacca e piace alle teenagers, alle mamme e dopo qualche anno addirittura alle nonne. Quest’anno Sanremo li vedrà schierati, molto motivati, sicuramente ben piazzati nella classifica provvisoria, fino a quando la notte di sabato, con i social sempre più organizzati, sconvolgerà la classifica.

 

MORANDI RANIERI 9

All’inizio ci fu “Canzonissima”, programma televisivo del sabato sera, a partire dal 1956 (all’inizio “Le canzoni della fortuna”), dal 1958 “Canzonissima”, in grado di far sognare gli italiani due volte: con le canzoni più popolari pronte da cantare e con il miraggio di vincere la Lotteria di Capodanno. Nel 1964 Gianni Morandi vince a braccia alzate il Cantagiro, manifestazione itinerante, mutuata dal Giro d’Italia, con tanto di tappe giornaliere e l’obbligo contrattuale di entrare nella città ospitante a bordo di auto scoperte e consegnarsi direttamente alle follie dei fans che bloccano il traffico.  Morandi vince con “In ginocchio da te”, la sua prima canzone a stampo melodico e ad ampio rilascio orchestrale.

 

MORANDI RANIERI 1

Non c’è tempo di partecipare a “Canzonissima” 1964-’65 dove trionfa Claudio Villa con “’O sole mio”. Ma l’anno dopo stravince con “Non son degno di te”, della rodata coppia Migliacci-Zambrini (arrangiamenti equamente divisi fra i due futuri Premio Oscar, Ennio Morricone e Luis Bacalov). Si accende la rivalità con Claudio Villa, che si piazza solo terzo con “La canzone dell’amore”. I cantanti gareggiavano da settembre al 6 gennaio, una gara lunga, con autotreni carichi di cartoline postali (si vinceva con quelle) che attraversavano l’Italia. Le case discografiche erano ricche, con ampi margini di guadagno e dunque un investimento di qualche tonnellata di cartoline poteva starci. L’Italia che và, che spera, ride, canta, spende soldi e tifa.

 

MORANDI RANIERI

Nell’estate del 1966 Gianni Morandi vince il suo secondo Cantagiro con “Notte di Ferragosto”, praticamente senza rivali. Arriva “Canzonissima” 1966-‘67 e torna la rivalità con il Reuccio. Quest’ultimo azzecca la canzone, “Granada”, un brano messicano del 1932 scritto da Augustin Lara, Morandi la sbaglia. “La fisarmonica”, la canzone che ha sempre odiato, anche perché fu costretto a cantarla nella serata finale con la morte del cuore. Era nata la sua prima figlia, Serena, che visse soltanto poche ore.

La rivalità fra i due cantanti si ripresenta nella “Canzonissima” 1968-’69 e stavolta la scelta sbagliata si capovolge: Morandi vince con “Scende la pioggia”,  secondo Claudio Villa, che però cozza con “Povero cuore”, decisamente un brano trascurabile del suo repertorio.

 

MORANDI RANIERI 4

Siamo alla “Canzonissima” 1969-’70. La rivalità fra i due cantanti si ripropone. Morandi vince la sua terza “Canzonissima” con “Ma chi se ne importa”, impostando il suo naturale agonismo  sul cantante romano, ancora secondo con “Il sole caldo del mattino”. E’ evidente che il pubblico vuole da Villa i classici, italiani o napoletani che siano, poco gradisce i brani di nuovo conio. L’errore  strategico del  cantante emiliano  è quello di non avvedersi del diciannovenne Massimo Ranieri, che nel 1967 aveva trionfato al Cantagiro, girone B, con “Pietà per chi ti ama” e nell’estate 1969 vincendo fra i big con “Rose rosse”. Si piazza al terzo posto con “Se bruciasse la città”, sicuramente la canzone migliore del podio. Sarà proprio lui a dargli filo da torcere.

 

gianni morandi

La “Canzonissima” 1970-’71 decreta di fatto il passaggio di consegne. Massimo Ranieri, che ha 20 anni, riceve una canzone dal suo gruppo di lavoro, Bigazzi-Polito-Savio, “Vent’anni”, autobiografismo sfacciato; mentre Morandi porta in gara “Capriccio” (Migliacci-Lusini-Farina-Pintucci), un secondo posto da canto del cigno.

 

Per l’edizione 1971-1972 entrano in ballo le majors, la Rca e la Cgd (ex Cbs) e il gioco di squadra si fa duro. Vincitore del Festival di Sanremo 1971, con “Il cuore è uno zingaro”, per la Rca Nicola Di Bari sembra il cavallo giusto per contrastare Ranieri in gara con “Via del Conservatorio”. E’ infatti vince il cantante di Zapponeta, secondo posto per l’interprete napoletano. Anche se la Rca chiede e ottiene che Di Bari non entri in eliminatoria con Ranieri. Ma l’anno dopo, 1972-’73, Ranieri depone definitivamente Morandi vincendo la sua seconda “Canzonissima” con “Erba di casa mia”. Declinante Morandi anche se al secondo posto con “Il mondo cambierà”.

Massimo Ranieri 2

 

Da quel momento la gara tra i due sembra sospesa. Manco per niente. I due prediligono il ruolo di attore: Ranieri diretto da registi importanti, quali Steno, Giorgio Strehler, Giorgio De Lullo, Giuseppe Patroni Griffi, Mauro Bolognini; Morandi alle prese con un rilancio con le fiction e con la sua rinascita con “Canzoni stonate” (1981, Mogol e Aldo Donati gli autori).

 

gianni morandi

Oggi, Morandi (77 anni), Massimo Ranieri (71 e prossimo padre) tornano in gara: Morandi ancora in fissa con Jovanotti  con “Apri tutte le porte” (echi Tamla Motown, ritmica sostenuta, molto Sixty); Ranieri con un titolo che sembra strappato da una canzone sanremese degli anni Cinquanta, “Lettera al di à del mare”. In realtà carico di emotività e rimandi esistenziali, scritto da Fabio Ilacqua, l’autore di “Occidentali’s karma”.

 

Raffaella Carra e Massimo Ranieri - Foto Farabola

Non credo che a nessuno dei due piaccia arrivare alle spalle dell’altro. Dunque una fiera contesa. Vedremo. Peccato che certe sfide non piacciano ai giovani artisti, per esempio Achille Lauro  e Mahmood. Sono giovani, è vero, ma conoscono alla perfezione i veleni,il business e gli schieramenti di questo mestiere. Del resto, come diceva Ennio Flaiano: “In Italia non ci sarà mai la rivoluzione, perché ci conosciamo tutti”. Figuriamoci a Sanremo.

MASSIMO RANIERI QUI E ADESSOintervento di massimo ranieri foto di bacco (1)massimo ranieri tiziano ferro

gianni morandigianni morandi gianni morandi jovanotti 1gianni morandi jovanotti l'allegriaMORANDI RANIERI 11

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO